Bolzano scomparsa


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1851

Cronache del passato > 1850-1854

1/1/1851 Al consiglio comunale di Dodiciville si torna a parlare dell'ipotesi dell'unificazione del comune con quello di Bolzano. La cosa avverrà, ma sessant'anni più tardi.
4/1/1851 Si invita la cittadinanza a conferire regali per i poveri, in vista di una prossima lotteria di carnevale.
8/1/1851 Si mette mano allo statuto della casa da gioco ("Casino") costituita nel 1804.









Il "Casino" era ospitato in palazzo Pöck.

11/1/1851 "Ieri sera il nuovo borgomastro (di Bolzano) signor Anton Kappeller, in segno di reverente omaggio, è stato accompagnato alla sua abitazione con una fiaccolata". Con un'inserzione a parte il neo-borgomastro ringrazia.
Una lettera: "Qualcuno vorrebbe sapere prima di morire di quali e quanti meriti abbia bisogno per poter essere ammesso (in cimitero) al porticato che ospita i più meritevoli". La lettera è firmata: "numerosi cittadini di Bolzano".
18/1/1851 Con dispaccio telegrafico da Innsbruck si informa che prossimo parroco del duomo di Bolzano sarà l'attuale parroco di Rovereto (nel testo originale "Roveredo") Benedetto Riccadonna.
Il nuovo borgomastro invita ad una sottoscrizione per erigere un monumento allo scultore Anton Reinalter, gloria locale recentemente scomparsa. Nei giorni a seguire il figlio del defunto, a sua volta scultore, si promuoverà pubblicamente attraverso il giornale, per poter ottenere l'incarico.
22/1/1851 Ad appiano un prete cappuccino con facoltà taumaturgiche guarisce corpo ed anima, con un olio miracoloso. Folla. Padre Norbert resterà pochi giorni ancora: occorre affrettarsi.
25/1/1851 "Il progetto per la difesa del nostro Land è ora definito". Si costituisce il corpo dei Landesschützen, milizia locale destinata a difendere il proprio territorio da agg4ressioni esterne ed a garantire l'ordine interno. Vi si può accedere come volontari già a 17 anni.
5/2/1951 E' in vendita un calesse (di seconda mano? ndr). Dettagli presso la libreria Eberle.
12/2/1951 Appare un lungo avviso nelle due lingue. Trascriviamo, per sottolinearne l'originalità, l'incipit di quello in italiano: "Il sottoscritto che da 10 anni è stato il direttore della Zienda del Nobile Sig. Cristoforo de Birti di Rovereto in Vadena alli masi Pettamer e Carnel, ora per essere divenuto possidente in Brannzoll ha lasciato il suo servizio col scorso San Martino 1850 di questa Signoria. Così benché possidente con molti affari suoi, offre nulla ostante la sua servitù a qualunque ne volesse approfittare nelle sottoscritte sue cognizioni di cultura italiana ecc.ecc." . Termina con la firma: "affettuoso servitore Giov. Batt. Bato".
15/2/1851 Nella cattedrale di Trento il principe arcivescovo Johann N. von Tschiderer ha consacrato prevosto di Bolzano mons. Benedetto von Riccabona; assistevano gli abati di Gries e Novacella.
19/2/1851 Il nuovo prevosto Benedikt von Riccabona zu Reichenfels giunge a Bolzano. Autorità e clero gli vanno incontro fino a Laives, e da lì lo accompagnano fino alla sede parrocchiale di Bolzano, trionfalmente adornata. Nella sala: canti ed altro, poi fiaccolata nel cortile e banda musicale. Il presule viene accompagnato in duomo dove lo attende una gran folla, ed inoltre altre autorità con l'arciduca Ranieri d'Austria, la consorte e i figli. Te Deum. Ritorno in parrocchia ove i festeggiamenti e i discorsi proseguono.
1/3/1851 Viene decorato con la croce d'oro del merito ("Verdienstkreuz") il neo eletto borgomastro di Bolzano, Anton Kappeller. Si era reso meritevole per aver difeso il Land nel corso del "memorabile anno 1848".
Il giornale si sofferma a lungo su una tempestosa assemblea svoltasi a Chiusa relativamente alla fluitazione del legname lungo l'Isarco. C'è sul tema una regolamentazione "italiana" risalente al 1810 (regno d'Italia napoleonico) e una successiva concessione del 1834 (imperialregio circondario di Brunico). Quale regolamento applicare nei confronti della richiesta dei signori italiani ("wälschen", ossia trentini) Lazzari e Vallotti, che vorrebbero ricorrere a quello napoleonico del 1810, mentre i comuni della zona rivendicano quello asburgico? Si viene agli insulti, quasi alle mani. Il giornale chiosa che in casi del genere non se ne deve fare un problema di "tedeschi" e "italiani", ma un problema di diritto.
4/3/1851 Giura - nel salone del palazzo mercantile - il nuovo borgomastro Anton Kappeller, presente il presidente del circondario conte von Fünfkirchen, giunto da Bressanone. Autorità, folla. Il borgomastro uscente Franz Mages presenta a quello entrante il personale del comune, e in un lungo discorso, riportato per intero dal giornale, ricorda l'attività espletata dalla sua elezione, avvenuta nel 1822, dedicando spazio anche al colera del 1836. Pranzo, altri discorsi che saranno riferiti, sempre per intero, nelle edizioni dei giorni successivi.
8/3/1851 Gran ballo carnevalesco lunedì 3 marzo. "Dobbiamo riconoscenza alla grandiosa munificenza di una eletta dama" che ha procurato la presenza del complesso musicale militare "Baden", facendolo giungere espressamente "dalla lontana Trento". La festa è stata onorata da sua altezza imperiale l'arciduca Ranieri e dalla sua consorte arciduchessa Elisabetta, al cui fianco appariva anche la giovane principessa Wasa. La festa "è stata aperta dall'ingresso di 16 coppie che, dirette da un maestro di cerimonia e indossanti ricchi costumi ispirati a quattro diverse epoche, hanno percorso due volte la sala al suono di una chiassosa polonaise, poi tradottasi in un'armoniosa quadriglia davanti alle personalità più elevate". Il giovane arciduca Ranieri indossava un costume da cavaliere ispirato ai suoi eletti antenati. La festa è durata fino alle ore piccole. "Non si è mai vista a Bolzano una festa da ballo più bella di questa".
15/3/1851 Inizia una serie di lunghi articoli sull'opportunità della fusione tra i comuni di Bolzano e Dodiciville.
29/3/1851 Si apre a Bolzano la prima udienza pubblica della Corte di Assise. La prima udienza è quella dello Stato contro Josef Wishaber (Termeno), in manette, imputato di furto. Segue un altro processo per furto. Le udienze vengono descritte minuziosamente nei dettagli.
La cadenza delle fiere bolzanine. Un avviso del borgomastro Kappeller appare tanto in tedesco che in italiano. "Notificatione. In conseguenza delli Privilegi dalla grazia Sovrana impartiti alle libere fiere di Bolzano avranno queste anche per l'avvenire a prendere principio alli giorni legalmente stabiliti. Questi sono:
1- per la fiera mezza Quaresima il primo giorno di lavoro dopo la terza Domenica di Quaresima;
2- per la fiera Corpusdomini il primo giorno di lavoro dopo la festa medesima;
3- per la fiera S.Bartolomeo il primo giorno feriale dopo la festa della natività di Maria Vergine;
4- per la fiera di S.Andrea il primo giorno feriale del mese di dicembre.
La durata di ogni fiera è da computarsi in diecisetti consecutivi, compresi in questi li soliti due giorni di rispetto" ecc. ecc. Tra l'altro: "Si rende avvertiti i Signori fieranti, che ad ogni estero è proibito di vendere le sue merci prima o dopo li giorni legali di fiera". Il documento è firmato: "Il podestà A.Kappeller".









Il simbolo del Magistrato mercantile

2/4/1851 Prosegue - e così avverrà anche nei prossimi numeri - la dettagliata cronaca dei processi in Corte d'Assise. Non ne riferiremo, trattandosi di processi, per ora, di scarsa rilevanza.
Il re Massimiliano di Baviera, in incognito, giunge a Bolzano qualificandosi come conte von Werdenfels, e prosegue il suo viaggio verso il Garda.
5/4/1851 Una deputazione di Bolzano, unitamente a rappresentanti delle camere di commercio di Trento, Rovereto e Verona, si porta a Verona onde ringraziare Francesco Giuseppe per la costruzione della ferrovia Verona-Bolzano, e sollecitare l'inizio dei lavori. Questi - assicura il feldmaresciallo conte Radetzky - potrebbero iniziare già entro l'anno. Si assicurerebbe così un collegamento facilitato dalla Germania all'Italia, con sbocco nel porto franco di Venezia. Notizie da Venezia dicono che Francesco Giuseppe è stato accolto da una moltitudine esultante, oltretutto sorprendente se si tiene presente che solo due anni prima - ai tempi di Manin e Tommaseo - era pericoloso parlare tedesco per le vie della città. Francesco Giuseppe, dice il giornale, si sa esprimere in un "italiano scorrevole".
16/4/1851 Re Massimiliano di Baviera, reduce dal Garda e da Merano, soggiorna al Kaiserkrone, visita castel Roncolo, e poi torna a Monaco.
19/4/1851 La sessione di Corte d'Assise si conclude con un caso di infanticidio. E' la storia - a quei tempi frequente - di una giovane che si ritrova incinta e sopprime la sua creatura per non incorrere nelle ire dei familiari e non vedersi emarginata dalla società. Si chiama, stavolta, Maria Perfler e vive a Chienes. Con le attenuanti del caso viene condannata a 2 anni e mezzo di carcere duro.
30/4/1851 A Rovereto viene impiccato Giacomo Dalprà, di Rabbi, rapinatore ed assassino. Poco prima di essere giustiziato ha confessato un altro omicidio.
7/5/1851 Sua altezza imperiale l'arciduca Massimiliano d'Austria si ferma per alcuni giorni a Bolzano, e scende al "Kaiserkrone".
4/6/1851 Dopo aver assistito alle gare di tiro a segno di Merano, S.A.I. l'arciduca Giovanni è rientrato a Bolzano con la sua serenissima famiglia ed ha preso alloggio al "Kaiserkrone". Ieri si è fermato a pranzo dal suo illustrissimo fratello l'arciduca Ranieri (presumibilmente a palazzo Campofranco) . A sera la banda civica gli ha dedicato un concertino. Poi l'arciduca è ripartito per Graz.
14/6/1851 A grandi caratteri: "Invito pubblico". "Il consiglio comunale di Bolzano nel corso della seduta del giorno 3 ha dichiarato auspicabile l'istituzione di una Cassa di Risparmio ed ha invitato alcuni incaricati di avviare le necessarie premesse. L'utilità di un organismo che offre alle categorie dei lavoratori e dei dipendenti la possibilità di depositare i propri risparmi in fruttuosa sicurezza, e di conservarli per la vecchiaia o per giorni di disagio, per l'educazione e la crescita dei figli, non ha in realtà bisogno di essere illustrata, ma è sufficiente rimandare all'esempio di così tante città, che si propongono come istituzioni assistenziali grazie alle Casse di Risparmio da loro istituite" ecc. Le premesse necessarie sono due, spiega il documento: che vi siano dei cittadini disponibili e dei fondatori che si assumano l'iniziativa. Il lungo documento è datato 11 giugno 1851, ed è firmato dalla sezione del consiglio comunale incaricata della bisogna: dr. Hepperger, Franz Kofler, Dr. Larcher. Peter Mayrl, dr. Zallinger. Nasce così la Cassa di Risparmio di Bolzano.









La prima sede della Cassa di Risparmio di Bolzano

18/6/1851 Il quarto processo alla Corte d'Assise tratta un caso di omicidio. Il 26 aprile precedente (meno di un mese prima, pertanto) un carrettiere di nome Welponer, della val di Fiemme, reduce da Villa era sceso in un albergo di Montagna per trascorrervi la notte. Qui si è rinnovata una lite con il gestore Lordschneider, già avviatasi in un'occasione precedente, per una questione di denaro. Il Welponer colpisce il Lordschneider con una coltellata e lo uccide. Viene condannato a sette anni e mezzo di carcere duro.
5/7/1851 Georg Pfeifer della val d'Ega, disperso in Russia durante la campagna napoleonica, viene dichiarato ufficialmente defunto.
12/7/1851 Nella vecchia parrocchiale di Gries sono state celebrate le nozze d'oro di tre coppie.









Gries nel 1851. Sulla sinistra la vecchia parrocchiale.

19/7/1851 Pubblicità per collegamenti con carrozze tra Merano e Landeck e tra Villabassa e Bressanone.
23/7/1951 Era previsto per ieri l'arrivo del re e della regina di Sassonia, ma lo straripamento dell'Adige a Salorno ha reso la cosa impossibile: la carrozza non ha potuto procedere. Solo il re ha potuto arrivare a Bolzano facendo a piedi una deviazione in costa, in compagnia del conte Reichardt. L'arciduca Ranieri con la propria consorte Elisabetta di Savoia-Carignano gli sono andati incontro in carrozza e l'hanno accompagnato all'albergo "Kaiserkrone", dove il re era atteso da una compagnia della locale guarnigione. Ieri il monarca è stato ospitato dalla coppia arciducale e stamane è ripartito alla volta di Salorno dove ha raggiunto la famiglia e - variando il programma del viaggio - ha proseguito verso l'Italia. Lo straripamento dell'Adige non ha interessato solo Salorno, ma anche Egna e Bronzolo. Gli argini vanno rafforzati!
20/8/1851 In duomo si celebra una messa solenne per il genetliaco del Kaiser. Presente l'arciduca Ranieri, le autorità cittadine, grande folla, un reparto militare davanti alla chiesa ha sparato a salve. Scoppi di mortaretti.
23/8/1851 il comune bandisce un concorso per la costruzione di un nuovo ospedale. Il borgomastro Kappeller espone - a tutta pagina e nei dettagli - le decisioni assunte dal comune il primo luglio. Si precisa che l'ospedale dovrà poter ospitare 150 ammalati.
30/8/1851 Si pubblicizza la possibilità di ottenere ritratti fotografici, definiti dagherrotipi ("Daguerrityp-Portraits"). "Si lavora tutti i giorni e con ogni tempo dalle 8 alle 6 di sera". Il costo varia da 2 a 9 gulden. "Da notare che il prezzo per persona non è superiore a quello di una persona sola" (in altre parole, le foto di gruppo non costano tante volte quante sono le persone raffigurate). L'inserzione pubblicitaria è firmata "Jean Clement Rusca, dagherrotipista e fotografo, abitante in vicolo Gummer Nr 343".
10/9/1851 Sua altezza imperiale il signor arciduca Ranieri, che il giorno 6 era rientrato dal suo viaggio a Bad Gastein, riparte oggi con la sua serenissima famiglia alla volta di castel Winkl, nei pressi di Merano.









L'odierna via della Mostra con, sulla destra, palazzo Campofranco, residenza dell'arciduca Ranieri (1850).

17/9/1851 Il "Männerverein" apre una biblioteca per il prestito gratuito di libri ad artigiani. Sarebbe le prima iniziativa di questo genere nella monarchia danubiana. Ospita per ora 663 libri.
Si fa pubblicità ad un servizio di carrozze che collega Bolzano con Bressanone e Merano. Da Bressanone a Bolzano si impiegano cinque ore e un quarto, da Bolzano a Merano tre ore e in quarto. Da Bolzano le carrozze partono dall'odierna piazza della Mostra.
24/9/1851 Un uomo, pare di più figli, si suicida gettandosi nell'Isarco all'altezza di ponte Loreto, posto frequentemente utilizzato a tal fine.
4/10/1851 Sono giornate di pioggia e di notte il buio è totale. Aggirarsi nell'oscurità è pericoloso per la propria pelle e per i propri indumenti. Non potrebbe il comune prendere in considerazione l'istituzione di un servizio di illuminazione pubblica?
8/10/1851 Tutte le autorità presenziano ad un rito religioso in occasione del compleanno del Kaiser. Nei giorni a seguire, giuramento degli imperialregi impiegati.
Non si dica che a Bolzano il clima non sia buono. Nella vicina Gries quest'estate si sono festeggiate quattro nozze d'oro. In particolare Anton Prok e Magdalena Zelger (guardiaboschi) hanno avuto undici figli e 34 nipoti.
11/10/1851 Per il giorno 6 si annuncia la ripresa della stagione teatrale. L'impresario e regista Anton Schweizer rende noti i nomi degli attori, con i rispettivi ruoli. Sono 10 uomini e 8 donne, più il suggeritore. Nei due elenchi il primo attore è il sig. Heiderer, "primo giovane amoroso", tra le donne invece la signorina Blumlacher, "prima eroina ed amante tragica".
18/10/1851 Ieri è arrivata sua altezza reale la principessa Amalia di Sassonia col suo seguito ed è scesa all'albergo Kaiserkrone. Sua altezza imperiale Ranieri con la sua serenissima famiglia sono venuti a Bolzano dalla loro villeggiatura estiva a castel Winkl, in modo da incontrarla lungo il percorso e fare insieme un tratto di strada. La principessa riprenderà lunedì il suo viaggio verso Firenze.
In onore della principessa Amalia si reciterà in teatro "Il Padrino", commedia comica in tre atti di Benedix. Il piazzale antistante il teatro sarà illuminato. Il 21 invece è in programma, di Ferdinand Kaiser, "Junker e servo - oppure l'abete rosso".
22/10/1851 Ancora teatro. Domani "per festeggiare l'arrivo di sua altezza imperialregia il serenissimo arciduca Ludwig", si rappresenterà "Johannes Guttenberg, l'inventore di una nuova arte della stampa", in cinque quadri. I titolari dei palchi sono pregati di illuminarli. Sarà illuminata anche la piazza antistante il teatro.
1/11/1851 Il progetto della ferrovia Verona-Bolzano è terminato e lo manderà ora a Vienna per l'approvazione. Si ritiene che si possano iniziare i lavori nella primavera prossima.
5/11/1851 Continua a piovere. Sono minacciosi il Talvera e l'Isarco. Frane. "Pericolo di straripamento dlel'Adige sulla strada per l'Italia". L'Adige ha rotto a Salorno, Egna e Bronzolo. Gli abitanti di Salorno sono minacciati da altre due rotture degli argini.
Annunci teatrali: il 6 novembre "Hutmacher und Strumpfwirker, e il giorno 9 "La duchessa di Prasein - una notte di paura all'hotel Sebastiani".
22/11/1851 Le recite proseguono con altri lavori, così già il giorno 12 e poi il 22. Altre ne sono previste per il 23 e il 25, con lavori via via diversi, ma da ora in poi ne citeremo solo i più significativi. Comunque, l'attività teatrale era indubbiamente intensa.
Si fa pubblicità ai collegamenti in carrozza tra Bolzano e Lana.
29/11/1851 "La serenissima famiglia di sua altezza imperiale il signor arciduca Ranieri è da oggi in lutto in seguito alla notizia della dipartita della signora principessa Maria Cristina, madre di sua altezza imperiale la signora arciduchessa Elisabetta. L'insigne scomparsa era una figlia del principe Carlo Emanuele di Savoia Carignano, sposata in seconde nozze col principe di Montleart; è morta il 23 di questo mese a Parigi all'età di 72 anni".
3/12/1851 Nell'avvicinarsi delle feste alcune librerie fanno pubblicità ai loro volumi, intesi come strenne natalizie.
6/12/1851 Le comunicazioni tra Sarentino e Bolzano sono assai difficili, vista la scarsa praticabilità della strada. Il consiglio comunale di Sarentino ha deciso di costruire un nuovo itinerario di fondovalle. Si tratta per ora solo di un sentiero, che in futuro potrebbe però trasformarsi in strada carrozzabile. Per finanziare i lavori si dovrebbe comunque ricorrere ad un pedaggio, come avveniva in passato per il percorso di fondovalle, poi reso impraticabile dalle frane.
Un'inserzione in italiano: "Annunzio. Il sottoscritto si fa un pregio di offrire la sua servitù in qualunque siasi genere dell'arte sua, cioè di Pittore, Ritrattista, Figurista e Ristauratore; egli lavora in dipingere a olio, in miniatura, e a lapis, assume qualunque commissione di quadri d'ogni grandezza, e specie, Pale di Chiesa, ed altri. Egli dà pure scuola di disegno, col metodo il più semplice ed esatto. Nella lusinga di vedersi gentilmente onorato di pregiati comandi, assicura esattezza, buon gusto nonché prezzi i più miti, ed ha il bene di assegnarsi il devoto servo - Luigi De Guarnierri - Pittore. Recapito al Negozio del Sig. Gio. Thuille, ove trovansi anche ostensibili alcuni saggi".
Sul giornale, scritto interamente in caratteri gotici, gli annunci in italiano appaiono invece in caratteri latini.

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