Bolzano scomparsa


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1899

Cronache del passato > 1895-1899

Le notizie di quest'annata le attingiamo del giornale "Bozner Zeitung", strettamente laico: a piè di pagina appare una scritta che recita così: "Il principe arcivescovo di Trento vieta di tenere, leggere e diffondere questo giornale nell'intera diocesi di Trento, e questo in base alle disposizioni della Const(itutio) de prohib. et cens. libris del 25 gennaio 1896, cap VIII. La "Bozner Zeitung" invece si "raccomanda caldamente alla lettura di tutti i liberali tedeschi (Deutschfreiheitlichen)". Tra le tante notizie di questo anno: la guerra anglo-boera nel Sudafrica, quaranta morti a fine marzo nell'incendio dell'hotel Windsor a New York, la ripresa in Francia del processo Dreyfus (il capitano francese ingiustamente accusato di spionaggio: un caso di antisemitismo). A Parigi muore Virginia contessa di Castiglione, ritenuta bellissima, amante prezzolata anche di Napoleone III, che indusse l'imperatore francese ad appoggiare i Piemontesi contro gli Austriaci nella terza guerra d'Indipendenza, contribuendo con ciò alla nascita del Regno d'Italia. Nel 1899 Bolzano conta 12.000 abitanti (Gries e Dodiciville sono Comuni a parte).

B.Z. 2/1/1899
Una striscia pubblicata a fondo pagina recita: “Tedeschi, nel Tirolo pretendete tutti la ‘Bozner Zeitung’”
In teatro si recita “Das Fegefeuer” (il Purgatorio) di Ernst Gettke. Successi a Vienna e Berlino.
B.Z. 4/1/1899 Iniziano a teatro le recite in abbonamento. Sono 15 e si incomincia con “Amleto”.
Si fa pubblicità l’hotel Walther von der Vogelweide, nell’odierna piazza Walther, telefono 55: tre biliardi, sala riservata alle signore, 100 giornali a disposizione per la lettura, illuminazione elettrica, proprio collegamento di carrozza con la stazione ferroviaria ad ogni arrivo di treni.
B.Z. 7/1/1899 Si recita domani “Il capitano Dreyfuss”, una piece sul processo - in Francia - al capitano incarcerato ingiustamente per spionaggio. A Lipsia è andata in scena cento volte. Successo, intanto, per “Amleto”.
Dopo che il signor H.Mairhofer su richiesta del principe arcivescovo di Trento ha sciolto la redazione del “Tiroler Volksblatt”, firma ora come redattore responsabile il signor Vinzenz Prangner.
B.Z. 10/1/1899 A Laghetti di Egna si è svolta una manifestazione a favore della germanicità della Bassa Atesina, la Südmark. L’appoggio esterno è venuto dall’Alpenverein für Deutschland und Oesterreich, sezione di Dresda. Erano rappresentate le sezioni della Südmarke di Bolzano, Termeno ed Egna. Si sono distribuiti doni a 36 bambini (21 fanciulle e 15 fanciulli). La maestra è tedesca e una gran parte dei bambini deve ancora imparare questa lingua. E’ necessario inoltre l’introduzione di un asilo tedesco.
A teatro “L’angelo caduto” di R.Nordmann. Domani suonerà nelle Sale Civiche un quartetto femminile austriaco.
B.Z. 14/1/1899 A Bolzano si è presentato in teatro “Madame Sans-Gény” di Sardou.
B.Z. 18/1/1899 Il segretario comunale di Bronzolo è sparito. Pare che con lui sia sparita anche un’ingente somma di denaro pubblico.
Ai tirolesi è notoriamente proibita la lettura della “Bozner Zeitung”. I giornali cattolici raccomandano invece la lettura della “Stella dei Negri”, edita da una Casa Missionaria con sede a Bressanone. Lo sottolinea con rammarico il giornale che consultiamo per questa cronaca quotidiana.

B.Z. 19/1/1899
Si rappresenta l’”Otello”, di Shakespeare.
B.Z. 23/1/1899
Proseguono le rappresentazioni teatrali, anche con testi d’impronta popolare.
Il 20 febbraio 1810
fu fucilato dai francesi a Bolzano Peter Mayr, l’oste della Mara (Bressanone), aiutante di Andreas Hofer. Il giornale disserta sul luogo esatto dell’esecuzione, che sarebbe avvenuta sulla riva occidentale del Talvera, alla “Holzreif”, 130 passi a nord del ponte, ove si trovava un deposito di legname, a ridosso dell’argine.









Il monumento a Peter Mayr si trova subito a sud del Duomo.

I patrioti tirolesi furono fucilati in parte anche nella Johannsplatz (piazzaa Walther) sul luogo dove poi fu eretta l'odierna Banca Nazionale del Lavoro. Il giornale auspica che sul post dell'uccisione di Peter Mayr si eriga una stele commemorativa.
B.Z. 24/1/1899 Il commerciante di prodotti ferrosi Otto Grieger (Württemberg) ha esploso in un Café di Merano tre colpi di pistola contro una meranese, mancandola. Poi ha rivolto l'arma contro sé stesso e s'è ucciso.
B.Z. 25/1/1899 Il circolo ciclistico tedesco "Schwalben" (rondini) ha tenuto ad Arco la sua assemblea. Ne ha riferito il giornale trentino "Alto Adige", che ha contestato questo pavoneggiarsi di ospiti tedeschi in un contesto italiano. La "Bozner Zeitung" rileva che gran parte dei proprietari immobiliari di Arco sono tedeschi e lo sono anche i capitali che vi confluiscono.
B.Z. 26/1/1899 Il treno da Vienna delle 1,40 è giunto ieri a Bolzano con un ritardo di quattro ore per le intense nevicate.
Primo infortunio sulla ferrovia dell'Oltradige. A Caldaro il ferroviere Auer è caduto dalla locomotiva che gli ha tranciato di netto un piede.
B.Z. 27/1/1899 Un notizia dall'"estero", comunque interessante perché curiosa: suor Teresa di Verona, liberata dagli inglesi dalla prigionia in Egitto, era stata obbligata in precedenza a sposare un greco, Dimitri Kolorombos , cui aveva dato quattro figli, uno solo dei quali è sopravvissuto. La coppia si era recentemente trasferita al Cairo, dove la suora è tornata ad indossare il velo in un monastero francescano, portando con sé suo figlio onde evitare che crescesse greco-ortodosso.
B.Z. 28/1/1899 Per alleviare la carenza di alloggi si costruiscono case popolari in via Cassa di Risparmio e in via Talvera, su 4.000 m2 di terreno.
B.Z. 30/1/1899 A teatro si è presentata a Bolzano "La pulzella di Orleans", di Federico Schiller.
Il nuovo palazzo di giustizia, con annesso carcere, sarà inaugurato a Bolzano il 15 febbraio.
B.Z. 3/2/1899 Sua altezza reale la principessa Federico Augusto di Sassonia (!?) è giunto a Bolzano in compagnia di una dama di corte ed ha preso alloggio all'hotel Victoria.
B.Z. 4/2/1899 A teatro "Le memorie del diavolo", di Alessandro Dumas.
B.Z. 6/2/1899 Il giornale precisa nei dettagli il nuovo ponte in ferro che si sta costruendo sul Talvera.
B.Z. 7/2/1899 I Comuni di Gries e Dodiciville si stanno accordando sulla costruzione dell'altro ponte sul Talvera, quello di Sant'Antonio.
B.Z. 8/2/1899 Si studiano vari collegamenti telefonici interurbani, tra l'altro Bolzano-Innsbruck, Bolzano-Merano e Bolzano-Trento.
B.Z. 9/2/1899 E' deceduto il prevosto del duomo di Bolzano mons. Wieser.
Muore a Merano il principe ereditario di Sassonia-Coburgo-Gotha. Folla alla traslazione della salma giunta a Bolzano scortata dal secondo battaglione, per poi proseguire in treno per Monaco.
Due lunedì al mese l'espresso Napoli-Berlino - che transita per Bolzano - è connesso al vapore proveniente da Alessandria d'Egitto. Connesso una volta al mese anche con la linea navale per Aden, via canale di Suez.
B.Z. 11/2/1899 Si sono tenuti i funerali del prevosto mons. Wieser. Hanno presenziato tutti gli scolari e studenti di Bolzano.
B.Z. 13/2/1899 L'arciduchessa Stefanie, vedova dell'erede al trono Rodolfo, con la figlia Elisabetta è giunta a Gries per restarvi sei settimane in vacanza (!!).
B.Z. 14/2/1899 Si descrive il nuovo palazzo di giustizia eretto nell'odierna via Dante.









La sala delle udienze in una cartolina d'epoca

Lo ha costruito l'imprenditore Alberto Canal. Nel pomeriggio la cittadinanza sarà ammessa a visitare il complesso, che comprende anche il nuovo carcere (esistente tuttora, nel 2020, ndr)
B.Z. 15/2/1899 L'arcivescovo di Trento nella sua lettera quaresimale alla diocesi si esprime contro la brama del leggere (Lesewuth) che induce a soffermarsi sulla cattiva stampa. Il giornale ribatte che la stampa più diffusa è quella cattolica, che è un esempio tipico di stampa cattiva.
Inaugurazione del nuovo palazzo di giustizia. Lunga serie di lunghi discorsi e triplice "urrah" per Francesco Giuseppe.
Appare (e proseguirà il giorno 16) una ricostruzione-narrazione della scomparsa del figlio del granduca di Toscana Leopoldo, vale a dire di Giovanni Salvatore d'Asburgo-Lorena, a suo tempo amico di Rodolfo d'Asburgo, il suicida di Mayerling, ufficialmente scomparso in un naufragio nei pressi di Capo Horn, in Sudamerica, e che si ritiene essere ancora vivo con il nome di Giovanni Orth.
B.Z. 16/2/1899 Prosegue la cronaca dell'inaugurazione del nuovo palazzo di giustizia a Bolzano. La traduzione dei detenuti nel nuovo carcere, era avvenuta due giorni prima. Il giornale ironizza sui "signori detenuti" che nel nuovo moderno carcere si troveranno a vivere molto meglio che nel precedente, vecchio carcere di St.Afra, in cima a via Bottai.
B.Z. 21/2/1899 L'attività teatrale a Bolzano è molto vivace, ma noi a questo punto citiamo solo le rappresentazioni più significative. Oggi è il caso di "Cabala e Amore" di Friedrich Schiller.
B.Z. 22/2/1899 L'orologio del duomo è inaffidabile e segna l'ora esatta solo due volte in settimana, quando il campanaro va in stazione a controllare l'ora esatta dall'orologio della ferrovia. La cosa reca disagi ai genitori degli scolari, dato che l'anno scolastico si uniforma alle indicazioni dell'orologio dei treni, e non a quello del duomo. Sarebbe il caso di riparare l'orologio del campanile, o quantomeno di aggiustare l'ora del duomo ogni mattina.
B.Z. 23/2/1899 Duecento operai lavorano alla costruzione del nuovo ponte Talvera. Intanto è incominciata la demolizione di quello vecchio, in legno.









Il ponte sul Talvera, ancora in legno

Per marzo riprenderà il collegamento tra Cavalese ed Ora, in connessione con l'arrivo dei treni principali. Partenza da Cavalese alle 10,30, arrivo a Ora-ferrovia alle 14,02; partenza da Ora-ferrovia alle 15,10, arrivo a Cavalese alle 20,30.
B.Z. 25/2/1899 Il 23enne garzone di calzolaio Johann Calovin è stato condannato ad Appiano (dal Senat des hiesigen Strafgerichtes) a due mesi, per vilipendio dell'imperatore, contro il quale aveva usato espressioni ingiuriose nel corso di una raccolta di denaro per le suore di un asilo.
B.Z. 27/2/1899 Sua Altezza l'arciduchessa Elisabetta Maria (16 anni) è giunta a Bolzano col seguito ed ha raggiunto Gries. In stazione si sono radunate un centinaio di persone e 150 all'esterno. Soggiornerà alla villa della signora Ueberbacher.
B.Z. 2/3/1899 Polemica col giornale "Alto Adige" (che si stampava a Trento) che si erge a difensore degli interessi italiani.
Si annuncia per il 12 marzo l'apertura di un nuovo albergo sul Virgolo.
B.Z. 4/3/1899 Prosegue la polemica coll'"Alto Adige" per la sua politica "nazionalista" a favore dei trentini.
A Gries introduce - lungo alcune vie - l'illuminazione elettrica.
La cronaca giudiziaria trova sulla "Bozner Zeitung" una eco minore che non sulle "Bozner Nachrichten" (ove per il 1898 sono dilagate). Si concede comunque spazio al 34enne Georg Piger jun. Da Cortina all'Adige per le sue intemperanze in casa e fuori, a conclusione di una serata trascorsa tra i fumi dell'alcool. Cinque mesi di carcere.
B.Z. 6/3/1899 Jakob Lukas di Appiano ha una fidanzata che a sua madre non piace. Pertanto prende
a botte le genitrice: viene condannato a un mese di carcere.
Una vicenda apparsa sulla "Meraner Zeitung" e ripresa dalla "Bozner Zeitung". Il 21 febbraio il falegname Defelice viene colpito da un ictus cerebrale (Gehirnschlag). Il Defelice si trova all'hotel Carezza, dove lavora. Allora si manda a cercare un medico a Vigo di Fassa, ma questi risponde d'essere disposto a muoversi (due ore di strada) solo dietro versamento di 30 gulden. Il messo torna a Carezza, e lo si rimanda a Vigo con l'assenso per i 30 gulden, ma nel frattempo s'è fatto buio e il medico risponde che di notte lui non si muove. Il messo torna pertanto all'hotel Carezza e si decide allora di mandare per un prete a Nova Levante (un'altra ora e mezza), che risponde subito alla richiesta.. Il giorno seguente si manda per un medico a Nova Ponente (cinque ore), ma questi - che inizialmente s'era detto disponibile - dichiara poi che per un "Welsche" (un italiano, o ladino) non si sarebbe mosso. Finalmente al terzo giorno si invoca telegraficamente un medico da Bolzano: si muove prontamente il dottor Dallago che - giunto al capezzale del Defelice - non può che constatarne il decesso.
B.Z. 7/3/1899 La (giovanissima) arciduchessa Elisabeth in vacanza a Gries si è recay venerdì a Bressanone in compagnia della dama di compagnia contessa Coudenhove, del medico personale Auckenthaler e del rettore del collegio dei Gesuiti di Innsbruck padre Viktor Kolb. Qui ha fatto visita al principe vescovo ed ha poi visitato il duomo ed il chiostro, scattando quindi una foto con una macchina fotografica amatoriale.
B.Z. 8/3/1899 Ad un treno proveniente da nord si blocca il freno del carro trasporti beni di conforto per i viaggiatori. Il treno - frenato - giunge così a Bolzano con mezz'ora di ritardo.
B.Z. 9/3/1899 Si lavora alla sostituzione del vecchio ponte sul Talvera. Pertanto si sta abbattendo il vecchio manufatto in legno precedente e si sta anche costruendo un ponte provvisorio, per consentire il traffico tra Bolzano e Gries (altri ponti non ce ne sono, tolta la passerella di Sant'Antonio). Ora però è necessario spostare, dal vecchio ponte in corso di smantellamento al ponte provvisorio, il cavo che porta l'energia elettrica, prodotta alla centrale di Tel in val Venosta, da Gries a Bolzano. Pertanto Bolzano resterà priva di elettricità il 12 marzo dalle 8 alle 17.
B.Z. 11/3/1899 Mentre si stava smantellando il vecchio ponte in legno sul Talvera questo è crollato. Nessun ferito, ma ora è interrotto in parte notevole il rifornimento di acqua potabile (le condutture passavano sotto il ponte. Si assiste così ad un viavai di servitù che si reca verso Gries per fare rifornimento d'acqua.
B.Z. 13/3/1899 Si recita a teatro "Romeo e Giulietta"
Processo nei confronti della serva 19enne Johanna Trojer di Vandoies per infanticidio. Aveva soppresso un figlio illegittimo di un anno e mezzo annegandolo nell'Adige, noi sapendo a chi affidarlo (segue).
B.Z. 14/3/1899 Si annuncia a teatro un attore comico nano, di nome Ignaz Mally.
(segue) Per la Trojer condanna a 12 anni di carcere duro, con un giorno di digiuno ogni tre mesi e in più un giorno di digiuno da trascorrere al buio ogni 5 febbraio, giorno del delitto.
A processo per "offese ad una comunità religiosa legittimamente riconosciuta" i i giornalisti Emanuel Ulrich (Bozner Zeitung) e Hans Kordon (Marburger Zeitung). I due giornali avevano pubblicato un romanzo di appendice ("In cielo") di contenuto ritenuto irrispettoso per una comunità religiosa non precisata.
Ignoti depongono grossi sassi sui binari della ferrovia Bolzano-Caldaro. La direzione della ferrovia è disposta a premiare con 50 fiorini chiunque le dia indicazioni esaurienti sugli autori.
B.Z. 15/3/1899 Appare in giudizio con l'accusa di omicidio il 44enne Alois Lublasser, che aveva ucciso un suo cognato colpendolo alla testa con una vanga (segue).
A seguito della tormentata vicenda del barone Valentin Unterrichter (fuggito dopo avere sottratto alla zia un ingente capitale) il giornale pubblica questa informazione, firmata dal dott. Edmund Benedik:
"Egregia redazione, nella mia qualità di legale rappresentante del barone von Überbacher, vi informo che il procedimento giudiziario a carico del figlio Valentin è stato archiviato. Il giovane era stato arrestato nel porto di New York, riuscì a fuggire all'attracco a Gibilterra e fu nuovamente arrestato a Siviglia, per essere poi tradotto in Austria. Per una indagine di più mesi per l'accertamento delle sue condizioni mentali è stato quindi tradotto ad Innsbruck, presso lo studio degli psichiatri dott. Mayr e prof. Ipsen, che utilizzarono copioso materiale, a cominciare dai quaderni di scuola del giovane barone. Questi dimostrano inequivocabilmente nello sfortunato giovane sintomi di follia. Nella sua corrispondenza egli esprime l'intenzione di devolvere i capitali liquidi di sua zia ad uno scopo di grande contenuto religioso, che lo ha sempre pervaso. La zia stessa, poco dopo averlo denunciato, si è subito adoperata per ritirare la denuncia, presentando oltretutto una domanda di grazia nei confronti del suo stesso nipote".
B.Z. 16/3/1899 All'ospedale di Bolzano è stato istituito un reparto di oculistica, il cui primario è il dott. Guido Wachtler.
(segue) Alois Lublasser aveva ucciso con un colpo di vanga al capo il 21 febbraio (vedi) il suo cognato Peter Lercher. La corte bolzanina lo condanna a tre anni, più un giorno di digiuno al mese. Per molteplici reati contro la morale è stato giudicato e condannato a 6 anni e mezzo il calzolaio Josef Gasser di Bressanone.
B.Z. 20/3/1899 Si apre nelle Sale civiche la IV mostra dei vini altoatesini.
B.Z. 22/3/1899 Dieci imputati per un processo per spaccio di banconote false. Queste venivano stampate in Svizzera ed erano spacciate anche in Alto Adige da persone che le acquistavano per metà del loro valore facciale, convinte - dicevano - che la valuta austriaca costasse meno se acquistata Svizzera (segue).
B.Z. 23/3/1899 Riprende e si conclude il processo ai falsari. Assoluzione per cinque dei dieci imputati. La pena più severa (4 anni) è stata irrogata a Giovanni Azzolini.
B.Z. 27/3/1899 I giornalisti Hans Kordon ed Emanuel Ulrich, rientrati alle rispettive sedi d'Oltralpe dopo essere stati condannati dalle Assise di Bolzano (vedi notizia del 14/3), sono immediatamente passati al protestantesimo.
In consiglio comunale a Bolzano si fa presente la necessità di irrorare d'acqua le strade di Bolzano per lenire la piaga delle nubi di polvere che vi si levano. Si risponde che di acqua ve 'è a disposizione poca. Basti dire che mensilmente la nuova caserma necessita di 1.200 metri cubi d'acqua, e il mattatoio di 5.000.
B.Z. 28/3/1899 Il giornale pubblica i numeri delle nuove connessioni telefoniche, dal 142 al 148 (in prevalenza ufficio e negozi). Il ministero ha dato il suo assenso al collegamento Bolzano-Merano.
B.Z. 1/4/1899 Durante il mese di marzo i turisti che hanno soggiornato a Bolzano sono stati 3.941. La statistica esclude Gries e Dodiciville, allora comuni indipendenti.
B.Z. 4/4/1899 L'arciduchessa Elisabeth, figlia del defunto Rodolfo, erede al trono degli Asburgo, è andata a Merano dove ha assistito "fino alla fine" alla recita del dramma popolare "Andreas Hofer"- E' poi tornata col terreno a Bolzano ove ha "onorato della sua presenza" la pasticceria Rizzi.
Lungo le sponde rocciose dell'Inn affonda la nave Stella: 89 dispersi.
B.Z. 5/4/1899 Furti frequenti alla stazione ferroviaria. Si ricorda ai derubati che per la denuncia non debbono presentarsi alla polizia di Bolzano, ma a quella di Dodiciville, competente per territorio.
B.Z. 6/4/1899 In prima pagina un lungo saluto di benvenuto ai turisti germanici giunti in Alto Adige per le vacanze pasquali. Sotto il titolo "Salvaguardia della germanicità del Sudtirolo" si fa saper loro quando qui si fa per tutelare e diffondere la lingua tedesca.
Un articolo sulle celle frigorifere ad elettricità nel mattatoio.
In occasione delle festività pasquali da parte dei confessori s'è fatto presente ai fedeli che nelle diocesi di Trento (competenti per Bolzano) è fatto divieto di tenere, leggere e diffondere la Bozner Zeitung. Si chiede il giornale: e i cattolici che vivono esternamente a questa diocesi?
B.Z. 7/4/1899 Domenica 9 si disputeranno a Merano corse rusticane al galoppo.
B.Z. 8/4/1899 A Caldaro numerosi buoni borghesi fanno pressione sui dirigenti della ferrovia Bolzano-Caldaro perché si licenzi il personale italiano e lo si sostituisca con personale tedesco.
B.Z. 13/4/1899 Domenica prossima nelle chiese della diocesi di Trento ci sarà un'ora di preghiera per impetrare il perdono divino per quanti hanno lasciato la fede cattolica.
B.Z. 14/4/1899 Ha lasciato il carcere di Bolzano, perché estradato in Baviera, un detenuto dalla carriera vorticosa. Si tratta del barone Karl Treuberg, tenente dell'esercito bavarese. Attivo nell'esercito olandese, poi condannato a morte per tradimento, truffa e furto, ma la pena gli viene ridotta a cinque anni, che espia. Viene inviato per una spedizione in Somalia, sottrae denaro per aprire a Port Said una casa di tolleranza. Viene accusato a Suez di atti contro natura messi da lui in atto puntando una pistola contro la vittima. Nel 1891 viene arrestato in Alsazia per sospetto spionaggio, ma poi liberato. Gira il mondo come segretario particolare, giornalista, prete, collezionando condanne per truffe varie, finché lo scorso anno non giunge a Campodazzo, Prato Isarco e Kufstein, luoghi nei quali consuma senza pagare i conti, attività per la quale viene condannato (8 ottobre 1898) a sei mesi di carcere duro dal tribunale di Bolzano. In questi giorni è stato estradato in Baviera dove sarà giudicato per altre pendenze.
A 14 giorni di carcere è stato condannato il cocchiere Mathias Thomann di Stava (val Venosta), che il 21 gennaio aveva travolto e ucciso la piccola Anna Schwienbacher, di tre anni e mezzo.
B.Z. 15/4/1899 La arciduchessa vedova Stefanie d'Asburgo con la figlia Elisabeth lasciano Gries per proseguire altrove (Miramare) le loro interminabili vacanze.
Per oltraggio ad una religione riconosciuta dallo Stato è stato processato Josef Laimer, portiere della pensiona "Villa Navratil" di Gries. Il 9 marzo il Lamier aveva incrociato un sacerdote che recava il Santissimo. Richiamato dall'ecclesiastico e dal sacrestano perché si togliesse il cappello in segno di rispetto, il Laimer si era rifiutato. In giudizio si è appellato alla libertà religiosa, ma è stato condannato a 14 giorni di carcere.
B.Z. 17/4/1899 L'operaio Vittore Viberti, del Bellunese, appare in giudizio per aver disturbato - offendendolo - un predicatore nella chiesa del seminario di Bressanone. "Offese ad una Chiesa legalmente riconosciuta". Viene condannato a tre settimane di carcere duro.
B.Z. 19/4/1899 Da una riunione del consiglio comunale di Bolzano (dovuta alla necessità di una scuola media superiore "Oberrealschule") si apprende che Bolzano conta 12.000 abitanti e con il gettito di 150.000 fiorini in tasse dà allo Stato il contributo maggiore di tutte le città tirolesi. Si apprende anche che il ginnasio statale dieci anni prima era stato sacrificato all'invadenza di una scuola retta da religiosi ("Klosterschule"). Si tratta del ginnasio dei PP.Francescani?
Si riparla della italianizzazione ("Verwälschung") della magistratura locale.
Inaffidabili gli orologi pubblici. Quello del duomo perde una decina di minuti al giorno. Sarebbe preferibile fermarlo del tutto.
B.Z. 20/4/1899 Nell'abbazia di Gries, presenti i principi vescovi di Trento e Bressanone, si è tenuta un'assemblea in cui si è parlato del "Los von Rom", ossia della tendenza di fedeli cattolici a lasciare il cattolicesimo per rivolgersi al protestantesimo.
B.Z. 21/4/1899 Si fa pubblicità ad un collegamento con la Mendola così organizzato: partenza in treno da Bolzano ed arrivo a Caldaro; da lì salita fino alla Mendola con un elegante tiro a quattro. Sono "solo" quattro ore di viaggio. La carrozza garantisce il godimento di un bel panorama.
B.Z. 24/4/1899 A Colle Isarco un'ottantina di convenuti animano la prima giornata del partito tirolese del popolo tedesco (Deutschvolkische Partei Tirols).
B.Z. 26/4/1899 Continua in prima pagina la serie di articoli sulla germanicità del Sudtirolo.
B.Z. 27/4/1899 Petizione delle città di Bolzano e Merano contro la richiesta di autonomia avanzata dal Trentino.
Articolo sul progettato internato per aspiranti insegnanti, destinato a trasformarsi in un istituto magistrale di ispirazione clericale. I sacerdoti, o loro simpatizzanti, sono definiti "Schwarze Herren" (signori in nero).
B.Z. 28/4/1899 Articolo su "I clericali e la scuola".a il Colle in 15/20 minuti. E' stata chiesta la relativa concessione.
B.Z. 2/5/1899 Durante il mese di maggio sono giunti a Bolzano 4.419 forestieri, tra i quali 1.702 germanici, 39 francesi, 130 italiani, 133 russi, 129 inglesi e 249 (?) Americani.
B.Z. 8/5/1899 Due coniugi, il signor Franzelin e consorte, vanno a passeggio in carrozza al lago di Caldaro. Il cavallo s'imbizzarrisce e il veicolo si ribalta. Illeso l'uomo, ma sua moglie muore.
B.Z. 13/5/1899 Sono incominciati i lavori per la strada di passo Costalunga, che collegano Carezza con Vigo di Fassa.
B.Z. 15/5/1899 A Bolzano si stanno costruendo le prime quattro case in calcestruzzo. Si trovano due in via Talvera e due in via Cassa di Risparmio e costituiscono un unico blocco. Vengono impiegati per la costruzione appositi macchinari elettrici.
In val Venosta un incendio ha distrutto l'abitato di Tablà (141 case).
B.Z. 17/5/1899 A Bolzano si tiene un'assemblea di produttori di barbabietole. Giungono su un treno partito da Vienna e soggiornano a Gries all'hotel Austria.
B.Z. 18/5/1899 Alle tre del mattino la guarnigione di Bolzano ha intrapreso una marcia d'addestramento fino a Carezza.
B.Z. 24/5/1899 L'8 maggio in prossimità del lago di Carezza un cavallo, aggiogato ad una carrozza, s'era imbizzarrito, il veicolo s'era rovesciato ed una donna era morta. Ora lo stesso cavallo nelle stesse circostanze s'è imbizzarrito nei pressi di Cortaccia: uno dei passeggeri è morto.
B.Z. 25/5/1899 Il consiglio comunale di Bolzano si interesserà alla realizzazione di una stalla per i cavalli egli ufficiali sulla riva dell'Isarco, tra i ponti della Brennerbahn e della Meranerbahn.
B.Z. 27/5/1899 Dalle ore 15 in municipio si effettuano le vaccinazioni, gratuite.
Una inserzione:
"50 corone in oro come ricompensa a chi mi comunica uno o più nomi di quei miserabili detrattori che si assunsero il compito - durante la mia assenza - di diffondere sulla mia persona voci false a danno della mia onorabilità- Egna, 21 maggio 1899. Firmato Franz Josef Sottoperra".
B.Z. 31/15/1899 E' stata aperta la strada alpestre che conduce dalla val di Sole al Campo Garlomagno e Madonna di Campiglio.
B.Z. 2/6/1899 Circolano banconote false da 10 gulden.
B.Z. 8/6/1899 Compare in tribunale una ciarlatana che aveva preso in cura un malato, poi morto. Si tratta di tale Josepha Scholze, di Vienna, cui - dalla moglie Nothburga Stampfl - era stato affidato il marito Franz, oste a Valles, seriamente ammalato, non fidandosi lei dei soliti medici, usi a ricorrere a "coltelli e veleni". Curato con pomate ed erbe, il malato era tornato al Creatore, vanificando le cure della ciarlatana. E' stata condannata a sei settimane.

Il giorno seguente viene benedetta la nuova chiesa del Sacro Cuore, costruita nel cinquantennale della salita al trono di Francesco Giuseppe. Per l'occasione convengono a Bolzano il 9 giugno - festa del Sacro Cuore - col treno da sud (ore 11) il principe arcivescovo di Trento mons. Carlo Eugenio Valussi, e col treno da nord (ore 13,43) l'erede al trono dell'impero austro-ungarico, arciduca Francesco Ferdinando. Di questa celebrazione scrivono il giornale cattolico "Tiroler Volksblatt" e il giornale laico "Bozner Zeitung", che danno dell'avvenimento impostazioni antitetiche, al punto che la "Bozner Zeitung", anticlericale, non cita nemmeno la cerimonia nella nuova chiesa, limitandosi a parlare di una "visita" che l'erede al trono vi avrebbe fatto. Citiamo anzitutto la "Bozner Zeitung".

B.Z. 9/6/1899 L'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este, erede al trono dell'impero austro-ungarico, ha visitato Bolzano. Grandi festeggiamenti in una città inondata di bandiere (il Comune aveva invitato i padroni di casa a provvedere). Treno da Vienna, quattrocento persone ad attenderlo, servizio d'ordine espletato fino alla futura piazza Walther dai pompieri di Bolzano e Gries, lungo elenco di autorità. 21 colpi di mortaretto sul Virgolo, una colonna di tiri a quattro per trasportare le autorità al vicino hotel Grifone, ove erano in attesa altre personalità, col sindaco Perathoner. Gli ambienti destinati a Sua Altezza Imperiale sono stati predisposti con cura da artisti locali. Nel pomeriggio, dopo aver visitato in piazza la libreria Moser, Francesco Ferdinando si è recato a castel Roncolo. Al rientro in hotel, spuntino all'aperto e poi con uno stuolo di autorità, tra le quali il sindaco, passeggiata per le vie di Bolzano.









L'erede al trono Francesco Ferdinando sarà ucciso a Sarajevo

A sera musica in piazza con i complessi della guarnigione e dei pompieri. Illuminazione elettrica del campanile del duomo e della piazza con effetti applauditissimi. S'è visto poco dei falò accesi sui monti, causa la pioggia.
Intanto ieri l'altro era transitato per Bolzano, fermandosi al ristorante della stazione per la colazione, il principe di Napoli, futuro re d'Italia Vittorio Emanuele III (breve notizia di quattro righe e mezzo).
B.Z. 10/6/1899 Seconda giornata bolzanina per l'arciduca Francesco Ferdinando (che visita tra l'altro la nuova chiesa del Sacro Cuore). Poi in suo onore sfilano in piazza 67 associazioni, 60 delle quali con le loro rispettive bande. Pranzo con venti coperti nel giardino del Grifone (doni reciproci tra Francesco Ferdinando e il proprietario del Grifone Staffler): il giornale pubblica la piantina dei posti a tavola e il succulento menù, con tutte le pietanze descritte in francese (in tedesco solo il vino: St.Moritzinger Cabernet). Suona la banda della guarnigione, il cui programma era stato concordato con l'arciduca. In apertura "La spade d'Austria", una marcia di Wagner.

Ed ora apriamo una parentesi per il cattolico "Tiroler Volksblatt" che aveva annunciato la cerimonia il precedente 6 giugno, dettagliando il programma. Qui si narra di processioni e di campane che suonano a stormo, particolari che al cronista della "Bozner Zeitung" sono invece sfuggiti.
Tiroler Volksblatt 7/6/1899 In prima pagina il messaggio in latino di papa Leone XIII al principe arcivescovo di Trento mons. Valussi:
"La notizia che Sua Maestà l'imperatore e Re di Austria-Ungheria animato da profonda devozione abbia assunto in serenità di cuore la protezione della chiesa (del Sacro Cuore) e abbia espresso l'intenzione di presenziare alla sua inaugurazione o direttamente o attraverso la presenza di un membro della famiglia imperiale, ha destato nel Santo padre grande gioia", Il pontefice annuncia la sua apostolica benedizione.
Tiroler Volksblatt 9/6/1899 Il giornale pubblica in prima pagina due poesie, una sulla benedizione della nuova chiesa, l'altra - dal titolo "Auf, Tirol!", è un'esaltazione del Tirolo religioso, che si apre facendo il verso alla "Mignon" di Goethe (
"Kennst du das Land wo die Zitronen blühn…", che inverce esaltava l'Italia, dove nascono i limoni e le arance, si trasforma in un "Conosci il Paese tra le montagne, pietra di diamante sulla corona degli Asburgo?", ossia il Tirolo).










Chiusa la parentesi, riprendiamo la cronaca apparsa sulla sulla "Bozner Zeitung".

B.Z. 16/6/1899 Quasi un dramma sul treno Bolzano-Berlino. Arrivati a Kufstein, in prossimità della frontiera con la Germania, ci si rende conto che il macchinista è del tutto ubriaco, così anche il fuochista. L'impiegato ferroviere proibisce pertanto ai due di proseguire il viaggio insediando al posto del macchinista un altro ferroviere. Giunto il treno a Rosenheim - in Germania - il macchinista ubriaco, un pezzo d'uomo di corporatura pesante, respinge via dalla sua postazione il macchinista (sobrio) che lo aveva sostituito, annunciando che avrebbe sbattuto giù dalla locomotiva chiunque gli si fosse opposto. Prese i comandi e proseguì per alcune stazioni finché lui stesso non si rese conto delle sue condizioni lasciando quindi i comandi al suo sostituto. Intanto il treno aveva già subito un ritardo di una mezz'ora e il fuochista era giunto al punto di dover essere sostenuto, rischiando di cadere dalla locomotiva. "E' stato per puro caso che non si sia verificata una disgrazia".
B.Z. 19/6/1899 Peter Waldner, un salariato di Funes, esce dal carcere dove ha scontato una pena di sei mesi per reati sessuali e riesce a farsi assumere da un contadino sarentinese come stalliere. Vantando conoscenze infermieristiche nel settore delle malattie femminili inizia a "curare" in val Sarentina e in val di Funes donne con problemi alla sfera sessuale, e si fa anche pagare. La cosa viene a galla ma quanto ai casi relativi a donne maggiorenni il Waldner non è perseguibile, seppur reo confesso. Viene condannato solo per casi in cui ha "operato" su minorenni di 14 anni. Condanna a 13 mesi di carcere duro, con un giorno di digiuno al mese
B.Z. 27/6/1899 Sul ponte provvisorio in legno che sostituisce temporaneamente il ponte Talvera, in corso di sostituzione, sono infissi numerosi chiodi non ben ribattuti che sporgono e danneggiano i vestiti delle signore. Bisogna provvedere.
B.Z. 28/6/1899 Otto anni fa l'Alpenverein aveva proposto che si collegasse telefonicamente il rifugio sullo Sciliar con Castelrotto, Siusi e Razzes. La direzione superiore delle Poste s'è detta disponibile, chiedendo solo che l'Alpenverein stanziasse la somma necessaria all'acquisto dei cavi in rame (100 fiorini) e provvedesse all'apprestamento di 400 pali. Tutto fatto, ma le Poste da allora non si sono più mosse, e dichiarano ora che i tempi non sono ancora maturi.
B.Z. 30/6/1899 Si progetta la tramvia Bolzano-Gries.
Il bandi per i cani del circondario è stato annullato e resta in vigore solo nei comuni di Salorno, Egna, Magrè, Cortaccia e Montagna.
Per sostenere moralmente la germanicità del comune di Salorno, il più meridionale dell'area tedesca, si era progettato di accendere fuochi sulle montagne circostanti (la tradizione pagana dei fuochi del solstizio). Ma era venuta la pioggia e così si sono spostati i fuochi a sabato prossimo.
B.Z. 3/7/1899 Si progetta la costruzione a Gries di una chiesa protestante.
B.Z. 4/7/1899 Giuseppe Nones di Sover conduce un carico di fieno nei pressi di Cardano, dove però un palo del telegrafo rende difficile il transito. A tarda sera si munisce di una sega e lo abbatte. Tre mesi di carcere.
B.Z. 10/7/1899 Il postale di Vienna è giunto ieri a Bolzano con un ritardo di un'ora e 35 minuti per il deragliamento di un vagone a Müzzuschlag.
E' giunto a Bolzano il circo Zavatta.
B.Z. 11/7/1899 Il giornale elenca dieci nuovi utenti telefonici. Intanto è in corso il collegamento di altri 4 utenti. I bolzanini che usufruiranno del servizio telefonico saliranno così a 156. L'abbonamento semestrale è di 25 fiorini. Una cifra ragguardevole!
B.Z. 14/7/1899 All'ingresso di una capanna eretta per proteggere i gitanti dal maltempo sul monte Roen, e di proprietà della Società degli alpinisti tridentini, appare un cartello con la scritta (in italiano): "Ingresso vietato agli alpinisti tedeschi". E' stato tolto. Il giornale depreca questo nazionalismo anti-tedesco.
B.Z. 17/7/1899 Corrispondenza dal passo della Mendola: "Dal passo della Mendola - Quale potente impulso al movimento turistico verso la Mendola sia venuto dall'apertura della linea ferroviaria Bolzano-Appiano-Caldaro e con le coincidenze di questa linea con un servizio di diligenze, nonché grazie alla strada intitolata all'imperatore Franz Josef da Madonna di Campiglio a Dimaro, è cosa che si può constatare già oggi dal variopinto traffico internazionale, dall'intenso movimento di veicoli e dal continuo andirivieni di turisti appiedati. Entrambi gli hotels - Mendola e Penegal - godono entrambi di clientela distinta, come anche all' hotel Aquila, eretto verso la val di Non, è riscontrabile intensa vitalità ecc."
A Gries si sta studiando la costituzione di un consorzio che convogli il traffico fin sulla Mendola (da dove si possono ammirare bei panorami) e poi verso Campiglio e Trento.
In un altro corposo articolo si magnifica il circondario dell'hotel Carezza, nonché lo stesso hotel, che gode di illuminazione elettrica e tiene a disposizione dei clienti sei cavalli.
Apprensione per il turismo in val Pusteria per le grandi manovre militari. Ma la cosa si risolverà in una decina di giorni.
B.Z. 19/7/1899 Si annuncia una Bolzano-Monaco automobilistica organizzata dall'Automobile Club austro-germanico. Le automobili saranno suddivise in quattro classi (vi sono compresi veicoli con quattro, tre e due ruote)(??). Partenza da Bolzano alle 3 e mezza del mattino. I concorrenti debbono provvedere alle ottemperanze di frontiera. Nelle varie classi vincerà il più veloce.
B.Z. 20/7/1899 Pianta le tende a Bolzano il circo Nouma Hava. Vi "lavorano" quattro leoni.
B.Z. 21/7/1899 In seconda pagina una colonna figura censurata: il testo è tagliato ed appare la scritta "konfiszirt".
B.Z. 22/7/1899 Raid automobilistico Bolzano-Monaco: fino alla frontiera con la Baviera i ciclisti del "Tiroler Radfahrerbund" faranno da battistrada (sic!). Concorrerà anche una donna-automobilista.
B.Z. 24/7/1899 Raid automobilistico Bolzano-Monaco. Per problemi doganali e legati al trasporto (Transportschwierigheiten) non è stato possibile dotare tempestivamente di benzina le stazioni di rifornimento, e cosi la gara è stata ridotta al tratto Innsbruck-Monaco. La partenza è avvenuta pertanto il giorno 23 (domenica) alle 5 del mattino. "L'Automobile Club bavarese e un certo numero di automobilisti suoi simpatizzanti, dopo il superamento delle numerose difficoltà che si sono incontrate, hanno deciso di affrontare al più presto l'intero percorso Bolzano-Monaco, onde poter misurare per il futuro le vetture sulla lunghezza del percorso e sulla salita del Brennero.
B.Z. 26/7/1899 Raid automobilistico. La partenza della Innsbruck-Monaco è avvenuta domenica alle 5. Sono partite 4 (sic!) autovetture, 2 vetturette ("voiturettes") e 5 motociclette. "Appena fuori Mühlau il signor Braunbeck ha dovuto ritirarsi per problemi tecnici. Il signor Oberndorfer ha avuto un incidente a Hall". Durante la gara si sono scatenati l'uno dopo l'altro tre temporali. Le strade erano in condizioni spaventose, ciononostante il vincitore Dietrich dopo 173 km è arrivato al traguardo in 5 ore e 38 minuti; secondo in 12 ore, 14 minuti e 21 secondi è arrivato Held-Mannheim con la sua "auto da corsa" (vedi la notizia prossima del giorno 29/7. "In tutti i casi si è constatato che sia le vetture che i piloti sono arrivati in ottime condizioni".
B.Z. 27/7/1899 Si svela il perché del sequestro-censura della "Bozner Zeitung" il giorno 21. La forbice del censore si è accanita contro un articolo sulla tassa sullo zucchero.
"Turbamento della quiete pubblica" (Störung der öffentlicher Ruhe).
I 57enne Filiberto Micheli è deceduto per l'esplosione di un mortaretto a Caldaro. Un'altra persona è rimasta seriamente ferita.
In val Ridanna è scarrucolata una funivia che trasportava turisti alle miniere di Monteneve. Tra i sei passeggeri (anche una donna di Dresda) è deceduto un notissimo violinista di Francoforte, August Herber, di 25 anni.









convoglio storico sulla linea del Brennero nel 150esimo della Südbahn

B.Z. 28/7/1899 Un lungo articolo descrive i disagi ai quali sono costretti i viaggiatori sulla linea ferroviaria del Brennero. "Sull'odierno treno del mattino per Innsbruck erano stati agganciati solo tre vagoni di III classe. In un attimo i primi due scompartimenti vuoti di questi vagoni si sono riempiti ed il capotreno ha incominciato a sospingere i viaggiatori come fossero pecore. E' avvenuto che una famiglia con bambini ha dovuto distribuirsi in due diversi vagoni. Allorché, poco prima della partenza, sono arrivati altri convogli, è accaduto che il capotreno - che oltretutto dimostra di non comprendere l'etica del suo incarico e farebbe meglio a servire come domestico - si sia mosso ed abbia aperto altri scompartimenti del terzo vagone, decisione per la quale è dovuto ricorrere al consenso dell'impiegato in servizio alla stazione. Comunque, non è accettabile che questi vada avanti e indietro lungo il convoglio strillando davanti ai viaggiatori. Il treno ha finalmente lasciato la stazione stipato di viaggiatori e molti turisti si sono dovuti adattare e stare all'esterno, sulla piattaforma del terzo vagone, a dispetto dei regolamenti. Noi non crediamo che l'ispettorato delle ferrovie sia a conoscenza della situazione deplorevole di questa stazione. La Südbahn solo qualche settimana fa ha distribuito una réclame di bella fattura per fare pubblicità alle proprie strutture. Ma i forestieri, abituati ai loro treni, possono godere ben poco delle bellezze naturali tra le quali viaggiano, se vengono costretti a stare in 10/11 in un solo scompartimento. Oltretutto pressoché ogni viaggiatore, ed in questo periodo si tratta prevalentemente di turisti, ha con sé sacchi da montagna e valigie. Ma negli scompartimenti mancano ganci per appendere e portapacchi, cosicché i viaggiatori sono costretti a tenersi il bagaglio sulle ginocchia. Pertanto eleviamo nuovamente un appello onde ottenere più vagoni, in rispetto dei viaggiatori, nonché personale ferroviario più educato, e che non fa le cose a modo suo".
Il dottor R. von Stern è i primo automobilista che ha superato il passo dello Stelvio.
"E' avvenuto in questi giorni".
B.Z. 29/7/1899 Raid automobilistico. Questa finalmente la classifica finale della corsa Innsbruck-Monaco: 1° barone Dietrich, giunto alle 10 e 55'; 2° Held, giunto alle 12, 4' e 32"; 3° Oertl, giunto alle 12, 59' 32", poi altri quattro concorrenti. Da sottolineare che ai concorrenti era stato dato il via ad intervalli di tempo. La signora Ehrhardt non era partita un po' per la pioggia, un po' per le pessime condizioni delle strade. Il signor Tochtermann è giunto in ritardo essendo stato arrestato a Rattenburg e trattenuto dalla polizia per un'ora e mezza per "velocità eccessiva". Da rilevare che la segnaletica stradale lungo i percorso si è rivelata insufficiente e che si sono avuti anche problemi con il rifornimento della benzina.
B.Z. 1/8/1899 Il treno che parte da Bolzano la domenica alle 15,21 diretto a Mahrburg (oggi Maribor) è deragliato subito dopo Klagenfurt. Era costituito da 2 locomotive e 14 vagoni, portava 250 passeggeri: tre sono defunti.
A Settequerce due uomini sono venuti a lite per una ragazza. Uno dei due è morto per una coltellata.
B.Z. 3/8/1899 In luglio si sono fermate a Bolzano 5.976 persone. Gli austriaci sono stati 1.290, i tedeschi 2.021, gli italiani 212.
B.Z. 5/8/1899 Lungo articolo in prima pagina dal titolo "La Lega Nazionale in val di Fassa". La Lega è un'associazione irredentista trentina. L'occasione è data dall'inaugurazione a Vigo di un asilo. Folla, le personalità sono giunte sul posto su sette carrozze. Valle in festa, spirito indipendentista, ne ha riferito abbondantemente il giornale "Alto Adige" di Trento. E' critica invece la "Bozner Zeitung".
B.Z. 8/8/1899 Sono partiti gli inviti per la cerimonia del monumento allo scrittore Heinrich Noe a Bolzano.
Nel trenino dell'Oltradige militari e civili vengono alle mani. Quattro borghesi sono feriti.
B.Z. 10/8/1899 In un articolo dal titolo "La Lega Nazionale in Fassa" si espone e commenta l'inaugurazione dell'asilo e ricreatorio di San Giovanni (Vigo) in val di Fassa. Gli abitanti del luogo sarebbero indignati per l'intromissione dei "signori" della Lega Nazionale nelle loro vicende.
B.Z. 11/8/1899 Si propone l'istituzione a Bolzano di un'orchestra stabile.
A Bolzano si tengono nuovamente corsi di stenografia.
B.Z. 12/8/1899 E' stato arrestato in Svizzera l'operaio Felice Anselmi (val di Non) che aveva ucciso nei pressi di Coira Costante Dallafata, suo collega di lavoro.
B.Z. 16/8/1899 Il giornale "Alto Adige" stila un lungo elenco di comuni trentini che si sono associati a quello di Trento, contro il comune di Bolzano, in tema di autonomia. I comuni sono ben 141, più la Magnifica Comunità di Fiemme, la Camera di Commercio di Rovereto e il clero delle valli di Fiemme e Fassa.
B.Z. 17/8/1899 A Mezzolombardo è stata stampata una cartolina, poi inviata al sindaco di Bolzano Perathoner, definito in italiano "illustre signor Pierantoni". La cartolina è edita da una "Associazione pro Fassa" che sostiene l'autonomia dei fassani. Nel testo la cartolina espone l'intenzione di erigere in vetta alla Marmolada una statua riproducente le sembianze del sindaco "Pierantoni" in atto di riconoscenza per il suo operato a favore dell'autonomia fassana. Insomma, uno sfottò.
B.Z. 19/8/1899 Oltre un migliaio di persone sono convenute nelle Sale civiche per una manifestazione contro l'articolo 18 del governo di Vienna. Ha parlato una viennese, la "signorina Lotte Glas", che ha tenuto banco per due ore esprimendosi energicamente contro la politica governativa e contro i clericali, tenendo testa ai suoi contradittori e sostenendo invece il movimento delle donne. Applausi scroscianti. La manifestazione, cui erano presenti molte donne, non è stata turbata da incidenti e si è conclusa coll'inno di lavoratori.








Lotte Glas (1895) nel comitato per i diritti delle donne del partito socialdemocratico (a d. in basso)

B.Z. 22/8/1899 Il circolo ciclistico (Radfahrerverein) di Bolzano organizza una gita notturna ad Appiano, al chiar di luna. "Sono graditi gli ospiti tedeschi" (evidentemente non lo sono quelli italiani).
B.Z. 25/8/1899 Appiano. Il Comune ha deciso di eliminare tutte le indicazioni stradali scritte in italiano o bilingui, sostituendole con indicazioni scritte in "puro tedesco" (rein Deutsch). Un articolo motiva questa decisione con l'eccessivo afflusso di elementi italiani, che mettono in pericolo la purezza tedesca della popolazione locale.
"San Giacomo deve essere difesa dal rischio di essere italianizzata": da Kufstein si apprende che vi si svolgerà una gran festa il cui ricavato sarà devoluto alla costruzione (a san Giacomo) di un asilo infantile tedesco. Concorreranno alla raccolta di fondi numerose associazioni di vario genere, dalle società di ginnastica, ai circoli ciclistici, alle associazioni musicali ecc.
B.Z. 24/8/1899 La "Bozner Zeitung" non esce, perché sequestrata.
B.Z. 26/1/1899 Il sequestro della "Bozner Zeitung" è dovuto ad un articolo dai contenuti pericolosi per la sicurezza dello Stato.
Nella ricorrenza dei due anni dalla scomparsa del poeta Heinrich Noe, si è scoperto il busto a lui dedicato nel parco della stazione. Su un lato si annuncia "Dedicato dall'Alpenverein di Germania ed Austria e dai suoi Amici - 1899". Sul retro, in piccolo, s'è firmato lo scultore: A. Kompatscher. Heinrich Noe era nato a Monaco nel 1835 e morì a Bolzano nell'agosto del 1896. Fu scrittore, bibliotecario, ma fu soprattutto un viaggiatore appassionato che percorse e descrisse centinaia di itinerari soprattutto montani dalla Baviera al Trentino (allora Südtirol), alla Dalmazia. Conosceva 18 lingue. Fu bibliotecario di Corte e di Stato a Monaco, poi anche al British Museum di Londra. Dal 1865 iniziò i suoi viaggi, le cui impressioni tradusse in una ventina di libri, alcuni dedicati a Bolzano: Bozner Führer (1880), Bozen und Umgebung (1898), e perfino un libretto dedicato a Cà de' Bezzi, Das Batzenhäusl zu Bozen (1896). Dal 1875 diresse la Alpenzeitung di Vienna, e dal 1893 la Laibacher Zeitung, il giornale di Lubiana. I suoi libri sono stati stampati fino al 1921. Heinrich Noè fu senz'altro un fortissimo promotore del turismo nelle valli alpine, ed acquisì pertanto grandi meriti, che la città di Bolzano non volle disconoscere. Dopo la sua scomparsa si costituì pertanto nel capoluogo un comitato avente come scopo quello di dedicare a Noè un monumento, che fu realizzato da Andrea Kompatscher, con soldi pubblici raccolti attraverso una sottoscrizione, e inaugurato il 26 agosto del 1889, a due anni esatti dalla sua scomparsa. La cronaca della cerimonia inaugurale aparve nella Bozner Zeitung del 26 agosto 1889 che narrò come vi fosse stata la sera precedente, una manifestazione nel giardino dell'Hotel Schgraffer di piazza Walther. Suonò un'orchestra d'archi dei vigili del fuoco volontari diretta dal signor Miksch e cantò il coro maschile del "Männergesangverein" diretto dal maestro Zipperle. Non mancò il rituale profluvio di discorsi, da quello ufficiale del signor Albert Wachtler, a quelli dei rappresentanti dell'Alpenverein di Cortina d'Ampezzo e dell'Azienda di cura di Abbazia (oggi Opatjia, le città istriane sotto la Monarchia venivano definite dalla stampa tedesca in italiano). Un non meglio identificato Herr Hornmann concluse così: "Onore alla città di Bolzano, il bastione tedesco a sud, che ha ringraziato in modo così degno Chi ne ha proclamato la bellezza". Non mancarono insomma sfumature pangermaniste. L'indomani, domenica, lo scoprimento dell'erma che - come precisò la Bozner Zeitung - era stata scolpita riproducendo un ritratto del Noè dipinto da Karl Amonn e in quei giorni esposto nella vetrina della libreria "Moser's" di piazza Walther. Parla a nome del comitato promotore il dottor Angerer, risponde il sindaco Perathoner, seguono altri tra i quali il poeta Martin Greif che legge una sua lirica, dedicata a Noe. E infine le numerose corone, deposte tra l'altro dalla sezione bolzanina dell'Alpenverein, dal Club turistico, dal Land, dalla "Literaturgesellschaft Pan" di Innsbruck, dall'Azienda turistica di Abbazia. Una corona anche da parte del comitato promotore, ma non ai piedi dell'erma, bensì sulla tomba dello scrittore scomparso. L'indomani "su richiesta del doti. Angerer", come precisò un po' malignamente la Bozner Zeitung, tutta la prima pagina e parte della seconda furono dedicate al suo lunghissimo discorso, che si concluse con la preghiera - rivolta al sindaco - che la città, che è metropoli ("Metropole") e sentinella al confine meridionale tedesco, difenda e protegga il ricordo di un uomo "che ha amato la nostra Heimat con tutto il calore dei suoi sentimenti".









Il busto di Heinrich Noe

B.Z. 9/8/1899 A Bolzano si è costituita la sezione femminile dei vigili del fuoco. "anche le signore indossano un'uniforme e l'elmo dovrebbe assicurare loro una bella presenza". La notizia è apparsa su un giornale di Monaco, ma viene ridimensionata dalla "Bozner Zeitung" secondo la quale si tratta solo di "tre signorine che hanno dato una mano alle esercitazioni pubbliche dei vigili del fuoco".
Con un'inserzione a pagamento il conte Siegmund Attems-Vetzenstrein con residenza nel castello di Podgora (Gorizia) dichiara di non riconoscere i debiti accesi da suo figlio conte Hans.
B.Z. 31/8/1899 Molto spazio è concesso ad un articolo che inizia in prima pagina, intitolato: "Contro la realtà italiana" (Gegen das Welschtum).
"Il treno che sarebbe dovuto arrivare a Bolzano oggi alle 1h 43' proveniente da Vienna è deragliato tra Mahrburg e Villach per essere strisciato contro un altro convoglio".
B.Z. 1/9/1899 E' iniziato oggi il collegamento telefonico tra Bolzano e Merano. La tariffa per tre minuti è di 30 kreutzer. Si deve depositare una somma all'ufficio telefonico presso le Poste della propria città (Bolzano o Merano). Il costo delle singole telefonate verrà da lì defalcato. Il giornale ha fatto delle chiamate telefoniche di prova: funziona perfettamente. "E' auspicabile che a questa linea ne seguano altre".
B.Z. 5/9/1899 Un incendio distrugge il fienile di proprietà della vedova del panettiere Anton Uberbacher, in san Quirino, Vengono arrestati come sospetti incendiari la cuoca Karolina Egger e il salariato Johann Karter.
B.Z. 7/9/1899 "Il consiglio comunale di Bolzano si schiera decisamente contro la temuta italianizzazione dell'amministrazione giudiziaria pianificata nel Tirolo tedesco e pretende che per la tedesca città di Bolzano si abbiano giudici tedeschi". Ieri infatti sotto la presidenza del giudice Prati si era tenuta un'udienza in lingua italiana: è stata redatta in italiano addirittura la sentenza. Il caso è grave, e non va lasciato cadere.
üüCles, che s'era trattenuta la somma di 1.814 fiorini, indirizzata ad un cantante d'opera. Sparito col denaro, il Visintainer era stato scovato poi presso una sua donna a Trento. Diciotto mesi di carcere duro.
B.Z. 13/9/1899 Appare censurato un articolo dal titolo: "Italianizzazione della magistratura nel Tirolo". Il giornale sollecita a Bolzano una manifestazione di massa (Massenkundgebung) per dare alla popolazione di lingua tedesca la possibilità di esprimersi contro la Verwälschung della giustizia.
In Assise a Bolzano l'imputato 61enne Franz Bodenmüller di Ora, accusato di uxoricidio. Dedico all'alcool, aveva ucciso a colpi d'ascia la moglie 35enne Walpurga Mitterer di Lana, che lo rimproverava per il suo vizio. Sul tavolo della Corte le prove: l'ascia dell'uomo e una vertebra spezzata della donna (segue).
B.Z. 14/9/1899 Per la manifestazione di massa contro l'udienza in lingua italiana al tribunale di Bolzano sono giunte centinaia di lettere di assenso all'indirizzo del "Volksverein für Südtirol" (associazione popolare per il Sudtirolo). "E' degno di nota il fatto che a proposito di questo problema d'interesse nazionale la totalità della popolazione tedesca di Bolzano sia unita e che appaiano anche le firme degli elettori del partito clericale, cui senza dubbio se ne aggiungeranno altre".
Altra notizia in tema: "Una dichiarazione degna di rilievo ha rilasciato il giudice dell'Oberlandesgericht von (de) Trentini. Ieri quando uno dei testimoni di Ora non voleva assolutamente parlare tedesco, con la scusa che non conosceva la lingua, von Trentini ha detto che quando si è in una terra tedesca bisogna conoscere quella lingua. Sicuramente lei con i suoi clienti parlerà anche tedesco! Da quel momento il testimone capì e parlò bene anche il tedesco!"
Processo per l'uxoricidio di Ora. Per Franz Bodenmüller nove anni di carcere duro, ulteriormente indurito ogni tre mesi con restrizione in digiuno totale al buio, e su un tavolaccio.
B.Z. 16/9/1899 Per il problema della lingua nelle udienze giudiziarie del Sudtirolo tedesco si terrà un'assemblea aperta tutti nella sala grande delle Sale Civiche.
"L'avanzata degli italiani - A San Giacomo, comune di Laives, si è costituita un'associazione di lavoratori e lavoratrici italiane, il cui statuto è stato inviato per conoscenza al Governatorato".
B.Z. 19/9/1899 Relativamente alla notizia apparsa in data 13/9 (vedi), il giudice del circondario giudiziario di Bolzano censura la notizia in oggetto. Motivo: "Il tentativo, attraverso dichiarazioni non veritiere, di indurre all'odio e al disprezzo nei confronti di organi governativi".
Di seguito, in rilievo, l'invito ad intervenire nelle Sale Civiche (valido per il solo genere maschile). Ed eccoci alla grande manifestazione: il giornale ne apre il racconto con un lungo articolo di quasi due pagine, aperto dal titolo: "Il problema della lingua nel nostro circondario giudiziario". Circa 500 persone presenti per dare compatta testimonianza del fatto che "Bolzano è una città tedesca e deve restare tedesca". Tra i presenti il sindaco Perathoner e il deputato Welponer. Presente anche l'alto commissario barone Haymerle, nella qualità di rappresentante governativo. Applausi scroscianti per il presidente dell'associazione dott. Anton Kinsele, che ha invitato ad una presa di posizione dell'assemblea contro quella che ha definito l'aggressione da un lato audace, dall'altro pericolosa come non mai. Seguono - sul giornale - tutta una serie di argomentazioni, che si concludono con lo slogan: Bolzano è tedesca e deve rimanere tedesca, e se si è tenuta a Bolzano una prima udienza in italiano, questa deve essere anche l'ultima. L'assemblea termina con il canto di "Wacht am Rhein", la canzone dei nazionalisti germanici.
B.Z. 20/9/1899 Le prime due pagine sono interamente occupate da un articolo su "Il problema della lingua nel locale tribunale circondariale".
Emigranti austriaci ed ungheresi giunti a Montevideo debbono sostare 8/10 giorni in attesa del vapore per proseguire il viaggio e si trovano privi di mezzi per acquistare il necessario sostentamento. Sono spesso costretti a vendere i loro abiti.
B.Z. 21/9/1899 L'imperatore Francesco Giuseppe giunge a Bolzano con un'ora e mezza di ritardo per un incidente ferroviario accaduto oltre Brennero. Folla ovunque. "Sebbene moto ingrigito, il Kaiser appare fresco e forte, non dimostra certamente la sua età". In stazione s'incontra con le autorità locali (non chiaro il discorso con il sindaco Perathoner: secondo i giornale v'è stato un equivoco). Poi il Kaiser, insieme all'erede al trono Francesco Ferdinando, passa in rassegna riservisti e veterani ed inizia la visita alla città. Colonna di carrozze tra una folla giubilante (nella Johannsplatz il cocchiere del primo equipaggio sbaglia strada e deve ritornare fendendo la folla, ma non vi sono stati feriti), che gli fa da spalliera fino alla chiesa del Sacro Cuore, dove Francesco Giuseppe sosta per una breve preghiera, poi incontra altre personalità e i costruttori della chiesa. Ritorno del corteo alla stazione, dove c'è ad attendere il Kaiser una rinnovata folla ed il treno di corte, sul quale sale. Lungo il percorso fino a Merano molta gente ad ogni stazione e manifestazioni di giubilo. A Merano i cavalli della carrozza destinata al Kaiser s'innervosiscono e partono senza che il Kaiser v'abbia preso posto: il monarca deve raggiungere a piedi la vettura seguente. Pranzo alle 17 a castel Rottenstein. Nessun dato sui presenti, dal momento che "il cosiddetto ufficio-stampa si è dimostrato tutt'altro che efficiente". In teatro lo spettacolo ("Andreas Hofer" di Karl Wolf) è iniziato con un'ora di ritardo: anche qui l'organizzazione - scrive il giornale - è stata lasciata al caso. Lo spettacolo è stato comunque in parte riassunto, riducendosi ad un'ora e un quarto. Andamento comunque scorrevole. L'illuminazione delle montagne con i previsti falò non è stata una gran cosa, per il tempo non favorevole. Pregevole invece l'illuminazione della città di Merano. La maggior parte delle persone giunte a Merano da Bolzano tornò a casa con un treno speciale.
Nuovo sequestro della "Bozner Zeitung", stavolta per l'edizione del giorno 20. All'attenzione del censore l'articolo sulla dolorosa storia dell'introduzione dell'italiano nelle aule giudiziarie.









Francesco Giuseppe e Francesco Ferdinando a Merano

B.Z. 22/9/1899 Il Kaiser in val Passiria. Alle 4 del mattino partono da Merano gli Schützen, Alle 5 le 300 (??? probabilmente si tratta di un refuso, più accettabile che si tratti di 30) carrozze con personalità ed invitati. Alle 8 benedizione della nuova chiesa a Sand. Piove a scrosci, cosa che danneggia i tanti decori eretti in omaggio all'imperatore. Ma il cielo si rischiara. Il Kaiser lascia castel Rottenstein, folla, scoppi di mortaretti, corteo di carrozze (seconda nell'ordine quella di Francesco Giuseppe che ospita l'erede al trono Francesco Ferdinando). Rassegna di militari inquadrati e via infaticabilmente fino al ritorno a Merano, che il Kaiser raggiunge alle 16,15. Alle 17 pranzo "familiare" a castel Rottenstein, e finalmente alle 20,30 ripartenza da Merano in treno.
B.Z. 25/9/1899 Nella scuola femminile biclasse indipendente i primi di ottobre partiranno i corsi di francese, italiano, disegno a mano libera e di pittura. I corsi di inglese saranno aperti se vi saranno sufficienti allieve.
Nuovi orari per i treni Nord-Sud. Da Berlino a Verona ci si impiegheranno 19 ore.
B.Z. 2/10/1899 Col buio bisogna illuminare i corridoi all'interno degli edifici. E' compito dei padroni di casa. Camminare al buio è pericoloso.
B.Z. 5/10/1899 Al macellaio Josef Knifl di Chiusa giunge da Madrid una lettera secondo la quale nei pressi di Chiusa si celerebbe un tesoro di 326.000 fiorini. Un quarto di questa somma sarà devoluto al Knifl se egli verserà a due signore spagnole il denaro necessario a giungere a Chiusa per indicargli il posto. Il Knifl denuncia la tentata truffa alla gendarmeria.
B.Z. 9/10/1899 La "Bozner Zeitung" passa da un sequestro all'altro. Eccoci al quarto episodio, in breve tempo. Il pastore protestante di Gries Paul Lumnitzer è convocato davanti ai giudizi di Bolzano, per avere diffuso pubblicazioni protestanti senza la dovuta autorizzazione. Il pastore è difeso dall'avvocato Julius Perathoner, sindaco di Bolzano, e la sua tesi è la sua mancanza di informazioni sul tema. La sentenza: assoluzione per il reato di diffusione di questi scritti, dato che questa era avvenuta entro locali in cui il fatto era consentito (il Kurhaus, oggi istituto delle Marcelline). Condanna invece al pagamento di 25 fiorini, perché l'invio delle pubblicazioni era avvenuto in un periodo nel quale era attivo il movimento "Los von Rom" (anticattolico), circostanza per la quale il pastore avrebbe potuto e dovuto rendersi conto del possibile divieto, quale azione volta ad evitare il possibile turbamento della pace sociale. L'entità della condanna è avvenuta, adottando il massimo della clemenza.
B.Z. 10/10/1899 Appare la pubblicità per una macchina per scrivere prodotta dalla "Keist" di Hannover. Il rappresentante per tutto il Tirolo è V.Oberosler di Rovereto. Costa sui 75/80 marchi.









La nuova macchina per scrivere "Keist"

B.Z. 10/10/1899 Sono iniziati i lavori preparatori per l'erezione della chiesa protestate di Gries, che sorgerà in prossimità della pensione Navratil, oggi inglobata nel complesso della chiesa dei Carmelitani.
B.Z. 13/10/1899 Il giornale riferisce della "Ostdeutsche Rundschau" che ha scritto del processo al pastore protestate di Gries, Lumnitzer, e conclude così: "Buon Dio, cosa non è stato proibito ancora negli ultimi mesi dall'Austria dei Thun, Kaizl e Dipauli (ministri a Vienna)! Questi grandi uomini, rappresentanti del progresso slavo-clericale proibirebbero tutto, salvo pagare le tasse".
Nel terzo anniversario dello scoprimento del monumento a Dante a Trento i giornale trentino "Alto Adige" pubblica un lungo articolo esprimendo il suo entusiasmo per la cerimonia di allora. Una prosa decisamente enfatica, che la "Bozner Zeitung" riproduce nella sua traduzione tedesca e senza alcun commento "perché l'effetto sia mantenuto".
Arriva il Circo "Berg". Uomini, tigri e il "più piccolo elefante del mondo".
B.Z. 14/10/1899 Mentre è attivo a Bolzano il circo "Berg", giunge anche quello della vedova di John Ehlbe da Amburgo.
Il "Tiroler Volksblatt" viene sequestrato per offese al Capo dello Stato.
Il porticato a valle della passeggiata del Guncina (dedicata all'arciduca Enrico d'Asburgo) sarà decorato con paesaggi riproducenti le bellezze dell'Alto Adige.
B.Z. 16/10/1899 E' deceduto a Gries il signor Heinrich Hüttnern, ospite di quel Comune da molti anni. Anche se cattolico, è stato traslato a Heidelberg perché ha manifestato la volontà di essere cremato, secondo usanze pagane. "Nessun accenno al fatto che nei primi secoli dell'era volgare tutti i cristiani (migliori dei cristiani di oggi) e perfino i papi venivano cremati".
B.Z. 21/10/1899 A Bolzano si attivano altri collegamenti telefonici. Gli utenti salgono a 152.
B.Z. 23/10/1899 A Cortina d'Ampezzo si lavora alla costruzione di una centrale che entrerà in funzione l'anno prossimo e che garantirà energia sufficiente ad accendere 1500 lampadine.
B.Z. 25/10/1899 Si conferma che l'arciduchessa vedova Stefanie, già consorte dell'erede al trono austroungarico Rodolfo, convolerò in seconde nozze con il conte Lonyay. Sposando questo diplomatico ungherese Stefanie dovrà rinunciare al titolo di "altezza reale". Dopo la morte di Rodolfo, Stefanie aveva ricevuto un appannaggio annuo di 420.000 fiorini. Con le prossime nozze il suo appannaggio calerà alla cifra di 100.000 fiorini l'anno.
B.Z. 27/10/1899 Una novità è annunciata per la prossima riuunione dei soci dell'Alpenverein all'hotel Tirol; potranno godere della musica d un fonografo Edison. "Sono graditi gli ospiti di lingua tedesca". Cioè, niente italiani!
Il ponte "provvisorio" sull'Isarco è traballante. Si aspetta una disgrazia, per deciersi di apprestarne uno nuovo".
Le nuove ringhiere della passeggiata lungo il Talvera (riva sinistra) vengono danneggiate da vandali. Dieci corone di ricompensa a chi darà informazioni atte ad identificarli.
B.Z. 28/10/1899 Due operai "italiani" vengono alle mani a Lana e il 50enne Giovanni Turri da Castelfondo accoltella e uccide il 39enne Giovanni Zuccol. Da Sarnonico. Stavano giocando a carte.
B.Z. 4/11/1899 Nel periodo 1898/1899 sono giunti a Bolzano 48.523 turisti, 6.680 più rispetto all'anno precedente. Dall'Italia ne sono venuti 1.121 (dalla Germania 18.702. dalla Francia 1.208, dalla Gran Bretagna 1.360 ecc.).
B.Z. 6/11/1899 Arriva il circo "Victor".
B.Z. 7/11/1899 Il re di Serbia Alessandro è giunto a Merano col suo seguito e risiede a castel Ramez. Ama passeggiare lungo le promenades di Merano.
B.Z. 9/11/1899 Da anni il reale consigliere scolastico dott. Rohmeder di Monaco, esponente delle edizioni Odin (intitolate alla maggiore divinità dell'Olimpo germanico), tiene conferenze a sostegno della presenza della presenza tedesca in Sudtirolo. Nel periodo tra il 19 settembre e il 26 ottobre (ma i nomi dei mesi vengono citati come "Scheidines" e "Gilbharts", secondo la terminologia dell'antico calendario germanico che si vorrebbe reintrodurre) il cattedratico ha tenuto lezioni e conferenze presso non meno di 26 asili infantili, pernottando in 14 diverse località.
Ennesimo sequestro disposto dal censore di Bolzano nei confronti stavolta di una pubblicazione di contenuto religioso, proveniente da Monaco.
B.Z. 11/11/1899 La "Meraner Zeitung" inizia così un suo articolo: "Sempre più cresce l'elemento italiano nella zona di Merano, e sempre più è minacciata la proprietà tedesca".
B.Z. 13/11/1899 Il comune di Dodiciville ha deliberato di costruire d'intesa con quello di Gries al posto dell'attuale passerella in legno sul Talvera, in zona Sant'Antonio, un ponte in cemento lungo 96 metri. Sarà a pedaggio.
B.Z. 17/11/1899 L'Associazione monacense per la tutela della germanicità all'estero ha deciso di rafforzare il suo impegno nel Sudtirolo.
B.Z. 18/11/1899 Gli utenti telefonici di Bolzano sono saliti a 163. Bolzano dispone inoltre di tre cabine telefoniche.
B.Z. 21/11/1899 Il cassiere del vapore italiano "Mocenigo" s'era reso colpevole di eccessi a Riva del Garda, sfuggendo poi alla gendarmeria col rifugiarsi sul battello. Alla gendarmeria che intendeva arrestarlo e si era presentata sul molo, il comandante del "Mocenigo", dopo aver issato la bandiera italiana, dichiara che le tolda della nave è territorio italiano e che la polizia pertanto non ha diritto di salirvi. I gendarmi hanno fatto ugualmente irruzione, trascinando quindi in arresto sia il cassiere che il comandante. Il comandante viene poi rilasciato, il cassiere è trattenuto. Si apre così un problema diplomatico.
B.Z. 22/11/1899 Prosegue l'attività edilizia a Bolzano in via Cassa di Risparmio, ove si costruisce per la prima volta usando il calcestruzzo. Le costruzioni sono giunte rapidamente al tetto: sono composte da cantine, sotterraneo, piano rialzato e ulteriori tre piani. Ora si provvederà per gli infissi, luce elettrica, gas, acqua corrente. Per la metà dell'anno prossimo saranno disponibili da 26 a 28 abitazioni di 2-7 stanze. "Le richieste da parte dei possibili acquirenti s'è fatta vivace ed alcune abitazioni sono già state vendute. Per l'anno prossimo la società ha già pianificato in zona la costruzione di altre cinque case".









Le nuove case della futura via Cassa di Risparmio, in una foto d'epoca

B.Z. 2/12/1899 "Un giornale locale ha scritto martedì di un predicatore Momson di Manchester che si è infortunato al rientro dalla Mendola nello scendere dalla sua carrozza. Il giorno successivo sono apparsi su giornali di Vienna notizie da Bolzano, secondo le quali il vescovo Momson di Manchester nello scendere dal Penegal si è infortunato. Dopo altri due giorni il "Grazer Tagblatt" ha raccontato a sua volta l'accaduto, ma nel frattempo il vescovo era diventato un arcivescovo. Un controllo telegrafico a Manchester ha potuto accertare che si trattava di un anziano di 87 anni, di quella città, si trovava in compagnia di una sua nipote, nota scalatrice, che ha al suo attivo le scalate del Cervino e del Monte Bianco".
B.Z. 4/12/1899 A Innsbruck si invitano donne e bambini ad offrire doni destinati ai bimbi poveri delle isole tedesche del Tirolo italiano, minacciate dalla italianizzazione.
B.Z. 5/12/1899 Imputato in Corte di Assise il salariato Felice Anselmi da Cloz, impiegato nella fabbrica di tegole di Settequerce, che il 30 giugno aveva ucciso l'operaio Costante Dalsanto, a sua volta dipendente della stessa fabbrica. Una delle solite liti domenicali, favorite dal vino. L'Anselmi se ne era fuggito in Svizzera, dove fu poi arrestato. Viene condannato a due anni e mezzo con un giorno di digiuno al mese. Nella stessa sessione anche stavolta altri processi per violenza carnale.
B.Z. 7/12/1899 Imputato di omicidio un giovane di Lana, Giovanni Turri. Il 22 ottobre, domenica, s'erano incontrati in un'osteria cinque trentini per giocarsi due litri di vino, cui se ne aggiunse poi un altro. Solita lite, nel corso della quale il Turri si accapiglia con tale Giuseppe Zucol e lo accoltella. Il Turri viene condannato a 7 anni.
B.Z. 13/12/1899 L'espresso del treno Nord-Sud è deragliato a Salorno su uno scambio con quattro vagoni. Nessun ferito.
B.Z. 16/12/1899 Infortunio sul lavoro nel cantiere per la costruzione dell'hotel Bristol. Precipita e muore il muratore 26enne Giovanni Battista Pezzè, di Moena.
B.Z. 19/12/1899 La pulizia del teatro andrebbe migliorata. Non si spolvera a sufficienza, tanto che quando il pubblico vi si muove si alza una impercettibile polvere che costringe a continui colpi di tosse.
A Merano uno spazio di 46.000 m2 è stato dedicato alla pratica degli sport. Vi si sta approntano una pista di 800 metri, larga 12, dove potranno gareggiare ciclisti e automobilisti. Vi sarà anche una pista da dedicare all'ippica. Poi tribune e tutto il resto. Tutto avviene sotto la direzione dell'architetto viennese Eustachis. Sarà inaugurata il 19 marzo, con corse rusticane al galoppo.
Nella zona della stazione ferroviaria di Caldaro durante lavori di scavo sono venute alla luce tombe romane. Vi si è trovata anche una moneta dell'imperatore Antonino Pio. Purtroppo durante lo scavo si è proceduto pesantemente, distruggendo gran parte dei reperti.
B.Z. 20/12/1899 La società ciclistica Tyrolia progetta la costruzione di un asilo infantile tedesco nella zona quasi del tutto italianizzata di San Giacomo (a sud di Bolzano). Si fa appello alla generosità dei donatori.
B.Z. 21/12/1899 Folla a Riva del Garda per il processo ai due protagonisti dell'episodio della motonave "Mocenigo", che ha turbato i rapporti tra Austria e Italia. Belfanti, il comandante, è stato condannato a 14 giorni e Santi, l'impiegato di bordo, a un mese per disturbo della quiete pubblica.
B.Z. 27/12/1899 Il giornale "Alto Adige" si lamenta del fatto che a Trento si siano affissi sugli angoli delle strade manifesti scritti in italiano, che pubblicizzano un concerto di cetre. La "Bozner Zeitung" ribatte che a Bolzano "a tutti gli angoli delle strade" si possono vedere manifesti scritti in italiano".
B.Z. 28/12/1899 A conclusione della sua vacanza a Merano il re di Serbia ha raggiuto in treno Bolzano per poi ripartire alla volta di Vienna. Prima di lasciare Merano aveva distribuito un alto numero di onorificenze, una anche allo scrittore Karl Wolf.

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