Bolzano scomparsa


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1938

Cronache del passato > 1935-1939

DAL MONDO


Proseguono la guerra nippo-cinese e la guerra civile in Spagna. A fine gennaio crolla il ponte che supera l'Ontario alle cascate del Niagara. Ai mondiali di Garmisch cade e muore il discesista Giacinto Sertorelli. Cina: disordini a Canton con trecento morti. In febbraio un incendio distrugge il teatro "Lirico" di Milano. Il primo di marzo muore Gabriele D'Annunzio; viene proclamato il lutto nazionale. In marzo, presa del potere dei nazisti a Vienna, diventa cancelliere Seyss-Inquart, visita trionfale di Hitler nella sua Austria che viene inglobata nel Reich; ai posti di confine che furono di Italia e Austria, le guardie italiane fraternizzano con quelle germaniche. In Spagna continuano i successi dei franchisti: in aprile i legionari italiani entrano in Tortosa. Nuovi torbidi in Palestina: in aprile sessanta morti in uno scontro tra "ribelli" arabi e truppe inglesi. Il Consiglio dei ministri esclude i celibi dalle cariche amministrative. All'inizio di giugno Hitler visita Roma, Napoli, Firenze; accoglienze trionfali. In maggio 72 minatori muoiono in Gran Bretagna. In maggio il Re in visita in Libia assiste tra l'altro "al formidabile spiegamento delle forze di terra, del mare e del cielo" (Provincia di Bolzano, 29/5). A fine aprile le leggi razziali in Germania vengono estese alla Marca Orientale, ossia all'Austria. Il giro d'Italia viene vinto da Giovanni Valletti, il bolzanino Riccardo Menapace si classifica sedicesimo. I cinesi per rallentare l'avanzata giapponese fanno saltare le dighe sullo Yang-Tse: villaggi allagati, si scrive di 70mila morti. Pugilato: in giugno il "negro" Joe Louis conquista il titolo mondiale battendo Max Schmeling. L'Italia vince il Campionato mondiale di calcio. Continua in Palestina il terrorismo che scaturisce dalla lotta tra ebrei ed arabi, vanamente contrastato dai britannici: l'elenco degli scontri tra arabi ed ebrei e tra arabi ed occupanti inglesi si allunga, i morti si contano ormai a centinaia. Dalla Provincia di Bolzano del 15/7/1938, a tutta prima pagina: "Il Fascismo e i problemi della razza - (…) - gli ebrei non appartengono alla razza italiana"; si dà inizio alla persecuzione degli ebrei anche in Italia. Gino Bartali vince il Tour de France. Al festival ciematografico di Venezia il primo premio (Coppa Mussolini) è vinto ex aequo da "Olimpia" (Leni Riefenstahl) e "Luciano Serra pilota" (Goffredo Alessandrini). A tutta prima pagina il 3 novembre: "Insegnanti e allievi giudei esclusi dalle scuole". Si riscalda la situazione nei Sudeti, territorio cecoslovacco che la Germania rivendica; a metà settembre una dozzina di morti negli scontri tra cittadini cechi di lingua tedesca e polizia. "Parecchie decine di morti" pochi giorni dopo. Mussolini in un discorso del 19 settembre: "Gli ebrei che abbiano indiscutibili meriti militari e civili troveranno comprensione e giustizia". A fine settembre a Monaco di Baviera con la regia di Mussolini, presenti Hitler, Chamberlain e Daladier, si decide che la Cecoslovacchia deve cedere i Sudeti alla Germania. Si fanno avanti altre minoranze ceche, inglobate in Polonia e Ungheria. In ottobre l'Italia ritira un contingente di 20.000 suoi legionari dalla Spagna; i legionari caduti sono stati finora 2.657, per cause di servizio ne sono deceduti 278. In ottobre il ten.col. Mario Pezzi vola a 17 mila metri ottenendo il primato assoluto d'altezza. I giapponesi occupano Canton. La Libia entra a far parte del territorio nazionale italiano con quattro nuove province: Tripoli, Bengasi, Misurata e Derna. In novembre la Cecoslovacchia perde altri territori: in seguito all'arbitrato affidato a Germania e Italia viene modificato a suo svantaggio il confine con l'Ungheria. Ventimila coloni italiani sbarcano in Libia. Nel rogo di un grande magazzino a Marsiglia muoiono 72 persone. Muore Kemal Ataturk, il padre della Turchia moderna. L'11 novembre La Provincia di Bolzano in poche righe ed in ultima pagina dà notizia del premio Nobel attribuito ad Enrico Fermi: nuoce allo scienziato evidentemente la sua origine ebrea. Dopo un'operazione di appendicite muore la regina Maud di Norvegia.

A BOLZANO DI GIORNO IN GIORNO


(Prov.BZ 4/1/1938) "La data memorabile nella storia della Rivoluzione celebrata in una vibrante adunata di Camicie nere nella palestra della Casa della GIL di via Vintola"
Concorso del grano e dell'azienda agricola: "S.E. il Prefetto premia i veliti atesini - trentamila lire di premio distribuite a 167 agricoltori".
(Prov.BZ 6/1/1938) Il termometro segna a Bolzano 12 gradi sotto zero.
(Prov.BZ 7/1/1938) Il termometro segna a Bolzano 14 gradi sotto zero.
"Oltre duemila pacchi ai bimbi della città - I doni della Befana distribuiti nel nome del Duce ai figli del popolo". I doni: "balocchi, dolciumi. Ma soprattutto indumenti e cose utili". Mille doni sono stati distribuiti al Teatro Verdi, gli altri presso altri punti di ritrovo (ferrovieri, postelegrafonici, azienda elettrica, comando della legione delle CC.NN. ecc.)
(Prov.BZ 8/1/1938) Da un articolo intitolato "Elogio della sigaretta". "Cosi dunque, gli asmatici, i cardiaci e coloro che non hanno "mai fumato" non mi possono comprendere: e mi perdonino. Perchè faccio l'elogio di questa gran consolatrice dell'umanità che è la sigaretta. Suo fratello il sigaro, invece, è tutt'altra cosa. Costui è amico degli uomini d'affari, corpulenti e massicci, dei capouffici segaligni, delle gravi persone per bene e dei personaggi che incutono reverenza al solo nominarli. (Anche però del loro rovescio di medaglia, che sarebbero i poveri vecchi, i lupi di mare dai cinquant'anni in su, e i nonni del buon, tempo antico, i quali hanno pure manifeste simpatie per la pipa, più o meno olezzante). Ma la sigaretta! La sbarazzina, la scanzonata sigaretta! E' una amica di tutti, che come il pane quotidiano è insostituibile e non si stanca mai. Se ti svegli di malumore, essa ti spiana la giornata: di buon mattino ti aiuta a leggere il giornale, ti fa sembrar più buono il casalingo caffè bollito, e migliore quello che il barista ti pone sui marmo del bar, dopo averla avaramente inzuccherato. Vediamo: hai una lettera importante da scrivere? Per la prima cosa, accendi una sigaretta; ti consiglia e ti aiuta a pensarla. Devi aspettare in un'anticamera? Ti conforta ad aver pazienza. T'è andato a rotoli un affare? Sai consolarti tacitamente, e t'invita ad aver fiducia nell'avvenire. C'è per voi. una gioia. insperata ed imprevista? Ti allarga i confini della felicità. Devi passare, per un motivo triste o gaio una nette in bianco? E chi è che ti da la forza di non soccom-bere al sonno, quando non puoi né leggere né lavorare? quando d tuoi nervi sono tesi da un'ansia ed estenuati da una preoccupazione, chi è che ti apre lo spiraglio alla calma che non trovi? Eh, già tutto è fumo... lo hanno fin scritto in musica, e non una volta sola. Tutto è fumo, anche quando c'è l'arrosto, ma sopratutto quando non c'è!"
(Prov.BZ 9/1/1938) Titolo: "Folla di pattinatori al rettangolo di ghiaccio di Via Campiglio". L'inizio dell'articolo: " Il campo di pattinaggio di Via Campiglio rigurgitava l'altro ieri, come quasi tutti i giorni da quando il termometro è sceso sotto zero, di appassionati: giovani, giovanissimi (in dieci, un secolo di vita), campioni, principianti, sicure promesse di queste magnifica sport che alla bellezza atletica unisce una affascinante nota di eleganza e di stile. E il freddo? Il freddo si era fermato al di là del recinto ghiacciato e non osava avvicinarsi a tanto fuoco di gioventù; ci accorgevamo di lui solo dagli infiniti ghirigori dei vetri ghiacciati e dall' arido aspetto del monte vicino. La stessa lucida spaziosa pista di ghiaccio assumeva un aspetto sorridente ed estivo riflettendo le snelle figure dei pattinatori allacciati in vertiginosi scivoli ed in danze artistiche ritmate, al suono dei vecchi valzer di Strauss e di Lehar. Quale magra figura facevi, o termometro, appeso alla parete, coi tuoi meno dodici! ecc."
Al cinema "Dante" Greta Garbo nel film "Il velo dipinto".
(Prov.BZ 9/1/1938) Corte d'Assise. Due fratelli, Giuseppe e Lodovico Weissteiner, il 26 dicembre del '36 avevano aggredito e percosso l'oste 71enne Pietro Ochsenreiter. Nella colluttazione l'oste era stato morsicato ad un mignolo, questo s'era infettato e così il ferito era deceduto. In carcere dal 18/2/1937 i due vengono finalmente processati. Giuseppe viene condannato a 6 anni e 8 mesi, Lodovico a 4 anni e 5 mesi.
(Prov.BZ 13/1/1938) A Bolzano manca la luce per un quarto d'ora a partire dalle 19. S'è trattato di un guasto al cavo tra Senales e Tel.
Al cinema "Luce" Beniamino Gigli in "La voce del cuore".
(Prov.BZ 14/1/1938) Viene trovato morto, ucciso da una fucilata, in un bosco tra Vurza e Laives il guardacaccia Leone Venturini di 27 anni. Nel necrologio è scritto che ad ucciderlo è stato un bracconiere, ma le indagini segnano il passo.
Nel 1937 le linee automobilistiche di gran turismo nella Venezia Tridentina sono state 47 per km 4.034, i viaggiatori trasportati sono stati 141.350. La tendenza è in continua crescita. Lo si rileva in una conferenza sul traffico tenuta a Tripoli.
In Corte d'Assise un omicidio. Nell'agosto 1937 nel corso di una lite a Fundres il calzolaio Tommaso Oberhollenzer uccise con una coltellata il contadino 54enne Francesco Rieder. Sarà condannato a 4 anni di reclusione.
(Prov.BZ 15/1/1938) Telegrammi: "I bolzanini ne spediscono più di trecento al giorno, ma ne ricevono il doppio"
Al teatro "Verdi" "travolgente successo" della Compagnia Comita Italiana, che esordisce con "La resa di Titì", di Zorzi e De Benedetti.
(Prov.BZ 16/1/1938) Terza ed ultima recita della compagnia comica. Dopo "Quattro cuori" si va in scena con "Un bacio e nulla più".
Per la ripresa del sabato fascista al "Verdi" si recita "Due dozzine di rose scarlatte" (De Benedetti) interpretata da dilettanti del Dopolavoro comunale. Teatro gremito. "Alcune centinaia di persone hanno dovuto a malincuore tornare a casa per l'impossibilità materiale di trovare posto in teatro".
(Prov.BZ 18/1/1938) In Corte d'Assise il 30enne Giuseppe Schwatzer da Vipiteno che il 4 marzo del '36 vibrò una badilata in testa alla sorella Anna provocandole un'infezione "titanica" (sic) per la quale morì. Viene condannato a 6 anni e 10 mesi di reclusione.
Un titolo: "Bastona una donna scambiandola per un'altra".
(Prov.BZ 19/1/1938) In Corte d'Assise compare Carlo Ballarin, accusato di vari furti, di un omicidio e di un tentato omicidio. Zona delle sue azioni: Vilpiano. Viene condannato a 30 anni.
(Prov.BZ 20/1/1938) Dopo la guerra d'Africa vengono riconosciute varie altre decorazioni a legionari altoatesini: lo annuncia la Gazzetta Ufficiale, citando i nomi (italianizzati) dei militari e le motivazioni. Un esempio: medaglia d'argento per Antonio Gasser (Chiusa) con questa "superba" motivazione: "Porta arma tiratore di plotone avanzato, in pieno ed. aspro combattimento, calmo e sereno, azionava con perizia la propria mitragliatrice producendo notevoli perdite al nemico. Finite le munizioni ed accortosi che un gruppo di ribelli lo bersagliava da breve distanza, non lasciava il proprio posto, continuando animosamente la lotta a colpi di bombe a mano fino al momento in cui cadeva ferito a morte. Esempio di elevate virtù militari. - Giabàssirè. 14 ottobre 1936-XIV ". Croci di ferro per Giuseppe Fanton (Fleres), Mattia Gaiser (Tesimo), Paolo Hittaler (Bolzano), Antonio Hittermaier (Caminata di Tures), Antonio Kapfinger (Marengo), Sebastiano Seitz (Lagundo), Giovanni Erlacher (Villandro), Matteo Waldner ( Lagundo), Francesco Comploi (S.Vigilio di Marebbe).

Incontro a Bolzano di veterani sudtirolesi della guerra d'Africa (1985)

"Ricordiamo che oggi alle ore 18,30 il Segretario federale, farà al microfono di radio Bolzano, le settimanali comunicazioni ai dirigenti delle organizzazioni del Regime" (anche in questo caso la punteggiatura è del giornale, ndr).
(Prov.BZ 21/1/1938) Scoppia un serbatoio di benzina in un'officina nei pressi di "ponte Claudio" (ossia del ponte Talvera) e muore il montatore 21enne Luigi Malfatti. La notizia merita un titolo su una sola colonna. Altro titolo a una colonna sola per la 50enne Luigia Duregger, donna di servizio, che dimentica il gas aperto in cucina e muore a sua volta.
(Prov.BZ 23/1/1938) "S.E. Bottai (ministro della pubblica istruzione, ndr) visita le scuole cittadine - Le vibranti manifestazioni al Duce degli organizzati della GIL - Fra le scolaresche, nelle palestre e nelle aule - Alla Chiesa dei Domenicani e all'istituto Marcelline". Alla scuola "A.Cairoli" il ministro s'è servito del nuovo "impianto microgrammofonico, mediante il quale è possibile comunicare dall'ufficio di direzione con tutte le aule", per rivolgersi alla scolaresca. "Alcune bimbette, graziosissime nei loro candidi abitini scolastici dal collettino azzurro, hanno presentato fiori e letterine al Ministro (…). 'Dica al Duce che l'attendiamo', ecco l'unico desiderio, ripetutamente espresso dalle bambine".
(Prov.BZ 25/1/1938) Continua la visita del ministro che "fissa le direttive di marcia a dirigenti ed insegnanti della scuola - La solenne inaugurazione di duecento gagliardetti al Monumento alla Vittoria - Il rapporto degli insegnanti di Bolzano e la visita al Convitto nazionale, al museo e alla biblioteca". Domenica il ministro aveva inaugurato al "Verdi" "l'anno accademico dell'Istituto di cultura fascista".
(Prov.BZ 26/1/1938) Anche a Bolzano, come in varie altre parti d'Europa, tra le 20 e le 22 sì è scorta in cielo una misteriosa e diffusa luminescenza rossa. Era un'aurora boreale.
Al cinema "Roma" le Olimpiadi Invernali di Garmisch Partenkirchen, girate da Leni Riefenstahl.
(Prov.BZ 27/1/1938) Tre bombardieri italiani attraversano l'Atlantico e giungono in Brasile. Entusiasmo sui giornali, tra i quali la Provincia di Bolzano: "Anche Bolzano, ha partecipato spiritualmente al volo oceanico dei " Sorci verdi ", seguendone le vicende, con un senso di profonda fierezza. Fin dal primo balzo fulmineo che ha portato la pattuglia ardita, da Guidonia, città dell'aria, a Dakar, l'entusiasmo popolare si è manifestato in cento e cento modi. Poi, quando i cittadini adunati attorno alla radio, in trepidante attesa, dell'annuncio di vittoria, hanno avuto le prime notizie del fulmineo balzo transatlantico; quando si è saputo che l'ala fascista sfrecciava sicura verso la terra ormai vicina, i cuori hanno palpitato d'orgoglio. Il felice atterraggio a Rio de Janeiro, le accoglienze fervidissime tributate ai trasvolatori dalla folla brasiliana, l'epilogo trionfale del prodigioso balzo attraverso tre continenti, hanno costituito altrettanti motivi di viva gioia per la cittadinanza. Commenti in ogni cocchio (sic), esultanza di tono in ogni voce che leggeva agli amici il rapporto del volo ardito (…). Ieri in città i giornali sono andati a ruba, e la folla leggendo i comunicali di volo, ha rivissuto i dettagli dell'impresa, alla quale aveva portato il viatico della propria certezza di vittoria. Di quella vittoria che nel nome del Duce, gli equipaggi, dominando le loro macchine superbe, hanno fermamente voluto per scrivere una nuova magnifica pagina nel libro d'oro dell'ala fascista".
(Prov.BZ 28/1/1938) "La voce degli atlantici ascoltata alla radio - La cittadinanza bolzanese, che ha seguito con profonda fierezza, le vicende del volo transatlantico dei 'Sorci Verdi' gioiendo per la sua trionfale conclusione, ha ascoltato ieri sera la voce dei trasvolatori. Dall'America latina, dove hanno portato le ali tricolori, il col. Biseo, Bruno Mussolini ed i loro compagni di volo, hanno parlato ieri sera alle 21 alla radio , recando il loro saluto al popolo italiano". "Folle radunate in ogni casa, negli esercizi pubblici, ai gruppi rionali, attorno agli altoparlanti", ecc. "Si è levato un grido possente più del rombo dei motori vittoriosi" ecc.
Al "cinema teatro Roma" un varietà: Mario Latilla con la sua orchestra jazz.
"Certo Giuseppe Sommaria" si addormenta sotto un albero nei pressi della torre di Druso e vi muore per assideramento.
Pubblicità: "Esiste un apparecchio per mantener vivi gli affetti anche a molta distanza. E' un apparecchio elettrico, comunissimo. Già a lungo sperimentato con risultati eccellenti: è il telefono" ecc.
(Prov.BZ 29/1/1938) Al consiglio provinciale delle corporazioni si decide che dal primo febbraio caleranno i prezzi di generi di più largo consumo (vari tipi di carne, strutto, lardo, burro ecc).
Si proiettano due film con Greta Garbo: "Anna Karenina" al "Dante" e "La regina Cristina" al "Vittoria".
(Prov.BZ 30/1/1938) Al "Centrale" si proietta "I fanciulli del West", con "Crik e Crok", ossia Stan Lauren e Oliver Hardy.
(Prov.BZ 2/2/1938) Si festeggia l'anniversario della Milizia. "Il pugnale d'ordinanza offerto dagli ufficiali della legione a S.E. il Prefetto ed al Federale".
(Prov.BZ 4/2/1938) Alla zona industriale "i due nuovi stabilimenti per la produzione dell'alcool etilico e per la distillazione delle vinacce".
Titolo: "Una retata di farfalline". Sono state fermate quindici "allegre donnine" che "gironzolavano per le vie cittadine del centro".
(Prov.BZ 6/2/1938) Cala la mortalità infantile in Alto Adige. Nel 1932: 11,45% dei nati; nel 1934: 9,44%. Muore comunque ancora quasi un neonato ogni dieci.
(Prov.BZ 8/2/1938) Un autobus alimentato con un carburante sperimentale inventato dal bolzanino Emanuele Tovazzi effettua soddisfacentemente il percorso Bolzano-albergo Leone (val d'Ega): si tratta di una miscela di alcool metilico e carburo.
"Cinema Roma - Oggi spettacoli di varietà con numeri od elementi di fama mondiali, fra i quali i celebri quattro Rhythm Han Dunk Sister, il celebre quartetto vocale della radio di Londra per la prima volta in Italia. Valdero concertista. Miss Stevans danzatrice acrobatica, Trio Wilkins eccezionali saltatori acrobati. Un numero sensazionale. Elettra la bimba-prodigio, la più piccola cantante italiana, la più giovane stella dei palcoscenici. Danza, canta, racconta, recita e entusiasma. Troupe Loretho presentato da M.lle Fernande, la grande sorpresa e attualità della sera 14 pappagalli prodigio: equilibristi, giocolieri. acrobati, commedianti. Segue un perfetto film musicale: "Il fantasma cantante" con Lice Faye, Walter Winchel e Ben Bemie e la sua famosa orchestra ed un corpo di bellissime ballerine nella cornice di un divertente film, ricco di momenti emozionanti".
(Prov.BZ 9/2/1938) Dopo la visita del ministero Bottai a Bolzano, appare sul giornale un articolo dal titolo "Scuola fascista", firmato da Aurelio Corsini, nel secondo dopoguerra assessore democristiano alla cultura per il Comune di Bolzano. Questa la conclusione: "Se una legge morale deve dominare la formazione della nuova coscienza nazionale, questa deve essere inflessibile e salda e non deve tollerare alcuna infiltrazione. Mezzo potente per raggiungere questa forma di educazione è l'intransigenza. Essa è posta dal Regime come un problema morale ed è inquadrata in una generale visione etica della politica. Quindi scuola squisitamente fascista, naturalmente fascista, che prenda atto di tutte le realizzazioni del Regime. In ogni campo, ma sopratutto in quello politico e corporativo. In questa concezione fascista politico corporativa la Nazione crea la scuola, perché la coscienza del popolo venga, educata nel suo credo morale e politico La Rivoluzione fascista che, rigettando ogni illusione metaforica ed astratta ha compiuta una delle più grandi realizzazioni positive della storia, vuole e che la scuola rechi all'alta tensione in cui la Patria vive, tutto il suo contributo costruttivo: lo Stato fascista esige che le nuove generazioni siano educate a quegli alti ideali, di Fede e di Patria, che sono stati i grandi artefici della rigenerata vita politica della Nazione e della conquista dell'Impero".
(Prov.BZ 10/2/1938) Si annuncia a Bolzano una serie di recite della compagnia del "gr. uff. Giulio Donadio". Si andrà in scena con tre commedie di genere giallo.
(Prov.BZ 16/2/1938) "Trilla il telefono - Il rapido sviluppo della rete atesina -Duemila conversazioni al giorno in città". Nell'articolo si esalta l'automatizzazione del servizio telefonico. "L'adozione del sistema automatico ha dato un grandissimo impulso alla diffusione del telefono. L'Italia è, anche in questo campo, all'avanguardia delle nazioni europee avendo automatizzato oltre 1'85 per cento dei telefoni esistenti che, alla fine dello scorso anno, sommavano intorno a 600.000 con una densità dì 1.50 circa per cento abitanti. Anche nella nostra provincia dal luglio 1925 in cui il servizio telefonico venne dallo Stato affidato in concessione alla TELVE, lo sviluppo dell'utenza andò via via crescendo, specie dopo l'automatizzazione delle centrali urbane di Balzano, Merano e Bressanone, avvenuta nel 1931. Infatti in poco più di tredici anni il numero degli utenti da 1064 nel 1925 raggiunse a fine '37 il totale di 2385, raddoppiandosi del pari la densità percentuale che da 0.41 nei 1025 è salita al 0.82 nel 1937 per una popolazione di circa 281.960. Notevolissima l'incremento verificatosi a Bolzano città: da circa 300 utenti esistenti al 1° luglio 1925 la consistenza è passata al 31 dicembre scorso a 1331 con una densità di 5 abbonati per ogni cento abitanti, mentre il numero totale degli apparecchi installati nella rete urbana cittadina (…) ammonta a ben 2008". Quanto al servizio interurbano a Bolzano il traffico (in uscita, in entrata e in transito) è di oltre 2.000 conversazioni a giorno.
Sul giornale appare un grande necrologio relativo al sottotenente pilota barone Andrea di Pauli, deceduto a Brindisi per un incidente di volo nell'adempimento del proprio dovere. "Straziati ne danno il tristissimo annunzio i genitori dott. Andrea barone Di Pauli e Maria Luisa baronessa Di Pauli, nata baronessa Hippoliti di Paradiso e Montebello, e il fratello Raimondo, sergente pilota, anche a nome di tutti gli altri parenti".
(Prov.BZ 18/2/1938) Raccolta della carta. Le organizzazioni giovanili fasciste fanno confluire la carta raccolta alla GIL di Bolzano, che l'ammassa nel magazzino della sede di via Vintola. "La scorsa settimana è stato possibile effettuare alla cartiera una spedizione di oltre 48 quintali".
A Caldaro, ai funerali del sottotenente pilota Di Pauli, sono presenti le massima autorità provinciali, con in testa il duca di Pistoia e il prefetto.
(Prov.BZ 22/2/1938) "S.E. il Prefetto ha ricevuto al Palazzo del Governo il campione gardenese Giovanni Nogler, che nella presente stagione sciatoria ha primeggiato in campo nazionale come discesista, ottenendo anche all'estero, in maglia azzurra, affermazioni ambitissime".

Giovanni Nogler al via della Coppa Duca d'Aosta sulla Tofana (1938)

(Prov.BZ 23/2/1938) Sono iniziati i lavori per la costruzione del "viale Giulio Cesare", oggi corso Italia. "E' stata iniziata la sistemazione del Foro della Vittoria", oggi piazza della Vittoria.
(Prov.BZ 24/2/1938) "I bolzanesi in treno - Oltre trecentomila viaggiatori partono da Bolzano ogni anno - I mesi di punta: luglio, agosto, settembre - La terza classe preferita dalle masse". Emerge dall'articolo che nel 1935 su 307.864 viaggiatori in partenza da Bolzano solo 810 hanno pagato il biglietto a tariffa ordinaria di prima classe. Secondo il giornale la preferenza per la terza classe è dovuta al fatto che "ora i vagoni sono moderni e confortevoli". Nel 1936 i viaggiatori in partenza da Bolzano sono saliti a 349.732; due terzi circa hanno usufruito di tariffe ridotte.
Al cinema "Centrale" si proietta un film-capolavoro, vincitore del primo premio (Coppa Mussolini) al Festival di Venezia. Ci si dimentica però di indicarne il titolo.
(Prov.BZ 25/2/1938) Il film è "Carnet di ballo", di Duvivier.
(Prov.BZ 26/2/1938) Per uno scontro tra biciclette morì all'istante in via Fago, a Gries, la guardia civica Martino Tinelli. Il ciclista investitore, Giovanni Wiedenhofer, viene condannato a sei mesi e 10 giorni.
(Prov.BZ 3/3/1938) Bandiere a mezz'asta anche a Bolzano per la morte di Gabriele D'Annunzio.
La produzione artigianale ed artistica dell'Alto Adige è presente alla XII Fiera di Tripoli. Il giornale redige l'elenco delle non poche botteghe e imprese altoatesine presenti.
(Prov.BZ 5/3/1938) "Nelle aule giudiziarie - La condanna di tre commercianti per infrazione al listino dei prezzi". Vendevano ad un prezzo superiore al consentito.
(Prov.BZ 8/3/1938) A Bolzano è nata una squadra di "palla ovale" (rugby). "(La squadra del ) Comando federale della nostra città ha piegato per 8 punti a zero la squadra del Comando federale di Trento". In classifica Brescia e Cremona precedono Bolzano e Trento a pari punti.
Al "Roma" "grande Rivista Superdinamica e spettacoli di Varietà".
(Prov.BZ 10/3/1938) "La crisi degli alloggi - Dal formidabile incremento numerico della popolazione alla insufficienza delle abitazioni". Nel 1935-'36-'37 la popolazione è aumentata soprattutto per l'immigrazione di 12.961 unità: oltre 4.000 all'anno. Nei tre anni il patrimonio edilizio si è arricchito di 5.751 stanze e 2.939 vani accessori. Facendo le proporzioni: una stanza ogni due abitanti. "Siccome la regola igienica stabilisce di massima una stanza ogni abitante, appare evidente lo squilibrio". E' molto attiva l'edilizia pubblica (INCIS, Case popolari. Comune, e poi INA, Previdenza sociale ecc.) ma latitano i privati.
(Prov.BZ 12/3/1938) Si annuncia la ripresa della campagna "demuscatrice". Le mosche, "il flagello alato" debbono scomparire " dalla nostra città".
Al cinema "Roma" si proietta il kolossal americano "Gli ultimi giorni di Pompei". Il critico deplora lo scarso senso storico degli americani.
(Prov.BZ 13/3/1938) Retata: "Nove farfalline in guardina".
(Prov.BZ 15/3/1938) Spettacoli di rivista al "Verdi", con la compagnia di Achille Maresca.
(Prov.BZ 16/3/1938) Come ogni anno alle Idi di marzo gli avanguardisti di Bolzano recano omaggio alla statua di Giulio Cesare, nel cortile del Corpo d'armata.
(Prov.BZ 17/7/1938) "La parola del Duce - Il popolo adunato attorno agli altoparlanti ha ascoltato l'incisivo discorso del Duce" sull'incorporazione dell'Austria nel Reich germanico (l'Anschluss). "La parola del Duce, quella parola che interpreta, sintetizza, illumina, guida, è scesa sulle folle che oggi serrano i ranghi, salde e compatte come non mai". "Piazza Vittorio Emanuele presentava uno spettacolo superbo di popolo in intensiva aspettazione".
(Prov.BZ 18/3/1938) "Ieri mattina alle 5,50 è transitato dalla nostra stazione ferroviaria il primo dei 40 treni che trasporteranno in Germania i lavoratori agricoli italiani, chiamati a fecondare le terre del Reich".
Un operaio cade da un'impalcatura in piazza Vittoria e muore. Si chiamava Candido Cristini ed aveva 35 anni.
(Prov.BZ 19/3/1938) "Tre zingare pregiudicate per reati contro la proprietà e vagabondaggio sono state assegnate al confino dalla polizia".
(Prov.BZ 20/3/1938) Dopo l'applaudito concerto dell'orchestra della Scala, si annunciano a Bolzano i concerti dell'orchestra stabile di Firenze e dell'orchestra e coro dell'EIAR di Torino.
In via Mendola un'auto travolge ed uccide il ciclista 26enne Gianni Perini.
(Prov.BZ 22/3/1938) Al "Centrale" si proietta "Solo per te", con Beniamino Gigli.
(Prov.BZ 23/3/1938) Al botteghino del lotto di via Carrettai (oggi via Streiter) uno sconosciuto azzecca un terno: 18.000 lire, che non saranno riscosse. Una donna affermerà di essere la vincitrice, ma di avere perso il tagliando.
(Prov.BZ 24/3/1938) Si commemora l'anniversario della fondazione dei fasci "con austeri riti". Al palazzo mercantile, nell'atrio, si scopre una lapide recante la scritta mussoliniana: "Il popolo italiano ha creato col suo sangue l'impero, lo feconderà col suo lavoro e lo difenderà contro chiunque con le sue armi".
Al "Roma" "un jazz-varietà di prim'ordine". Tra gli artisti Renato Rascel, "il celebre fantasista, ballerino, cantante".
(Prov.BZ 25/3/1938) Un articolo propagandistico sull'attività della R.U.N.A. (Reale unione nazionale aeronautica) e sui suoi corsi di pilotaggio. Introdotti da qualche anno, i corsi hanno brevettato finora 40 piloti. Gli aerei in dotazione appartengono ai tipi "A.S.I. Fiat" e "Romeo 5 bis". L'addestramento comporta circa cinque ore di volo. Il costo di un brevetto è di Lire 3.500 (rimborsabili in breve tempo se l'allievo sceglierà la carriera militare in aviazione).
(Prov.BZ 31/3/1938) Il Duce in un discorso esalta "la formidabile potenza guerriera dell'Italia del Littorio". "Tutta Bolzano ha ascoltato la parola del Duce - Superbo spettacolo di folla in piazza Vittorio Emanuele". Si forma una colonna che si porta al Corpo d'Armata, dove "le acclamazioni hanno assunto un tono altissimo e la manifestazione si è protratta a lungo, mentre le musiche dei giovani fascisti e degli avanguardisti facevano ancora una volta sentire le note di Giovinezza".
Refezioni scolastiche. In Alto Adige nell'anno XVI sono state 122, per 5.958 scolari, distribuite fino a tutto febbraio 173.908 razioni. "Queste cifre (sono la) conclusione di un'opera altamente umanitaria e dettata da uno dei principi fondamentali del Regime fascista: "andare incontro al popolo". Dovunque in Alto Adige nel nome del Duce".
(Prov.BZ 1/4/1938) L'orchestra stabile fiorentina dà concerto al teatro "Verdi". Dirige il maestro Gino Maritozzi.
(Prov.BZ 2/4/1938) "Promosso comandante di Corpo d'Armata, S.A.Reale il Duca di Pistoia" ha preso in questi giorni commiato dalla divisione "Brennero".
Si riunisce la consulta comunale, corrispondente allora all'attuale consiglio comunale, ma non eletta e con funzioni non deliberative. Si estenderà il servizio di nettezza urbana anche ai rioni di Gries e San Quirino.
(Prov.BZ 3/4/1938) "Su proposta del Capo del Governo S.M. il Re Imperatore che conferito il titolo di conte al senatore Ettore Tolomei".
(Prov.BZ 5/4/1938) Una grande foto di avanguardisti che marciano scandendo il passo romano: " Gli avanguardisti moschettieri, i giovani fascisti, i balilla, eseguono già alla perfezione, come il Duce ha comandato, il nuovo passo romano di parata. "E' un passo - ha affermato Mussolini - che simboleggia la forza, la volontà, l'energia delle giovani generazioni Littorie ". Quanto ciò sia vero, lo può constatare ognuno, recandosi in un qualsiasi pomeriggio di sabato alla Casa della G.I.L. di via Vintola. Ivi convengono per le ordinarie esercitazioni i reparti di giovani camicie nere, che preparate nello spirito e temprate nei muscoli, sono oggi l'espressione dell'Italia guerriera che il Capo ha forgiato. Compiono evoluzioni in ordine chiuso, si addestrano all'uso delle, armi, scattano al comando degli ufficiali, serrano le file e marciano a passo romano. Eccoli sfilare: offrono netta l'impressione di una forza, che nessuno riuscirà a vincere. E' la massa com-patta, disciplinata, ferrea che avanza, che non conosce ostacoli, che 'tirerà diritto', sempre, agli ordini del Duce".

La Milizia marcia a passo romano nell'odierno corso Libertà (case ancora in costruzione)

S'avvia il campionato regionale di calcio. Bolzano batte Trento 2-0 al Druso. L'articolo è firmato da Umart (Ugo Martegani), futuro giornalista di rilievo nazionale
(Prov.BZ 6/4/1938) In una riunione in municipio si decide di limitare per auto e moto ""la mania dello strombettamento".
"49 anni di reclusione distribuiti a 13 contrabbandieri".
Al teatro "Verdi" si annuncia, in prima assoluta a Bolzano, la "Messa da Requiem" di Verdi, preceduta dalle "Laudi alla Vergine" dello stesso Verdi.
(Prov.BZ 7/4/1938) Il pubblico che affluisce al "Verdi" per la "Messa" verdiana si trova di fronte ad una sorpresa: programma cambiato. Per l'indisposizione di alcuni solisti si eseguono invece la "Nona" di Beethoven e brani di Rossini, Cilea e Paganini.
Continuano a transitare treni di "rurali" diretti in Germania per lavorare.
Esordio della "Compagnia del teatro moderno" di Guglielmo Giannini, che presenterà una serie di lavori, in parte dello stesso Giannini. Tra gli interpreti, Carlo Ninchi.
(Prov.BZ 8/4/1938) Il "giovane fascista atesino Carlo Stricker" che ha ottenuto il brevetto all'aeroporto di San Giacomo, conquista il primato italiano di volo per alianti, portandolo a ore 6 e 20 minuti.
(Prov.BZ 9/4/1938) "Morbosa attesa nella città del Passirio" per l'incontro di calcio Merano-Bolzano. Vinceranno i meranesi 1 a 0.
S'inaugura la nuova campagna antitubercolare.
(Prov.BZ 10/4/1938) "La gloriosa morte in Spagna del centurione dott. Lelio Frezza". Era il commissario prefettizio del comune di Lana. E' caduto sul fronte di Aragona "alla testa di una centuria di camicie nere".
Tubercolosi: nei 1937 nei dispensari di Bolzano (provinciale) di Merano e Bressanone sono stati visitati 4.014 malati, dei quali 169 affetti da tubercolosi polmonare aperta. Centoventi malati sono stati ricoverati da altri enti. A Bolzano-città il numero dei morti per tubercolosi nel 27 era stato di 73, è ora sceso a 54.
Il ministro dei lavori pubblici a Bolzano visita "le imponenti opere del Regime in Alto Adige".
(Prov.BZ 13/4/1938) "Le famiglie numerose - Scorrendo gli elenchi cittadini delle coppie più prolifiche - 167 nuclei famigliari con 1.347 figli - Il primato di San Giacomo e quello del rione 'centro'". A conclusione dell'articolo un'intervista con un "padre prolifico" che si conclude così: "se gli chiedete quel che farà in avvenire (con i suoi 7 figli) egli vi risponderà che l'avvenire è nella mente di Dio e nelle mani del Duce, che ha sempre ragione".
(Prov.BZ 14/4/1938) "Guerra alle mosche - Il nemico pubblico N.1"
"I restauri alla chiesa dei Domenicani - Lo scoprimento degli affreschi della facciata". "Questo tempio, che conta molti secoli di vita (…) è passato attraverso continue vicissitudini. Chiuso al culto nel 1870 (inesatto, ndr), esso fu poi trasformato in magazzino ed anche in forno militare. Cinque anni or sono le diligenti ricerche compiute dalla Sovrintendenza di Belle Arti, hanno portalo allo scoprimento di superbi affreschi dovuti all'arte di pittori riminesi del XIII secolo, i quali erano stati chiamati a Bolzano da una nobile famiglia cittadina - quella dei Bocci - ed incaricati di affrescare le pareti della chiesa. Evacuato il tempio, sono stati allora iniziati i lavori di restauro, affidati all'impresa Simeoni e condotti sotto la direzione della Sovrintendenza alle Belle Arti. Lavori necessariamente lenti per la limitata disponibilità di mezzi; ma che hanno tuttavia portato al ripristino degli affreschi nella sacrestia, alla ricostruzione dell'abside, alla rinnovazione dell'esterno della chiesa dal lato di via Cappuccini, con la sistemazione dei lunghi caratteristici finestroni che sono stati anche muniti di artistiche vetrate".
(Prov.BZ 16/4/1938) Muore a Monaco di Baviera in un incidente stradale il noto commerciante bolzanino Venceslao Cadsky: all'origine era un semplice operaio in un magazzino di frutta.
(Prov.BZ 17/4/1938) "L'uso del "tu" e del "voi tra gli appartenenti alla M.V.S.N. Abbiamo da Roma:Il Foglio d'ordini della M.V.S.N. reca: Si dispone che tra gli appartenenti alla Milizia : a) sia abolito il lei; b) sia usato il voi nell'ordine gerarchico di subordinazione; c) sia usato il tu fra pari grado; d) gli ufficiali daranno del tu alle camicie nere. Con l'occasione si ricorda che la stretta di mano deve intendersi definitivamente abolita ".
(Prov.BZ 19/4/1938) La Provincia di Bolzano pubblica uno dei tanti elenchi dei "legionari italiani caduti nella battaglia dell'Ebro". Sono nell'insieme migliaia.
Nei quattro giorni delle ferie pasquali 15.000 viaggiatori hanno lasciato Bolzano in treno.
"Abbiamo da Roma: La presidenza dei Consiglio dei Ministri ha inviato a tutti i Ministeri la seguente circolare riguardante la abolizione del lei nei rapporti reciproci e col pubblico dei dipendenti dallo Stato e dagli enti di diritto pubblico: l'uso dei lei nei rapporti scritti e verbali reciproci e col pubblico dei dipendenti dello Stato di qualsiasi ordine e grado e di quelli degli enti di diritto pubblico è abolito. Detti dipendenti debbono darsi il tu, se uguali in grado, il voi se di diverso grado. Fra il personale femminile e il personale maschile, qualunque sia il rispettivo grado gerarchico deve essere usato il voi. Le singole amministrazioni sono autorizzate ad emanare istruzioni di dettaglio per l'attuazione dei suesposti criteri di massima, stabilendo in particolare in quali speciali casi i superiori debbono dare il tu, agli inferiori e riceverne il voi".
(Prov.BZ 20/4/1938) L'on. Luciano Miori diventa presidente della Cassa di risparmio. E' stato presidente dell'Unione agricoltori nel 1928, podestà di Bolzano dal '31 al '35, deputato in due legislazioni, segretario della Camera.
Al cinema "Centrale": "Voglio danzare con te", con Ginger Rogers e Fred Astaire. "Una grande affermazione alla V mostra del cinema di Venezia".
(Prov.BZ 21/4/1938) Al campo sportivo "Druso", "gara motociclistica al ostacoli". Una gimkana?
"Le colonie climatiche della G.I.L. - Anche quest'anno migliaia di figli del popolo saranno ammessi alle colonie estive".
L'impresa bolzanina di Francesco Mutton si aggiudica la gestione del collegamento automobilistico tra L'Asmara e Axum. Si tratta di dieci "torpedoni" che - con tutto il personale relativo - hanno già raggiunto l'Africa orientale.
(Prov.BZ 23/4/1938) "La celebrazione del 21 aprile - L'esaltazione della nobiltà del lavoro nell'annuale della fondazione di Roma - La solenne celebrazione al Teatro Verdi alla presenza delle autorità - La premiazione dei benemeriti del lavoro . S.E. il Prefetto parla ai lavoratori".
Riprendono i concerti della "musica presidiaria" in piazza Vittorio Emanuele. Grande folla.
(Prov.BZ 24/4/1938) In Spagna muore il legionario bolzanino Elia Dolzan.
(Prov.BZ 26/4/1938) Giro ciclistico della Mendola. "Menapace regola in volata Picolroaz dopo una fuga a due di cento chilometri".
La "Società volontaria di pronto soccorso" ha percorso nel 1937 26.899 chilometri eseguendo 1.775 trasporti di infermi "oltre un terzo dei quali gratuitamente a favore di pazienti poveri". Si sostiene con i contributi della Croce Rossa e di oblatori.
(Prov.BZ 28/4/1938) In Spagna muore il sergente maggiore legionario Andrea Hofer.
(Prov.BZ 30/4/1938) "Al consiglio provinciale delle corporazioni - L'adeguamento dei prezzi - Ulteriori sensibili diminuzioni (…) - I nuovi prezzi del pane, della pasta, delle carni e di altri generi".
"Gli atesini al cinematografo - Le sale da spettacolo della provincia frequentate in un anno da 1.231.000 persone".
(Prov.BZ 3/6/1938) Si introduce la figura del "capo fabbricato". Personaggio di fiducia del partito, ha ufficialmente competenze in caso di difesa antiaerea.
Grande successo al "Verdi" con Turandot".
(Prov.BZ 4/5/1938) Il Führer giunge in Italia e si dirige in treno verso Roma. Grande folla al passaggio del convoglio alla stazione di Bolzano. " Alle 9,40 giunge il treno staffetta e poco dopo fanno la loro apparizione nel ciclo tersissimo tre apparecchi militari. alzatisi dal campo di S. Giacomo che, volteggiano a lungo sopra la stazione, facendo delle frequenti puntate, a bassa quota, radendo la linea ferroviaria, in direzione del Brennero. E' il primo saluto della gloriosa ala fascista all'ospite illustre. Alle 10 precise, si profilo in fondo alla stazione la imponente sagoma della locomotiva del treno presidenziale, che, giunto all'altezza dello schieramento della folla rallenta notevolmente l'andatura. La folla applaude lungamente al Segretario del P.N.F. che ha intravvisto in uno dei primi vagoni del lungo convoglio e la manifestazione di entusiasmo acquista nuovo vigore allorché ad un finestrino della penultima vettura si profila l'inconfondibile figura del Capo del Reich. Il nome del Führer echeggia altissimo unitamente a quello del Duce, scandito ad alta voce dalla folla e la manifestazione fervidissima continua a lungo anche quando il convoglio, continuando la sua corsa era ormai sparito oltre l'ampia curva di Loreto. La folla attende il passaggio del terzo convoglio che reca i Ministri Goebbels. Hess e Franck all'indirizzo dei quali la manifestazione di cordialità di sviluppa e si rinnova fervida e spontanea (…). La stazione si sfolla lentamente, mentre continuano gli inni della Patria e della Rivoluzione, intonati a gran voce dalla moltitudine, che inneggia lungamente al Duce".
(Prov.BZ 5/5/1938) Al "Verdi" si va in scena con "Lucia di Lammermoor". Tra i cantanti Lina Pagliughi. "Successo entusiastico".
Piazza del Mercato, oggi piazza Verdi, è occupata dal parco dei divertimenti, che propone stavolta anche una "mostra abissina".
"In punto di morte una giovane italiana chiede di rinnovare la tessera della G.I.L.". Ha 17 anni, si chiamava Ida Armani, viveva a Laives. "Desiderava, prima di chiudere gli occhi alla vita, poter indossare la divisa di giovane italiana".
(Prov.BZ 10/5/1938) L'A.C.Bolzano vince il campionato regionale di calcio, su Trento, Rovereto e Merano, con un giorno di anticipo.
"Bolzano celebra il secondo annuale del risorto Impero - La manifestazione al teatro della G.I.L. femminile alla presenza delle principali gerarchie". Teatro affollatissimo.

Nella sala teatrale della G.I.L. femminile, futuro cinema "Druso"

(Prov.BZ 11/5/1938) Al passo del Brennero, che dopo l'Anschluss confina con la Germania, il duca di Pistoia reca l'ultimo saluto del "Re Imperatore e del Duce" a Hitler, che torna in treno a Berlino.
"Il nuovo orario ferroviario - Da Roma a Bolzano in meno di otto ore".
(Prov.BZ 13/5/1938) In gennaio in Alto Adige s'è consumato tabacco per un valore di lire 2.409.317.
(Prov.BZ 14/5/1938) Dopo la trionfale visita di Hitler in Italia il giornale pubblica un editoriale intitolato "Due popoli: una frontiera" attribuibile al direttore Mario Ferrandi, nel quale tra l'altro si legge: "La frontiera alpina, che l'Italia, realizzando il vaticinio del suoi Grandi e ubbidendo all'appello della natura, raggiunse al cadere del 1918, costituì nel dopoguerra pretesto frequente di dissenso fra l'Italia ed i paesi dell'Europa centrale. La vecchia Austria di Seipel e l'anemica, barcollante Germania di Stresemann, armate l'una e l'altra di diffidenza settaria verso l'Italia fascista, giocarono spesso e volentieri, alla borsa dei contrasti internazionali, la carta dell'Alto Adige. Anzi furono questi episodi che offrirono a Mussolini la possibilità di fissare nel 1926 e 1927 la chiara ammonitrice, inequivocabile posizione del nostro, paese di fronte alle provocatorie mene oltre montane, alimentate non soltanto da circoli pseudointellettuali di Innsbruck, e dì Monaco-, ma persino da Agenzie diplomatiche di paesi non tedeschi interessate a procurare grattacapi al regime mussoliniano. La situazione assunse una piega del tutto nuova quando, caduta la Germania di Weimar, Hitler sollevò in primo piano della vita politica tedesca le giovani forze del nazionalsocialismo. Già prima Hitler aveva scandagliato il fondo dei rapporti italo-germanici. Tutti i problemi che, potevano concernere i due Paesi in senso negativo o positivo erano stati, da lui nella dura vigilia, nella forzata inerzia del carcere e nella successiva ripresa della titanica lotta, vagliati senza prevenzione, alla luce di un perfetto realismo. Fu in base a questa severa diagnosi, che teneva conto prima di tutto degli interessi immediati e mediati della Germania e secondariamente di tutte le evidenze storico-geografiche che i pangermanisti di maniera si ostinavano a ignorare, che. sin dal 1923 Hitler, collocò nel museo delle cose inutili e perigliose per l' avvenire del. suo Paese, la cosiddetta questione del "Tirolo meridionale". (ecc.).
Al cinema "Centrale" si proietta un documentario sul viaggio di Hitler in Italia.
(Prov.BZ 15/5/1938) Il ministro dell'educazione nazionale Bottai presenzia al convegno nazionale dei bibliotecari che si tiene al teatro "Verdi". Il convegno è definito "vibrante".
Mussolini parla a Genova. Il suo discorso viene radiotrasmesso. "L'annuncio che il discorso del Duce, sarebbe stato radiotrasmesso, ha fatto si che ieri mattina tut-ta Bolzano si raccogliesse attorno agli apparecchi radio. In teatro, come diciamo in altra parte del giornale, il discorso del Duce è stato ascoltato dalle principali autorità, dai congressisti e da tutti gli alunni delle scuole medie cittadine. Ma numerosi altoparlanti erano stati installati un po' dappertutto in città: negli stabilimenti industriali e persino negli uffici. Alla Banca d'Italia, ad esempio, in tutti gli uffici era stato messo un apparecchio ricevente, di modo che il discorso del Duce ha potuto essere ascoltato non soltanto da funzionari ed impiegali, ma anche dal pubbìico che si affollava agli sportelli. Così è avvenuto nei gruppi rionali fascisti, negli esercizi pubblici e davanti ai negozi di apparecchi radio. La cittadinanza ha partecipato in spirito alle accoglienze di Genova al Duce. Poscia ha ascoltato con entusiasmo, fierezza e orgoglio il poderoso discorso di Mus-solini, facendo eco alle scroscianti ovazioni con cui sono state sottolineate via via le varie fasi delle affermazioni del Fondatore dell'Impero".
(Prov.BZ 17/5/1938) Il "Lido" ha riaperto i battenti, Si annunciano spettacoli di "arte varia".
Nell'annuale della conquista del Vodice i fanti del 232° reggimento Avellino sfilano a passo romano nella caserma Cadorna.
Varietà al cinema "Roma".
Nelle "offerte d'impiego": "Cercasi per mezza giornata donna italiana fidata per pulizia casa-uffici - 150 mensili".
(Prov.BZ 19/5/1938) Al teatro "Verdi" la "Compagnia drammatica italiana" apre una serie di tre recite.
"I lavoratori agricoli atesini ( un centinaio, ndr) che fanno parte del contingente di 30.000 rurali di tutte le provincie (sic) chiamati ad incrementare le culture (sic) specializzate nelle aziende agrarie tedesche, hanno lasciato ieri notte la nostra città diretti in Germania, insieme con oltre ottocento lavoratori modenesi".
(Prov.BZ 20/5/1938) Titolo a tutta prima pagina: "Il Segretario del Partito celebrerà domenica in Bolzano i legionari atesini caduti per la grandezza dell'Italia imperiale".
"Bimbi atesini al mare e ai monti - Migliaia di figli del popolo saranno inviati alle colonie marine, montane ed elioterapiche della G.I.L."
(Prov.BZ 22/5/1938) Il giornale dedica ampio spazio ai legionari altoatesini caduti "dalle ambe africane alle tormentate sierre di Spagna". Si pubblicano numerose foto (28) e note biografiche dei 32 altoatesini caduti in Cirenaica durante la repressione della ribellione araba, in Africa orientale nel corso della conquista dell'impero abissino e durante la guerra civile in Spagna, peraltro tuttora in corso. Il posto d'onore meritano le foto delle tre medaglie d'oro Ottone Huber, Guido Presel e Ruggero Dialma; ma ci si dimentica di Sigisfredo Wackernell, caduto nel 1928 in Cirenaica ed al quale si attribuisce la sola medaglia d'argento. Tutti i nomi tedeschi sono italianizzati. Citiamo: Lelio Frezza, Giuseppe Colleoni, Luigi Longhi, Mario Monti, Giuseppe Plattner, Lello Ruggini, Michele Gritsch, Antonio Adami, Andrea Hofer, Carlo Morandell, Emanuele Tasin, Gioacchino Minatti, Carlo Obkircher, Giuseppe Christandl, Enrico Sader, Biagio Leitner, Luigi Fliri, Carlo Tschaupp, Mario Warner, Giuseppe Schmid, Tullio Giovannini, Antonio Gasser, Raffaello Ruggini, Francesco Gamper, Francesco Kroess, Vincenzo Steinhauser, Elio Dal Farra, Elia Dolsan, Luigi Nicolini.
"Non casualmente gli eroi d'Africa e di Spagna sono stati allineati in un unico glorioso manipolo: da Huber ( caduto nel 1929 in Cirenaica, ndr) a Presel (1937, in Spagna) essi hanno risposto con lo stesso entusiasmo all'appello della Patria; da Wackernell (caduto nel 1928 in Cirenaica) a Hofer (Spagna) hanno offerto con suprema baldanza la vita. La loro esaltazione, è la esaltazione del patriottismo e delle virtù guerriere della gente atesina".
Un altro articolo è dedicato all'autoraduno al Brennero, transitato per Bolzano. "Bolzano ha assunto ieri l'aspetto di una grande metropoli, in cui il rombo dei motori si fonde con l'urlio delle sirene, con lo stridio dei freni e con gli altri rumori che sovrastano l'atmosfera di una città di grande traffico". Tutto questo stupore perché nel capoluogo sono convenute 500 vetture per l'autoraduno "in camicia nera" indetto dal Reale automobile club. Le automobili sono sfilate per le vie cittadine.
(Prov.BZ 24/5/1938) Titolo a tutta prima pagina: "Una giornata trionfale per l'Alto Adige fascista - S.E. Storace celebra l'eroismo dei legionari atesini alla presenza di un'immensa folla di camicie nere e di popolo". Appare una foto dell'odierna piazza Vittoria nereggiante di folla. "Una folla di 50.000 persone che il nostro obiettivo ha parzialmente ritratto, partecipa al rito". Storace nel suo discorso: "Il fascismo altoatesino è un blocco sempre più potente di spiriti sul quale il Duce, condottiero della Rivoluzione delle Camicie nere, può in ogni tempo contare con assoluta certezza". Nelle pagine interne un foto di giovani fascisti che sfilano a passo romano in corso IX Maggio verso piazza Tiberio (e cioè da corso Libertà verso piazza Gries). "Il rito guerriero altamente suggestivo, svoltosi domenica mattina alla presenza del Segretario del Partito nella stupenda cornice di piazza Vittoria nereggiante di folla, rimarrà a lungo impresso nella mente e nel cuore della gente atesina. Era tutto un popolo, una marea sconfinata di cinquantamila persone, dilaganti oltre ai limiti dell'ammassamento, lungo tutte le vie che convergono nella piazza dedicata ai riti della ricordanza ed alla esaltazione delle memorie più sacre, che onorava i suoi caduti, i legionari che in terra d'Africa per la conquista dell'Impero ed in terra iberica per un superiore ideale di civiltà e di giustizia, hanno fatto olocausto della loro vita. Era tutto un popolo, rappresentato da uomini in camicia nera, adusati alla vita dei campi e delle officine, da massaie rurali e donne fasciste, da quelle superbe formazioni della gioventù del littorio, che costituiscono l'orgoglio del Fascismo atesino e la certezza di un avvenire radioso dell'Italia imperiale; erano le forze del Regime operanti in questa romana terra del Brennero, saldamente inquadrate e animate da alta tensione ideale, che hanno offerto al Segretario del Partito, a un anno di distanza dalla sua ultima visita, una nuova prova della loro piena efficienza, della loro sconfinata ardentissima fede, della loro devozione al Duce".

Ammassamento in piazza Vittoria

In un cantiere della zona industriale cade da un'impalcatura e muore l'operaio 34enne Bortolo Pringhetti
Nella sala del circolo Dante in piazza Vittoria s'annuncia un concerto di musica contemporanea. Composizioni di Umberto Beretta, Andrea Mascagni, Enrico Degasperi, Cesare Crotta, Renato Dionisi, Umberto Zanolli.
(Prov.BZ 25/5/1938) In terza pagina appare un "Canto per i caduti atesini" scritto da Bruno Cerdonio ("…O non siete forse tornati a riveder Bolzano, voi che dormite l'ultimo sonno…").
Si è celebrata la ricorrenza dell'entrata in guerra dell'Italia. "Gli austeri riti della data rivoluzionaria".
(Prov.BZ 26/5/1938) Nella recensione del concerto annunciato per il 24/5 si sottolinea che Andrea Mascagni, futuro senatore della Repubblica, presente con due pezzi per violino e pianoforte, è appena ventenne.
(Prov.BZ 27/5/1938) In prima pagina: "Il Duce riceve a Palazzo Venezia le Giovani fasciste e le Giovani italiane dell'Alto Adige - La schietta cordiale e profonda simpatia di Mussolini per le popolazioni atesine".
"Il Duce ha ricevuto stamane a Palazzo Venezia 210 giovani italiane e giovani fasciste, convenute a Roma dalla città e dalla provincia di Bolzano. (...) Tutte appartengono alla popolazione rurale ed operaia di Bolzano e della provincia e tra esse sono numerose atlete, vincitrici d'importanti competizioni sportive. Le giovani fasciste alle quali il Segretario del Partito, in seguito alle loro vivissime preghiere aveva ottenuto fossero ricevute a Palazzo Venezia, si sono disposte nella Sala Regia, schierandosi su tre lati del vastissimo salone in impeccabile allineamento. In testa alle formazioni sono il labaro della G. I. L. femminile di Bolzano e le fiamme, mentre le. dirigenti inquadrano ogni reparto. (…) Le 210 giovani nella luce della grande sala offrono una visione mirabile di sana e fiorente vita e di grazia gentile. Quando il Duce appare nella Sala Regia, Egli viene accolto dai reparti schierati con un vibrante saluto (…). Quindi, passate in rassegna le formazioni, Egli si sofferma al centro dell'inquadramento, mentre armonioso e possente si innalza nella sala l'inno "Giovinezza". Terminato il canto, il Duce, rivolgendosi alle giovani, parla brevemente esprimendo loro, alle loro famiglie, come a tutta la popolazione della provincia, la sua schietta, cordiale e profonda simpatia. Il Duce termina dicendosi sicuro che esse, tornando alle loro case, serberanno il più caro ricordo delle giornate trascorse a Roma. Allorché il Duce, terminato il suo dire, sta per allontanarsi, un nuovo vibrante, saluto si innalza dai reparti; ma quando Egli, giunto al limitare della porta della sala, si volge sorridendo con il braccio levato nel saluto romano, le giovani, con spontaneo impulso irrefrenabile, gli si serrano intorno, per gridargli entusiasticamente tutta la loro gioia commossa e la loro appassionata fede. La manifestazione dura a lungo e le giovani continuano sempre più ardentemente ad acclamare sino a che il Duce si allontana.
Prima recita della compagnia di Armando Falconi e Nino Besozzi, prima attrice Sara Ferrati "I prezzi non sono aumentati". Nella successiva recensione: "Pubblico straripante", "geniale comicità".
(Prov.BZ 28/5/1938) Continuano al "Centrale" le proiezioni del documentario sulla visita di Hitler in Italia. Siamo alla quinta puntata. Quando Mussolini e Hitler si affacciano al balcone di palazzo Venezia "la marea sconfinata di popolo (…) si abbandona a parossistico entusiasmo".
(Prov.BZ 29/5/1938) Appaiono a Bolzano i primi semafori."Naso all'insù, molta gente sa è soffermata in questi giorni ad osservare uno strano ordigno, che pende da un filo sulla strada, all'incrocio deprecato della vecchia via Goethe. Che sarà, che non sarà, la spiegazione è apparsa chiara di prima sera, quando il bizzarro ordigno ha incominciato ad emettere una luce giallognola tremolante, da quattro occhi mostruosi. Ecco, è uno semaforo. Per essere più precisi, è, anzi, un cosiddetto "lampeggiatore", nome che gli deriva dalla sua funzione di mandare lampi ammonitori, ad intervalli regolari, come dire; "Attenzione! Attenzione! Attenzione!" Ed attenzione ce ne vuole parecchia infatti, a questo incrocio, dove un traffico intensissimo sì svolge, in condizioni di viabilità quasi impossibili. Bene ha fatto quindi il Municipio ad installare il lampeggiatore. Un altro lampeggiatore è stato posto anche al "Largo Giuseppe Verdi". In seguito dei veri e propri semafori a varie luci, verranno collocati nel gangli più importanti di strada".

Uno dei primi semafori, all’incrocio di via Roma


(Prov.BZ 31/5/1938) "Superba adunata di giovinezza guerriera allo stadio Druso per la solenne celebrazione della XII Leva fascista". Vi convengono oltre 5.000 "organizzati della GIL" che hanno offerto "una superba prova dell'alto grado di addestramento raggiunto sotto la guida di ufficiali e dirigenti. Una folla enorme, che lo stadio si è dimostrato insufficiente a contenere, ha presenziato alla manifestazione, gremendo in modo inverosimile le tribune, le gradinate". Più oltre: "Ai margini del campo era stato eretto un podio sul quale, spentasi l'eco del canto solenne, attendono il comando d'inizio. E' il capo sezione educazione fisica del Comando federale della GIL, prof. Clauser, che dirige gli esercizi. Al rullo dei tamburi ed a brevi comandi eseguono la progressione collettiva obbligatoria per l'Anno XVI. Con sincronismo perfetto, senza incertezze e senza un errore, i piccoli svolgono il loro programma, che viene sottolineato con calorosi applausi da parte della folla. Ultimati gli esercizi le centinaia di balilla e piccole italiane serrano al centro, ed accompagnati dalla musica degli avanguardisti, cantano ancora "Fuoco di vesta (sic)" e l'"Inno dell'Impero". Poi cedono il campo alle giovani italiane delle scuole medie, e si incolonnano sulla pista a centurie affiancate sfilando superbamente davanti alle tribune, fatti segno alle più fervide acclamazioni. Lo spettacolo cambia ora; ma non è meno suggestivo. Davanti agli occhi della folla ammirata, si prepara visione di grazia e gentilezza. Millecento giovani italiane, prendono il posto dei balilla e delle piccole che svolgono l'esercizio ritmico obbligatorio per l'Anno XVI. Agli ordini del prof. Clauser la schiera delle giovani si esibisce in movimenti quasi di danza, al ritmo della musica. Anche qui il sincronismo è perfetto. Non sono esercizi energica-mente eseguiti; ma ispirati ad una fresca grazia, che conquista il pubblico".


Saggio ginnico al “Druso”

(Prov.BZ 1/6/1938) Corte d'Assise. Durante un tentativo di procurato aborto muore la 27enne Rosa Gasser. Nove anni di condanna per Anna Scheiflinger, l'autrice, cinque anni al compagno della Gasser, Antonio Rossi.
In un articolo molto circostanziato si descrivono le realizzazioni in corso e future lungo via IX Maggio (corso Libertà) e piazza IX Maggio (piazza Mazzini). Si apprende così che al posto dell'odierno edificio della RAI era previsto un albergo con 180 camere, mentre tra questo e "palazzo Rossi" sarebbe dovuto sorgere il "palazzo Feltrinelli" di cinque piani con una torre di undici.
(Prov.BZ 2/6/1938) "Tempre di legionari atesini combattenti in terra di Spagna - Di tanto in tanto, nelle pause del combattimento ed in attesa di nuovi cimenti, i valorosi legionari che in terra di Spagna lottano, nel nome del Fascismo, per un superiore ideale di civiltà e di giustizia, scrivono ai familiari, agli amici, alle autorità. Sono espressioni d'entusiasmo e di fede, che esaltano e commuovono. (…) Vogliamo oggi pubblicare, senza spostare neppure una virgola, il breve scritto che un legionario atesino, il caporale Carlo Vieider di Caldaro, ha indirizzato al Podestà del popoloso borgo di oltr'Adige, da un piccolo centro del fronte dell'Ebro: "Come dovere di figlio nato e residente a Caldaro - egli scrive - mi permetto portare da Fascista e Combattente ora in terra di Spagna, un saluto romano. Un anno fa sono partito da casa per raggiungere le armi. Poco dopo ho lasciato con molti altri la nostra bella Italia per portare il Littorio in Spagna. Combattendo dal 14 aprile 1938 siamo arrivati al nostro mare. Battaglie dure, combattute da Ardito del l° Battaglione, 2° Reggimento, della Divisione Volontari del Littorio, il cui gagliardetto porta una medaglia di oro, 5 d' argento e 1 di bronzo. Abbiamo vinto sempre ed ovunque. Quando la Spagna sarà ro-mana, fascista e cattolica, ritorneremo gloriosi alle nostre famiglie. Vi saluto romanamente. Viva il Re Imperatore! Viva il nostro Duce! A Noi!. - Caporale Carlo Vieider".
Si costituisce a Bolzano l'"Associazione Nuoto".
(Prov.BZ 4/6/1938) A tutta prima pagina: "Giornate memorabili per la provincia del Brennero - La terra altoatesina mostrerà stamane alle LL.AA.RR. i Principi di Piemonte il suo maschio volto romano e fascista". Si annuncia nei dettagli l'intenso programma che vedrà impegnati il principe Umberto e la principessa Maria Josè e spazierà da sabato a lunedì, impegnandoli oltre che a Bolzano anche a Merano (inaugurazione del monumento al V Alpini) e a Brunico (inaugurazione del monumento all'Alpino). A Bolzano è prevista la posa della prima pietra per la costruendo chiesa di Cristo Re, inaugurazioni di case popolari e Incis, l'inaugurazione della fonderia Falck, visita alla Lancia, alla Saffa, alla SAGMA, posa della prima pietra per il Magnesio, la Montecatini, inaugurazione della Masonite, del nuovo ponte Littorio (oggi ponte Roma). Maria Josè visiterà e inaugurerà asili, istituti di beneficenza, la G.I.L. femminile ecc.
Un'intera pagina, con foto, è dedicata al tema "Sabauda stirpe eroica".
Nella cronaca di Merano, una poesia di Giuseppe Carelli (…"Tu vieni, o Principe erede,/ in questa terra che seppe / il baldo passo romano / delle legioni di Druso, / di che ricalca oggi l'orme / l'Esercito imperiale / e la gioventù del Littorio"…)
(Prov.BZ 5/6/1938) A tutta prima pagina: "Le ardenti accoglienze della gente alto atesina ai Principi di Piemonte - Una moltitudine di popolo saluta gli augusti ospiti al loro arrivo a Bolzano - Al Monumento della Vittoria e la visita alla Casa Littoria (la Casa del fascio in via Leonardo da Vinci, ndr) - La serata di gala al teatro Verdi".
Uno stralcio dagli articoli che descrivono Bolzano in festa: "Ad ogni casa bandiere, festoni, gente affacciata alle finestre che fa cadere sulla macchina delle Loro Altezze Reali una pioggia di fiori. Umberto e Maria di Savoia, rispondono sorridenti a questo spontaneo, delirante saluto della folla bolzanina. Giungono ormai gli Augusti Principi in via Leonardo da Vinci, drappeggiata di bandiere dai colori di Roma e di nere fiamme sormontate dall'emblema Littorio. Davanti alla Casa del Fascio sono le donne fasciste, le massaie rurali, le lavoranti a domicilio di Bolzano, che tributano ai Principi di Piemonte una manifestazione calorosissima. Poi in via Regina Elena e nel breve tratto di via Museo, si avvertono le squillanti fanfare dei bersaglieri e le note di una marcia militare, suo-nata dai trombettieri a cavallo del IX Artiglieria. Camicie nere e donne fasciste, dopolavoristi e operai dei cantieri, fanno eco inneggiando fervidamente a Casa Savoia. Ed ecco il Ponte Claudio, ecco Piazza della Vittoria: tripudio di bandiere, festa di colori e di cuori. Sulla scalea della candida mole marmorea spiccano le divise bianco nere delle piccole e giovani italiane, che sventolano bandierine tricolori, agitano fazzoletti, si protendono verso gli Augusti Principi come per meglio esprimere la loro fede appassionata. E sono qui anche gli avanguardisti, i balilla ed altre camicie nere ancora, ed altre musiche….."
Riportiamo anche un interessante e curioso stralcio dall'articolo descrivente il banchetto al "palazzo reale": "Il ricevimento serale si è iniziato alle 22. Palazzo Reale era folgorante di luci, e una pittoresca illuminazione indiretta rivelava le bellezze del parco che fascia in un abbraccio verde la mole grigia dell'edificio. Fuori in viale Savoia una folla assisteva all'arrivo degli invitati. Alle 22,30 il salone dei ricevimenti era gremito di una folla elegante: vi primeggiavano fra le autorità S. E. Pariani, S. E. il Prefetto, le LL. EE. Grossi, Manaresi, Marescalchi e Biagi, S. E. Guidi, il Federale di Bolzano, il Federale di Trento, il conte sen. Ettore Tolomei, gli onn. Carretto, Chiesa, Falk, Lunelli e Miori, il podestà di Bolzano, i comandanti delle divisioni militari della zona di giurisdizione del Corpo d'Armata, il procuratore del Re, il Presidente del Tribunale e tutti gli espo-nenti della vita provinciale. Col direttorio federale al completo erano gli ispettori politici di zona e le gerarchie del Fascio cittadino. Agli ufficiali generali faceva corona un fitto stuolo di ufficiali superiori in alta uniforme. Notata era pure la partecipazione della nobiltà tridentina. Nello folla abbiamo potuto individuare: i conti Acquarone, i conti Bossi Fedrigotti, S. E. il barone Leo Di Pauli, il marchese Dal Lago con la consorte, il barone Eyrl de Waldgries con la baronessa Eyel Hoenzollern e la contessa Fugger Glott-Hoenzollern, i conti Firmian, il barone de Grabmayr Angerheim con la baronessa Ulla, i conti Gravina, i baroni Hippoliti di Paradiso, il dott. Hepperger e consorte, Miss Winifred Grani Rogers, il conte Hardegg di Glatz con la contessa Janka Firmian, la contessa Kolovrat, i principi de Loewenstein, il marchese Morazzo della Rocca di Casalborgone, i conti Pompeati. il generale de Sparber, i conti Selvatico Estense, i baroni de Salvadori, le baronessine de Salvadori, S. E. il conte Toggenburg con le figlie, la contessa Villafranca-Soissons, il conte e la contessa Villafranca Soissons, il dott. De Walter con la consorte ed infiniti altri sfuggiti alla nostra osservazione. Alle divise di gala di ufficiali e gerarchi, agli abiti da sera facevano riscontro le elegantissime toelette delle signore".
Nelle pagine di cronaca "atesine" il giornale pubblica anche le foto delle cerimonie per l'inaugurazione del monumento al V. Alpini a Merano e per quella all'Alpino di Brunico; in questa cronaca pusterese si pubblico una foto degli alpini della divisione "Pusteria" alla conquista dell'Endertà (Africa orientale).
A sera, al teatro "Verdi", presenti Umberto e Maria Josè "trionfo del bel canto nostro" con il "Barbiere di Siviglia".
In zona san Quirino la piccola Rosa Peverotti, sette anni, annega travolta dalle acque dell'Isarco.
(Prov.BZ 7/6/1938) A tutta prima pagina: L'inaugurazione della colonna romana eretta a gloria dei caduti atesini - Superba rassegna di forze guerriere nella zona monumentale (…) - La posa della pietra angolare per la chiesa di Cristo Re - Ardenti manifestazioni di camicie nere e di popolo agli Ospiti Augusti - Al rione Littorio e nel settore industriale - La Principessa di Piemonte visita gli istituti di beneficienza".

Il principe Umberto alla posa della prima pietra della chiesa di Cristo Re. A sinistra il duca di Pistoia.



Si celebra inoltre la festa dello Statuto, in cui vengono decorati al valore venti "legionari atesini" . Si pubblica un elenco dei nomi e delle motivazioni. Ne trascriviamo una, che ci pare esemplare e riassuntiva quella relativa alla croce di guerra al "soldato Geiger Mattia: in un violento contrattacco nemico, rimasto solo in posizione avanzata e scoperta, resisteva con tenacia fino all'esaurimento delle munizioni, bene impiegando la propria mitragliatrice. Partecipava di poi con slancio, di sua iniziativa, all'attacco finale. Esempio di dedizione assoluta e di ordine. Giabassirè, 14 ottobre XIV".
(Prov.BZ 8/6/1938) Ai "Ludi juveniles", sezione sport, la squadri di calcio del liceo classico si aggiudica il torneo. Tra i giovani giocatori nomi che divennero noti, come Mitolo, Gnecchi, Fattor, Ferrari.
Al cine-teatro "Roma", varietà con un duo comico "irresistibile" e "6 girls". Al "Luce" si praticano "prezzi estivi popolari".
(Prov.BZ 9/8/1938) Il giornale torna sulla sfilata in onore dei Principi di Piemonte con un articolo intitolato "Passo romano" che inizia così: "Nelle superbe manifestazioni che hanno mostrato durante le belle giornate trascorse, che potremmo chiamare "sabaude", con quanto intelligente e perseverante fervore sì sia obbedito agli ordini del Duce per il potenziamento morale e materiale di questa terra, indubbiamente spicca la rassegna militare, non solo per l'imponenza della forza presentata al Principe Fante, ma per il modo esemplare con cui la giovinezza d'Italia - Balilla, Avanguardisti, giovanissimi Soldati e Camicie nere - hanno messo in luce la loro guerriera baldanza. Cosi, fra Parco della Vittoria e la Piazza IX Maggio abbiamo potuto ammirare quel "passo roma-no", nel cui ritmo solenne i reparti danno prova della loro formidabile potenza: caratteristico, si direbbe espressivo, incedere delle fanterie che, al rullo del tamburo, sembra muovano inesorabilmente verso un certo avvenire, orgogliosi di essere - come ha detto il Duce con lapidaria espressione - l'elemento decisivo della battaglia e della guerra. Ma ciò che è opportuno notare ed è confortante mettere in evidenza è quanto si possa ottenere nel rinnovato spirito della Nazione, nell'impeto meraviglioso che suscita nuove, inaspettate energie per la realizzazione dei nostri grandi destini". ecc.

I principi all’inaugurazione del monumento all’alpino di Brunico



Corte d'Assise. 87 anni di reclusione a nove elementi della banda Gutmorgeth, per tutta una serie di reati (omicidi, rapine, furti) nel meranese. Al capo, Antonio Gutmorgeth, oltre 22 anni.
(Prov.BZ 11/6/1938) Al teatro "rigurgitante di pubblico attento e plaudente" Dina Galli va in scena con "La Pineta del verziere" di G.Adami. Nei giorni a venire "Lonte" di P.Weber, "una volta in tutta la vita" di C.Veneziani, "Io e te" di P.Riccora.
(Prov.BZ 11/6/1938) Al cinema "Centrale" si proietta "Mademoiselle Docteur" di Pabst. Nel tessere le giusti lodi al regista germanico, il critico (o il tipografo?) lo definisce più volte "Pabso".
(Prov.BZ 12/6/1938) Si concludono i "Ludi Juveniles", cultura e sport. Vittoria assoluta del Liceo classico. Nelle prove sportive si afferma il reale Istituto tecnico. I ludi erano riservati agli studenti di sesso maschile, ma per un errore in alcuni istituti vi sono state ammesse anche le studentesse. "Tuttavia in considerazione della fatica sostenuta e del fatto - soprattutto - che alcuni lavori presentati dalle giovani studentesse erano superiori a quelli dei loro compagni che sono stati classificati, la Commissione ha deciso di segnalare quelle giovani che si sono più distinte".
(Prov.BZ 14/6/1938) Al "Druso" amichevole di calcio, il più volte campione d'Italia Bologna batte il Bolzano per 3 a 1. Durante l'incontro nello stadio gli altoparlanti hanno diffuso la radiocronaca dell'incontro internazionale Italia-Francia, in cui "l'Italia ha impartito agli avversari francesi la più salutare delle lezioni".
Al cinema "Centrale" Ginger Rogers e Fred Astaire nel "Cappello a cilindro".
(Prov.BZ 17/6/1938) Titolo: "La vibrante giornata di S.E. Alfieri a Bolzano - La visita del Ministro della cultura popolare alle superbe realizzazioni del Regime nel campo urbanistico, industriale, turistico - Fra gli operai del rione Littorio - Un sopraluogo all'area dove sorgerà la sede del nostro giornale - L'omaggio al sacrario dei caduti alla Casa Littoria - L'istituzione del premio letterario 'Bolzano' "…
"Parlando delle attività spirituali il Ministro rileva come in provincia di Bolzano giù si venga notevolmente affermando una schiera di giovani che si sforzano di trasfondere nelle loro opere quella fiamma di idealità che ha trovato la più alta esaltazione nella parola e nell'opera del Duce, il quale, nell'azione di integrale rinnovamento del popolo italiano, guarda con particolare simpatia a quelle terre che segnano il giusto confine dell'Italia. Il Ministro conclude il suo discorso rilevando che il generoso contributo di sangue versato dalla gioventù alto-atesina nella riconquista della Libia e nelle guerre vittoriose d'Africa e di Spagna, mentre ha riaffermato la naturale appartenenza di queste popolazioni alla Patria, costituisce per esse l'eredità più alta ed il pegno più sacro".
(Prov.BZ 18/6/1938) Centoquarantaquattro balilla e quaranta piccole italiane partono per la colonia marina di Viterbello di Rimini. E' il primo scaglione di bambini diretti alle colonie estive. "Proseguendo nella sua opera d'assistenza che durante la cattiva stagione il Partito esplica, attraverso la G.I.L., con la refezione e con la distribuzione di indumenti, libri di testi, materiale scolastico, medicine, venendo l'estate, la stagione cioè più propizia, ecco che i piccoli organizzati - dopo aver per nove mesi immagazzinato scienza e sapere - eccoli nuovamente riuniti per dare al corpo il nutrimento necessario per la sua crescita e il suo rinvigorimento. Ed è ancora il Partito che, seguendo il comandamento del Duce, compie questa seconda opera non meno proficua e non meno bella dell'altra. E' data questa dall'istituzione di numerose colonie estive, diurne, elioterapiche, fluviali, marine e montane; è il raccogliere da ogni villaggio, da ogni centro, gli organizzati che più ne dimostrano il bisogno per riunirli secondo le necessità, e, riuniti, inviarli o ai monti o al mare e, quando non c'è bisogno di tanto, tenerli in paese facendoli frequentare regolarmente la colonia elioterapia che sorge fra le ultime case e il margine del bosco (…). E lì sotto la sorveglianza dei dirigenti preposti, ecco i piccoli, in leggeri costumini, far bagni di sole, esercizi collettivi per lo sviluppo organico del corpo, giochi per riposare la mente. Nel!' ombra pomeridiana poi, dopo che il corpo ha avuto la sua parte, così tanto per non arrugginirla, anche la mente viene occupata ed i piccoli seguono attenti la parola suasiva del comandante, la voce piana della dirigente che espongono senza voli e senza pretesa, le "cose più belle" della Patria e della sua storia".
(Prov.BZ 20/6/1938) "Furia" di Fritz Lang con Spencer Tracy al "Centrale".
(Prov.BZ 22/6/1938) Pietro Scola, nove anni, sale per gioco su un traliccio nella zona di Campiglio e cade da un'altezza di 18 metri; muore all'ospedale.
(Prov.BZ 26/6/1938) Il duca di Pistoia viene nominato comandante del Corpo d'armata di Bolzano. Subentra al generale Guidi.
Domenica e lunedì sulla terrazza del Lido saranno presentate "le ultime creazioni della moda italiana" . Sartorie di rilievo nazionale con numerose modelle.
Il 24enne Giuseppe Lailer, in subaffitto in un terzo piano di piazza Erbe, cade dalla finestra e muore.
(Prov.BZ 28/6/1938) Incontri pugilistici al campo Druso.
"Le case del popolo - Crescita della città operaia - La costruzione di 92 edifici semi-rurali". Si pubblica il progetto di una casetta-tipo, spiegandone le doti.
Si è rinnovata la tradizione dei fuochi del Sacro Cuore sulle montagne "della Venezia Tridentina". I fuochi "alcuni dei quali a forma di cuore, sono stati visti specialmente sulla Mendola, sul Monte Tondo e all'imbocco della val Sarentina, per rendere omaggio a Gesù". Nessun accenno ad Andreas Hofer e alla sua rivolta antinapoleonica, naturalmente.
(Prov.BZ 30/6/1938) Grande raduno automobilistico. "Il lieto successo della giostra gigante al campo Druso - mezza centuria di concorrenti in gara di abilità" Vince il romano Vincenzo La Porta su Fiat 500.
(Prov.BZ 2/7/1938) Concerto vocale nel "Foro della Vittoria".
(Prov.BZ 3/7/1938) Si sono prodotti vari solisti, con accompagnamento pianistico, che hanno eseguito musiche operistiche. "Ci piace sottolineare con quanta gioia abbiamo finalmente scoperto la grande sala da concerto per le manifestazioni all'aperto che la nostra città ha acquistato con la costruzione del Foro della Vittoria. Poche piazze d'Italia, assurte in questi ultimi anni a dignità di sede di manifestazioni musicali, possono vantare un'acustica così perfetta"
"La gloriosa morte in A.O.I. del camerata Giovanni Ruazzi". Ha riportato ferite in una "operazione di polizia". In realtà, dopo la conquista l'Etiopia era tutt'altro che pacificata.
(Prov.BZ 5/7/1938) "Besana trionfa nella Bolzano-Mendola (…) Ma se Befana deve essere portato sugli allori per la sua vittoria brillante, il concittadino Franchi esce dalla lotta ingigantito a dismisura". Soave Befana è stato il vincitore assoluto, ma è interessante scorrere la classifica della categoria fino a 1100 cc: 1° Federico Eccel; 2° Luigi Piombo (…) 5° Pierluigi Siena: tutti bolzanini.
S'inaugura la mostra dell'artigianato altoatesino. Alla sfilata di moda al Lido erano presenti nove case di moda di Torino, Milano, Roma e Bologna. Gran successo.
(Prov.BZ 6/7/1938) Rissa tra operai a Laives, in via Vadena. Per una coltellata muore all'ospedale Giovanni Endrizzi. Proseguono e proseguiranno al Lido gli spettacoli di varietà.
(Prov.BZ 7/7/1938) Per domenica sera ad iniziativa dell'Azienda di soggiorno "grande spettacolo pirotecnico" nel greto del Talvera: "sarà approntato dal laboratorio D'Addari di Francavilla al mare".
"La sosta a Bolzano dell'uomo che ha il nome più lungo del mondo". Eccolo: "Maragià Tibuvalyaugudi Vijayarzghavacharya",
(Prov.BZ 9/7/1938) Per il maltempo il concerto operistico programmato al "foro della Vittoria" viene spostato al teatro "Verdi". Tra gli altri, con accompagnamento pianistico, canta Mafalda Favero.
(Prov.BZ 10/7/1938) Re Leopoldo del Belgio è a Bolzano in forma privata con "due noti alpinisti della nostra provincia". Come era solito fare suo padre, re Alberto, "intrapprenderà" (sic) gite alpinistiche nelle Dolomiti. I due noti alpinisti erano sicuramente Hans Steger e Paola Wiesinger, che accompagnavano anni prima re Alberto.
(Prov.BZ 12/7/1938) Diecimila persone sulle rive del Talvera per la grande serata pirotecnica. "L'augusta presenza di S.A.R. il Duca d'Aosta".
(Prov.BZ 13/7/1938) "Progressi della tecnica edilizia - La casa fresca in piena estate col condizionamento dell'aria". Si tratta però di impianti che si limitano alla deumidificazione dell'aria, senza abbassarne effettivamente la temperatura.
Il servizio di pronto soccorso va rinforzato. Due sole ambulanze non bastano (tra le "lettere al giornale").
(Prov.BZ 14/7/1938) Si installano i primi due semafori: in piazza municipio e all'intersezione tra viale Druso e le vie Venezia e Trieste.. Il giornale spiega "come funzionano i semafori a luci colorate" e come si debbano comportare gli utenti della strada. "Il funzionamento di tali semafori esige dal pubblico dei pedoni e dei conducenti di veicoli una disciplina ferrea e consapevole".
(Prov.BZ15/7/1938) Al concorso per una canzone dedicata a Bolzano sono arrivati 109 elaborati. A Bolzano si riunisce la commissione giudicatrice, presieduta dal compositore Riccardo Zandonai.
(Prov.BZ 17/7/1938) Nessuna canzone è stata ritenuta degna di conquistare il primo premio; il concorso pertanto è nullo.
Al cinema "Centrale" si proietta "Margherita Gouthier", con Greta Garbo.
(Prov.BZ 20/7/1938) "Nuove arterie per la nuova Bolzano - Nel volgere di tre anni nei nuovi rioni cittadini sono stati costruiti oltre otto chilometri di nuove strade - Da Viale Druso a Piazza Tiberio - Il prolungamento di Via Torino e il nuovo tracciato di Via Vittorio Veneto". L'articolo si conclude così: "Nella sagoma delle nuove arterie noi già scorgiamo nobile e grandioso il volto della città che il Duce ha voluto e che, secondo lo stile del tempo fascista, va giorno per giorno concretandosi".
Entrano in funzione i nuovi semafori. "La prima giornata ha rilevato nel suo complesso la facile capacità di adattamento di pedoni e conducenti di veicoli alle nuove disposizioni".
(Prov.BZ 21/7/1938) Cambio di guardia al Comune. Il podestà ing. Vincenzo Perrelli assume la presidenza dell'Azienda elettrica, il marchese Alfredo Clavarino è il nuovo podestà di Bolzano.
Si chiude la mostra dell'artigianato altoatesino. Nessun primo premio per una scultura simboleggiante l'impero. Il secondo premio (lire 2.000) è andato allo scultore bolzanino Ignazio Gabloner "per la robusta opera da lui presentata e raffigurante il legionario (…) figura maschile ed espressiva con l'elmo coronato con l'alloro della vittoria".
(Prov.BZ 22/7/1938) Si apre la colonia elioterapica alle Tambosi di Oltrisarco, è intitolata al caduto legionario Giovanni Ruazzi. "L'ampio piazzale antistante le scuole, opportunamente cintato, presenta un quadro meraviglioso. Sventolio di bandiere, agitate da cento e cento mani in segno di giubilo, indicano il tono di entusiasmo già impresso a questa massa di circa cinquecento organizzati. Nel vasto recinto appaiono piccole italiane e balilla: nella salubrità di questa vita all'aperto sotto il gran ventaglio delle piante, attraverso l'ottima alimentazione, l'esercizio fisico ordinato, i bagni di sole, l'atmosfera d'ordine e di decoro, attendono di essere trasformati in creature vivaci e robuste, orgoglio e forza della generazione di domani. Nel mezzo del piazzale su un alto pennone sventola, il tricolore. Ogni mattino, da mezzo il campo, dopo il rito dell' "alza bandiera", si leggono ad alta voce brevissime biografie di Caduti fascisti, di eroi legionari. L'appello fa scorrer un fremito da schiera e schiera: nel grido "Presente!" risposto da centinaia di voci argentine, v'è come uno zampillo di forza giovane che, in nome di quell'esempio, tutto offre e promette. . .
Nei giardini della passeggiata "San Giorgio", oggi "parco Petrarca", appaiono in una grande gabbia due aquile reali donate dai "valligiani ed alpinisti gardenesi a S.E. il Prefetto".
(Prov.BZ 24/7/1938) Cade in combattimento in Spagna il tenente pilota Aurelio Pezzi, diplomato a Bolzano, residente e Merano.
Gli italiani sono protagonisti al Tour de France, Bartali in maglia gialla. Nei locali pubblici e davanti alla sede dell'E.I.A.R. si riuniscono capannelli di persone che seguono le relative radiocronache.
(Prov.BZ 26/7/1938) Il "Carro di Tespi lirico" presenta in un piazza IX Maggio (oggi piazza Mazzini) ancora attorniata da vigneti quasi per intero, l'opera "Aida". Gli spettatori: seimila. Scrive il critico Guglielmo Barblan, futuro musicologo di fama internazionale: "Esattamente: seimila persone. Un "esaurito" raggiunto anche in virtù dei prezzi tenuti bassissimi. Spettacolo prescelto: "Aida" l'opera più eseguita, l'opera più amata, l'opera più carica di melodie. Sì, perché se "Aida" ha un difetto, ha quello di essere troppo melodica. Può sembrare un paradosso, ma è così. "Aida", nonostante i suoi 67 anni, è l'opera più "giovane" che vanti oggi il teatro: l'Arena di Verona, le Terme di Caracalla, il Carro di Tespi lirico, le grandi stagioni ufficiali, quelle secondarie - siano esse al chiuso od all'aperto - se la contendono; il successo, quasi si trattasse di un miracolo si rinnova completo ogni volta, ed ogni volta appare, agli occhi dell'esperto e del profano, più logico e giustificato (…) commozione d'arte; commozione di vita vissuta, lontana". Impensabile la conclusione della manifestazione: "alla fine dello spettacolo tra applausi vivissimi l'orchestra e la massa dei coristi seguiti dal pubblico hanno eseguito l'inno "Giovinezza"". Successivo spettacolo: "La Traviata".
Riccardo Menapace della "Società ciclistica Bolzano" vince la coppa "Città di Bolzano", sul tracciato Bolzano-Trento-Rovereto-Trento-Egna-Montagna-Ora-Bolzano.
(Prov.BZ 28/7/1938) Cinema "Roma": "La carica dei 600", con Errol Flynn ed Olivia De Havilland. Segue il film sull'incontro Schmeling-Louis (vincitore) per il titolo mondiale di pugilato.
(Prov.BZ 31/7/1938) Al palazzo mercantile è aperta la "mostra dei prodotti dell'Impero".
(Prov.BZ 2/8/1938) "Gli esercizi che si rinnovano o che si creano ex-novo non possono non avere denominazioni di pretta armoniosa italianità (…) Devono scomparire i Metropoli, i Bellevue, i Chez-Vouz" ecc. (…) A Merano, ad Ortisei, a Dobbiaco e in molte altre località della provincia continuano a campeggiare insegne che turisticamente sono un non-senso".
(Prov.BZ 5/8/1938) Al cinema "Luce" si proietta "La grande Rivista Militare a Bolzano in corso IX Maggio, in presenza delle S. Altezze Reali il Principe e la Principessa di Piemonte. La formidabile sfilata delle truppe". Segue il film "Lasciate ogni speranza", con i comici Gandusio e fratelli De Rege (visto il futuro che si stava preparando, il titolo del film ha un curioso sapore profetico, ndr).
(Prov.BZ 6/8/1938) In Spagna cade la camicia nera di Appiano Francesco Anderle.
(Prov.BZ 7/8/1938) Il giornale torna sul tema delle insegne straniere sugli esercizi pubblici. " In Bolzano e Merano spesseggiano gli alberghi e i caffè che mostrano pomposamente insegne che stanno all'Alto Adige e alle sue attrattive turistiche come il famoso cacio sui maccheroni. Qualche nome: Bristol. Bellevue, Parch (sic) Hotel, Palace Hotel, Hotel Continental, Hotel Splendid, Hotel Excelsior, Savoy Hotel e via di seguito. Se noi chiudiamo gli occhi ci figuriamo ora una scala alzata contro le vecchie insegne e sulla scala un pittore che con un energico colpo di spugna procede all'aggiornamento delle insegne. Aggiornamento utile, necessario anzi e tempestivo così come è tempestivo l'aggiornamento del contegno del personale. Basta con gli inchini umilianti stile "700". Salutare romanamente i clienti e rivolgere loro la parola col fascistissimo voi".
(Prov.BZ 9/8/1938) Si appalta il primo tronco della strada che collegherà Bolzano a Fiè, "comune da secoli trascurato". Un gruppo di capifamiglia invia a Mussolini come cenno di riconoscenza un telegramma con cui "confermano la piena, assoluta devozione fascista".
(Prov.BZ 12/8/1938) La domestica 37enne Lea Mayr annega in una roggia nei pressi del mulino Rössler.
(Prov.BZ 13/8/1938) Le iscrizioni degli allievi al ginnasio dei Francescani. Non è più necessario, come in passato, il certificato di battesimo.
(Prov.BZ 14/8/1938) Al cinema "Centrale" si proietta "La tragedia del Bounty", con Clark Gable e Charles Laughton.
"Il ritorno dal campo dei reggimenti del presidio - L'austero rito di omaggio al Monumento alla Vittoria delle magnifiche truppe del 'Brennero'". Una fotografia presa dall'alto fa vedere l'ampio piazzale sul quale sono schierati reparti militari in bicicletta. Bersaglieri.
(Prov.BZ 17/8/1938) A un torpedone che scende lungo la val d'Ega verso Bolzano, giunto alla ripida discesa di Cardano, si guastano i freni. La velocità cresce. Il veicolo si rovescia. Feriti l'autista e i 19 passeggeri.
(Prov.BZ 18/8/1938) Al cinema "Roma" Marlene Dietrich e Robert Donat in "La contessa Alessandra"
(Prov.BZ 21/8/1938) Al cinema "Centrale" Johnny Weismüller e Maureen O'Hara in "La fuga di Tarzan".
(Prov.BZ 24/8/1938) S'annuncia la VII Mostra sindacale degli artisti della Venezia Tridentina, nelle sale a pianterreno dell'istituto tecnico. Le opere sono 400. Si annunciano pressoché tutti i più importanti artisti altoatesini e trentini viventi.
Muore a 71 anni l'abate di Gries. Si chiama Leodegaro Unterreiner.
("Solo per Sport" 2001, pag.388) Il 28 agosto si disputano allo stadio "Druso" i campionati provinciali femminili di atletica leggera del Dopolavoro. L'accesso alle tribune viene vietato al pubblico maschile.
(Prov.BZ 30/8/1938) A tutta prima pagina: "Superba esaltazione dei valori spirituali alto atesini nella luce di Roma madre - S.E. Alfieri presiede il rapporto dei professionisti ed artisti ed inaugura la VII Mostra Sindacale d'Arte - Ardenti manifestazioni di devozione delle categorie artistiche e professionali al Duce - 50 mila lire destinate dal Capo del Governo per l'acquisto delle opere esposte". Alfieri è il ministro per la cultura popolare. Nel suo discorso ha detto tra l'altro: "Da questa Mostra d'arte, come da altre manifestazioni culturali ed artistiche, che il Governo fascista intende promuovere e incoraggiare nell'Alto Adige potranno trarre risalto valori, carattere, personalità destinate ad emergere nel ristretto ambito della regione per affermarsi nel campo nazionale. La Mostra di oggi supera in importanza tutte le precedenti esposizioni realizzate in Bolzano. La partecipazione degli artisti alto-atesini offre degli elementi indicativi sicuri circa l'orientamento spirituale di questa regione, il numero delle opere è triplicato rispetto all'ultima mostra e da questo, come da altri sintomi facilmente avvertibili, si può chiaramente dedurre che il rifiorire dell'arte è pur esso un riflesso della politica del Duce e della sua concezione imperiale".

(Prov.BZ 31/8/1938) Reduci da Roma dal "Campo Dux" la "centuria di avanguardisti atesini sfilano a Bolzano". S'erano addestrati a Brunico. A Roma su 94 comandi federali gli altoatesini si sono classificati quattordicesimi.
(Prov.BZ 1/9/1938) Al cinema "Roma": "Oggi un film grandioso, spettacoloso, mondiale: un'opera sensazionale, gigante, 'L'orizzonte perduto', diretto da Franck (sic) Capra".
(Prov.BZ 2/9/1938) Al palazzo mercantile: "La sicura ascesa dell'economia atesina nella documentata relazione annuale di S.E. Mastromattei - L'imponente sviluppo demografico della provincia è proporzionale allo sviluppo della ricchezza - Accentuato potenziamento industriale e sfruttamento delle possibilità idroelettriche - L'aumento generale dei consumi e la contrazione dei fallimenti e dei dissesti - Per una più consapevole autarchia turistica". Da un diagramma appare che la popolazione nella provincia ammontava nel 1890 a 193.000 persone, nel 1938 a 321.000.
"I fuochi d'artificio sul Talvera - Migliaia di bolzanesi hanno assistito dalla passeggiata S.Antonio allo spettacolo pirotecnico".
(Prov.BZ 3/9/1938) Titolo a tutta prima pagina: "Insegnanti e allievi giudei esclusi dalle scuole".
Il primo premio della VII mostra sindacale d'arte è andato allo scultore Raimondo Mureda di Ortisei, per la scultura "legionario in marcia".
(Prov.BZ 4/9/1938) "La città di Bolzano si può definire senza tema di esagerare, una fra le città più rumorose d'Italia. Sembra che gli automobilisti, tutti senza eccezione, facciano a gara a chi ha il clacson più forte. Vi sono poi quelle macchine, che hanno trombe d'aspirazione, che lanciano degli urli talmente laceranti, da stordire, e che fanno veramente male agli orecchi e a tutto il sistema nervoso. Giacché si è incominciato a fare qualche cosa di buono, coll'installazione dei semafori, provvedimento praticissimo ed al quale, sia pedone, che ciclista, che automobilisti, con una facilità e disciplina sorprendente, si sono subito abituati, perché non si inizia una campagna contro i rumori? E sopra tutto contro i rumori provocati dagli assordanti clacson delle automobili?"
(Prov.BZ 6/9/1938) Si sono decisi benefici a favore dei mutilati di guerra, anche austro-ungarici. A Bolzano "i mutilati di guerra dell'Alto Adige con solenne rito attestano al Duce la loro fiera riconoscenza". Messa al monumento alla Vittoria, presente il duca di Pistoia, e successiva sfilata.
(Prov.BZ 11/9/1938) "S.E. Bottai ( ministro dell'educazione nazionale, ndr) esalta in Bolzano di Druso il bimillenario di Augusto Imperatore - S.E. Bottai esalta al teatro Verdi la grandezza del primo Imperatore di Roma - La visita ai resti della civitas Sebatum ed ai ruderi del ponte gettato sull'Adige dai legionari".
Al "Verdi" dà concerto l'orchestra stabile di Santa Cecilia, diretta da Bernardino Molinari.
(Prov.BZ 13/9/1938) A Bolzano ci sono ancora carrozzelle che fanno servizio di piazza. Scrive il giornale: "crediamo dalle cinque alle sette".
(Prov.BZ 14/8/1938) Pubblicità: "Le tariffe telefoniche italiane sono quelle a più buon mercato in tutto il mondo. Non v'è altro Paese del mondo in cui il telefono costi così poco come in Italia, e posso dire che ci sono pochi Paesi del mondo in cui si telefona così bene come in Italia". Dal discorso al Senato di S.E. il Ministro delle Comunicazioni nella tornata del Dicembre XVI.
"Nella mattinata di ieri S.E. il Prefetto e il Segretario federale (...) hanno fatto visita alla nuova colonia agricola di Vadena. In detta località l'Amministrazione provinciale possiede un'ampia tenuta, recentemente bonificata, con due grandi fabbricati, convenientemente adattati per la cura ed il ricovero di dementi tranquilli".
(Prov.BZ 15/9/1938) Al "Verdi" si presenta una compagnia "comico-musicale" che in alcune serate va in scena con lavori che recano, tra le altre, la firma di Marcello Marchesi.
(Prov.BZ 25/9/1938) In Europa la situazione è tesa per il problema dei Sudeti, ove una minoranza tedesca, sostenuta da Hitler, chiede l'annessione al Reich. Mussolini tiene vari discorsi in località del Veneto e della Venezia Giulia. Questi vengono radiotramessi e vengono seguiti anche a Bolzano "con fermissima fede". Il giornale li cita di volta in volta nella cronaca cittadina.
"Novità ai crocicchi - Dopo i semafori le colonnine per il movimento circolatorio".
(Prov.BZ 27/9/1938) Una fotografia scattata in una fabbrica fa vedere operai che hanno interrotto il lavoro: "Attimi di sosta nel ritmo del lavoro, per ascoltare la ferma parola del Capo".
(Prov.BZ 28/9/1938) "Iniziano i corsi premilitari - Come la gioventù del Littorio si prepara alla disciplina delle armi - Dodicimila giovani in provincia parteciperanno alle esercitazioni del sabato - Settanta centri di addestramento". "Complessivamente sono 285 gli ufficiali (della milizia) che dedicano la loro attività alla premilitare. A questi si debbono aggiungere tutti gli istruttori delle forze armate(...)".
(Prov.BZ 1/10/1938) Dopo il trattato di Monaco che - regia di Mussolini - sancisce il passaggio dei Sudeti dalla Cecoslovacchia alla Germania "Bolzano esalta l'opera del Duce che ha dato al mondo la pace - L'imponente manifestazione di ieri sera in Piazza Vittorio Emanuele - Il Prefetto e il Federale parlano alla folla dal balcone del palazzo del Governo". Sfilata, fiaccolata.
(Prov.BZ 2/8/1938) In questa data il giornale ricorda gli episodi di squadrismo fascista a Bolzano nel 1922, sottolineando che "la data del 2 ottobre è cara al cuore di tutti gli italiani". Vi si riporta un interessante articolo del Popolo d'Italia che riproduciamo: "Le squadre d'azione fasciste del Veneto, del Trentino, della Lombardia, mobilitate celermente e con ordine esemplare, sì concentrano, avendo alla testa Achille Starace, su Bolzano e la occupano. Il Fascismo è deciso a risolvere l'assurda situazione dell'Alto Adige, che ha finito col costituire uno Stato nello Stato, con le sue leggi o le sue milizie comunali e con le sue bardature che ricordano la dominazione absburgica; la presenza dello Stato italiano è così poco sentita da imporre la credenza che la sovranità italiana sull'Alto Adige sia affatto provvisoria. La colpa di tutto ciò non è da attribuirsi agli atesini, ma ai Governi, che hanno sempre tirato a lasciar fare, tollerando gli atti arbitrari del sindaco Perathoner. Gli alto-atesini, del resto, sì trovano un po' sotto l'alta protezione del partito popolare, che nel suo programma sostiene le autonomie locali amministrative: si tratta qui di autonomie addirittura politiche, da concedersi alle popolazioni allogene vicine alle porte d'Italia! La mossa del Fascismo è rapida, energica, ma senza violenze, le quali riuscirebbero dannose se rivolte contro popolazioni del resto disciplinatissime e che altro non chiedono, in sostanza, che di essere governate. Occupato il municipio e le scuole locali, i fascisti dettano le condizioni: dimissioni immediate di Perathoner, scioglimento della guardia civica - specie di milizia annata con uniforme ancora di pura marca absburgica - trasferimento delle scuole italiane, finora miseramente trattate, negli splendidi locali di quelle ex-austriache, applicazione rigorosa della bilinguità. Il governo demoliberale di Facta non sa che misure prendere e finisce col sanzionare integralmente l'opera e le richieste del Fascismo, ritirando anche il decreto di convalida di Perathoner. Lo Stato fascista già comincia praticamente a funzionare, un mese prima che il potere sia anche di fatto conquistato con la Rivoluzione delle Camicie Nere".
(Prov.BZ 5/10/1938) Sotto la presidenza del M° Mario Mascagni, direttore del Liceo musicale "Rossini" di Bolzano e segretario del sindacato regionale dei musicisti, si riunisce a Trento l'assemblea dei musicisti delle due province, che si apre e si chiude con il "saluto al Duce". I musicisti iscritti al sindacato fascista sono 61 a Bolzano e 56 a Trento. Tra gli eletti nel direttivo: Mario Mascagni, Silvio Deflorian, Guglielmo Barblan, Renato Dionisi.
(Prov.BZ 6/10/1938) Al cinema "Roma" si proietta "Olimpia" di Leni Riefenstahl, "Coppa Mussolini" (ossia primo premio) al Festival di Venezia.
(Prov.BZ 7/10/1938) Numerose opere esposte alla "Mostra sindacale d'Arte" di Bolzano sono state acquistate "per conto del Duce dal Ministro della cultura popolare". Tra queste: "Il Duce" di Alberto Stolz e "Il Duce" (bronzo) di Giovanni Piffrader.
(Prov.BZ 8/10/1938) Per la giornata di propaganda della R.U.N.A. (Reale Unione Nazionale Aeronautica) si espone in piazza Vittorio Emanuele un aereo di proprietà della scuola di pilotaggio di Bolzano.
(Prov.BZ 9/10/1938) Viene revocato il pedaggio sulla strada del passo Costalunga, istituito nel 1930 dalla provincia di Trento per finanziarne i lavori.
(Prov.BZ 14/10/1938) Si riaprono le scuole: "La gioventù fascista dopo aver goduto i benefici delle colonie alpine montane , in genere, della villeggiatura, ritorna, con il fisico rinsaldato e con rinnovata volontà, alla severità feconda degli studi".
"L'inaugurazione dell'anno scolastico è avvenuta in forma solenne. Mentre in tutte le scuole cittadine s'andavano completando i raduni dei settemila alunni che formano la popolazione scolastica bolzanese, il Provveditore agli Studi con l'Ispettore scolastico ed i fiduciari dell'associazione fascista della scuola, si recava a rendere omaggio al Monumento della Vittoria ed al Sacrario dei Caduti alla Casa del Fascio. Si è formata una lunga colonna che, preceduta dalla musica della G.I.L., e da tutti i gagliardetti delle scuole della città, scortati da alunni in divisa, si è diretta dapprima in piazza della Vittoria, ha sostato dinanzi alla mole marmorea, e successivamente in via Leonardo da Vinci, dove il rito di omaggio si è ripetuto con la deposizione di una corona d'alloro in memoria di coloro che hanno fatto olocausto della vita per la grandezza dell'Italia Imperiale. Frattanto negli edifici scolastici, ai quali erano affluiti oltre gli alunni anche i familiari, gli insegnanti e dirigenti della scuola rilevavano il signifìcato della manifestazione inaugurale del nuovo anno di comune lavoro".
Nell'articolo ci si sofferma sui testi scolastici. "Di poco rilievo è il numero dei testi scolastici compilati da autori ebrei, adottati negli anni scorsi ed ora eliminati".
(Prov.BZ 15/10/1938) Al "Verdi" si apre la nuova stagione con la compagnia di Renzo Ricci e Laura Adani.
(Prov.BZ 19/10/1938) Festa della polizia. Rituale omaggio al sacrario dei caduti in via Leonardo da Vinci e al monumento della Vittoria.
(Prov.BZ 22/10/1938) Al teatro "Verdi" si presenta la compagnia di riviste "Imperiale". Quattro spettacoli in quattro giorni consecutivi.
(Prov.BZ 25/10/1938) Il direttore del Dolomiten, don Rodolfo Posch, è stato nominato cavaliere dell'ordine della Corona d'Italia.
(Prov.BZ 26/10/1938) "Dopo due anni di vittoriose battaglie - Tornano i legionari di Spagna, gloriosi alfieri dell'ideale fascista". Una foto, a corredo dell'articolo, riproduce il legionario Riccardo Plattner in divisa che si affaccia dal finestrino del treno. Ferito, era tornato a combattere.
(Prov.BZ 28/10/1938) "Le poderose realizzazioni dell'anno XVI - Bolzano fascista: cantiere sonante di opere - Dal villaggio semirurale al sesto lotto delle case operaie - La nuova sede dell'Istituto Magistrale - Una costruzione mirabile: la caserma della M.V.S.N. - Vie, viali e piazze della città nuova". Nell'articolo si citano anche la strada per Sarentino, via Littorio (oggi via Roma), le case dei ferrovieri, corso Giulio Cesare: "un'arteria superba".

Il primo lotto delle case “semirurali”

"Andare verso il popolo - Nuove case per gli operai - S.E. il Prefetto presiede un'importante riunione per lo sviluppo di un vasto programma di costruzioni destinate ai lavoratori della zona industriale"
A sera al teatro "Verdi" sarà inaugurato un busto regalato a Bolzano dalla città di Busseto e raffigurante Giuseppe Verdi, "figura gigantesca di questo meraviglioso esempio della stirpe di Roma".
(Prov.BZ 29/10/1938) Nell'anniversario della marcia su Roma si sono rinnovate a Bolzano imponenti manifestazioni, secondo rituali ormai consueti.
(Prov.BZ 30/10/1938) "Il primo annuale della G.I.L. solennemente celebrato dalle giovani Camicie nere atesine esempio di disciplina e di forza". Le "forze atesine della G.I.L." contano su 55.401 iscritti. Al campo sportivo "Druso", gare di atletica, saggio e premiazioni.
(Prov.BZ 1/11/1938) Il ministro degli Esteri Ciano inaugura "un imponente lotto di opere" e funge da notaio della Corona, a "villa reale", per la "trascrizione dell'atto di matrimonio delle Loro Altezze Reali i Duchi di Ancona". Il duca di Pistoia rappresenta il Re. La sposa è la principessa Lucia di Borbone-Sicilia.
(Prov.BZ 2/11/1938) Nella descrizione della cerimonia: "Il corteo principesco è entrato nella sala (del trono) e la cerimonia ha avuto subito inizio. S. A. Reale il Duca di Pistoia dava il braccio all'augusta sposa, il Duca di Bergamo alla Duchessa dì Calabria ed infine S. A. Reale il Principe Eugenio di Savoi-Genova alla Duchessa di Pistoia. Seguivano il Conte Ciano, S. E. Federzoni, il prof. Alberti, S. E. Mastromattei, il gen. Bancale, il ten. col. Negroni, aiutante di campo di S.A.R. il Duca d'Ancona, con l'ufficiale d'ordinanza comandante Riccardi, il magg. Costanzia di Castigliole, aiutante di campo del Duca dì Pistoia e l'ufficiale d'ordinanza capitano Riccardi, il marchese d'Aietta, e i conti Frigerio damo (sic) e gentiluomo di corte di servizio delle Loro Altezze Reali i Duchi di Pistoia. Gli sposi hanno preso posto accanto al trono, dinanzi al tavolo sul quale il cancelliere aveva deposto i registri del Senato. Avuto il consenso da S. E. Reale il Duca di Pistoia, che rappresentava S. M. il Re Imperatore, il presidente del Senato S. E. Federzoni ha dato lettura dell'atto di matrimonio, al quale ha apposto per primo la firma S. A. Reale il Duca di Ancona. E' stata quindi la volta della ecc. ecc."
(Prov.BZ 3/11/1938) Si annuncia al "Verdi" una serie di spettacoli messi in scena dalla compagnia italo-viennese di operette "Gaudiosa".
(Prov.BZ 5/11/1938) Anniversario della vittoria. Titolo su cinque colonne: "Nel ventennale di potenza e di gloria della Patria fascista Bolzano esalta il sacrificio dei Caduti". Una foto ritrae "il superbo ammassamento in Piazza Vittorio Emanuele prima della sfilata" che porterà al monumento della Vittoria. Un'altra foto ritrae "i reparti della G.I.L. che marciano affiancati ai fanti".

Camicie nere in piazza Vittorio Emanuele III



(Prov.BZ 6/11/1938) Grazie all'aumento demografico Bolzano è passata dal 40esimo al 17esimo posto tra i capoluoghi di provincia.
(Prov.BZ 9/11/1938) Si abolisce il bollo di circolazione per autoveicoli. In Alto Adige "al pubblico registro automobilistico (gli autoveicoli) dal 31 dicembre erano 5.404 così ripartiti: autovetture 2.278, autobus 119, autocarri 954, rimorchi 72, motocicli 1.962, trattrici stradali 19".
Foto di una famiglia "prolifica". Dependente Manassi, originario di Brescia, è sposato da 25 anni ed ha 13 figli.
Viene presentata a Bolzano la "Fiat 2800", "imponente vettura di lusso per la rappresentanza, la cerimonia, il gran turismo".
(Prov.BZ 11/11/1938) Ottocento professionisti ed artisti altoatesini partono da Bolzano per un viaggio collettivo a Roma, dove assisteranno tra l'altro ad una rivista militare indetta per il genetliaco del Re.
(Prov.BZ 12/11/1938) "Il genetliaco del Re Imperatore". S.A.R. il Duca di Pistoia passa in rassegna le Forze Armate del presidio e le magnifiche formazioni della Gioventù del Littorio". Una foto raffigura il Duce che, a cavallo, assiste alla sfilata.
Corte d'Assise. Processo al 40enne Giuseppe Stadler che a Lagundo con una coltellata aveva ucciso il fratello Luigi. Sarà condannato a 24 anni.
(Prov.BZ 13/11/1938) In un infortunio sul lavoro muore in uno stabilimento di Bolzano l'operaio Libero Malacarne.
(Prov.BZ 15/11/1938) A tutta prima pagina: "Gli artisti atesini e trentini ricevuti a palazzo Venezia - Il Duce annuncia una sua prossima visita all'Alto Adige - Nella maestosa cornice della Sala Regia gli 800 artisti e professionisti della Venezia Tridentina tributano al Fondatore dell'Impero una ardente manifestazione di amore e di riconoscenza".









Artisti e professionisti altoatesini a Roma. In primo piano una scultura del gardenese Raimondo Mureda, “Legionario morente”

In cronaca: "Con un'ardente manifestazione di popolo Bolzano testimonia la propria esultanza per l'annunciata visita del Duce". Una fotografia riproduce "la moltitudine immensa ammassata in Piazza Vitt. Em." Così inizia di un lungo commento: "Una visita del Duce, ha sopra ogni altra cosa un significato: essa è riconoscimento della disciplina, del fervore, e della fedeltà fascista di una provincia, l'Alto Adige, che ha la certezza di essere degno di questo riconoscimento, attende con fierezza e con esultanza l'avvenimento che aprirà una nuova e splendente pagina alla sua storia. Non si fa sfoggio di retorica quando si afferma che l'idea di Roma è penetrata negli ultimi anni, e a prodigiosa rapidità nelle nostre valli creando un nuovo clima, nel quale la terra, da Druso aperta alla civiltà, ha incominciato a vivere la sua seconda e trionfale giovinezza. Con tanta rapidità, che vien fatto di pensare, che l'idea prima di divampare, come una fiamma purificatrice, fosse latente negli spiriti, retaggio di lontana, ma mai spenta tradizione romana e imperiale. Certo è che la inserzione dell'Alto Adige nella vita del Paese si è andata sempre più accentuando, in tutti i settori e in tutte le forme: nella vita politica, con l'adesione concreta di tutte le forze operanti al Partito e alle sue organizzazioni; nella vita economica, con l'adeguamento dei suoi indirizzi, agli orientamenti generali dell'economia della nazione, testimonianza ne sia il formidabile contributo dato dalla terra atesina alla battaglia per la indipendenza economica; sull'arduo terreno del dovere, con la partecipazione dei suoi figli migliori, alle guerre d'Africa e di Spagna e col largo tributo di eroismo e di sangue".
Al cinema "Centrale" si proietta "La grande conquista" di Luigi Trenker. Il film racconta la conquista del Cervino.
(Prov.BZ 17/11/1938) In Corte d'Assise riprende e si conclude il processo a carico di Alessandro Rubeo e Angelo Conti, che il 15/3/1936 a Riva all'Isarco avevano ucciso Marcello Brentegani. Vengono entrambi condannati a 24 anni.
(Prov.BZ 19/11/1938) "Il crescente impulso dell'edilizia scolastica". "Ora ci sono aule sufficienti: ma per quanto basteranno?".
(Prov.BZ 20/11/1938) Un automobilista pirata investe e uccide a Pineta un pedone, Ernesto Faes.
(Prov.BZ 22/11/1938) Si riuniscono a Bolzano i dirigenti di tutta Italia della R.U.N.A. (Reale Unione Nazionale Aeronautica). Ammassamento in piazza Vittorio Emanuele, sfilata fino a Casa littoria (la sede del partito, in via Leonardo da Vinci) dove si rende omaggio al sacrario del caduti, "quindi attraversando a passo bersaglieresco via Regina Elena e il ponte Druso (?) il plotone ha raggiunto la piazza della Vittoria". Nuovo omaggio, nuova sfilata fino al municipio, dove il podestà, marchese Clavarino, riceve i convenuti, che successivamente si riuniscono in assemblea a Casa littoria. In quattro anni le scuole di volo della R.U.N.A. hanno brevettato in Italia "alcune migliaia" di piloti.
(Prov.BZ 23/11/1938) Il signor Antonio Friso, decoratore, si presta generosamente alla sua decima trasfusione di sangue.
Memo Benassi e Laura Carli al "Verdi" con "Più che l'amore", di Gabriele D'Annunzio. Seguiranno "Due coppie e l'asso" di F.Lousdale e "Niente di male" di "G.Cantini".
(Prov.BZ 26/11/1938) Pubblicità. L'apparecchio radio più a buon mercato è "Radio Balilla" "realizzato dal Regime per il popolo lavoratore". Costa Lire 430. Un importo rilevante.
E' sabato, le sale cinematografiche aperte sono sei: "Centrale", "Roma", "Luce", "G.I.L.", "Dante", "Vittoria".
(Prov.BZ 29/11/1938) Al cinema "Luce" si proietta "Nel segno della croce", con Frederich March, Claudette Colbert e Charles Laughton. "Il tragico destino di Roma, di Nero (sic), dei Cristiani (...). Giochi di circo, lotte tra gladiatori, il pasto delle belve, orgie e feste, festini e crudeltà".
(Prov.BZ 1/12/1938) "Esterofilia in vetrina (...). In città ci sono ancora troppe scritte esotiche - Dall'"Eau de Cologne" alla "paté dentifrice""
Al cinema "Centrale" si proietta "Maria Walewska", con Greta Garbo.
(Prov.BZ 2/12/2007) "Il raduno romano delle coppie prolifiche". Si cita il caso dei coniugi Bertagnolli di Ultimo: 13 figli in 16 anni di matrimonio.
(Prov.BZ 3/12/1938) "Un graditissimo dono del Duce ai fanciulli delle scuole atesine - Fotografie in ogni aula delle grandi opere del Regime, delle terre dell'Impero e dell'Urbe imperiale".









Sulla parete di fondo, simboli fascisti.


(Prov.BZ 7/12/1938) Suona a Bolzano nella sala della "Dante" il pianista Gino Gorini, "vincitore assoluto del concorso pianistico internazionale di Vienna".
(Prov.BZ 6/12/1938) "L'impresa automobilistica Hatzis" istituisce per gli sciatori un trasporto domenicale all'Alpe di Siusi: partenza da Bolzano alle 7, Ponte Gardena, Castelrotto, Siusi, Rifugio Bellavista con arrivo alle 9,20. Rientro alle 18.
(Prov.BZ 9/12/1938) La compagnia "Calò - Solbelli - Bernardi" al teatro "Verdi".
(Prov.BZ 10/12/1938) "Nel nome del Duce si sono iniziate in città le refezioni scolastiche".
Il principe di Piemonte ispeziona i "superbi reggimenti atesini di frontiera a Bolzano, Merano e nella valle Venosta".
(Prov.BZ 11/12/1938) "Una rappresentanza di mutilati di guerra atesini reca al Duce l'espressione di gratitudine di dodicimila familiari di ex militari". Si tratta di mutilati già appartenenti all'esercito austro-ungarico.
"La rappresentanza, composta dei camerati: Aber Giuseppe fu Matteo (Val Venosta), Albert Goffredo (Merano), Wacher Luigi (Alta Val Venosta), Liensberger Carlo (Pusteria), Seeber Giovanni (Valle Aurina), Prinoth Ernesto (Castelrotto), Micheli Roberto (Bressanone), Kofler Ermanno (Bolzano), Kemenater Giuseppe (Piana di Lana), Amort Giuseppe (Colle Isarco), ha presentato al Duce l'omaggio di un album contenente 12 mila firme di alto-atesini, che porta la seguente dedica: "Duce, noi mutilati dell'Alto Adige, dopo aver ascoltato con le nostre donne e con i nostri figli la Messa di ringraziamento per il riconoscimento ottenuto del nostro sacrificio di soldati e avere pronunciata la preghiera per il Re, rinnoviamo al Duce, restauratore dell' antica grandezza e fondatore del nuovo Impero di Roma, i nostri sentimenti di devota gratitudine e di sicura fedeltà, unendo la nostra voce a quella dei mutilati d'Italia che, accogliendo(ci) nelle loro file ci diedero la piena coscienza del nostro dovere e del nostro diritto di cittadini "".
(Prov.BZ 14/12/1938) "La duchessa di Pistoia visita il rione Littorio e il nuovo quartiere delle case semirurali - L'augusta principessa entusiasticamente acclamata sosta tra i bimbi dell'asilo e entra nelle abitazioni delle famiglie operaie".
Al cinema "Centrale" si proietta "Arditi dell'aria", con Clark Gable, Spencer Tracy e Myrna Loy. Al "Roma", avanspettacolo di varietà con l'orchestra femminile "Broadway Ladies".
(Prov.BZ 15/12/1938) Nella cronaca cittadina il giornale "richiama alla gentile tradizione del presepio" e si esprime contro l'usanza degli alberi di Natale.
Il governo abolisce la tassa di circolazione per le biciclette. Ne beneficeranno in Alto Adige oltre 37.500 ciclisti.
(Prov.BZ 20/12/1938) Agli sciatori bolzanini si apre la possibilità di accedere facilmente all'Alpe di Siusi (in origine v'era chi scendeva alla stazione ferroviaria di Castelrotto e da lì saliva fino a Castelrotto-paese e quindi all'Alpe, a piedi). Il Comune, e poi un consorzio privato, hanno infatti provveduto a collegare Castelrotto con l'altipiano grazie ad una nuova carrozzabile. "L'incantevole Alpe di Siusi, il più vasto altipiano d'Europa, meravigliosa palestra di diporti invernali ed estivi, è ormai avviata alla sua completa valorizzazione turistica. E' stata prima la funivia di Ortisei a riversare sull'altipiano dolomitico, le folle dei turisti e degli sportivi. Ora a mettere le suggestive bellezze dell'Alpe a contatto con la massa degli appassionati della montagna, contribuisce anche la strada; una nuova arteria automobilistica, che da tempo costituiva la più viva aspirazione degli alpigiani, da ieri pienamente soddisfatta. Si sa quali fossero le comunicazioni di Castelrotto e Siusi con il loro retroterra ricco di attrattive: qualche sentiero appena tracciato sui fianchi della montagna e sul quale si azzardavano pochi turi-sti. Ora la situazione è completamente mutata. Ampliata e rettificata da parte dell'amministrazione provinciale, la strada Ponte Gardena-Castelrotto-Siusi, rimaneva il tronco più importante da costruire: quello che dal ridente borgo di Siusi, porta nel cuore dell'Alpe. E' stato il Comune ad affrontare la soluzione del problema. Nell'autunno del 1936 veniva iniziata la nuova arteria, che doveva essere ultimata nell'agosto del 1937. La strada è stata così portata a due passi dall'Alpe, cioè sino all'albergo Fram. Ancora uno sforzo occorreva per poter dire completamente risolta la questione. E questo sfarzo è stato compiuto con lodevole iniziativa da un consorzio privato(...). L'iniziativa del consorzio è stata seme fecondo per altre iniziative. Infatti là dove la strada finisce, a 1860 metri di altitudine, in una conca stupenda, sono sorte nel volgere di pochi mesi numerose villette. Ed altre ne sorgeranno, per merito dell'impresa Vanzo, insieme a degli alberghi, destinati a perfezionare l'attrezzatura ricettiva della zona. Poi, per rendere maggiormente attraente agli sciatori la località, già di per sé incantevole, è stata costruita la slittovia Sasso-Giogo (...) che con un sistema contrappesato a va e vieni con doppia slitta permette il trasporto di sedici persone da quota 1.830 a quota 2.000, ad una velocità di 3 metri al secondo per un tratto della lunghezza di un chilometro".
Folto lo stuolo delle autorità presenti all'inaugurazione."La vasta spianata, dove fa capo la strada era ricoperta di un candido manto. Ad ogni casa, ad ogni balcone sventolava, il tricolore. Grandi striscioni con scritte inneggianti al Duce, erano stati posti un, po' dovunque. Un arco costruito dai valligiani con verdi fronde era stato eretto all'inizio del nuovo tronco stradale, mentre un altro arco romano, sormontato da una grande effige del Duce, campeggiava nella spianata". Le autorità hanno prima visitato la stazione della nuova slittovia (collaudo in corso), poi si sono recate all'albergo Bellavista "dove si è svolto il suggestivo rito dell'alzabandiera(...) mentre la musica del Dopolavoro faceva echeggiare le note della Marcia Reale e di Giovinezza. Irrigiditi sull'attenti, hanno assistito al rito reparti di giovani fascisti ed avanguardisti sciatori, nonché numerose camicie nere e valligiani".
(Prov.BZ 22/12/1938) Una foto con i tetti di Bolzano imbiancati: "E' discesa la prima neve sui tetti della città".
(Prov.BZ 23/12/1938) Nuova nevicata: 900 spalatori all'opera.
(Prov.BZ 25/12/1938) Titolo: "L'esaltazione dei valori della razza nella Giornata della madre e del fanciullo". La cerimonia al teatro "Verdi", presente S.A.R. la duchessa di Pistoia. "La sala presentava uno spettacolo che si differenziava dal solito. Non il pubblico abituale, ma quasi esclusivamente madri e bambini, occupavano la platea, i palchi, le galleriet offrendo una suggestiva visione. Il palcoscenico era stato adornato con tricolori, piante verdi e significativi grafici attestanti il formidabile sviluppo demografico della nostra città e l'ascesa conti-nua delle istituzioni assistenziali dell'Opera nazionale per la protezione della Maternità ed Infanzia. Sulla parete di fondo, campeggiavano un grande ritratto del Duce ed una scritta: "Bolzano dovrà raggiungere i centomila abitanti". E a testimoniare la rapidità con cui si marcia verso la meta indicata dal Duce, altre cifre si potevano distinguere su di un grande striscione: Bolzano che nel 1926 contava 35.146 abitanti, toccava nel 1933 i 38.900, per salire ancora nel 1938 a ben 63.759". Sono entrati e stanno entrando in funzione i nuovi consultori di Bolzano-rione Vittoria, Renon, Castelrotto, Vandoies, Campo Tures, Naturno, Laces, Lasa, Cornedo, Nova Levante.
(Prov.BZ 29/12/1938) S'inaugura "la centrale elettrica sotterranea di Ponte Gardena, prodigio della tecnica e del lavoro del tempo fascista". E' presente il ministro dei lavori pubblici, che fa anche visita a Bolzano.









Centrale di Ponte Gardena. Il gruppo scultoreo fu fatto saltare dai dinamitardi nel secondo dopoguerra.

Si apre il campo di pattinaggio del Dopolavoro in via Vicolo Vecchio, sui campi di bocce allagati.



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