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Cronache del passato > 1855-1859
Anche le cronache di quest'anno sono state desunte dalla "Bozner Zeitung", che usciva due volte in settimana, mercoledì e sabato. La redazione si trovava nell'odierna piazza Walther (vedi foto all'inizio delle cronache del 1850).
Si calcolava che nel settembre di questo 1857 gli abitanti della terra fossero 1.055.942.000. Oggi (febbraio 2012) sono invece 7.150.000.000
3/1/1857 La "Bozner Zeitung" esce listata a lutto per la scomparsa dell'arciduchessa Elisabetta d'Austria. La prima pagina è dedicata alla narrazione del rito funebre che si è concluso - il giorno 2 - con la traslazione della sua salma nella cripta del duomo. Lungo l'elenco delle autorità, convenute da Innsbruck, Merano, Bressanone, Trento: i suoi figli sono giunti da più parti dell'impero. Alle 9,30 autorità e corporazioni convengono in duomo. Ultimi omaggi alla salma esposta nella "piccola parrocchiale" (attigua al duomo e distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale) poi la salma viene traslata in duomo da un corteo variamente composto; le porte del duomo sono state intanto aperte alla popolazione, la salma viene deposta al centro del presbiterio, il principe arcivescovo di Trento officia la Messa funebre sulle note del Requiem di Mozart. Poi la salma, seguita dagli arciduchi figli della scomparsa, viene traslata nella sottostante cripta, dove già riposa il suo consorte, l'arciduca Ranieri d'Asburgo.
7/1/1857 Pubblicità in italiano: "Il sotto-scritto raccomanda al rispettabile Pubblico gli eleganti e durevoli suoi lavori da calzolajo promettendone prezzi i più discreti e prontezza nel servire. Antonio Filograna, maestro calzolajo in contrada dei Domenicani Nro 468".
10/7/1857 Il pubblico teatrale, insoddisfatto, scarseggia. Un'attrice si dà malata.
Un'inserzione pubblicitaria
14/1/1857 Un avviso firmato dal sindaco Kappeller: visto che il divieto di fumare in teatro da taluni non è osservato si fa presente ai contravventori che possono essere arrestati e sottoposti - in talune circostanze - anche a punizioni corporali.
17/1/1857 Messa funebre in duomo nella ricorrenza della scomparsa dell'arciduca Ranieri. Sono presenti tutte le autorità, le scolaresche, gli allievi dell'Elisabethinum e del Rainerum, una gran folla. Dopo il rito nel palazzo mercantile sono stati distribuiti ai bambini poveri indumenti di ogni genere, in ottemperanza a quanto deciso dal consiglio comunale nell'occasione della morte dell'arciduca, avvenuta nel 1853.
21/1/1857 Sono terminati i lavori per il restauro dell'altare gotico dei PP.Francescani e si ringraziano quanti hanno contribuito allo scopo con le loro offerte, a cominciare dall'arciduchessa Elisabetta - da poco scomparsa - e dal conte di Sarentino. Si ringrazia anche il restauratore, il giovane intagliatore J.Überbacher. Nell'articolo non lo si specifica, ma si tratta indubbiamente dell'altare di Hans Klocker di Bressanone, risalente all'anno 1500, ed ora sistemato sull'altar maggiore.
Particolare dell'altare di Hans Klocker.
28/1/1857 Un lungo articolo descrive l'importanza economica e strategica della costruenda ferrovia del Brennero.
31/1/1857 Il re di Baviera Massimiliano II transita da Bolzano col suo seguito, si ferma brevemente al "Kaiserkrone" e prosegue verso sud.
4/2/1857 Gli ostacoli che nell'estate scorsa hanno portato all'interruzione dei lavori per il nuovo ospedale sono stati rimossi. Pertanto il cantiere potrà proseguire la sua attività. Lo si apprende da Vienna.
Nella notte del 29 gennaio un postale ("Eilwagen") partito da Bolzano è stato oggetto di una rapina nei pressi di Volargne, "a 5 miglia da Verona". La rapina è stata perpetrata da nove individui che hanno imposto ai tre passeggeri che vi si trovavano (un commerciante di Bolzano e due ufficiali) di scendere, mentre il postiglione riusciva a fuggire nel buio. I rapinatori si sono impadroniti del denaro e di altre cose di valore di proprietà dei passeggeri, hanno poi tentato di aprire - ma invano - la cassaforte del postale, che hanno asportato e poi abbandonato. In questa si trovavano 40.000 zvanziche d'oro, di proprietà dell'impresa che costruisce la ferrovia Verona-Bolzano. La maggior parte dei rapinatori è stata assicurata alla giustizia: si trattava di gente di Parona.
Furto con scasso nottetempo negli uffici della Cassa di Risparmio, che si trovava all'epoca nel vecchio edificio di vicolo della Pesa. E' stata asportata una quantità di denaro che non viene precisata.
Un'inserzione pubblicitaria che testimonia la presenza nell'odierna piazza Walther di un negozio di specialità gastronomiche: "Echter Genueser Thunfisch in Oel, feine neue Salami, Mortadella, Zampini, Vondole e Codeghini, so wie auch Kampfin von bester Qualität, zu haben in der Spezerei-Waaren-Handlung con Fortunat Lazzari, auf dem Johansplatz".
Si indice una "Grande Tombola" per la quale si estrarranno nella Johannsplatz i seguenti premi: per il primo "Terno" (in italiano nel testo) 60 zvanziche, per il primo "Quaterno" 80 zvanziche, per il primo "Quinterno" 100 zvanziche, per la prima "Tombola" 240 zvanziche, per la seconda "Tombola" 120 zvanziche. L'estrazione avverrà in una giornata di sole, folla in piazza, il premio maggiore andrà ad un "ragazzo povero", allievo dell'istituto Rainerum.
11/2/1857 Nel riferire della prima "Grande Tombola" il giornale precisa che è un gioco "molto amato in Italia".
Al "Kaiserkrone" prosegue intensa la stagione teatrale. Oltre ai soliti lavori in prosa, per l'indomani si annunciano anche brani musicali interpretati in costume e tratti dal "Romeo e Giulietta" di Bellini, e inoltre dal "Belisario" e dalla "Norma".
14/2/1857 Si annuncia per il 22 febbraio in teatro un "Gran Ballo in Maschera". S'inizia alle 21. Funzionerà anche il ristorante.
25/2/1857 Ad Innsbruck si smentiscono le voci secondo le quali si starebbe per separare amministrativamente il Tirolo italiano (ossia il Trentino) da quello tedesco.
4/3/1857 Si giunge ad un'intesa sull'espropriazione del terreno necessario alla costruzione della strada che collegherà la futura stazione ferroviaria all'attuale piazza Walther. La stazione sta sorgendo nel comune di Dodiciville.
7/3/1857 Un incendio distrugge a Fiè dodici case.
La stagione teatrale volge al termine, ma le rappresentazioni si susseguono frequenti. Tre diversi lavori saranno replicati domenica, martedì e giovedì. Ma il pubblico è piuttosto scarso.
11/3/1857 Alle 4 del giorno 7 si è avvertito a Bolzano un leggero terremoto.
Dettagli sull'incendio di Fiè. Sono stati distrutti dieci edifici d'abitazione, cinque altre costruzioni, e inoltre due abitazioni al momento disabitate che si trovavano a breve distanza. La redazione dle giornale si dice disposta ad accettare offerte per i sinistrati.
14/3/1857 Il terremoto sentito a Bolzano è stato avvertito anche in Istria, Carinzia, Boemia ed altrove. Non si danno altri particolari.
21/3/1857 Il medico e ginecologo Valentin von Braitenberg esercita al N° 81 della Fleischgasse, l'odierna via Museo. I poveri vengono curati gratis.
25/3/1857 In palazzo Mercantile s'è aperta la mostra dei fiori, più ricca ancora che nei due anni precedenti. Vi espone, e ne è uno dei promotori, l'arciduca Enrico, esperto ed amante dei fiori. L'arciduca, che abita in palazzo Campoformio con la consorte morganatica baronessa Waideck (la ex-cantante Leopoldine Hoffmann) promosse la costruzione della passeggiata del Guncina - poi a lui intitolata - che arricchì di piante mediterranee in buona parte ancora esistenti. La mostra resterà aperta due giorni.
Ad Appiano una contadina va nei campi per lavorare insieme ad un'amica. Lascia accanto ad un fuoco, perché si riscaldi, la figlioletta di tre anni. Mentre le donne si allontanano e si distraggono chiacchierando (così scrive il giornale) le fiamme raggiungono la piccola e la uccidono.
28/3/1857 Luigi di Baviera (Ludwig), il re pazzo, transita per Bolzano, diretto in Italia, e prende alloggio al "Kaiserkrone".
Proseguono alacremente su tutta la tratta i lavori per la realizzazione della ferrovia Verona-Bolzano. I piloni del ponte sull'Isarco sono già terminati. Si ritiene che l'intera opera sarà completata - secondo le previsioni - per il primo ottobre 1858.
1/4/1857 Successo della mostra floreale in palazzo Mercantile, con visitatori venuti anche da Trento, Rovereto, Merano, Bressanone e Brunico, e non solo. Le specie esposte sono state 858. Allestito anche un acquario. Pregevole l'illuminazione (che comunque era ovviamente a candele).
8/4/1857 Si è conclusa la settimana scorsa la fiera di mezza Quaresima. Numerosi i visitatori, grazie anche al buon esito della vendemmia e della produzione di seta nel Trentino e nel Lombardo-Veneto. Tra il resto, vivace anche il mercato del bestiame, con 3.100 capi in vendita (il mercato del bestiame si trovava nella zona dell'attuale piazza Verdi). Nei giorni di fiera il giornale s'è arricchito di inserzioni pubblicitarie, relative specialmente a prodotti tessili.
La "Bozner Zeitung" riprende quanto scritto dal giornale di Graz "Aufmerksame", che descrive castel Roncolo, all'epoca in rovina, comunque celebre per i suoi affreschi. Vi si legge come il 10 febbraio 1237 i figli di Adalgaro von Wanga (o Vanga) ottennero dal vescovo Ulrico di Trento la facoltà di costruire un castello su uno sperone roccioso all'imbocco della val Sarentina. Con l'estinguersi dei nobili Wanga il castello entrò nella proprietà della curia di Trento, che negli anni lo concesse ad altre famiglie nobili, finché nel 1391 non fu acquistato dal ricco Nikolaus von Vintler (Vintola), che tra l'altro provvide ad abbellirlo con affreschi. Il giornale prosegue poi con la descrizione di queste opere (ciclo di Tristano e Isotta, re Artù e la Tavola Rotonda, ed altro). Anticipando i tempi diciamo che sul finire dell'Ottocento (1884-1888) castel Roncolo fu restaurato e regalato nel 1893 dall'imperatore Francesco Giuseppe alla città di Bolzano.
Part. di affresco a castel Roncolo.
15/4/1857 Come tutti gli anni appaiono sul giornale avvisi relativi alla caccia e raccolta dei maggiolini, dannosi perché si cibano delle foglie di piante d'ogni genere. Il sindaco di Gries Karl von Zallinger firma un avviso con il quale tutti sono chiamati ad operare in questa emergenza: tra l'altro i proprietari di masi sono tenuti alla consegna di almeno 3-4 sacchi di maggiolini, salvo contravvenzioni. "Avvisate mendicanti, vagabondi, che quotidianamente vi molestano in casa: non date loro più niente, che lavorino invece nell'interesse della comunità raccogliendo maggiolini e consegnandoli al Comune". Per ogni "Star" di maggiolini il Comune paga 20 corone.
29/4/1857 Tragedia il giorno 25 sulla strada che da Bolzano porta ad Appiano. Il postiglione Z. che ogni settimana effettuava il percorso da Bolzano a Caldaro, aveva avuto l'incarico di trasportare a Caldaro due sacchi di polvere nera, circa un quintale. Avrebbe dovuti stivarli in una botte, per meglio isolarli, invece per pigrizia non lo fece. Oltre ai suoi due cavalli prima della salita di San Paolo ne aveva aggiogati altri due, condotti da un quattordicenne. Dopo una mezz'ora il postiglione caricò anche una donna con un dodicenne e due ragazze di età alquanto maggiore. Questi lo avvisarono che un sacco spargeva in terra della polvere. Il postiglione affidò allora al suo giovane aiutante il sigaro acceso che incautamente fumava per raccogliere la polvere sparsa, ma questi - per gioco e incoscienza - diede fuoco col sigaro ad un po' di polvere. L'esplosione fu devastante. Tutti morti, fuorché per ora una delle ragazze e il giovane che aveva dato fuoco alla polvere, entrambi però in condizioni gravissime.
9/5/1857 La signora Marianna vedova Senn abitante a Dodiciville va sapere che ricorrendo ad una macchina a vapore ("Dampfmaschine") è in grado di rinnovare "vecchi, piumini e crini di cavallo". Inoltre la signora Senn è in grado, come dimostrano attestati medici, anche di pulire letti che hanno ospitato malati, al punto da renderli non dannosi alla salute di terzi, che li volessero usare.
13/5/1857 Alla giunta comunale di Dodiciville si parla del concorso di quel comune alle spese per la costruzione del nuovo ospedale di Bolzano. A concorrere erano stati chiamati i comuni di Dodiciville, Gries e Laives.
16/5/1857 Un'inserzione dovuto a "più persone interessate" ricorda che il 27 agosto 1757 un'esondazione dell'Isarco ai Piani produsse enormi danni. Sono passati cento anni e l'evento non si è più ripetuto, ragione per la quale le persone interessate si sentono obbligate a ringraziare Dio onnipotente ed ad impetrare che simili eventi non si ripetano più in futuro. Pertanto il giorno 16, festa del patrono San Giovanni, nella chiesa di Rencio si terranno riti religiosi e si avrà per tutta la giornata l'ostensione dell'ostia. Gli interessati sono invitati a concorrere alle relative spese.
Lunga e accurata descrizione della grande processione del Corpus Domini che fu tenuta l'ultima volta nel 1753. Il corteo era aperto da una compagnia di granatieri con tamburi e pifferi. In tutto i gruppi erano stati 93. Al 92esimo posto l'ostia consacrata sorretta dal prevosto, poi la giunta municipale, il conte governatore del Tirolo, l'aristocrazia e - finalmente - il popolo. Dei gruppi facevano anche parte San Giorgio e il drago: quest'ultimo raggiungeva i primi piani delle case.
23/5/1857 E' terminata la terza stagione teatrale del "Musikverein", articolata su tre concerti, e inoltre su appuntamenti d'impronta religiosa. Il bilancio artistico è positivo. E' comunque annunciato un quarto appuntamento per il giorno 27, a prezzi d'ingresso contenuti.
Il tribunale condanna a 16 anni di carcere duro Alois W., un 21enne che la sera del 16 febbraio aveva ferito seriamente con una coltellata e rapinato una cameriera di una trattoria di Merano.
Datata da Appiano, la dolorosa vicenda di una povera pazza, che era stata trasportata da Bolzano a Caldaro con un carro adibito solitamente al trasporto di animali. La donna era seminuda e legata; ogni tanto levava grida bestiali.
Il giornale descrive nei minimi dettagli la grande processione del 1648.
27/5/1857 Da anni vige l'usanza che muratori e carpentieri si portino a casa dai rispettivi cantieri resti e scorie di legname. Il sindaco Kappeller fa presente che si tratta di furti e che i colpevoli saranno perseguiti.
3/6/1857 Il giornale ricorda un gran numero di avvenimenti dei secoli passati, attingendo alla "Cronica" di un francescano, Padre Ferdinand Trojer. Nel 1186 si ebbe un inverno caldo seguito da una primavera anticipata. Gli alberi fiorirono in gennaio, in maggio vi fu la mietitura, agli inizia di agosto si poté iniziare a vendemmiare. Il 28 luglio del 1566 il sole si tinse di rosso per tutta la giornata e apparve tagliato da una striscia grigia sulla quale si scorsero palle rosse e nere, grandi e piccole, che si muovevano per poi cadere. Ci fu anche la peste ed un crollo della montagna a Sant'Osvaldo (1338). Lungo l'elenco delle inondazioni dell'Adige, dell'Isarco e del Talvera che travolsero i ponti dal 1227 in poi, e Bolzano fu più volte allagata. Per difendersi da questi cataclismi i "signori della città" ed il clero decisero che ogni anno in primavera ed in autunno si sarebbero tenute processioni, onde impetrare la grazia e la pietà del Signore.
Bolzano e il Talvera nel 1607.
6/6/1857 Si riferiscono ancora vecchie vicende tratte dalla "Cronica" di padre Trojer. Si apprende così che 400 anni prima (pertanto attorno al 1450) vi fu una spaventosa siccità che durò sette anni. I fedeli di Bolzano e circondario organizzarono allora due processioni che si diressero verso Civezzano (detta "Sibenzain") per implorare la Madonna, ed a Trento per implorare San Vigilio. Sulla via del ritorno - "orribile a dirsi e a leggersi" - incominciò a piovere sangue (evidentemente i venti in alta quota aveva trasportato la rossa terra del deserto, ndr). Allora i fedeli "tremebondi e spaventati" tornarono sui loro passi verso la meta dei loro pellegrinaggio per rivolgersi nuovamente alla "cara madre della misericordia" "con pianti e cuore contrito" e per rivolgersi "a Dio onnipotente a braccia levate, in adorazione sincera". Si promisero anche due mani e braccia d'argento che furono poi donati alla chiesetta di Civezzano e al duomo di Bolzano.
Visto che proseguono i lavori per la costruzione del nuovo ospedale e che a tale scopo servono i sassi che si trovano nel greto del Talvera, è vietato ai privati di asportarne per altri fini.
10/6/1857 Nuove storie dalla "Cronica" di padre Trojer. Il 13 luglio 1227 Rencio fu distrutta da un'alluvione. La cosa si ripeté nel 1321. Nel 1339 avvenne la grande inondazione che distrusse tutti i ponti sull'Isarco da Bolzano a Chiusa.
13/6/1857 Le belle giornate hanno indotto numerosi bolzanini ad uscire di città per darsi alle gite. Una compagnia si è portata a Soprabolzano, un'altra ha raggiunto Presule, Fiè e Castelrotto per dirigersi poi in val Gardena. Un terzo gruppo organizzato se l'è presa più comoda ed ha raggiunto Ortisei con un traino a quattro lungo la strada della val Gardena (definita così, e non "Gröden") recentemente aperta (saliva da Colma). L'accoglienza degli abitanti è stata improntata ad amicizia: essi hanno accolto con curiosità la carrozza trainata da quattro cavalli, la seconda in assoluto che aveva raggiunto Ortisei da quando poco prima la strada era stata realizzata; sono accorsi richiamati dal suono del corno del postiglione. I gitanti hanno visitato la bella chiesa con statue dello scultore parigino Mahlknecht, d'origine gardenese (vedi nella pagina "Personaggi 2" di questo sito), e hanno ammirato le statuette in legno dell'artigianato locale. La gita in questa "Gardena Thal" (e non "Grödnertal" come oggi) è stata particolarmente apprezzata.
Il prevosto Jos. M. Thaler firma un appello per la riapertura e riconsacrazione della chiesa dei Domenicani, già secolarizzata, onde riservarla ai fedeli di lingua italiana.
Il proprietario Ignaz von Aufschnaiter (Gries) mette in vendita Castel Firmiano, con annessi e connessi.
Castel Firmiano a metà Ottocento.
20/6/1857 Si fa divieto di percorrere a velocità elevata le vie e i ponti cittadini con cavalli e carrozze.
Nelle librerie "Pfaundler" di Innsbruck, Bolzano e Merano si possono acquistare le memorie delle tre negrette africane Schiama, Gambra e Asue riscattate dalla schiavitù dal canonico Olivieri di Genova e da due anni ospiti delle Orsoline di Brunico.
Si annuncia per il giorno 24 a Trento un'esposizione dei "prodotti naturali ed industriali" del Tirolo italiano.
1/7/1857 Il comune di Bolzano decide di affidare l'incarico di architetto comunale al signor Sebastian Altmann di Monaco. Numerosi edifici cittadini recano tuttora l'impronta di Altmann, tra gli altri il municipio di Gries, sito ad un'estremità della piazza, che ospita attualmente locali del circondario comunale di quel rione.
11/7/1857 Il comune di Bolzano approva la costruzione di alcuni marciapiedi in città; sono definiti "Trottoir".
Un articolo narra di uno spettacolo svoltosi in teatro ed al quale hanno dato vita due ragazzi ungheresi impegnati in danze tipiche della loro terra nonché un nano alto due piedi viennesi. "I vecchi posti a sedere riservati ostacolano tuttora con i loro catenacci il movimento delle signore, al punto che una di queste nel raggiungere il proprio posto è rimasta impigliata ben tre volte. Una signora mi ha assicurato (…) che una sua mantiglia per colpa di questi catenacci ha subìto un lungo strappo". Al centro della sala c'è uno spazio privo di sedie; forse si vogliono evitare gli eventuali danni prodotti dal sovrastante lampadario dal quale potrebbe cadere del petrolio o che potrebbe addirittura precipitare. C'è in sala una cesta che contiene strumenti e stracci per l'accensione delle luci e dalla quale proviene un forte odore di petrolio. Ci sono qua e là degli sgabelli da usare come poggia-piedi, nei quali ci si inciampa. Tuttavia questo disagio non durerà a lungo perché questi sgabelli sono divorati dai tarli che li stanno riducendo in polvere. L'autore dell'articolo si esprime poi negativamente sullo spettacolo in sé, sulla rumorosità della claque, e sulla maleducazione di chi si trovava in galleria e sputava noccioli di ciliegia sul sottostante parterre.
25/7/1857 I costi per la costruzione dell'ospedale lievitano. Il preventivo redatto nel 1853 era di 73,183 fiorini. Nel maggio 1856 ci si rese conto che non ne sarebbero bastati 100.000. Attualmente si sa che il consuntivo sarà di una somma ben superiore.
29/7/1857 Si legge di un grave fatto di sangue avvenuto nella vicina Egna, dove un gruppo di operi italiani (ossia trentini) impegnati nella costruzione della ferrovia esce da un locale pubblico con il fermo proposito di uccidere il primo tedesco che avrebbero incontrato. Viene così accoltellato a morte un dipendente del locale ufficio giudiziario. Il gruppo dei forsennati ferisce altre quattro persone. Interviene la forza pubblica che ferma una ventina di persone.
1/8/1857 Precisazioni sull'episodio di Egna. In un locale pubblico si era venuti alle mani tra tedeschi ed italiani. Due di questi ultimi erano stati feriti ed erano poi stati ricoverati all'ospedale. Verso le 23 due o tre giovani - si ritiene italiani - aggrediscono ed uccidono per strada un ufficiale giudiziario. I colpevoli non sono stati ancora identificati, anche se la gendarmeria ha perquisito tutte le case che ospitano operai addetti alla costruzione della strada ferrata. Tredici di essi, incapaci di produrre un alibi, vengono fermati.
5/8/1857 Siccità: Messe e processioni per impetrare la pioggia. Tra le tappe di questi cortei anche la chiesetta di Sant'Osvaldo, con i suoi preziosi affreschi medievali, distrutta dalle bombe nella seconda guerra mondiale.
12/8/1857 Finalmente piove, ma la lunga siccità ha provocato danni alle colture.
15/8/1857 La diligenza postale partita ieri notte da Verona e diretta a Bolzano è stata bloccata da rapinatori all'altezza di Parona. Il contenuto della cassaforte è stato razziato. Conseguentemente la partenza da Bolzano avverrà con tre ore di ritardo.
19/8/1857 E' il compleanno dell'imperatore: Messa solenne in duomo, con le autorità e grande concorso di fedeli. Scoppiano festosamente i mortaretti sul Virgolo, ma un'esplosione uccide un uomo. Avvenne anche, nella stessa occasione, lo scorso anno.
Si apprendono particolari sull'assalto alla diligenza nei pressi di Parona. I rapinatori erano dieci. Nessun ferito tra i passeggeri, che sono stati comunque derubati. Non si precisa l'ammontare del denaro asportato dalla cassaforte.
22/8/1857 L'arciduca Giovanni prende alloggio con la consorte al "Kaiserkrone". Assiste a una Messa in duomo e si reca poi in visita al giardino dell'arciduca Enrico. Prosegue quindi il suo viaggio alla volta del castello di Scena, sua proprietà.
Si apprende che il bottino della rapina di Parona è stato di 40.000 fiorini.
26/8/1857 Si propone di costituire un'associazione che s'interessi alla storia del Tirolo.
29/8/1857 Si stanno effettuando rilievi a nord di Bolzano, in vista di una futura costruzione della linea ferroviaria verso il Brennero.
2/9/1857 Ripassa per Bolzano l'arciduca Giovanni che visita, tra l'altro, il giardino curato dall'arciduca Enrico a Sant'Osvaldo. Ha visitato anche il cantiere ferroviario della costruenda stazione di Bolzano (che sta nascendo nel territorio comunale di Dodiciville).
Emergono ulteriori particolari sulla rapina di Parona. I passeggeri erano: tre addetti alla riscossione delle tasse, l'impiegato di uno studio notarile, tre proprietari e sei commercianti. In totale - con il postiglione - i quattro cavalli trainavano ben 14 persone. Dei tredici rapinatori, otto hanno confessato.
5/9/1857 Si annuncia il circo francese "Martinetti e Pediani", che pianterà la sua tenda sullo spazio oggi occupato da piazza Verdi.
12/9/1857 Si è conclusa la stagione turistica in val Sarentino, la più frequentata da quando nel 1854 è stata costruita la carrozzabile d'accesso. I villeggianti sono stati circa trecento, e di questi 90 ed 80 hanno frequentato rispettivamente i due stabilimenti bagni di Schorgau e di Sarentino-centro. Bisogna però allargare il numero delle strutture ricettive.
E' in corso la fiera d'autunno e sul giornale si incontrato tra l'altro inserzioni pubblicitarie di commercianti di tessuti e vestiti, che aprono le loro botteghe sotto i portici. Gli alberghi sono pieni. In pochi giorni nel solo hotel "Kaiserkrone" sono scesi ospiti provenienti da: Vienna, Ungheria, Ulma, Stoccolma, Ratisbona, Godesberg, Berlino, Dresda, Venezia, Klagenfurt, Breslavia, Pavia, Galizia, Inghilterra, Brandemburgo, Rovereto, Milano, Torino, Norimberga, Danzica, Heidelberg, Augusta, Brema, (Buda)Pest. Altri ospiti sono scesi negli alberghi "Mondschein", "Sonne", "Due chiavi d'oro" e "Grandl".
26/9/1857 Il comune indice un appalto per l'illuminazione pubblica di "vie, piazze, passaggi attraverso case e ponti". Si tratta di accendere le relative lanterne. Per un anno si propone una somma massima di fiorini 2.300.
30/9/1857 Avviene che conduttori di carri trainati da buoi, anziché procedere a lato degli animali, si seggano sul carro, lasciando i buoi senza guida. Ciò è proibito, soprattutto nelle vie cittadine e sui ponti. Si rischia una punizione di due fiorini. In caso di insolvenza, 24 ore di carcere.
3/10/1857 Il ministro del commercio von Toggenburg è giunto a Bolzano ed è ospite del suocero, conte di Sarentino.
Terminano con successo le rappresentazioni di marionette all'hotel "Zum Riesen" ("Gigante"). L'ultimo lavoro in programma è "Il re Amedeo". Gli spettacoli sono diretti ad un pubblico adulto.
Un lungo articolo riassume i dati dell'epidemica di colera del 1855, che imperversò soprattutto nel Sudtirolo (ossia nel Trentino).
10/10/1857 Il ministro del commercio von Toggenburg si è recato a Rovereto per un sopralluogo sul cantiere della ferrovia Verona-Bolzano, in costruzione. In onore del ministro il "Musikverein" terrà un concerto.
28/10/1857 Marie Lalloz, vedova Gottardini, francese d'origine, impartisce lezioni di francese e lavorazioni femminili a mano. Abita in piazza Domenicani.
4/11/1857 L'arciduchessa Sofia, madre dell'imperatore Francesco Giuseppe, transitando per Bolzano si ferma al "Kaiserkrone". La accolgono scoppi di mortaretti, autorità, la guarnigione schierata, la banda musicale cittadina e una gran folla. Cambiati i cavalli il viaggio prosegue verso Caldaro, dove la attendono grandi accoglienze: all'ingresso del paese un arco di trionfo. Poi Sofia prosegue per Salorno.
7/11/1857 Da Salorno, la notizia dell'arrivo dell'arciduchessa Sofia "con grande seguito". Musica, mortaretti Schützen, fiaccole, una Messa. L'arciduchessa pernotta all'albergo "Zum Goldenen Adler". L'indomani riparte per l'Italia.
14/11/1857 A Sluderno, in val Venosta, un enorme incendio distrugge da 27 a 30 case. In fiamme anche fienili, falcidiato il bestiame. S'avvicina l'inverno e molta gente si trova senza un tetto e senza provviste.
18/11/1857 Nell'incendio di Sluderno c'è stata anche una vittima. Michael Folie è stato investito e ucciso da un muro che cadeva. Le famiglie rimaste senza casa sono ben 41.
Il comune di Bolzano si rivolge alla cittadinanza per sollecitare aiuti a favore dei sinistrati di Sluderno. Somme di denaro possono essere versate direttamente in comune. Indumenti, alimentari ed altri beni necessari possono essere consegnati al trasportatore Simon v. Fritz, che provvederà al recapito.
25/11/1857 Da Bolzano sono partiti nel 1856 1.507 telegrammi. Più attivi sono stati gli uffici telegrafici di Innsbruck (2.079), Trento (1.802) e Rovereto (1.709).
9/12/1857 Sono terminati i rilievi per la tracciatura della costruenda ferrovia Bolzano-Innsbruck nel tratto tra Bolzano e Bressanone.
12/12/1857 Si annuncia a Bolzano per il 13 e 14 dicembre un grande spettacolo di "magia mistero-fantastica" di matrice indo-egiziana. Protagonista sarà Magister Kiperz, conosciuto come "il Mago del Sud". Lo spettacolo è stato apprezzato dall'imperatore d'Austria e dal sultano di Costantinopoli.
16/12/1857 Il giornale pubblica la seconda puntata delle penose avventure di un gruppo di tirolesi emigrati in Perù per coltivarvi i terreni loro assegnati.
19/12/1857 Un'altra lettera dal Perù. Scrive un emigrato che si dice contento del terreno assegnatogli nella "Pampa hermosa". Molti coloni sono soddisfatti - scrive - ma molti no. Il mittente consiglia ai futuri emigrati di portare con sé vino e speck, e inoltre di fare provvista di armi nel porto di Anversa, prima dell'imbarco, perché queste possono essere vendute in Perù a prezzi interessanti.
Grande successo per il primo concerto della nuova stagione del "Musikverein". E' stata eseguita la prima sinfonia di Beethoven e l'"Autunno" dalle "Quattro Stagioni" di Haydn".
22/12/1857 A quanto si apprende da un verboso articolo pre-natalizio di colore, non vi sarà quest'inverno alcuna stagione teatrale.