Bolzano scomparsa


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Adolph Kolping

Personaggi 1

UNA CASA PER GLI APPRENDISTI

Il “Kolping” di Bolzano, sito in via dell’Ospedale, è stato eretto nel 1865-66, e si rifà all’apostolato di Adolph Kolping, un sacerdote cattolico – proclamato beato nel 1991 da Giovanni Paolo II – che spese la sua vita soprattutto per i giovani apprendisti e lavoratori. Kolping nacque nel 1813 nei pressi di Colonia, quale quarto figlio di un pastore di pecore. Famiglia povera, dieci anni di apprendistato presso un calzolaio, studiando da solo ottiene la maturità classica e prosegue poi studi universitari a Monaco e Bonn. A 31 anni viene ordinato sacerdote a Colonia, ed inizia la sua attività come cappellano ed insegnante di religione. In questa sua veste nel 1846 entra in contatto con gli apprendisti di Elberfeld, nei pressi di Colonia, ne capisce le esigenze – anche sulla base della sua lunga esperienza lavorativa – ed inizia così ad adoperarsi per l’educazione e la tutela dei lavoratori più giovani ed indifesi, promuovendo la nascita di associazioni di apprendisti e la costruzione di edifici che li accogliessero al di fuori delle ore di lavoro. Venne una prima volta nel Sudtirolo a 27 anni, come studente; ci tornò due anni dopo nel 1852 (era già sacerdote) è fondò poi le prime “famiglie Kolping”: a Bolzano e Merano nel 1854, nel ’57 a Bressanone, nel ’65 a Vipiteno. La “casa Kolping” di Bolzano è stata costruita nel 1865-66, in stile Biedermaier, ma il sacerdote, ammalato, non ne vide l’apertura: morì infatti a lavori in corso, nel ’65. Le cronache dell’inizio del secolo scorso citano frequentemente una società ginnastica “Kolping”, di ispirazione cattolica (le “Turnvereine” di Bolzano e Gries erano laiche). Significativo l’articolo apparso su der Tirol il 23 giugno 1910: a Bolzano si celebra la seconda giornata della società ginnica del “Kolping”. Grande festa con qualche ombra. Quando gli apprendisti-ginnasti meranesi sono giunti alla stazione di Bolzano per prendere parte alla celebrazione, infatti, vi sono stati ricevuti dai ginnasti tedesco-nazionali (presumibilmente del “Turnverein”) che li hanno scortati fino alla casa “Kolping” tra insulti e motteggi.
Nell’edificio ebbe inoltre sede fino al 1908 il museo di Bolzano, prima di essere trasferito nella sede attuale. Attualmente il “Kolping”, più volte ristrutturato, ricopre anche funzione alberghiera, specie per i giovani. Molto bella la sua sala interna, sotterranea, con le pareti ricoperte di legno istoriato e impreziosito da pitture neogotiche.

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