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Cronache del passato > 1945-1950
DAL MONDO
In Cina prosegue l'avanzata dell'esercito di Mao Tse Tung. Un attentato della banda terroristica "Stern" in un campo di profughi palestinesi provoca 115 morti. A fine gennaio Pechino capitola, Ciang-kai-Shek abbandona il potere; Mao-Tse-Tung ha vinto. Vittorio De Sica, regista di "Ladri di biciclette", viene accusato da Luigi Bartolini d'aver plagiato un suo racconto trasformandolo in una "solenne porcheria".
A fine gennaio si sposano a Roma Tyrone Power e Linda Christian. A fine gennaio Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Nuova Zelanda riconoscono il nuovo stato di Israele. In febbraio il prezzo della benzina scende da 119 a 115 lire al litro. Il cardinale Mindszenty, primate d'Ungheria, viene condannato a morte dal regime comunista. Scrive l' "Osservatore Romano" che "Nulla fu provato, nulla assodato per incriminare l'arcivescovo di Strignonia di tradimento e di complotto, di minaccia e di insidia alla sicurezza dello Stato". In marzo l'Italia entra a far parte del Patto Atlantico. Fausto Coppi vince la sua terza Milano-Sanremo. Si chiude dopo 25 udienze il clamoroso processo "Kravchenko", il diplomatico sovietico fuggito in Occidente che aveva scritto "Ho scelto la libertà". Su "Lettres Francaises" era apparso un articolo che lo accusava di avere affermato falsità, sugli orrori sovietici. Il tribunale riconosce che Kravchenko aveva scritto il vero, e condanna il direttore del giornale e l'articolista. Il ministro degli esteri italiano, conte Sforza, si adopera all'ONU perché l'Italia possa riavere le sue colonie: Libia, Somalia ed Eritrea. In aprile si apprende che grandi giacimenti petroliferi sono stati scoperti in val Padana". Una bufala. Il Torino, squadra campione d'Italia, reduce da un incontro a Lisbona si schianta in aereo contro la collina di Superga. Muore l'intera squadra, dirigenti, giornalisti e i quattro membri dell'equipaggio. L'11 maggio termina il blocco di Berlino, imposto dai sovietici il 28 giugno 1948. La città, chiusa ogni via d'accesso, era stata rifornita dagli americani grazie ad un grandioso ponte aereo. In giugno a Villaurs, un piccolo paese della Costa Azzurra, il sindaco unisce con rito civile l'attrice Rita Hayworth ed il principe Alì Khan. Coppi vince il Giro d'Italia davanti a Bartali. Pio XII scomunica i "comunisti militanti". In luglio il Consiglio dei ministri decide l'abolizione del tesseramento per il pane e i generi da minestra (pasta ecc.). Banditismo in Sicilia: in agosto a Bellolampo sei camion di carabinieri cadono in un'imboscata: ne muoiono sette. Ai Mondiali di Copenaghen Fausto Coppi vince il titolo dell'inseguimento. In settembre la Russia pone il suo veto all'ammissione dell'Italia alle Nazioni Unite. Konrad Adenauer viene eletto cancelliere della Germania federale con una strettissima maggioranza. A fine settembre il presidente USA Truman annuncia che l'URSS ha la bomba atomica. In ottobre disastrose alluvioni al Sud: a Bernevento l'acqua raggiunge i primi piani delle case. Una trentina i morti. Continua la caccia ai banditi in Sicilia: in ottobre 10 morti in una sola azione. Le truppe di Mao Tse Tung entrano in Canton. Ha termine in ottobre la guerriglia comunista in Grecia. In Ungheria il regime comunista impicca i dissidenti. Deraglia il treno Danzica-Varsavia: 200 morti. Continuano in novembre nel Sud le occupazioni delle terre: due morti nel crotonese a seguito di scontri con le forze dell'ordine. L'ONU decide la concessione dell'indipendenza ala Libia, già colonia italiana, a partire dal 1952. Per la Somalia, amministrazione fiduciaria italiana per dieci anni. Per l'Eritrea, consultazione popolare. In dicembre muore lo scrittore e commediografo Sem Benelli. Il giorno di Natale il Papa apre in San Pietro la porta santa: si annuncia l'Anno santo 1950.
A BOLZANO DI GIORNO IN GIORNO
(A.Adige 1/1/1949) Il primo gennaio il giornale esce ugualmente: i giornalisti non sono tutti accorsi ai vari veglioni di fine-anno.
"Offerte all'E.C.A. per i poveri della città". Si tratta dell'Ente comunale di assistenza. A parte il giornale elenca i nomi degli offerenti e le somme versate al Soccorso invernale per disoccupati e bisognosi.
Una lettera al direttore: vi si chiede il dono di una radio "ai vecchietti di via Roggia", ove ha sede un ricovero per anziani.
(A.Adige 2/1/1949) Proteste per i disservizi nella circolazione degli autobus urbani, ostacolati oltretutto da neve e nebbia.
Al "Druso" si proietta "Sangue e Arena" con Linda Christian e Tyrone Power.
Nove morti per una corriera che precipita sul Bondone.
(A.Adige 4/1/1949) "Sciopero bianco per il freddo: ieri all'anagrafe sportelli chiusi".
(A.Adige 5/1/1949) La chiesa di San Giovanni Bosco viene elevata a parrocchia.
Si elencano i "generi razionati per il mese di gennaio": pane, generi da minestra (pasta e riso). Si annuncia una distribuzione straordinaria di farina uso cucina.
(A.Adige 6/1/1949) Al "Druso" confronto pugilistico: i pugili della Dolomiti battono i forlivesi. Di Curti pareggia con Bernardini.
(A.Adige 7/1/1949) Per il giorno dell'Epifania uno scienziato (?) inglese, tale Wheeler, aveva previsto un terremoto in Italia. Anche a Bolzano in molti non hanno dormito. Ma non è accaduto niente.
(A.Adige 12/1/1949) Lavora intensamente una commissione incaricata di affrontare i problemi della toponomastica cittadina. Ne fanno parte il sen. Braitenberg, l'ing. Longo, Il barone Eyrl, il prof. Canal, il prof. Bonatta e l'ing. Plattner. Presiede il sindaco Ziller. "Anzitutto diamo notizia di una importante variazione: piazza Walther tornerà a chiamarsi piazza della Madonna. E' prevalso il concetto informatore che questo nome, che si richiama a quello del vicino Duomo, potesse conciliare i desideri dei cittadini di ambedue i gruppi etnici, senza dar luogo a possibilità di antagonismi (i fautori del nazionalismo ad oltranza possono trovare anche in questa questione di toponomastica motivo di continuo attrito). D'altro canto, si è rilevato che la più grande piazza di Bolzano non aveva motivo di intitolarsi al nome di Walther Vogelweider (sic), poeta, il cui luogo di origine è dubbio e che non si può dichiarare di origine sudtirolese. Per Walther, comunque, è stato riservato un altro posto. Si chiamerà, infatti, con questo nome il parco compreso fra via Marconi, viale Dante e viale Carducci, ove si trova la sua statua".
(A.Adige 13/1/1949) Per l'indomani è annunciata la terza manifestazione della Società dei concerti, con i cantori di Verona. si terrà all'Istituto tecnico industriale.
(A.Adige 14/1/1949) "I 7.000 automobilisti dell'Alto Adige - dovranno rinnovare la patente di guida".
(A.Adige 15/1/1949) Si parla di trasferire il mercato settimanale del sabato da via Carducci a piazza Vittoria. I venditori ambulanti si oppongono: temono "l'allontanamento dal centro cittadino".
La federazione comunista altoatesina prende posizione contro il consigliere regionale Andrea Mitolo (MSI) che nel periodo della Repubblica di Salò fu capitano della "famigerata" divisione alpina "Monte Rosa".
(A.Adige 16/1/1949) Mitolo risponde.
Il negozio Fontanini in via Museo liquida tutte le calzature. "Scarpe donna moderne lire 1.900 - Scarpe uomo tutto cuoio lire 2.900 - scarpe Vibram da sci lire 6.900".
(A.Adige 18/1/1949) Trentamila ex-optanti chiedono di riottenere la cittadinanza italiana.
(A.Adige 20/1/1949) Successo per le recite di operette ("teatro esauritissimo") al Teatro "Corso". "La striminzita orchestra sorresse a mala pena lo spettacolo".
(A.Adige 21/1/1949) Giunge a Bolzano e prende possesso del suo nuovo incarico il commissario del Governo Bisia.
Nel bilancio di previsione del Comune viene inserita la spesa di lire 20.000 per il becchime da destinare ai colombi.
(A.Adige 25/1/1949) Incidente mortale alla stazione della ferrovia del Renon. Il frenatore Erminio Costa scivola e cade mentre aggancia un carro alla motrice. Questo, in movimento, gli amputa una gamba e ci vogliono i vigili del fuoco per recuperare il Costa, ancora vivo, che era rimasto incastrato tra motrice e marciapiede. All'ospedale il poveretto muore.
Il 26enne Aldo Finzi di Bressanone tenta il suicidio ingerendo nel bar "San Marco" di viale Trieste dieci pastiglie di Luminal.
(A.Adige 26/1/1949) Giro di vite contro i ciclisti indisciplinati, specie se sprovvisti di fanali funzionanti.
(A.Adige 27/1/1949) Dietro San Genesio si scorge un'aurora boreale. Cittadinanza sorpresa ed anche spaventata. "Chi intravedeva nello zenith il segno premonitore di una nuova prossima guerra e chi decifrava il vermiglio splendore come la prova della collera divina".
(A.Adige 28/1/1949) Titolo: "Bolzano 4 anni dopo la fine della guerra - oltre 15.000 senzatetto vegetano in una squallida 'Corte dei Miracoli' - la città è destinata ad intristirsi per lenta asfissia se non verrà accelerato il processo di ricostruzione. Si tratta di 4.000 famiglie che vivono in soffitte, in cantine, in baracche, a volte nelle caverne, alla maniera dei trogloditi, o sotto i ponti".
Bolzanini nelle baracche del villaggio Lancia.
(A.Adige 30/1/1949) "Sono troppi i ragazzi, i bambini che girano per le strade mal vestiti, coperti di variopinti e antigenici stracci, con un paio di scarpe lacere ai piedi, con dipinte sul volto la miseria, la fame, il vizio".
Dopo l'8 settembre 1943 a Rio Pusteria quattro sudtirolesi costrinsero con minacce ad andarsene entro tre ore dal suo maso "Mirtillo" (ex Gruber) l'agricoltore Isidoro Malipensa, con la sua famiglia. I violenti si impadronirono inoltre del bestiame del Malipensa, di mobili e suppellettili. Vengono convocati in Tribunale, ma l'udienza viene rinviata.
(A.Adige 3/2/1949) Clara Marchetto, esponente del Partito Popolare Trentino Tirolese (P.P.T.T.), viene eletta al consiglio regionale. al momento della convalida emerge però che la donna era stata condannata all'ergastolo per la sua attività di spia a favore della Francia. Torna in carcere.
(A.Adige 5/2/1949) Singolare processo in pretura a carico della 17enne Rosa Antonucci e di suo padre Augusto. Lo ha promosso il prof. Mario Leoni, insegnante di matematica al Liceo Classico, che in piazza Domenicani, dove la scuola ha sede, è stato schiaffeggiato dall'Antonucci, che accusava il prof. Leoni d'avere assunto un "atteggiamento persecutorio" nei confronti della giovane Rosa, sua allieva, che aveva bocciato. Il padre è stato condannato a 17 mesi, La ragazza, accusata di ingiurie, a quattro.
(A.Adige 6/2/ 1949) "Duemila alunni aspettano una scuola - La popolazione scolastica della zona popolare e semirurale chiede l'urgente costruzione dell'edificio scolastico".
Tornano sui loro piedistalli, sotto l'arco del monumento alla Vittoria, le erme di Cesare Battisti, Fabio Filzi e Damiano Chiesa, "danneggiate dall'ira rabbiosa, teutonica, di alcuni scalmanati dopo l'8 settembre 1943".
(A.Adige 8/2/1943) Il consiglio comunale decide l'aumento dell'indennità di alloggio agli insegnanti elementari ed ai dipendenti comunali, da 1.000 a 8.000 lire annue.
Un ragioniere abitante in via Claudia Augusta sta per annegarsi nell'Adige, ma ne viene dissuaso da due fratelli. L'aspirante suicida ha 50 anni, è sposato con prole, ed è disoccupato.
(A.Adige 9/2/1949) Oscar Benussi, viceprefetto, viene nominato vicecommissario del Governo. Il commissario risiede a Trento.
"A ciascuno degli invasori del maso Mirtillo vengono irrogati otto mesi di reclusione".
"La verità sull'ospedale civile". Il dottor Regele, medico targato S.V.P., aveva lanciato pesanti accuse contro il personale medico del nosocomio, accusandolo di scarsa attenzione nei confronti dei pazienti. Un giornalista svolge un'inchiesta in loco, sente i pazienti, ed afferma che si tratta di accuse infondate.
(A.Adige 10/2/1949) Il giornale torna sul tema dell'ospedale, che sarebbe "un'istituzione cittadina tra le più efficienti ed attrezzate. Bolzano può andarne orgogliosa". Si passano in rassegna tutti i reparti, piano per piano. L'ospedale è tornato nella sua vecchia sede, dopo la parentesi bellica di Gries. I primari citati sono: Matteucci, Spetz-Quarnari, Casanova, Halfer, Polacco, Chiatellino, Bidoli, Menestrina, Torchi.
Il prof. Ezio Polacco, discriminato dai fascisti perché ebreo, poté riprendersi il suo primariato (chirurgia) dopo la guerra.
Al cinema "Centrale" sui proietta "Duello al sole", con Gregory Peck e Jennifer Jones.
(A.Adige 13/2/1949) Il senatore Bisori interviene in senato sul problema delle ri-opzioni. Il giornale pubblica un ampio articolo sul tema.
(A.Adige 15/2/1949) "Code agli sportelli della stazione - Non sempre le persone in attesa riescono ad acquistare i biglietti". V'è a disposizione un solo sportello.
Da oltre un mese il prestito di libri alla biblioteca è sospeso, perchè manca l'impiegato addetto.
"Vittorio Pasquali, lo zingaro assassino, arrestato a cortaccia dai carabinieri". Gli si addebitano l'omicidio di un agricoltore a Lana, quattro rapine e "una serie interminabile di furti".
(A.Adige 19/2/1949) Induce a discussioni (anche sulla base di un articolo di "Candido") la posizione del consigliere regionale Alfons Benedikter, che nella primavera del 1942 disertò dall'esercito italiano per arruolarsi nella Wehrmacht. Il giornale sostiene che la sua posizione in consiglio regionale vada approfondita dalla commissione di convalida.
Al cinema "Druso" si proietta "Casablanca", con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman.
(A.Adige 23/2/1949) Titolo: "Il 4 marzo il consigliere Benedikter - comparirà innanzi al giudice istruttore militare". "Il mandato di comparizione spiccato per diserzione dal Tribunale militare di Verona".
In conseguenza della siccità scarseggia l'energia elettrica. "Niente luce elettrica ogni giorno dalle 13 alle 17".
Per Carnevale è vietata la circolazione delle maschere.
(A.Adige 14/1/1949) Dopo la guerra la tubercolosi ha avuto una recrudescenza anche a Bolzano. Il ricovero nel tubercolosario di Bressanone non è più possibile, visto l'affollamento. consentire ai malati di restare in famiglia è fonte di pericoli. Si è allora aperto un reparto tubercolotici a Gries. L'Associazione tubercolotici avanza lagnanze sull'assistenza a questi ammalati in questa nuova sede, specie per la qualità del cibo. Ma - si risponde - il problema non sussiste, perché questi usufruiscono della stessa cucina degli ammalati normali ricoverati nell'ospedale principale. Ma è indubbio che i pazienti di Gries dispongano di infrastrutture insufficienti; l'igiene oltretutto è inadeguata.
(A.Adige 26/2/1949) Al cinema "Roma" gran successo con "Bellezze al bagno", technicolor con Esther Williams.
(A.Adige 2/3/1949) Al cinema "Corso" si proietta "Amleto", con Lawrence Olivier.
ai pensionati maschi si vendono scarpe UNRRA alle scuole Longon.
(A.Adige 6/3/1949) La giunta comunale decide che il mercato settimanale sia trasferito da via Carducci a piazza della Vittoria, in modo da creare una "zona del silenzio" attorno all'ospedale e da facilitare il transito dei pedoni. Inoltre il trasferire le bancarelle in piazza della Vittoria offre l'opportunità di rianimare il movimento commerciale oltre il Talvera, per la precaria situazione degli esercenti e commercianti della zona monumentale". Si oppongono gli ambulanti: secondo loro "si prevede una diminuzione del giro di affari". Resistenze analoghe si sono manifestate anche a Trento e Rovereto. In piazza Vittoria, durante la guerra, era stata spostata la prefettura, poi tornata nella sua sede in palazzo Widmann, insieme alla questura. Attorno all'ospedale è fatto divieto di suonare i clacson.
Altro deliberato della giunta: la vendita di un terreno in piazza Oriani (oggi piazza Verdi), in prossimità di ponte Loreto, per la costruzione di una moderna stazione di servizio, che sarebbe diventata un bene architettonico da non abbattere.
(A.Adige 8/3/1949) Gli affitti richiesti per negozi e pubblici esercizi sono eccessivi: i pubblici esercenti chiuderanno dimostrativamente dalle 15 alle 17.
La siccità: "C'è pericolo di restare al buio - se la pioggia non si deciderà a venire". I bacini idroelettrici si stanno prosciugando.
(A.Adige 10/3/1949) A proposito di siccità, in un inquadrato: "E' opportuno risparmiare energia elettrica. "O conterremo al minimo i consumi in ogni settore o rimarremo totalmente senza energia elettrica. Risparmiare è preservarci da una peggiore jattura".
La questione toponomastica: "La commissione toponomastica ha sciacquato molti panni nell'Isarco". Della commissione, presieduta dal sindaco Lino Ziller, fanno parte pariteticamente rappresentanti dei cittadini di lingua italiana e tedesca. I problemi relativi alle ridenominazioni sono molti, e a volte impensati. Come tradurre via Firenze? Florenzstrasse o Florenzer Strasse? Attriti sulla Tirolerestschlandallee (oggi via Alto Adige). Resistenze a tramutare "corso Giulio Cesare" in "corso Italia". I lavori proseguono.
(A.Adige 12/3/1949) Wolfrano Prestini (40 anni) e sua moglie parcheggiano le figlie di 6 e 5 anni presso l'Istituto delle Marcelline, assicurano che avrebbero pagato iscrizione e rette, e non si fanno più vivi. Le bimbe restano lì cinque mesi, i genitori non pagano, e quando l'amministratore dell'Istituto chiede informazioni sul padre, apprende che si trova in carcere per altri reati (acquistava merce che contrabbandava in Austria, senza pagare i fornitori). Ora le due bambine - scrive il giornale - saranno sfrattate dall'Istituto. Che ne sarà di loro?
(A.Adige 13/3/1949) Il 19enne Ernesto Koppmann di Gries muore a Cologna di Sotto (San Genesio) mentre tenta di smontare un proiettile della contraerea. In zona si trovava una postazione tedesca.
(A.Adige 15/3/1949) Il 29enne Egon Wassmann, entrato clandestinamente in Italia, essendo privo di documenti riesce - raggirando una cameriera sua fidanzata - ad impadronirsi dei documenti di un disperso in Russia (Giorgio Crepaz) - assumendone l'identità. Col nuovo nome si iscrive all'Associazione reduci ed al CAI, e con attestati di "buon servizio", rilasciati al disperso Crepaz, riesce anche a trovar lavoro. Decide di sposarsi a Fiè, ottiene i documenti necessari al matrimonio, ma la curiosità dei carabinieri manda all'aria i sogni suoi e della sposina. Il Tribunale lo condanna ad oltre due anni e mezzo.
Quale quinta manifestazione della stagione la Società dei concerti ha ospitato il violinista Riccardo Brengola. In programma anche una prima esecuzione per Bolzano del Poema per violino e piano di Cesare Nordio, da un anno direttore del Conservatorio.
Al cinema "Centrale" si proietta "L'imperatore della California", di e con Luis Trenker.
(A.Adige 16/3/1949) Il Tribunale militare territoriale di Roma esamina il caso di Clara Marchetto, consigliere regionale, condannata a morte, in epoca fascista, dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato, per il reato di spionaggio (a favore della Francia). La Marchetto viene condannata a 30 anni, ma in pratica viene amnistiata.
Titolo: "La bilinguità in Alto Adige - gli italiani non sentono la necessità di accostare Goethe a Dante". "Ormai la massa degli italiani dell'Alto Adige ha da tempo superato ogni spirito nazionalistico. Lo hanno mostrato anche quei genitori che hanno l'anno scorso dato in pieno e spontaneamente la loro fiducia alla scuola bilingue. Cerchiamo dunque di coltivare questo stato d'animo di maturità politica senza irritarci se dall'altra parte non ci sarà prova di altrettanta comprensione. E' ora e tempo che gli italiani si mettano in linea per quanto possibile, pensando all'avvenire, nel campo della bilinguità".
(A.Adige 18/3/1949) "In una sera dello scorso anno" quattro abitanti di Anterselva indugiarono, ubriachi, in un'osteria del luogo oltre l'orario consentito. Intervennero i carabinieri per farli sloggiare, i quattro opposero resistenza, furono comunque associati alla locale camera di sicurezza. La voce si sparse, e dopo un po' "una folla di alcune centinaia di persone" assediò la caserma. Intervennero rinforzi e la situazione tornò alla normalità. Il Tribunale condanna tutti o in parte i quattro per ubriachezza, oltraggio e resistenza nonché grida sediziose e danni.
(A.Adige 19/3/1949) All'hotel "Laurino" s'inaugura la 27esima mostra dei vini tipici altoatesini. Dell'articolo, ben 27 righe sono dedicate all'elenco delle personalità presenti. Il discorso inaugurale viene tenuto dal presidente della Camera di Commercio, von Walther. L'Alto Adige contribuisce con il 50% dei suoi vini all'esportazione in Svizzera, l'Austria non importa ancora la quantità prebellica, quanto alla Germania "un piccolo contingente è già stato assorbito da quel Paese".
(A.Adige 22/3/1949) "Le false immatricolazioni con moduli A.R.A.R. - Quasi 200 le persone denunciate e oltre 400 le automobili poste sotto sequestro". Lo scandalo era emerso nel novembre del 1948. "Ora se ne conoscono maggiori dettagli". L'A.R.A.R. commercializzava veicoli di provenienza bellica. "Bolzano era diventata il centro di questo illecito traffico".
(A.Adige 23/3/1949) Il 25 giugno 1948 uno sconosciuto armato di mitra era entrato nottetempo nel maso del 75enne Giovanni Haller, a San Leonardo in Passiria. Sparò uccidendolo al servo agricolo Sebastiano Hell, si fece dare dai coniugi Haller e dai loro figli tutti i risparmi, e scomparve. Fu arrestato Giuseppe Verdorfer, già sorvegliante di campi di concentramento in Germania, sposato e con quattro figli, che però negò ostinatamente. Ma una notte, in carcere, colto da incubi il Verdorfer confessò il delitto ai suoi compagni di cella, invocando dell'acqua benedetta e il perdono per il delitto commesso.
(A.Adige 24/3/1949) Nella sala dell'Istituto tecnico industriale si tiene il sesto concerto del duo pianistico Gorini-Lorenzi, ad organizzazione della Società dei concerti.
(A.Adige 25/3/1949) Un caso di fratricidio alla Corte di Assise. Il 4 settembre del '46, per questioni di eredità, mentre la madre è in coma sul letto di morte, il 36enne Rodolfo Egger uccide colpendolo alla testa con una scure il fratello Giovanni, e ne nasconde poi il cadavere seppellendolo nella stalla. Viene condannato a 17 anni di reclusione.
(A.Adige 29/3/1949) "Per oggi nulla di mutato - nelle limitazioni sul consumo dell'energia elettrica. - Ma i bacini sono completamente vuoti e la situazione è ormai preoccupante".
La Corte di Assise infligge trent'anni di reclusione all'agricoltore 27enne Rodolfo Grosstern, da Terme di Brennero. Il 9 marzo 1947 mentre stava accompagnando clandestinamente oltre il confine il cittadino austriaco Gerhard Bast, lo aveva ucciso, impadronendosi poi del suo denaro. Prima un colpo di pistola alla testa, poi l'aveva trascinato in un fortino abbandonato, infine - accortosi che il Bast ancora viveva - lo aveva finito con altri due colpi di pistola. Il corpo dell'austriaco era stato rinvenuto molti mesi dopo.
(A.Adige 31/3/1949) Si annuncia la riapertura dell'asilo della "Dante" ad Oltrisarco. Inaugurato nel 1923, era stato chiuso nel 1943. Seguirono anni di degrado dovuti alla occupazione di militari e alle devastazioni di vandali. Addirittura un incendio. Ora è stato rimesso in efficienza dalla "Dante" di Milano. Sarà affidato alle suore.
(A.Adige 3/4/1949) Grande successo di "Fabiola" che viene presentato contemporaneamente al "Centrale" e al "Boccaccio".
(A.Adige 5/4/1949) In Corte d'Assise compaiono quattro ex militari, che il 29 giugno del 1946 avevano ucciso per rapina a Bressanone l'ex maestro Giuseppe Segna, ridottosi a fare lo straccivendolo. Sono Antonio Doro, Giovanni Fiorello, Davide Sennaro e Vincenzo Butrice, che a tarda sera si presentarono all'uscio del Segna. Questi si mise a gridare e fu ucciso con un colpo di pistola; i quattro poi fuggirono. Vengono inflitti 24 anni ai due principali responsabili (Fiorello e Semeraro), 18 al Buttice e due anni al Doro.
(A.Adige 6/4 1949) L'ottetto di Vienna suona alla società dei concerti.
"Cinque membri di una banda di dinamitardi - assicurati alla giustizia dai carabinieri. - Sono gli autori di vari attentati terroristici avvenuti in Alto Adige - che servirono alla interessata campagna di certa stampa". Il giornale annuncia arresti e ricorda alcuni attentati verificatisi negli ultimi anni: sarebbero riconducibili ad un gruppetto di sudtirolesi residenti nella zona di Luson e Barbiano. Nell'articolo si prende il via dall'attentato al monumento ad Andreas Hofer a Merano, avvenuto il 20 febbraio del 1946 a conclusione delle celebrazioni per il 109esimo anniversario della fucilazione dell'eroe tirolese. Dopo che erano terminati fuochi pirotecnici, suoni di bande ed altro, "alcuni criminali si avvicinarono alla statua deponendo sul suo piedistallo una carica di dinamite (...)" che produsse danni. "Le insinuazioni contro gli italiani furono raccolte e diffuse dal 'Dolomiten'. Chi se non gli italiani potevano essere gli attentatori?" Nell'articolo si prosegue citando altri attentati: il 3 maggio alla stessa ora fu presa di mira la prefettura a Bolzano. Uno sconosciuto tentò di accendere la miccia di una carica di 12 kg di tritolo, ma fu sorpreso da un carabiniere e messo in fuga. Il primo maggio del 1947 attentato contro il "genio italico" a cavallo alla centrale idroelettrica in caverna di Ponte Gardena, soprannominato "Aluminium Duce". Pochi danni (ma il gruppo equestre fu distrutto tempo dopo).
Si cita l'arresto del 24enne Francesco Schrott, già SS, da Laion (in casa sua fu rinvenuto esplosivo e materiale bellico); del 21enne Giuseppe Plattner, anch'egli ex-SS da Laion; del 24enne Walter Clotz da Chiusa; Adolfo Rienzner, 31enne, già Alpenjäger (reduce da Caucaso, Balcani, Grecia, Francia) indicato come il capobanda. "La banda completa sembra fosse composta di 25 persone".
(A.Adige 7/4/1949) Si riporta una notizia della "Tiroler Tageszeitung" secondo la quale l'ex-Gauleiter dell'Alpenvorland (province di Bolzano, Trento e Belluno) si troverebbe in Argentina. "Circa un anno fa l'Hofer era riuscito a fuggire dal campo di Dachau, mentre veniva avviato a Monaco dove avrebbe dovuto testimoniare in un processo di criminali di guerra della sua risma". Ma la notizia è infondata.
(A.Adige 8/4/1949) Titolo: "La banda dei terroristi sudtirolesi voleva far saltare anche il monumento alla Vittoria".
La Corte di Assise infligge l'ergastolo a Gino Degan e Mario Mecenaro, che il 21 giugno 1946 avevano ucciso a colpi di scure, nei pressi di Merano, il commerciante ambulante Giovanni Aveta, nel corso di trattative per la vendita di tagli di stoffa.
(A.Adige 10/4/1949) Si torna sul tema del terrorismo sudtirolese. "Dopo la banda dei dinamitardi - anche una associazione di 'Lupi Mannari'. Gli impianti idroelettrici minacciati di atti di sabotaggio - Si nasconderebbe sotto la sigla (We-Wo (Wehr-Wolf). Comunque "per ora l'organizzazione si è limitata ad inviare lettere minatorie a privati cittadini ed ad imprese individuali. Fra i primi ad essere presi di mira è stata la società Montecatini". In una lettera minatoria si dice che "si vuole devastare e prosciugare la terra tirolese importandovi della gentaglia per arricchire e italianizzare (...) Noi della Wo-Wo faremo sabotaggio su sabotaggio. Tutto è pronto".
(A.Adige 12/4/1949) Titolo: "Riaperti gli sportelli - all'Istituto Previdenza Sociale - Dopo quasi un mese di sciopero gli impiegati hanno ripreso il lavoro".
Scioperano i dipendenti della Banca d'Italia. Sono senza stipendio - tra gli altri - i pensionati e circa 1.200 insegnanti. Tutti gli impiegati statali sono ancora privi "degli acconti sugli stentati miglioramenti economici".
(A.Adige 13/4/1949) La Corte d'Assise condanna a trenta anni di reclusione Casimiro Stanchina, da Terzolas di Malè, imputato dell'omicidio di un ufficiale tedesco del quale non si è mai trovata la salma. Nei primi mesi del 1946 in val di Rabbi si era diffusa la voce per la quale dopo la Liberazione sarebbe stato soppresso un ufficiale tedesco che si era rifugiato in zona, il tenente Eduard Schubert. I sospetti caddero su alcuni individui e alla fine i carabinieri avevano concentrato la loro attenzione sullo Stanchina e su "certo Albertini". Il cadavere non fu mai trovato, ma la circostanza che il delitto sarebbe avvenuto sulle rive del lago Trenta, faceva ritenere che fosse stato inabissato in quelle acque. L'Albertini muore nel carcere di Rovereto; in giudizio appare solo lo Stanchina che continua a proclamarsi innocente. Lungo ed appassionante processo indiziario, nel quale tra l'altro un difensore dello Stanchina rivela che il suo cliente, partigiano, sarebbe potuto tornare a casa se non si fosse intestardito a proclamare la sua innocenza. Ammettendo il delitto, che sarebbe avvenuto prima del 31 luglio 1945, egli sarebbe stato amnistiato. Ma alla fine in un'aula piena di abitanti della val di Rabbi, la Corte si pronuncia per la condanna.
(A.Adige 15/4/1949) "Perché a Bolzano non abbiamo il pane fresco anche la domenica".
(A.Adige 16/4/1949) Dopo dieci anni si fa luce sulla sparizione di un contadino a Verano, il 54enne Zacchero Bachmann. Aveva venduto il suo maso ai coniugi Luigi Reisch e Caterina Innerhofer in cambio di un vitalizio, e viveva con loro. Il 25 giugno 1939 i due denunciarono la sparizione dell'uomo, del quale era scomparsa ogni traccia. Raccolte alcune voci, tuttavia, i carabinieri si rimisero ad indagare e ritrovarono il corpo del Bachmann sepolto nel cortile. I due vengono arrestati.
(A.Adige 17/4/1949) La siccità continua ad imperversare. Danni anche all'agricoltura.
Padre Ettore Accorsi, medaglia d'oro al V.M.
Merita di essere riprodotto per esteso un articolo dal titolo "La medaglia d'oro - a padre Accorsi": "Il Tenente cappellano Padre Domenicano dott. gr. uff. Ettore Accorsi, della Chiesa di Cristo Re, ex-internato militare nei campi di Polonia e Germania, è stato decorato in questi giorni di medaglia d'oro al Valor militare con la seguente motivazione: "All'atto dell'armistizio, benché minorato fisicamente e pur essendo nelle migliori condizioni per sottrarsi a tragici eventi, con animo virile, tenendo fede alle insormontabili leggi dell'onore e sorretto dalla sua alta missione umana e cristiana assumeva volontariamente compiti a linee spiccate militari, organizzando formazioni parmigiane operanti, per sua audace iniziativa, contro il tedesco aggressore, al quale si opponeva (con intelligenti ardite azioni clandestine ed eroici atti palesi), affrontando personalmente con ammirevole se-renità, gravi misure repressive. Allorché tutto rovinava e vana riuscirà ogni reazione ed iniziavano le deportazioni in massa, alla possibile e consigliata fuga preferiva il sacrificio dell'internamento, e, senza esitazione, si univa ai deportati per sostenerli spiritualmente ed esserne strenuo difensore nel tormento. Durante la tragica odissea dei campi di concentramento in Polonia e in Germania, dava diuturna prova di eccezionale statura morale ergendosi (sprezzante delle reazioni cui si esponeva e sopportando con stoica fermezza dure vessazioni poste in atto), a difesa degli internati soggetti alla inesorabile legge marziale del detentore. Contagiato da t.b.c., per avere con spirito di sacrificio data sovrumana assistenza al colpiti dal terribile morbo, rifiutava ogni cura e ricusava reiterate proposte di rimpatrio condizionate a disonorevole adesione. Sfinito persisteva nella no-bilissima missione rimpatriando poi, quale grande invalido, con l'ultimo scaglione. Sacerdote e soldato nella sintesi più felice, praticò veramente l'eroismo esponendosi con serena consapevolezza a rischi mortali attraverso episodi, atti, contegni che (oltre ad avere pieno carattere militare, perché compiuti in guerra e contro nemico spietato), ebbero gigantesca forza di esempio. Apostolo di sublimi ideali, la sua nobile figura resterà, nel tempo, simbolo di assoluta dedizione al dovere. Francia - Polonia - Germania, settembre 1943 settembre 1945".
(A.Adige 19/4/1949) "Occorre un maggior controllo - sui prodotti ortofrutticoli d'esportazione". Sul mercato inglese si sono esportati ortaggi e frutta scadenti "che hanno avuto per noi conseguenze deleterie".
(A.Adige 29/4)1949) Si annuncia l'ultima distribuzione dei tessili U.N.R.R.A. (United Nations Relief and Rehabilitation Administration). Fondata a Washington nel 1943, aveva lo scopo di alleviare i disagi delle popolazioni colpite dalla guerra.
(A.Adige 23/4/1949) Parto indolore all'ospedale di Bolzano, "fra i primi" ad adottare questa tecnica. Alle pazienti viene somministrato protossido d'azoto (gas esilarante), che consente loro di partorire senza avvertire dolori.
(A.Adige 26/4/1949) Si costituisce a Bolzano la Società di scienze naturali.
(A.Adige 27/4/1949) Per la Società dei concerti ha suonato il pianista Edwin Fischer. Nella critica di Guglielmo Barblan si legge tra l'altro: "Fischer davanti al pianoforte appare quasi un titano che abbia vecchi conti da regolare con lo strumento e con la musica che esegue: adunghiato dalla sua muscolatura, il povero autore sembra quasi venir stritolato da una mostra irresistibile".
(A.Adige 29/4/1949) Un disoccupato con moglie e due figli si presenta in questura. Da otto mesi non lavora, i suoi hanno fame, l'uomo annuncia che in serata entrerà in una trattoria con la sua famigliola e si sfameranno. Dopodiché non pagherà, perché non ha soldi. Può far qualcosa la questura, per evitare che egli si renda colpevole di un reato? Il funzionario s'attacca al telefono e cerca invano di rimediargli una sistemazione, finché non trova un interlocutore che gli promette una risposta entro l'indomani. "E con questa speranza, la stessa che lo accompagna da otto mesi, è uscito ringraziando, con lo stesso appetito con il quale era entrato".
(A.Adige 1/5/1949) In via Druso, davanti alla caserma dei carabinieri, un side-car investe ed uccide una bimba di 11 anni, Marisa Maraner, che camminava con la nonna. Il motociclista - Giuseppe Cerutti - era balzato sul marciapiede in seguito ad una manovra errata. Proseguendo aveva poi investito, in modo non grave, due ciclisti.
(A.Adige 3/5/1949) S'inaugura al Conservatorio la nuova sala dei concerti, che è stata intitolata a Mario Mascagni, già direttore dell'istituto. Suona l'orchestra del Conservatorio, diretta da Cesare Nordio, successore di Mascagni alla direzione dell'istituto.
(A.Adige 5/5/1949) Il giornale riprende il tema del terrorismo sudtirolese, ed elenca gli attentati avvenuti a partire dal 1946. "Per ragioni di segretezza gli organi preposti all'ordine pubblico allorché si verificarono taluni episodi di terrorismo li tennero nascosti e solo ora siamo riusciti a ricostruirli almeno in parte. Crediamo con ciò di poter dare un quadro sufficientemente chiaro del programma della pericolosa associazione. Questi dati serviranno di informazione oltre che per il lettore anche per il "Dolomiten" il quale per non smentire la sua fama di organo fazioso ha ignorato completamente la notizia dell'arresto di cinque appartenenti alla banda dei terroristi e, quando non ha potuto farne più a meno, ha scritto solo per minimizzare e giustificare in un certo senso l'attentato al monumento raffigurante il genio italiano a Ponte Gardena, ignorando completamente quello alla prefettura, i sabotaggi alle linee elettriche, i vandalismi compiuti nella zona di Bressanone e anche l'esistenza dell'associazione dei "Lupi Mannari" e gli stessi nomi delle persone arrestate (...). Lo stato di servizio "attivo" della banda iniziò il 26 aprile 1946. Quel giorno vennero sparati colpi di moschetto da parte di misteriosi individui contro le condutture elettriche delle linee ferroviarie Bolzano-Trento e Bolzano-Merano. Il 28 giugno del 1946 al km. 131 della linea ferroviaria per Trento nei pressi di Ora, veniva collocato un ordigno esplosivo sul basamento di un pilone a traliccio della linea elettrica che alimenta la sottostazione Salorno-Egna delle FF. SS. L'esplosione provocava la interruzione della linea e danneggiava il basamento. Il 2 maggio 1946, alle ore 15, a quota 750 la linea ad altissima tensione (220 mila volt) che porta l'energia dalla centrale di Cardano al Piemonte, nei pressi di Campegno sul dorsante del Colle, a mezzo di due cariche di tritolo di 600 grammi ciascuna veniva gravemente danneggiata (...). A Barbiano dopo la mezzanotte del 3 luglio del 1946, veniva attentata la vita di un soldato, Fortunato Gentile di Pietro, alpino, di sentinella in una garritta a 350 metri circa dalla centrale della Montecatini a Ponte Gardena. Il militare fu fatto segno a due colpi di pistola calibro 7.65. Fu forse il suo nome bene augurante che per un caso straordinario gli evitò la morte (...). Alle 22.30 del 22 luglio 1946 invece, furono poste 4 cariche di dinamite sul basamento del pilone n. 68 della linea Trento-Bolzano, con l'intento di farlo saltare, per interrompere il traffico ferroviario. Solo una circostanza fortuita fece si che non avvenisse lo scoppio dell'esplosivo. A Caldaro quindi il 7 agosto, alle ore 11,45, fu fatto saltare il traliccio numero 181 della società Cisalpina-Edison della linea elettrica ad alta tensione Caldaro-Ora. A Gargazzone il 23 gennaio del 1947, alle 22.30, venne abbattuto con un'altra carica di dinamite un pilone di cemento armato a sostegno della linea elettrica che da Tell e Senales porta l'energia alla sottostazione dell'azienda elettrica di Bolzano. Nello stesso mese ad Oltrisarco furono tagliati i fili della linea telefonica per Bressanone. A Nalles il 28 febbraio si tentò di far saltare il pilone n. 90 della linea della società Edison. Fra i vandalismi compiuti nella zona di Bressanone, ricordiamo oltre all'imbrattamento di scritte pubblicitarie in lingua italiana, l'abbattimento di alcune vetrine di optanti per l'Italia. Ma i tre attentati più gravi furono indubbiamente quelli al monumento ad Andrea Hofer a Mera no, la cui responsabilità si volle attribuire ad arte agli italiani, quello alla statua equestre di Ponte Gardena e infine quello, pure gravissimo, alla prefettura di Bolzano. Abbiamo già ricordato a proposito di quest'ultimo, che un carabiniere di guardia miracolosamente riuscì a scorgere in flagrante, mentre collocava la dinamite, il dinamitardo riconosciuto poi dallo stesso carabiniere per Adolfo Rienzner, di anni 31, da Laion ex-caporale della Wermacht. Il Rienzner, fu fatto segno ad alcuni colpi di pistola andati a vuoto. Si trattava di 12 kg. di dinamite posti in una latta cilindrica collegata con una miccia della lunghezza di due metri e a un detonatore al fulminato di mercurio. Se l'intervento del carabiniere non fosse stato tempestivo, gli effetti dell'esplosione sarebbero stati disastrasi. Oltre ai gravi danni all'edifìcio l'esplosivo avrebbe certamente provocata la morte di tutti i militi del corpo di guardia della prefettura (...). Ma il capitolo non è chiuso. Altri fatti probabilmente verranno alla luce ad indicare tutta la sostanza delinquenziale delle azioni che si ripromettevano i lupi mannari dell'Alto Adige".
(A.Adige 6/5/1949) Da domenica prossima "Il pane fresco sarà venduto - anche durante i giorni festivi".
(A.Adige 8/5/1949) Arturo Benedetti Michelangeli chiude la stagione della Società dei concerti. Sala stipata, al Conservatorio Monteverdi. In programma solo Chopin, nel primo centenario della morte.
(A.Adige 10/5/1949) Si continua a discutere di un problema sentito in occasione di cerimonie ufficiali: dopo l'istituzione della Regione, si discetta sulla collocazione nelle precedenze delle autorità regionali, rispetto a quelle governative e alle altre.
(A.Adige 13/5/1949) Un titolo: "Viveva in una grotta - in compagnia della fame. - Così un giovane di 21 anni ha trascorso un mese nutrendosi d'erba, su una montagna nei pressi di Laives". Severino D'Angelo era partito da Salice per trovar lavoro a Bolzano, ma non l'aveva trovato.
Un'altra notizia significativa: "Con un ritmo decisamente impressionante si stanno verificando nella nostra città da alcuni mesi tentativi di suicidio, in alcuni casi con esito letale, e causati per lo più da ragioni finanziarie o da particolari difficoltà economiche". L'ultimo caso quello della 25enne Giuseppina Hochsinger in Bussi, avvelenatasi in casa in via Sassari. Prognosi riservata.
(A.Adige 14/5/1949) Sul campo di calcio della "Lancia", alla zone industriale, si sono commemorate le vittime dell'incidente aereo nel quale, contro la collina di Superga, è scomparso il "grande Torino". "Al Vangelo il cappellano della zona, don Daniele Longhi, ha tenuto l'orazione funebre commentando, con parole accorate e con felici accostamenti all'atletismo biblico, la figura delle eroiche vittime: i giornalisti, i dirigenti, gli aviatori e i calciatori periti nella sciagura".
(A.Adige 15/5/1949) Gli alpini in congedo inaugurano la loro nuova sede, ricavata col loro lavoro nella ex-Gil di via Druso (oggi EURAC). La sede precedente, sita in via Portici, era stata distrutta dalle bombe.
Concerto straussiano al "Corso". Il critico G.Bar. commenta la poca partecipazione del pubblico, immeritatamente freddo. Alla fine orchestrali e cantanti "dolcemente si inchinarono ai pallidi applausi che accoglievano diplomaticamente la simpatica rievocazione di un mondo sommerso".
(A.Adige 18/5/1949) In consiglio regionale viene invalidata l'elezione della rappresentante del P.P.T.T. Marchetto, già condannata nel 1940 per spionaggio a favore della Francia. Rinviato il caso relativo al consigliere S.V.P. Benedikter, in attesa di giudizio per diserzione dall'esercito italiano (si era invece arruolato nella Wehrmacht).
Chiusi i passi del Sella e del Gardena per neve.
(A.Adige 19/5/1949) Un bimbo di 5 anni, Giorgio Nascinben, cade in un canale dell'Isarco e annega nei pressi della ex caserma dei bersaglieri; oggi vi si trova la Questura.
Il consiglio comunale s'interessa alla nuova toponomastica cittadina. Corso Giulio Cesare diventerà corso Italia, via Ca' de' Bezzi sarà intitolata ad Andreas Hofer, via Carrettai sarà dedicata all'ex sindaco Streiter ecc.
(A.Adige 20/5/1949) Il giornale pubblica l'elenco completo delle strade cui è stata mutata l'intitolazione.
(A.Adige 21/5/1949) Viene traslata a Bolzano la salma del "partigiano Ganz", caduto in combattimento a Granezza (Vicenza) nel settembre 1944, già operaio delle Acciaierie. Non si hanno sul Ganz maggiori dettagli.
"Una nobile figura di sudtirolese - Josef Mayer Nusser - caduto per il suo ideale". Lo ha commemorato in consiglio comunale il commendator Amonn.
Vissuto per 15 anni nella stalla paterna, con gli animali, Ferdinando Simeoni, il "mostricciattolo di Prato Isarco", compare in Tribunale nel processo intentato al padre e alla nonna, che lo avevano relegato tra i maiali, una mucca e qualche pecora. E' deforme, psichicamente ritardato e muto. Condanna a un anno e mezzo per il padre Luigi Simeoni. Un anno per la nonna, Ursula Eccher.
(A.Adige 22/5/1949) A Bolzano s'incontrano nel palazzo ducale per un convegno 300 ginecologi dell'Italia settentrionale.
Viene presentata alle autorità e alla stampa la nuova Topolino, la "500 C".
(A.Adige 24/5/1949) I nuovi nomi delle strade suscitano discussioni: "piacciono e non piacciono".
(A.Adige 25/5/1949) "Fra qualche mese il Virgolo rientrerà ufficialmente nel campo delle attrattive turistiche della città, dalle quali è praticamente estromesso dal 2 settembre 1943 e cioè dall'epoca del primo bombardamento aereo di Bolzano". Sono iniziati i lavori per la ricostruzione della funicolare (?). In zona durante la guerra erano cadute fino a 400 bombe. Ora gli impianti sono stati rilevati da una società che intende non solo ripristinare la funicolare, ma anche rilanciare il Virgolo per farne "un centro di sport mondani, dal tennis allo sport del ghiaccio".
(A.Adige 27/5/1949) A Bolzano si disputa il primo circuito motociclistico lungo corso Italia e corso Libertà, fino a Gries. Vince il trentino Lodovico Facchinelli, su Gilera 500, ad una media di 102 km/h. Sono stati disputati 50 giri, per un totale di 150 km.
(A.Adige 28/5/1949) La Corte di Cassazione conferma la condanna all'ergastolo di Josef Stimpfl, bolzanino 42enne, torturatore in Bolzano durante la parentesi nazista.
(A.Adige 2/6/1949) Rinnovate discussioni in consiglio comunale sui nuovi indirizzi delle strade. Vertono soprattutto su via Monte Grappa e via Beatrice di Savoia. Si decide di rinviare la discussione da altra seduta.
Il prof. Vincenzo Errante, germanista all'Università di Milano, tiene al Conservatorio una affollata conferenza sulla personalità di Goethe. Il giorno successivo torna a parlare su Goethe ma stavolta in italiano, ad iniziativa del Circolo Universitario Cittadino.
(A.Adige 3/6/1949) Si commemora la fondazione della Repubblica. "Tutte le personalità dei due gruppi etnici al ricevimento offerto dal vice commissario del Governo".
"Fausto Coppi scalatore senza rivali - giunge a Bolzano dopo 120 km di fuga". Coppi vince il tappone dolomitico in 8h 10'05" (compresi gli abbuoni) davanti ad Adolfo Leoni (8h 19'18") e Gino Bartali (8h 48'48"). In classifica generale ancora primo Leoni, davanti a Coppi e Bartali. Ma il Giro sarà vinto da Coppi davanti a Bartali.
Al teatro "Corso" va in scena la rivista "Girando col Giro", che si sposta di tappa in tappa. "Carotenuto, con Fausto Tommei, visibilmente stanco, sostenne il peso della serata con bella spontaneità, sì da comunicare un po' di calore al pubblico numerosissimo ma evidentemente freddo (...). Tina de Mola e Renata Negri, distribuendo sorrisi impacciati ad un pubblico un tantino deluso hanno cantato canzoni accompagnate distrattamente dal ritmico dondolio del balletto mezzo assonnato".
(A.Adige 4/6/1949) Nella chiesa dei Francescani, nel trigesimo della tragedia di Superga, si celebra un Requiem cui presenziano tra gli altri Coppi e Bartali. Numerose autorità e folla di sportivi. Poi Coppi è andato in visita al tubercolosario di Gries: i degenti avevano espresso il desiderio di incontrarsi con il "campionissimo".
Fausto Coppi si dirige a piazza Mazzini per la ripartenza.
(A.Adige 9/6/1949) Cani in libertà azzannano quattro persone che sono costrette a rivolgersi all'ospedale. Ilo giornale ricorda l'obbligo del guinzaglio e della museruola.
Al teatro "Corso" va in scena "Allegro", rivista con Marisa Maresca e Walter Chiari. I biglietti costano da 500 a 800 lire.
(A.Adige 11/6/1949) Si continua a costruire. "Oltre 200 appartamenti in corso di costruzione - Si va completando il primo tratto di Corso della Libertà".
(A.Adige 14/6/1949) Chi vuole fare il bagno nel Talvera può farlo solo a 500 metri di distanza dai ponti. "E' sempre fatto obbligo ai bagnanti di indossare convenienti costumi, di non mostrare nudità e in ogni modo di non far atti contro il buon costume ed il pudore".
(A.Adige 15/7/1949) "Condannato il consigliere Benedikter - per il reato di diserzione". Il Tribunale militare di Verona ha esaminato il caso del neo consigliere regionale Alfons Benedikter (SVP), che dopo aver disertato dal regio esercito s'era arruolato nella Wehrmacht. Viene condannato a 17 mesi di reclusione con il beneficio del condono.
(A.Adige 16/6/1949) Al cinema "Centrale" si proiettano le immagini del recente Giro d'Italia "dalla Sicilia alle Dolomiti". Non c'è ancora la televisione, ed il pubblico è assetato di immagini.
(A.Adige 17/6/1949) Pugilato al campo "Druso". I pugili di Bolzano prevalgono su quelli di Innsbruck. C'è stato anche un confronto tra un lottatore di nome Mrna ("taurino e sempre vegeto") e un giovane mansuetissimo torello della Pusteria, che i manifesti descrivevano come un toro inferocito. Contro quella buona pasta di animale, Mrna, buona pasta pure lui, ha fatto del suo meglio per vincere per k.o. abbattendolo al suolo". Ma dopo due ore (!!!) il toro era ancora in piedi.
(A.Adige 18/6/1949) Al cinema "Centrale" si proietta "Ladri di biciclette", di De Sica.
(A.Adige 21/6/1949) Una catena fatta cadere ad Oltrisarco da un ignoto vandalo sulla linea d'alimentazione di radio Bolzano ha interrotto le trasmissioni per tre ore. Ferma per lo stesso motivo la ferrovia Ora-Predazzo.
Il capolinea di Ora della ferrovia "Ora - val di Fiemme".
(A.Adige 22/6/1949) Un genitore di un'allieva dell'Istituto magistrale invia 5.000 lire ad un'insegnante per sollecitarne la benevolenza nei confronti della figlia. L'insegnante informa del fatto il preside Ragni che restituisce indignato la somma per vaglia postale e informa dell'accaduto il giornale. Scrive il preside all'incauto genitore: "gli insegnanti italiani sono gente onesta, anche se la società non sa valutarne le delicate mansioni e non vuole compensarne adeguatamente la fatica".
La Corte d'Assise condanna a un anno e quattro mesi il consigliere regionale Francesco Strobl (SVP: si continuano a italianizzare i nomi tedeschi) per un episodio accaduto il 5 aprile 1946. C'era stato a Brunico un affollato comizio di sapore secessionista, al termine del quale numerosi convenuti si erano trasferiti a Monguelfo. Canti, cori, forse qualche brindisi di troppo, a un certo punto scoppiò "una grossa zuffa" di discussa origine tra valligiani e carabinieri, provenienti anche da centri vicini (nonché guardia di finanza). Risultato: lo Strobl fu raggiunto da un colpo di pistola sparato da un carabiniere. Nel processo gli imputati sono tre, tra cui lo Strobl. Vengono condannati tutti alla stessa pena.
(A.Adige 24/6/1949) Un corsivo: "Addio al trenino della val Gardena". Secondo l'articolista i vecchi convogli asburgici saranno sostituiti "da più moderne e veloci automotrici che sino ad ora sono state usufruite in una linea secondaria a scartamento ridotto della Sicilia, sull'Etna". Secondo l'articolista la sostituzione avverrà entro il mese prossimo. Ma non sarà così.
(A.Adige 28/6/1949) Titolo: "Le capziose illazioni del consigliere Pupp sull'ordinamento delle scuole ladine". Sottotitolo: "Non vogliamo che le nostre scuole siano tedeschizzate". L'Union di Ladins in una lettera riprodotta sul giornale scrive: "I nostri hanno superato l'italiano e il tedesco, ciò che noi vogliamo. Si ha sempre paura che noi vogliamo italianizzare la scuola: non c'è pericolo; ma noi al contrario non vogliamo assolutamente che vengano tedeschizzate al cento per cento".
In una "lettera al direttore" un gruppo di abitanti di Gries prende posizione contro la presenza in quel rione di un reparto per malattie infettive che si sta sempre più trasformando in un tubercolosario (il "Grieserhof"). "Praticamente quindi a Gries vi sono degli ammalati con sputo infetto", evidentemente "contaggiosi" (sic).
Corte d'Assiste. Il 13/5/1949 il contadino Francesco Alber sparò col fucile da caccia al 27enne Ermanno Tribus, uccidendolo. Il Tribus, con altri due, aveva rubato poco prima all'Alber due vitelloni e li stava conducendo da Avelengo a Merano. I due furono identificati e rinviati a giudizio per rapina: vengono condannati a tre anni di reclusione ciascuno. Quanto all'Alber, prevale la tesi della legittima difesa, dato che aveva sparato in risposta ad un colpo di pistola esploso contro di lui da uno dei due, il 17enne Albero Schlögl.
(A.Adige 29/6/1949) Un incendio distrugge quasi completamente alla zona industriale lo stabilimento della "Farine di Legno", in via Galilei. Sono intervenuti 41 vigili del fuoco, più la squadra antincendi della "Lancia". Danni per 50 milioni.
(A.Adige 30/6/1949) A Bolzano si disputa un circuito ciclistico per dilettanti. Lo vince Riccardo Menapace, che corre, essendo optante, per i colori di una società di Salisburgo.
In una "lettera al direttore" ci si lamenta dell'insufficienza del servizio di facchinaggio alla stazione ferroviaria.
(A.Adige 2/7/1949) Sono ripresi i lavori per completare la strada carrozzabile che collegherà Prato Isarco a Fiè. Si propone intanto di completare anche la strada del passo del Rombo, tra Austria e Italia.
(A.Adige 3/7/1949) Il giornale in prima pagina pubblica un entusiastico articolo sul "petrolio italiano", "una realtà che si è vista erompere a una potenza impressionante dalle travature di alcuni pozzi" in val Padana, a Cortemaggiore. L'Italia - suggerisce il giornale - diventerà una grande produttrice di petrolio, con conseguenti implicanze anche militari. Ma è una messinscena, opera di Enrico Mattei, vicepresidente dell'A.G.I.P., all'avvio della sua avventurosa e fruttuosa carriera di petroliere. S'è trovato, per ora, solo del metano, ma tanto basta.
(A.Adige 5/7/1949) Riappaiono anche a Bolzano le monete di piccolo conio, da 1 - 2 - 5 - 10 lire. "Molti cittadini mostravano ieri soddisfatti ad amici e parenti i lucidi dischetti. Era un nuovo tangibile segno di ritorno al periodo anteguerra".
(A.Adige 6/7/1949) La carenza di energia elettrica dovuta alla siccità costringe stabilimenti della zona industriale, come la Montecatini, a ridurre l'attività. Si hanno i primi licenziamenti. I sindacati protestano.
(A.Adige 7/7/1949) Riaffiora a Trento dalle acque dell'Adige il corpo del 16enne Renato Giovanelli. Era annegato nell'Isarco a Bolzano mentre fuggiva dall'impeto di un renaiolo (Alto Magri) che lo inseguiva a sassate. Il Giovanelli, con alcuni amici, aveva rimosso infatti alcune pietre sistemate nel greto dai renaioli, per recuperare dal fiume della sabbia. Si prospetterà per il Magri l'imputazione di omicidio colposo.
(A.Adige 8/7/1949) Un titolo: "Dopo la guerra è aumentato il numero dei figli illegittimi - Bolzano ha forse un primato in materia - I bimbi assistiti dal comune che sono oltre 2000 verranno quanto prima ospitati in un istituto appositamente attrezzato".
Si è lavorato bene alla riparazione dei danni bellici attorno alla stazione, ma molto resta ancora da fare, a cominciare dalla ricostruzione del teatro. "Attuale (...) è la presenza dei ruderi del vecchio teatro, che non offrono uno spettacolo molto accogliente a coloro che entrano in città, e coi ruderi la visione del vecchio cimitero: un susseguirsi di buche, un ammasso di sterpaglie e in aggiunta un canale scoperto che neppure dl punto di vista igienico è apprezzabile". Ma pare che qualcosa si stia muovendo. La Presidenza del Consiglio ha invitato il Comune a presentare un progetto di ricostruzione in loco o altrove.
I ruderi del Teatro "Verdi" nel parco della stazione.
(A.Adige 9/7/1949) Celebrerà la sua prima Messa nell'atrio del Calzaturificio Rossi, alla zona industriale, il neo-sacerdote don Costantino Carli. Era stato manovale alla Ceda e al Calzaturificio. Poi la vocazione. Dopo la prima Messa il sacerdote sarà festeggiato al "Teatro del Lavoratore", nell'ex-lager di via Resia.
(A.Adige 12/7/1949) Titolo e sottotitolo: "Dove e quando il traffico è convulso - In certe ore del giorno e della ... notte si transita a stento in via Museo - Aumentate di un terzo le motociclette e le automobili rispetto al periodo prebellico - Oltre ventimila biciclette in città - A quando una circonvallazione?" Nel 1939 i posteggi a pagamento per biciclette erano 15, ora sono 21, ed è previsto che aumenteranno ulteriormente. Le automobili che in tutta la provincia erano nel 1939 circa 2.000, e che nel 1945 erano calate a 1.000, ora sono 3.000. "Per Bolzano maturano problemi urbanistici che quindici anni or sono erano fuori da qualsiasi previsione".
(A.Adige 14/7/1949) "L'altra sera i carabinieri della squadra giudiziaria negli oscuri e tranquilli viali alberati di Gries hanno fatto una retata di nuovo genere: invece che ladri, essi sono andati a caccia di innamorati". Numerose coppiette che si concedevano ad effusioni amorose sono state condotte in caserma. "Le donne, per atto di cavalleria, sono state rilasciate, ma invece gli uomini hanno avuto una salutare lezione; per quella notte hanno posato le reni sul duro tavolaccio della camera di sicurezza".
(A.Adige 15/7/1949) Una vasta e singolare perturbazione coinvolge parte dell'Alto Adige. Un fenomeno magnetico (?) ferma la ferrovia Caldaro-Mendola e costringe al silenzio Radio Bolzano. Sul capoluogo il cielo si tinge di rosso e - di riflesso - cose e volti assumono un colore rossastro.
(A.Adige 16/7/1949) Al "Dolomiti" di Appiano Nora Beozzo, impiegata ventenne, viene eletta "Miss Bolzano"
La 22enne Teresa Pattaro, sposata, si getta nell'Isarco per suicidarsi, all'altezza di piazza Matteotti. Due ragazzi esperti nel nuoto - il 15enne Pasquale Mattiazzo e il 17enne Benvenuto Bortolotti - la salvano e la rianimano.
(A.Adige 17/7/1949) Fulminato da una scarica muore in una cantina di via Conciapelli l'elettricista 30enne Iginio Grecio.
(A.Adige 19/7/1949) Se prima sull'Alto Adige incombeva la siccità, ora il maltempo minaccia la stagione turistica. A Bolzano in quattro giorni sono caduti 60 millimetri di pioggia.
(A.Adige 20/7/1949) Alla zona industriale, a ridosso di una scarpata ferroviaria, viene rinvenuto nottetempo in fin di vita da un guardiano notturno il 35enne Enrico Gaifas, residente a Rovereto: ha una ferita all'addome provocata da un colpo d'arma da fuoco. Muore poco dopo all'ospedale. Il padre dell'ucciso era stato giornalista; Gaifas figlio era gestore della galleria d'arte "Delfino", ma si interessava anche dell'organizzazione di eventi. Giorni prima aveva organizzato l'elezione di "Miss Bolzano". La sera del fattaccio, il Gaifas si trovava al sottopasso di viale Trento per Oltrisarco con una valigia, che aveva abbandonato al sopraggiungere di una pattuglia di carabinieri. Questi, insospettiti, lo stavano per accompagnare in caserma quando l'uomo s'è dato alla fuga: un attimo dopo un colpo di pistola lo raggiungeva. Il Gaifas riusciva tuttavia a nascondersi. A trovarlo era stato più tardi, durante una battuta, il metronotte Vigl.
(A.Adige 21/7/1949) Caso Gaifas: prima di morire il ferito aveva detto ad un'infermiera d'essere fuggito ai carabinieri perché privo di documenti. Cosa non vera. La valigia conteneva biancheria femminile e lenzuola.
La commissione di convalida conferma nell'incarico i consiglieri regionali Benedikter, Tessmann e Ropelato (quest'ultimo al posto della Marchetto - PPTT - dichiarata in precedenza ineleggibile perché condannata per spionaggio a favore della Francia, ancora in epoca fascista).
"A Bolzano si scende". Ma il viaggiatore continua a dormire. Gli si avvicina un ferroviere, per constatare che è invece morto. Si tratta del 51enne Giovanni Siracusa, capostazione a Brescia, ucciso da paralisi cardiaca.
(A.Adige 22/4/1949) Caso Gaifas. Pare che la valigia in suo possesso fosse di una turista americana, Margaret Jackson, in viaggio verso l'Austria. Forse l'uomo gliela aveva rubata. Emerge comunque che il Gaifas, titolare di un nome già onorato, conducesse una vita irregolare. Era stato anche internato in manicomio.
(A.Adige 23/7/1949) Caso Gaifas: nessuna traccia della Jackson.
Terzo giorno di sciopero degli edili a Bolzano.
(A.Adige 24/7/1949) La Jackson si trova in Svizzera?
Grazie alla campagna per l'assistenza invernale sono stati distribuiti ai meno abbienti 20 milioni. Metà delle offerte sono state raccolte nel settore dell'industria.
(A.Adige 28/7/1949) "Ospiti illustri a Bolzano - La signora Renner, Irene di Grecia e la signora Churchill ieri sono transitate da Bolzano". La signora Renner è consorte dle presidente della repubblica austriaca.
(A.Adige 29/7/1949) In consiglio comunale l'assessore ai lavori pubblici Sabbadin parla della ricostruzione di Bolzano, dopo i bombardamenti: "Restano ancora molti segni dei bombardamenti, è vero, a ricordare l'avventura di guerra, restano tronconi di edifici, rovine sparse per ogni dove, ma molti segni delle piaghe di Bolzano sono ormai scomparsi per l'alacre volontà degli uomini che hanno saputo lavorare per la rinascita. Il passante, a volte, transitando da un luogo, non ricorda più che ove ora tutto è lindore e bellezza, mesi or sono c'erano alti mucchi di rovine. Sembra impossibile ma a Bolzano, le case distrutte e danneggiate in forma grave o lieve assommano al 63 per cento del totale dei fabbricati cittadini. I locali non più abitabili alla fine delle ostilità, erano 12.250, i senza tetto erano poco meno di 19,000, esattamente 18.840. L'ìng. Sabbadin in base ai dati statistici in suo possesso, ha ricordato che il numero complessivo dei cittadini morti per eventi bellici è stato di 104 (in realtà furono 240, ndr.). Gli sfollati furono oltre 32.000. (...) Le distruzioni del patrimonio artistico e monumentale cittadino interessano il Duomo cittadino di stile gotico, la chiesa dei Domenicani, la pregevole chiesetta di S, Osvaldo e la chiesa e parte del Convento dei Francescani, danneggiato solo parzialmente. Inoltre gli edifici religiosi dell'Ordine Teutonico in via Sarentino, i palazzetti sul fianco sud di Piazza Duomo distrutti da bombe. Quattro edifici scolastici sono stati semidi-strutti (scuole Cairoli, S. Filippo Neri, liceo ginnasio Carducci, scuola del Padri Salesiani), 5 gravemente danneggiate. Gli edifici pubblici distrutti o gravemente danneggiati risultano complessivamente 49. Il palazzo della Prefettura e del Turismo lo furono per il 50 per cento, il palazzo comunale per il 30 per cento. Anche il palazzo della Giustizia è stato gravemente colpito. Il dopolavoro in via Carducci andò completamente distrutto, l'ospedale fu danneggiate. E poi, il teatro comunale di via Stazione, le sale civiche di largo Verdi, il cinema Druso, il macello comunale, i magazzini generali con gli impianti refrigeranti, il foro boario, e per tornare agli edifici religiosi, la chiesa evangelica di via Col di Lana, la cappella di Loreto, il convento dei Cappuccini e la chiesa di Cristo Re, sia pure In forma più lieve. Andiamo avanti. Quanti furono gli alberghi centrati dalle bombe? Completamente distrutti andarono il "Sole" in piazza Mercato, l'"Alto Adige" di via Grappoli e la "dependance" dell'hotel "Laurino". Gravemente danneggiati furono il "Roma", il "Laurino" stesso, il "Grifone", il "Vittoria" e la foresteria del garage "Centrale". Mediamente danneggiati l'hotel "Città", l'"Unterhofer", il "Figl", lo "Scala" ed il "Luna". Distrutta invece fu la palestra della GIL di via Vintola e danneggiata fortemente quella di via Druso. Distrutto il ricovero dei vecchi in via Trento, la casa dell'Opera Bonornelli, danneggiato il fabbricato della Congregazione di carità di via Ca' de' Bezzi, le caserme bersaglieri di via Marconi e via Crippa, la sede del distretto militare, l'ospedale militare, distrutta la stazione e quella del Renon, la funivia del Virgolo, quella del Colle, l'autorimessa "Fiat" di via Garibaldi, l'autorimessa "Mìlle-Miglia" con le altre contigue, gravemente colpita quella del "Touring", colpita anche la Fiat di viale Giulio Cesare. E l'elenco potrebbe continuare perché non abbiamo accennato che alle cose maggiori senza entrare nel dettaglio. Ora l'aspetto della città per fortuna in parte è diverso di quello che si presentava al nostro occhio allora, quando i cannoni si erano da poco taciuti. Il turista che giunge a Bolzano e vi trova alberghi attrezzati e ospitali non sa come era allora. Anche noi non ricordiamo più tanti degli squarci che si erano prodotti nella carne viva della città. Per questo abbiamo fatto un tuffo nel passato, per non dimenticare".
(A.Adige 30/7/1949) I venditori ambulanti si mobilitano contro il trasferimento del mercato settimanale da via Carducci a piazza della Vittoria. Riunioni.
(A.Adige 31/7/1949) "Pollice verso per gli amatori scandalosi". Appaiono in pretura le prime coppie sorprese dai carabinieri nei parchi di Gries mentre facevano l'amore. G.S. e P.B. vengono condannati a tre mesi per atti osceni.
Lentamente si sta provvedendo al ripristino dei servizi telefonici. S'intende destinare allo scopo l'attuale edificio di piazza Parrocchia, che però è ancora abitato da senzatetto. Le comunicazioni interurbane "si sviluppano con eccessiva lentezza", anche in città - in certe ore - telefonare è difficile. Ma "le comunicazioni interurbane (...) si sono avviate verso un progressivo miglioramento ad onta che il volume delle comunicazioni sia aumentato paurosamente. Sino a qualche settimana fa si telefonava con Milano e Roma con relativa rapidità. In questi ultimi giorni la situazione è mutata, in quanto le richieste - in dipendenza dell'afflusso turistico - si sono moltiplicate. E' una parziale e momentanea paralisi di carattere stagionale. (...) Per quanto riguarda invece la portata della rete urbana la TELVE si propone di aumentare di altri 1000 numeri la centrale cittadina".
(A.Adige 2/8/1949) "I venditori ambulanti non andranno di là dal ponte (...) - Sono disposti a disertare il mercato settimanale piuttosto che trasferirsi in piazza Vittoria".
A Cardano il 16enne Andrea Pichler si tuffa nelle acque dell'Isarco, picchia la testa e scompare. Il suo amico Giovanni Pernstich, 25enne, entra in acqua per soccorrerlo ma affoga a sua volta. Le due salme vengono recuperate l'indomani da un volonteroso, che le aveva scorte sul fondo.
Nubifragio tra Cornaiano e Frangarto. Crolla una casa, stalle e cantine allagate, un maso incendiato ad un fulmine ad Egna, interrotta la strada della Mendola.
(A.Adige 5/8/1949) Winston Churchill soggiorna nel "Grand Hotel Carezza".
Winston Churchill al Grand Hotel Carezza (1949).
L'ex premier britannico si dedica alla pittura, moglie e figlia alle gite. Inoltre Churchill detta alla segretaria le sue memorie. Corre anche voce nella stampa che stia cercando di impossessarsi del carteggio che aveva avuto con Mussolini. Lascerà Carezza pochi giorni dopo per rientrare a Gardone, ove il Duce soggiornò ai tempi della Repubblica di Salò.
Un gruppo di 120 optanti, il secondo, torna a Bolzano. Provengono da Linz. Alla stazione sono accolti dalle autorità.
(A.Adige 6/8/1949) Continua la sessione del consiglio comunale, e il giornale titola: "Supplizio estivo dei consiglieri comunali". Giacca e cravatta sono ancora di rigore, ma sono ormai pochi quelli che resistono: "Parecchi consiglieri comuna-li, nella seduta di ieri, non hanno resistito alla tentazione di levarsi la giacca a causa dell'afa opprimente. Fra gli "eroi della resistenza", oltre ai cronisti presenti, segnaliamo il sindaco, l'assessore alle finanze, il bar. Eyrl, l'avv. Egger, il sìg. Rössler, tra i consiglieri della sinistra il dott. Mascagni che ha portato per cinque ore la sua giacca grigia con magnifica disinvoltura. La maggioranza portava camiciette a mezze maniche, come era facile constatare. Notati due soli consiglieri con le bretelle".
(A.Adige 6/8/1949) Angelica Balabanoff tiene un'affollata conferenza al bar "Lazio". Lo scopo: la riunificazione dei socialisti. Ma la vecchia rivoluzionaria, che milita nel P.S.L.I. (partito socialista dei lavoratori italiani, i "piselli" secondo i loro denigratori) è scettica sulle possibilità di accordo con gli ex compagni del P.S.I., ormai associati ai comunisti.
(A.Adige 10/8/1949) Ancora sul caso Gaifas. La proprietaria della valigia rubata dal Gaifas è rientrata a Minneapolis: s'era accorta del furto solo al Brennero. La valigia le è stata restituita. Intanto - visto che il carabiniere nega d'aver colpito il Gaifas (sostiene d'aver sparato in aria) - e considerando che i due fori lasciati dal proiettile che lo avevano passato da parte a parte non paiono di una calibro 9 d'ordinanza, ma di una più piccola 6,35, si ipotizza la presenza di un'altra persona, il vero omicida (?!).
Gli indici dell'anteguerra appaiono ancora molto lontani, ma il turismo altoatesino è in forte ripresa.
(A.Adige 11/8/1949) Una seduta mancata al consiglio comunale: 16 presenti e 24 assenti.
(A.Adige 13/8/1949) Sul Doss Trento si rinviene la salma del bolzanino Guardino Rosso, 57enne, impiegato della Cassa di Malattia, "implicato in alcune equivoche vicende". Si accerterà il suicidio.
(A.Adige 14/8/1949) "Verrà ricostruito il teatro Verdi?- La perizia dei danni inviata al Ministero" dei Lavori Pubblici.
(A.Adige 17/8/1949) Si conclude il periodo di massimo afflusso della stagione turistica. Stante il tutto esaurito, in occasione della parentesi ferragostana numerosi turisti si sono dovuti accampare in piazza Walther, dormendo nelle loro auto.
(A.Adige 18/8/1949) Un titolo: "Forse nel Duemila sarà restaurato il Duomo?" Altro titolo: "La chiesa dei Domenicani non verrà abbattuta, ma la sua ricostruzione è di là da venire".
(A.Adige 19/8/1949) Nei giardini del palazzo ducale avvengono quattro recite della Compagnia del Teatro Veneto, con Cesco Baseggio, Toti dal Monte, Marina Dolfin. Gli autori: Goldoni, Ruzante ed altri veneti. Gran successo. Il critico definisce lo spettacolo "raro e nobile", ben lontano da "insulsaggini" francesi o americane. Si trova che il parco ducale è assai adatto al teatro, e si ricordano le recite nei giardini della Biennale a Venezia e nei giardini di Boboli a Firenze.
Caso Gaifas. Il perito accerta che effettivamente i fori aperti nel corpo di Enrico Gaifas non sono compatibili con un proiettile di pistola cal. 9, ma potrebbero essere stati provocati da una calibro 6,35. Anche il comportamento della Jackson, rientrata negli USA, non appare chiaro. Conosceva il Gaifas?
"Sono la contessina Ruvoli Dalla Rosa", ma sparisce dopo qualche giorno con centomila lire sottratte alle suore del Centro Italiano Femminile.
(A.Adige 21/8/1949) "Che cosa farai da grande?" I maschietti vorrebbero fare l'ingegnere, la femminucce invece la maestra o la sarta.
(A.Adige 24/8/1949) La prima tumulazione nel nuovo cimitero di Bolzano avvenne il 21 ottobre 1930. Da allora sono state tumulate circa 15.000 salme, ma il cimitero appare tuttora brullo e disadorno. Manca tutto, perfino i vialetti che dovrebbero portare ai tumuli. Dilaga in compenso la gramigna.
L'attrice Dolores Del Rio appare in due film al "Centrale" e al "Giarda": "Abbandonata" e "La guida eroica".
(A.Adige 25/8/1949) Un corsivo curioso incomincia così: "Bolzano ha una sua vita notturno-mondana che si condensa, nelle ore piccole, in quel simpatico budello stradale che risponde al nome di via Museo. Con frequente disappunto dei buoni abitanti della contrada, il riposo notturno non è sempre rispettato e specie nelle notti di sabato gli ubriachi elevano alte e stonate le loro canzoni. Ma l'altro ieri, il fresco incanto della notte agostana, non fu rotto dal solito intem-perante vociare dei nottambuli impenitenti. Da un noto locale, ove l'ospitalità viene sfornata sotto il segno augusto della pasta asciutta alle vongole e della pizza alla napoletana, scaturì limpido e puro, come il trillo di un usignolo in una mattinata di primavera, il canto di una donna". Accorre un vigile per elevare contravvenzione, ma resta perplesso. Il cronista annota le sue parole: "Canta abbastanza bene: per questa volta passi!" Chi cantava - seduta con i suoi amici ad un tavolo - era la soprano di fama mondiale Toti Dal Monte, venuta a Bolzano per le recite della Compagnia del Teatro Veneto, che dal canto negli anni era passata alla commedia.
(A.Adige 28/8/1949) Il presidente del consiglio Degasperi inaugura in val Venosta le centrali idroelettriche di Castelbello e Glorenza.
(A.Adige 31/8/1949) "Le nuove banconote da 50 e 100 lire - sono brutte ma hanno il pregio grandissimo della pulizia". Si ritireranno le A.M. lire, stampate dalle forze d'occupazione americane.
(A.Adige 1/9/1949) Da San Leonardo in Passiria: "I carabinieri in questi giorni hanno tratto in arresto cinque affiliati di Carlo Gugler, il noto bandito della val Passiria ucciso in un conflitto a fuoco il 20 marzo 1947. Con questa ultima brillante operazione (...) si può dire compiuta una delle più difficoltose operazioni di polizia di questo dopoguerra".
(A.Adige 2/9/1949) Gli indici di mortalità sono in progressiva diminuzione: "Dal 25 per cento su ogni 10.000 abitanti del 1901, al 6 per cento del 1948".
(A.Adige 3/9/1949) Il pianista Arturo Benedetti Michelangeli è stato operato d'urgenza a Bari per una appendicite. Sarà comunque a Bolzano per il concerto inaugurale del concorso Busoni.
Al Maso della Pieve una Lambretta finisce frontalmente contro un camion. Muore lo scuterista 25enne Adone Bertoldi.
(A.Adige 8/9/1949) La "Taverna Municipale" riapre i battenti dopo un lungo periodo di inattività dovuto alla guerra. Concertini serali per allietare le cene.
Al Lido in un triangolare di gli atleti di Innsbruck prevalgono su quelli di Bolzano e Trento.
(A.Adige 10/9/1949) Il ministro Jervolino inaugura il ricostruito palazzo della Posta centrale.
Un commerciante bolzanino, il 57enne Guido Recla, finisce contro un muro con la sua 1100 lungo la vecchia strada di Merano, a San Maurizio, e muore.
(A.Adige 13/9/1949) "Inaugurata solennemente dal ministro Lombardo la seconda Fiera internazionale di Bolzano". Il giornale elenca ben 55 autorità, ma "molte altre autorità erano frammischiate alla folla, e pertanto non possono essere ricordate". Gli espositori sono 1.049 dei quali 395 stranieri (undici Paesi). Nel tardo pomeriggio il ministro ha inaugurato - manifestazione di contorno - una mostra d'arte medievale nel Museo.
"L'inaugurazione della Fiera"
(A.Adige 14/9/1949) Titolo: "Un appello alla cittadinanza - per la ricostituzione del centro donatori di sangue".
Al Conservatorio suona il pianista Nikita Magaloff.
"Dei carabinieri non ho paura. Ai carabinieri e agli italiani io c... in bocca". Il Tribuale infligge pertanto al 30enne Luigi Rieder da Sarentino 10 mesi di reclusione.
(A.Adige 15/9/1949) Attraversa la statale tra Oltrisarco e San Giacomo, viene investito da un camioncino e muore all'istante. Lo sfortunato si chiama Giuseppe Tommasi.
(A.Adige 16/9/1949) Due famiglie in affitto in una baracca ai "Piani" sono in ritardo con i pagamenti. I proprietari, i fratelli Urbano e Valerio Borgogno, abitanti in via Rosmini, salgono sul tetto della baracca e ne tolgono le tegole. Viene la pioggia e le due famigliole (un bambino di appena 10 giorni) si trovano al bagnato.
Al "Boccaccio" ed al "Centrale" si proietta "La mano della morta", "un film di una drammaticità insuperabile, la tragedia non ha precedenti, gli odii (sic) sono accaniti, le passioni inesauribili". Si proietta anche "Cielo giallo", in cui "sotto un sole implacabile le passioni si urtano con una intensità primitiva".
(A.Adige 17/9/1949) Il primo ministro Degasperi visita la Fiera. Il sottosegretario Canevari inaugura la mostra zootecnica. Si annuncia per l'indomani un grande corteo folkloristico.
E inoltre "domani si inaugura il teatro del Circolo Minerva", sito all'interno di via Napoli, ove attualmente (2011) si trova la chiesa "Sacra Famiglia". I posti disponibili sono 600. Due gruppi d'arte drammatica presenteranno due brevi lavori teatrali, uno tratto da Goethe in tedesco, l'altro in italiano di Goldoni.
(A.Adige 20/9/1949) Al Conservatorio dà concerto il duo pianistico Gorini-Lorenzi; si tratta di una manifestazione di contorno alla Fiera.
(A.Adige 22/9/1949) Alla Fiera sona la banda dei carabinieri.
(A.Adige 23/9/1949) A Castel Roncolo va in scena il "Faust" di Goethe, nella lingua originale.
(A.Adige 27/9/1949) La Fiera chiude. Si sono conclusi affari per due miliardi. Oltre 200.000 i visitatori.
(A.Adige 29/9/1949) Un titolo: "Come l'Italia è andata incontro - ai mutilati di lingua tedesca - Venti milioni spesi sino ad oggi per 1.400 appartenenti alla ex Wehrmacht".
(A.Adige 30/9/1949) Al cine-teatro "Druso" Silvio Gigli presenta la trasmissione radiofonica di successo "Botta e risposta".
Silvio Gigli a Bolzano in "Botta e risposta". Viene "interrogato" Ettore Frangipane
Danno fastidio alla circolazione le vecchie rotaie del tram, non ancora asportate. Il giornale in proposito titola: "Si aspetta proprio il morticino?"
(A.Adige 1/10/1949) Iniziano le manifestazioni per l'adunata nazionalre degli alpini. A sera al conservatorio grande concerto con Gianna Pederzini, tra gli altri. Suonerà l'orchestra Filarmonica di Milano
Il corteo si snoderà da piazza Walther al monumento alla Vittoria. Previsti 30.000 alpini.
Si sono svolte manifestazioni anche a Merano ed a Brunico, ove il vescovo castrense ha presenziato alla posa della prima pietra del ricostruendo monumento all'alpino, abbattuto in epoca nazista. Ma anche questa successiva versione del monumento, meno "aggressiva" della prima, sarà successivamente distrutta dai dinamitardi sudtirolesi.
Brunico: la seconda versione del monumento all'Alpino, a sua volta distrutta.
(A.Adige 5/10/1949) Due moto si scontrano alla diramazione tra le vie San Quirino e Venezia. Muore il commercianti Dante Bassi.
Il Tribunale condanna a 8 mesi di reclusione il 19enne Giovanni Blaas, che nei pressi di Malles aveva sistemato un sasso da mezzo chilo su un binario della ferrovia "per divertirsi". Fortunatamente il convoglio fu fermato in tempo.
(A.Adige 8/10/1949) E' sabato. Il mercato settimanale lascia via Carducci e si trasferisce in piazza della Vittoria. Vigili e polizia stazionano in via Carducci per dissuadere i riottosi dall'allestirvi ugualmente i loro banchetti.
Ai cinema "Corso" e "Boccaccio" si proietta "Il mago di Oz", con Judy Garland.
(A.Adige 9/10/1949) Gli ambulanti fanno sciopero, salvo alcuni rivenditori di frutta e verdura. Gli "scioperanti" hanno inscenato la deposizione di una corona al monumento e sparso bollette puzzolenti.
Al teatro "Minerva" si è esibito il coro Lancia, subito seguito da un lavoro teatrale messo in scena dal Gruppo d'arte drammatica della Lancia. Seguiranno stasera due testi teatrali messi in scena dalla Famiglia Trentina.
(A.Adige 11/10/1949) Titolo: "Entro l'anno 1950 - si inizierà la costruzione del teatro Verdi". Non se ne farà però nulla.
Il chirurgo bolzanino Giovanni Reinstaller viene ucciso da un Trento a Ponte Aditge mentre con la sua moto sta attraversando un passaggio a livello privato, rimasto aperto.
Piazza Vittoria di sera è al buio. Non è possibile illuminarla?
Muore contro un autocarro all'imbocco ancora in terra battuta della zona industriale subito dopo ponte Roma, mentre procede con il suo scooter, l'ing. Ivo Degasperi, "combattente, reduce, decorato al valor militare".
(A.Adige 15/10/1949) Al cinema "Roma" si proietta "Riso amaro", con Silvana Mangano.
Si conferma per oggi, sabato, il mercato settimanale in piazza Vittoria. Gli ambulanti avevano proposto una soluzione intermedia: via Rosmini. Ma il consiglio comunale era stato di parere avverso.
A Bolzano si rubano in media tre biciclette al giorno. La questura istituisce uno speciale servizio.
(A.Adige 16/10/1949) "Affari buoni, molta folla al mercato di piazza Vittoria", giunto alla sua seconda giornata. Aumentano le bancarelle di frutta e verdura, ancora esigui gli altri settori: appena venti banchi sul consueto centinaio.
(A.Adige 18/10/1949) Inizia con i consueti riti religiosi l'anno scolastico, e il giornale si diffonde sulla consistenza delle scolaresche cittadine. Sono settemila gli scolari delle elementari, 3.554 gli studenti delle medie (2.172 ragazzi, 1.382 ragazze), di questi 266 frequentano il Conservatorio musicale. In 500 frequentano le parificate. Il giornale pubblica tutti i dati, scuola per scuola.
(A.Adige 20/10/1949) La Corte di Assise di Verona condanna a 10 anni il bolzanino Antonio Rabanser, 36enne, già condannato per altri reati dalla Corte d'Assise di Trento il 28 giugno '47 a 24 anni di reclusione, dei quali otto condonati. E' accusato di collaborazionismo e torture per il comportamento assunto quando, arruolato nella milizia nazista sudtirolese S.O.D., nel febbraio del 1945 avrebbe concorso in torture a partigiani, uno dei quali decedette.
(A.Adige 21/10/1949) Titolo: "Gravi vicende dell'ospedale civile - in una tempestosa seduta consiliare". Si riunisce infatti il consiglio comunale e si parla dell'ospedale. Il consigliere Ferrandi espone al sindaco un'interpellanza nella quale si adombrano cointeressenze del presidente dell'ospedale Bonelli nelle forniture, ed altro ancora. Risponde in aula l'accusato. Seduta tempestosa.
(A.Adige 23/10/1949) L'assessore comunale Claudio Emeri si dimette dal P.C.I., dissentendo "dagli orientamenti assunti dal partito dopo il giugno 1948, in seguito alla proclamata funzione dirigente dell'Unione Sovietica perché - secondo il suo pensiero - nulla è più lontano dal marxismo che attribuire ad un Paese messianiche funzioni di guida".
Terzo sabato di mercato in piazza della Vittoria. Ci si avvicina alla normalità e i visitatori crescono notevolmente. Gli ambulanti lamentano comunque un'insufficiente illuminazione: si sono ritrovati a smontare i banchetti all'oscuro. Evidentemente, il mercato si protraeva - a differenza di oggi - anche nel pomeriggio inoltrato.
(A.Adige 25/10/1949) L'assessore comunale Claudio Emeri si dimette dalla funzione di assessore all'igiene, ma non rinuncia al suo scranno di consigliere,
(A.Adige 26/10/1949) La Corte d'Assise condanna a 11 anni il 28enne Michele Renna e il 22enne Michele Grieco, operai pugliesi, che avevano ucciso colposamente durante una rapina a Morter di Laces la tabaccaia Kate Hanny.
(A.Adige 28/10/1949) Titolo e sottotitoli: "Guerra aperta fra polizia e ladri di biciclette - durante un rastrellamento notturno fermate 11 persone - un 'razziatore' colto in flagrante - Si cerca di individuare le officine di trasformazione".
(A.Adige 29/10/1949) Pugilato al "Druso". Gino Bondavalli da Reggio Emilia batte ai punti il bolzanino Antonio Di Curti.
(A.Adige 5/11/1949) "Il riconsacrato monumento alla Vittoria - restituito all'amore di Bolzano italiana". Durante la celebrazione della festa delle Forze Armate vengono scoperte le restaurate erme dei tre martiri trentini, vandalizzate durante il periodo dell'occupazione nazista.
(A.Adige 6/11/1949) Proseguono le polemiche all'ospedale civile, ove è sotto accusa il presidente Bonelli. Nel mese di luglio sua moglie, in vista di un parto prematuro, vi si era fatta ricoverare in una stanza a pagamento, facendovosi poi curare da personale esterno. Indignazione del primario competente Bidoli, levata di scudi degli altri medici, ricorsi, denunce e prese di posizione anche a livello nazionale, perfino da parte dell'Associazione nazionale ginecologi e dalla Confederazione medico-ospedaliera italiana.
(A.Adige 8/11/1949) Dante Ardemagni, direttore di un bar in viale della Stazione, vince 13 milioni di lire al concorso settimanale della SISAL (oggi Totocalcio) azzeccando 12 risultati (e inoltre anche i due risultati di riserva).
(A.Adige 11/11/1949) Nello mese di luglio era deceduto il 52enne Turiddu Filidei, militante comunista. I suoi familiari fecero presente che per espressa volontà del defunto i funerali si sarebbero svolti con rito civile, senza presenza di religiosi. Il comune dispose pertanto l'inumazione nel settore "acattolico". E così avvenne. I parenti però protestarono chiedendo che la salma fosse esumata e inumata tra le altre. La decisione venne allora demandata al consiglio comunale, dove il caso verrà ora illustrato dall'assessore all'igiene Claudio Emeri, da poco dimessosi dal PCI. Il settore "acattolico", precisa Emeri in una sua memoria, ospita 21 salme appartenenti a 10 suicidi, 4 ortodossi, due apolidi (religione ignota), un non battezzato ed altri quattro defunti di religione non conosciuta o dichiaratisi acattolici. Queste discriminazioni, dice Emeri, vanno eliminate. Il cimitero è del comune e va gestito democraticamente: pregiudiziali religiose non sono ammissibili. In consiglio comunale nei giorni prossimi è previsto un dibattito acceso.
Il settore degli "acattolici", oggi
(A.Adige 13/11/1949) Severe limitazioni per il consumo dell'elettricità. Tra l'altro, si dispone il divieto di illuminazioni pubblicitarie e delle insegne commerciali prima delle 16 e dopo la 20. L'erogazione di energia elettrica sarà sospesa quotidianamente dalle 13,30 alle 16,30.
(A.Adige 15/11/1949) Titolo: " Sta diventando una realtà il nuovo teatro di Bolzano". Un lungo articolo firmato da G.Amonn (l'assessore comunale Walter Amonn?) pone tre interrogativi: 1) dove costruirlo? 2) Quale capienza dovrà avere? 3) A quali esigenze dovrà rispondere? Recentemente una delegazione a Roma del comune, con il sindaco Ziller e della quale G.Amonn aveva fatto parte, aveva ottenuto dal ministro ai lavori pubblici Tupini solide assicurazioni. Ma non se ne sarebbe fatto niente.
(A.Adige 16/11/1949) Titolo: "A Bolzano il primato del costo della vita". "Nella loro generalità i prezzi superano localmente quelli della stessa Milano". Il cronista ha ottenuto in comune termini di raffronto molto indicativi con altre città d'Italia. "Per il pane bianco (non tipo) si va da un minimo di 110 lire (a Ferrara e a Padova) a un massimo di 140 (Bolzano e Cremona); a Milano il pane, bianco costa 130 lire. La pasta tipo tessera più a buon mercato si aveva in luglio a Ferrara e Padova per 120 lire il chilogrammo; a Cremona, si comprava per 121, a Milano per 125, a Bolzano per 166! Per la pasta bianca siamo al terzo posto della graduatoria: il massimo è detenuto da Cremona con 188 lire; Trento è a 181; Milano a quota 186, Bolzano a 180, mentre a Padova (beati i padovani) la media è di sole 132 lire il chilogrammo ecc."
(A.Adige 17/11/1949) In consiglio comunale il lungo, atteso dibattito sul regolamento per le inuminazioni degli acattolici nel cimitero. L'assessore Emeri (vedi cronaca dell'11 novembre) espone la sua tesi: abolizione del settore degli acattolici. Se questo rimane, lasciare la scelta del luogo al morituro o ai suoi familiari e parenti. Non dal comune e tanto meno dall'autorità ecclesiastica, che in materia non ha competenza. Dibattito lungo e acceso, DC e SVP si orientano contro la tesi di Emeri: Bertorelle (DC) propone addirittura di lasciare la scelta all'autorità ecclesiastica. Per tagliare la testa al toro Corsini (DC) propone di soprassedere e passare ad un altro tema: l'aumento degli stupendi al personale dipendente. E così avviene.
(A.Adige 18/11/1949) Il tre novembre era stata rinvenuta in fin di vita nell'abitazione del portiere dell'ospedale di Gries la 21enne Carolina Niccolini, recentemente assunta come cameriera. La scoperta era stata fatta dalla moglie del portiere, che era scomparso. La Nicoletti, avvelenata da medicinali, muore all'ospedale centrale priva di conoscenza. Ora il portiere - il 45enne Antonio Lanziner - viene trovato morto, avvelenato da medicinali, su una panchina di Livorno. Due suicidi?
(A.Adige 19/11/1949) Visto il costo elevato della vita la Federazione autonoma degli statali di Bolzano chiede per gli impiegati residenti in Alto Adige un'indennità speciale di disagiata residenza. La vita in Alto Adige è più elevata che altrove soprattutto a causa del movimento turistico.
(A.Adige 22/11/1949) La piccola Rosalia Bressan, tre anni, cade in un mastello d'acqua bollente e muore. Abitava in via Udine.
A Chiavari si svolge il primo concorso per cantanti lirici. Vince il primo premio la bolzanina Laura Cagol, allieva del Conservatorio Monteverdi. La soprano muterà il suo cognome in Carol, effettuerà una carriera artistica di buon livello e sposerà il baritono Giangiacomo Guelfi.
Laura Carol e Giangiacomo Guelfi (1978)
(A.Adige 24/11/1949) "Il primato di Bolzano nel carovita - confermato dalle statistiche ufficiali". Si confrontano nuovamente i prezzi dei prodotti alimentari: Bolzano è più cara rispetto a Trento, Verona, Padova, Milano, Parma, Ferrara e Cremona, città scelte per il confronto.
(A.Adige 25/11/1949) Stasera al Conservatorio suona il pianista Arturo Benedetti Michelangeli.
(A.Adige 26/11/1949) Sono troppe 30 lire per una tazzina di caffè" - "Nelle altre città d'Italia il prezzo, malgrado l'aumento della miscela, è rimasto a 25 - Secondo una statistica il costo di un caffè non dovrebbe essere superiore a 20 lire".
(A.Adige 27/11/1949) Una storia:
Alla questura di Bolzano giunge dal centro minorenni di Venezia la richiesta di fare indagini e rintracciare parenti di un ragazzo solo, autore di furti di biciclette. "Il ragazzo, completamente sprovvisto di documenti di riconoscimento venne fermato lo scorso aprile ad Asolo in provincia di Belluno e da qui fu poi mandato a Venezia. Interrogato sulla sua identità e su eventuali parenti e conoscenti, il giovane raccontò una lunga e dolorosa odissea, iniziatesi nel '44, allorché la sua casa fu distrutta da un bombardamento.
Afferma di chiamarsi Sergio Gallioli fu Ferdinando, nato nel 1934. Suo padre era un tedesco e sua madre sì chiamava Maria Carolina ed era nativa di Bolzano. Il ragazzo nacque in Germania dove risiedevano i suoi genitori. All'età di due anni venne poi in Italia, e precisamente a Bolzano nella casa ereditata dalla madre in seguito alla morte della nonna Eusebia. La loro abitazione era in via S. Vigilio, a sinistra della stazione ferroviaria e fu poi distrutta completamente dai bombar-damenti, in uno dei quali perse i genitori ed i dur fratelli più giovani, che si chiamavano Lorenzo e Bernit. Ricorda anche che il suo maestro sì chiamava Mario.
Solo, e senza casa il bambino fu preso da una compagnia di soldati della Wehrmacht e portato nella colonia agricola di Carbonera in quel di Treviso. Di lì si allontanò, vivendo di espedienti fino a che non fu fermato e portato a Venezia".
(A.Adige 29/11/1949) Un'altra storia:
"Sabato, per trovare riparo dalla pioggia che aveva letteralmente allagato il miserabile locale ove era ricoverata la sua famiglia, l'operaio Carlo Fedrizzi (...) ha dovuto rifugiararsi con la moglie e i suoi quattro bambini nella sala d'aspetto di terza classe della stazione ferroviaria. Tornato dalla prigionia, Carlo Fedrizzi aveva trovato alloggio nell'appartamento di un cognato, in uno stabile diroccato di via Brennero al n. 22. Si tratta di un lungo edificio ad un solo piano entro il quale si installarono nell'immediato dopoguerra numerosi senza tetto. Lo stabile qualche tempo fa fu ceduto dal proprietario ad una ditta locale la quale provvide a notificare lo sfratto agli inquilini che lo occupavano. Il cognato del Fedrizzi, titolare dell'alloggio, dietro pagamento di una certa somma, accettò di lasciarlo. Ma Carlo Fedrizzi altro non ne aveva. Dove andare, dunque? Un giorno (egli era al lavoro e anche la moglie era as-sente) i nuovi proprietari del locale provvidero di propria iniziativa a trasportare tutto il suo mobilio nello scantinato sottostante all'alloggio, una specie di topaia umida e buia larga 3 metri per 2,50, priva di luce elettrica, e soggetta a periodiche inondazioni". Intanto la società proprietaria dello stabile tenta una prima volta di dare l'avvio ai lavori di demolizione, ma vi si oppongono le donne dei senza tetto. Un secondo tentativo va a buon fine, e l'impresa demolisce il tetto e i pavimenti del primo piano. "La volta del misero stambugio dei Fedrizzi rimase cosi completamente allo scoperto. In tali condizioni l'acqua caduta in questi giorni non poteva non recare logicamente un danno irrimediabile. Sabato nella misera stanza incominciò a filtrare l'acqua, anche dall'alto, dapprima in modesta misura, poi in quantità sempre più crescente. I quattro bambini piangevano disperatamente. Prendendo i più piccoli in braccio (il maggiore conta 11 anni, il minore ha appena 19 mesi) i coniugi Fedrizzi uscirono all'aperto, sotto la pioggia che continuava a cadere e si recarono in questura a chiedere un riparo. Li portarono, come abbiamo detto, nella sala d'aspetto della stazione ferroviaria, dove i bimbi poterono dormire (...). Il maltempo di questi giorni molto danno ha recato in tutti i miserabili tuguri deve vivono in promiscuità e tra disagi incredibili, molti diseredati che non hanno una casa degna di questo nome".
(A.Adige 1/12/1949) Al cine-teatro "Corso" si va in scena con la "Butterfly", cast ridotto al minimo ma dignitoso. "Il maestro Giovanni Fratini ha fatto tutto quello che era possibile con due prove ed una orchestra ridottissima". Seguirà la "Traviata" con il maestro Torri cui il cronista attribuisce il merito di aver saputo condurre in porto, sia pure a fatica, la traballante e sconnessa navicella dello spettacolo".
(A.Adige 4/12/1949) Dopo venti giorni e 36 udienze si conclude in Tribunale il processo per un vasto giro i irregolarità nella vendita di automobili e residuati bellici da parte dell'ARAR (Azienda rilievo e alienazione residuati). Il dottor Rocco Curcio, riconosciuto colpevole di peculato continuato ed altri reati, viene condannato a due anni e 10 mesi di reclusione. Assolti a vario titolo gli altri imputati.
(A.Adige 8/12/1949) A firma Andrea Mascagni appare una "lettera aperta al direttore generale del teatro", in cui si prende posizione contro la breve stagione lirica al "Corso", che ha proposto due esecuzioni della "Butterfly" e due della "Traviata". Palcoscenico insufficiente, orchestra ridotta a 37 elementi, un coro di sole dieci persone improvvisato in loco, solo cinque ore e mezza di prove per ciascuna delle due opere, risultato disastroso. "La nostra città ha una tradizione musicale diversa (...). Improvvisamente in questo clima di maturità musicale (le stagioni liriche al "Verdi", il Conservatorio, la Società dei concerti, il premio Busoni, ndr) piomba tra capo e collo una stagione lirica che non ha onorato l'arte, non ha onorato il teatro italiano, non ha fatto onore al Paese".
Al "Boccaccio" va in scena "Giovanna d'Arco", con Ingrid Bergman.
(A.Adige 16/12/1949) Arturo Benedetti Michelangeli suona a Bolzano. Il giornale titola: "Ovazioni a Benedetti Michelangeli - e all'orchestra del M° Nordio". Ha suonato l'orchestra da camera del Conservatorio, che ora andrà in tournèe col famoso pianista. Eseguite musiche di Bach, Mozart, Martucci, Haydn e Schumann. Sala strapiena, gran successo. "Poi ha avuto inizio la serie dei bis. Quanti? E' difficile dirlo, ché la generosità graziosa del concertista ieri sera non ha avuto limiti". Il critico entusiasta è g.bar.
(A.Adige 17/12/1949) Nevicate intense. "Il traffico assicurato sulle strade del fondovalle".
(A.Adige 20/12/1949) Fermati e tradotti da Trento a Milano, a disposizione dell'autorità giudiziaria (ma si apprenderà poi che si tratta del controspionaggio) il dott. Mario Carrozzini e il fotografo Aldo Pedrotti, fratello di Enrico, che gestisce a sua volta a Bolzano un prestigioso studio fotografico. Furono partigiani (anche Enrico), attualmente iscritti al partito comunista. Non si sanno le ragioni del provvedimento.
"Eccessi della coabitazione - nella zona popolare - Fino a 11 persone in una stanza alle semirurali". Altro titolo: Schiaffeggiato da una donna - il direttore dell'Ufficio del Lavoro - La miseria e la disperazione stanno alla base di questo episodio increscioso, compiuto dalla moglie di un disoccupato ammalato di t.b.c."
Il 5 luglio 1947 in un'occasione festosa apparvero sul campanile di Naturno due bandiere: quello bianco-gialla del Vaticano, e quella bianco-rossa del Tirolo. Intervennero i carabinieri che ne disposero l'allontanamento: Il parroco, il sagrestano e un suo aiutante appaiono ora in Tribunale per "esposizione non autorizzata di bandiera straniera". Il parroco si chiama fuori ("non ne sapevo nulla"), gli altri due vengono amnistiati perché il reato viene declassato dal giudice a semplice contravvenzione.
(A.Adige 21/12/1949) "Qualcuno ha pensato al Natale di Linda Gobbato". L'industriale Guido Pippa ha donato alla "schiaffeggiatrice" di via Milano 26 (vedi notizia del giorno 20) diecimila lire, assicurando inoltre alla famigliola legna per tutto l'inverno prossimo.
Scandalo di portata nazionale in seno all'Associazione reduci. Si parla di 390 milioni sottratti da dirigenti dell'associazione. Lo scandalo è emerso a Bolzano, dove pare che siano giunti da Roma pacchi-dono non regolarmente distribuiti. Il segretario della federazione altoatesina, Aurelio Minoli, fu addirittura malmenato dai dirigenti bolzanini perché non parlasse. Roma inviò un commissario straordinario, si fecero pressioni perché la cosa non emergesse, ma dello scandalo si è saputo ugualmente.
(A.Adige 22/7/1949) Nuovi aiuti (denaro e generi alimentari) alla famiglia Gobbato in difficoltà. Altri cittadini recapitano denaro e alimentari.
Caso Carrozzini-Pedrotti: permane il mistero. I due fermati si troverebbero in una località del Lago Maggiore, per essere interrogati. Ma la cosa non è vera.
(A.Adige 24/12/1949) "Giacimenti petroliferi in val Venosta sarebbero stati scoperti da un rabdomante". Il petrolio rilevato in val Martello. Ma è una bufala.
(A.Adige 27/12/1949) Inizia il funzionamento del "rapido delle Dolomiti", che collega Milano a Dobbiaco. Il viaggio inaugurale del "treno azzurro" viene funestato da un incidente in val Pusteria, ove ad un passaggio a livello rimasto aperto il treno invece un autocarro dell'ANAS. Una decina i feriti, tra i quali il conducente del convoglio. Fugge la moglie del casellante, che avrebbe dovuto abbassare le sbarre.
Il vecchio cimitero sorgeva dietro al duomo.
"Il piano regolatore della città di Bolzano". "Sorgeranno strade e palazzi nell'area del vecchio cimitero". Si tratta, tra l'altro, dell'attuale via Alto Adige.
Il caso Carrozzini Pedrotti. Il giornale scrive di "presunte rivelazioni di piani militari e documentari topografici a emissari rumeni".
(A.Adige 31/\12/1949) Il comune di Bolzano dispone l'estinzione del prestito civico del 1920.
I primi scooter in piazza della Vittoria (1952)