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Cronache del passato > 1890-1894
Eccoci alle cronache del 1890 che ho tratte dal "Tiroler Volksblatt", giornale cattolico di stampava a Bolzano. Intanto in Europa dilaga l'"influenza", epidemia così definita (in italiano) dallo stesso "Tiroler Volksblatt". Il 19 luglio il giornale in questione scrive che in Germania si stampano 5500 giornali, in Francia 4092, in Gran Bretagna 4000, in Italia 1400, in Spagna 850, seguono Russia con 800, la Grecia con 600 , la Svizzera con 450, l'Olanda e il Belgio con 300 a testa. In tutto il mondo le lingue maggiormente adottate dalla stampa periodica sono l'inglese (16.500), seguito dal tedesco (7.800), francese (6.850), lo spagnolo (1.600) e l'italiano (1.450)
1/1/1890 Notizie sul dilagare dell'epidemia, con particolare riferimento a Vienna, Merano ed Innsbruck. Secondo il dott. Kneipp questa "viene dall'aria".
E' stato disposto il sequestro del giornale "Popolo Roveretano, di tendenza anticlericale.
4/1/1890 S'inaugura a Gries una nuova scuola: sono le odierne "Rosmini".
15/1/1890 E' annunciato a Gries l'arrivo di Stefanie, la vedova dell'erede al trono degli Asburgo Rodolfo, suicida a Mayerling con la sua giovane amante (30/1/1889). Stefanie verrà con il suo seguito di 18 persone e soggiornerà nella pensione "Habsburg" più settimane. La viulla è di proprietà di un panettiere di Bolzano, il signor Ueberbacher, che le andrà incontro alla stazione di Bolzano. "Noi salutiamo Sua Altezza, la principessa erede al trono, con un cordiale BENVENUTA".
A Gries si manifesta un'invasione di topi, che recidono addirittura le radici delle viti.
18/1/1890 Alle 15 col treno Vienna-Merano è arrivata a Bolzano la principessa Stefania. Ricordiamo che la stazione del capoluogo era indicata come Bolzano-Gries. Folla ad attenderla. L'illustre dama è salita su un traino a due per raggiungere Gries, accompagnata dall'arciduca Enrico. Stefania vestiva in lutto. Molte case imbandierate e sulla "torre di Druso" sventolava una grande bandiera giallo-nera. L'azienda di soggiorno ha fatto trovare a Stefania, nel salone della villa Habsburg, un mazzo di rose e camelie. L'arciduchessa trascorrerà il suo tempo preferibilmente in solitudine. La figlia Elisabetta (sei anni) è dovuta restare a Vienna per motivi di studio.
L’arciduchessa Stefania
L'arciduchessa è comunque ufficialmente in stretto incognito. Il proprietario del vicino albergo "Austria" ne ha messo le strutture a sua disposizione, e in particolare la passeggiata sulle assolate pendici del Guncina.
22/1/1890 L'arciduchessa-vedova Stefania si dedica a belle gite, favorite dal bel tempo. Del seguito fanno parte l'imperialregio Hofmeister (maggiordomo di corte) Franz conte Bellegarde, Sua Eccellenza l'imperialregia Hofmeisterin contessa Sylvia Tarovca, la dama di corte imperialregia contessa Choteck.
29/1/1890 Il giorno 30 si terrà una messa in suffragio dell'erede al trono Rodolfo nella chiesa abbaziale di Gries. Ricorrerà infatti un anno dall'omicidio-suicidio. Si annuncia la presenza della vedova.
Muore in carcere a Graz il signor de Tourville, condannato a morte (pena poi ridotta a 18 anni di carcere) per aver ucciso sua moglie sulla strada dello Stelvio nel 1877. Aveva chiesto di poter uscire dal penitenziario che lo ospitava per poter evitare di evitare l'onda di un decesso in carcere.
1/2/1890 Si celebrano riti in suffragio di Rodolfo d'Asburgo, l'erede al trono sucida. Così nel duomo di Bolzano, presente l'arciduca Enriuco. Così anche nella chiesa abbaziale di Gries, dove ha officiato l'abate mitrato Augustin Grüniger. La vedova Stefania si recò a messa invece alle 7, e vi fece anche la comunione. Preferì evitare il rito funebre ufficiale "essendo troppo profondamente scossa dal doloroso ricordo dell'amato consorte".
Le cronache narrano invece sue escursioni nel Caldarese ed a castel Roncolo.
8/2/1890 La vedova Stefanie raggiunge in treno Merano. Poi sale in gita sul Guncina.
12/2/1890 La vedova sconsolata si ripresenta a Bolzano per fare acquisti. Sosta in un negozio di tessuti e da un antiquario. Particolarmente gentile il signor Christian Frank, proprietario del Rebenhof di Gries, che ha avuto l'onore di poterla omaggiare di un cestino di prodotti invernali del suo giardino, cosa per la quale il signor Frank ha ricevuto dall'ufficio del maggiordomo della baronessa (Stefanie dopo il fatto luttuoso di Mayerling si è sposata con il conte Lonyay) una lettera di ringraziamento. Stefanie ha ricevuto in visita l'arciduca Enrico con la consorte baronessa Waideck (già cantante col nome di Leopoldine Hoffmann).
19/2/1890 A Vienna vivono 10.840 cittadini italiani.
L'associazione ciclistica di Bolzano ha organizzato un corteo di ciclisti in costume carnevalesco a Bolzano a Gries. I partecipanti sono stati quindici. A Gries la presenza di queste maschere ha disturbato un rito religioso.
Incendio al cotonificio di sant'Antonio. I danni sono ingenti. 3/400 lavoratori sono rimasti sul lastrico.
22/2/1890 Quattro case con fienile sono state distrutte da un incendio a Colle Isarco.
Il giornale "Alto Adige", che si stampa a Trento, nel suo ultimo numero invita ad offerte per la costruzione a Trento di un monumento a Dante Alighieri. Allora con la definizione "Alto Adige" si intendeva il dipartimento napoleonico che definiva la valle dell'Adige dal Veronese a Chiusa. Il capoluogo era Trento.
26/2/1830 A Merano durante il carnevale si sono tenuti 26 balli pubblici. Ben frequentati anche i riti religiosi delle "quaranta ore".
L'influenza continua a mietere vittime.
La principessa Stefanie è tornata a Merano.
A Bolzano si sono svolti i funerali dell'ufficiale Faust von Bienau, protestante, presente la banda reggimentale di Trento e quella dei pompieri. Il battaglione dei cacciatori (Kaiserjäger) di Bolzano indossava l'uniforme di parata. La bara era portata da sei sottufficiali. Era presente l'arciduca Enrico, in uniforme da generale. Le salve d'onore sono state sparate nella Johannsplatz (oggi piazza Walther). La salma è stata inumata nella parte protestante del cimitero.
5/3/1890 La principessa Stephanie si fa vedere frequentemente a Merano. Pare che sia in contatto con un danese per l'acquisto di Castel Labers. Tornerà a Merano in aprile.
12/3/1890 In onore della principessa Stephanie (i giornali alternano la dizione Stefanie a quella di Stephanie) prende vita a Gries una serie di gare di tiro a segno che si protrarrà per quattro giorni. Il vincitore otterrà un orologio d'oro.
15/3/1890 Il giornale continua ad elencare le gite ed i nobili incontri della principessa Stephanie.
Corte d'Assise. Josef Häusler di Tiso viene condannato a 9 mesi per spergiuro, reato che aveva commesso giurando il falso in un precedente procedimento. Johann Moser di Sarentino: un anno di carcere duro per stupro. La dipendente delle poste di Naturno Ruperta Eberharter negain lacrime di essersi impadronita di somme di denaro racchiuse nella corrispondenza. Anche se vi sono molti indizi contro di lei, viene ugualmente assolta (aveva giù scontato tre mesi di carcere).
Sciopero dei sarti a Merano. Subiscono la concorrenza dei negozi ebrei, che vendono abiti confezionati.
18/3/1890 Festa di commiato a Bolzano nel palazzo dell'arciduca Enrico Enrico, per la vedova dell'erede al trono Stephanie. Ha cantato il coro del Männergesangverein, ed ha suonato - nella sottostante piazzetta della Mostra - la banda dei pompieri. Grande folla. Stephanie ha ricevuto numerose autorità di Bolzano e Gries. Quando Stephanie è partita una gran folla la ha accompagnata al treno.
E' giunta a Bolzano la granduchessa del Meklenburgo. Soggiornerà all'albergo Vittoria, in piazza della Stazione.
L'arciduca Eugenio è stato autorizzato dal Kaiser ad indossare le insegne dell'ordine portoghese della Torre e della Spada.
Davanti alla Corte d'Assise è apparsa la 35enne Elisabeth Gasser, moglie del proprietario dello Holzer Hof di Gries, avente settant'anni, il doppio della sua età. L'accusa è quella di tentato omicidio, di incendio doloso e di calunnia. La donna fin dalle prime settimane del suo matrimonio aveva tentato di sbarazzarsi del marito avvelenandolo (ma gli aveva procurato solo guai intestinali). E questo per accompagnarsi ad un altro pretendente. Poi aveva appiccato un incendio al maso accusandone invece la serva Maria Fischer, che si dovette buscare 12 giorni di carcere preventivo. La Corte riconosce infine la colpevolezza della "megera" e la condanna all'ergastolo.
22/3/1890 Con un certo ritardo appare sul giornale la notizia della visita che Stephanie, la vedova dell'erede al trono, aveva fatto al tiro al bersaglio di Gries, entusiasmandosi alla competizione indetta in suo onore. Aveva vinto il meranese Josef Kröss. Cui era andato l'ambito orologio d'oro.
Nella diocesi di Bressanone vi sono 501 luoghi per la cura delle anime (chiese), 60 conventi e 777 scuole. Vi sono 404.251 anime e 1193 preti, 407 dei quali sono preti regolari (osservano cioè una regola monastica). Lo scorso anno sono morti 30 sacerdoti. I posti vacanti sono 244. Sono assai numerosi (ed elencatiu) i preti che portano decorazioni (44 medaglie di guerra).
La principessa Stefanie (torna la "f" al posto della "ph") durante il suo soggiorno a Gries ha frequentato il campo da tennis costruito in prossimità della villa del barone von Widmann-Staffelfeld-Ulmburg. Stephanie vi si è intrattenuta con le donne della sua corte.
Alla Corte d'Assise è stato processato il gardenese Vinzenz Perathoner, accusato di omicidio e furto. Uscito a tarda sera da un'osteria dopo una lite con lo scultore Planker, l'aveva aggredito e accoltellato. I giudici hanno inquadrato l'omicidio in eccesso in legittima difesa condannandolo a 6 mesi di carcere duro.
26/3/1890 Il ministro viennese del commercio ha autorizzato l'associazione turistica ad intraprendere studi per la progettazione di varie opere ferroviarie, tra le quali la cremagliera del Renon ed una ferrovia Merano-Landek. Questa seconda opera, intrapresa, si fermerà però solo a Malles.
29/3/1890 Lieve scossa di terremoto a Bolzano alle 21,30 di mercoledì 26 marzo. Molte persone si sono destate dal sonno e i bambini si sono impauriti.
2/4/1890 Il terremoto è stato avvertito anche ad Arco, Lienz, Trento, Merano ed Innsbruck.
9/4/1890 Infanticidio a Caldaro. Una 22enne serva originaria di Carano ha partorito un neonato del quale si è sbarazzata uccidendolo.
12/4/1890 Un corrispondente del giornale "Burggräfler" scrive della morte di un meranese avvenuta a Bolzano. Il figlio del defunto sale in treno a Merano per affrettarsi al funerale del padre. Constata così che questo è vivo. Non era stato lui a morire, ma un suo cavallo.
23/4/1890 Titolo: "Un treno speciale con indiani". Buffalo Bill col suo circo, proveniente da Verona e diretto a Monaco con un treno speciale, è transitato per Bolzano. Il convoglio consta di otto vagoni per passeggeri e 20 carri-merci e costa 4.500 fiorini.
Buffalo Bill si chiamava William Cody. Eccolo qui ritratto con la moglie Louise davanti ad un vagone del suo treno.
La compagnia accoglie anche numerosi pellerossa, che destano ovunque curiosità e sensazione. Secondo il giornale sono oltre cento (??) con 150 cavalli. Buffalo Bill all'anagrafe si chiamava William Cody ed è stato un maggiore dell'esercito nordamericano. Ha vissuto una vita movimentata, inizialmente come pastore di mucche (cow-boy), conduttore di diligenze postali, pony express, cacciatore, capoguida di carrozze postali a più traini, senatore e … uomo di spettacolo.
30/4/1890 Domani è il primo maggio. Timori in tutta Europa per le possibili manifestazioni estremistiche dei lavoratori.
Il fatto che si sia trovato in Bolzano un terreno sventa il rischio che il nuovo tribunale lo si debba trasferire a Bressanone.
Venerdì scorso sono stati sequestrati i giornali "Bozner Zeitung" e "Tiroler Volkzblatt"
3/5/1890 Il Primo Maggio è trascorso, smentendo i timori, del tutto pacificamente. Il raduno a Castel Novale è stato annullato per il maltempo.
A Merano mendicanti e vagabondi vengono cacciati, affinché non disturbino la clientela turistica.
Il giornale pubblica i discorsi tenuti all'inaugurazione della mostra dei fiori, ed anche quelli tenuti invece nelle sale civiche nel corso di un'assemblea popolare.
10/5/1890 Torna a Bolzano la principessa vedova Stephanie insieme alla figlia Elisabeth. Scenderà di nuovo alla villa "Habsburg".
I laghi di Monticolo sono stati venduti dal signor von Zastrow al pescatore meranese Mathias Klotz.
14/5/1890 E' giunta in vacanza a Gries, per la terza volta, Stephanie, la vedova dell'erede al trono degli Asburgo Rodolfo. Con la figlia Elisabeth. La hanno omaggiata le autorità, gli Schützen ed i pompieri. Gries è imbandierata.
17/5/1890 Giova citare una gita in montagna di Stephanie, forte camminatrice. Non esistevano ancora impianti di risalita e scarseggiavano in montagna le strade carrozzabili. Ma ecco una giornata in montagna della mancata imperatrice: partenza alle 6,45 da Bolzano, arrivo a Soprabolzano, poi Collalbo e discesa fino a Ponte Gardena. Da qui rientro in treno. Con la principessa anche due conti e una contessa.
21/5/1890 Stephanie compie gli anni. In piazza a Gies si forma un corteo illuminato dalle fiaccole (scolari, pompieri, banda musicale, Schützen, in totale circa 1150 persone) che raggiungono villa Habsburg, residenza di Stephanie. La banda suona, brillano i bengala, discorsi toccanti.
In val Ridanna vive la bambina più grande del mondo: a 11 anni è alta quasi due metri. I genitori, benché poveri, si rifiutano di affidarla ad un circo.
Visita della solita principessa Stephanie in val Gardena.
S'inaugura il cimitero militare di San Giacomo.
24/5/1890 "Sua Maestà imperialregia con suo alto provvedimento del 19 aprile ha concesso graziosamente che l'assistente al traffico della Südbahn (la ferrovia del Brennero ndr) Franz Schaffler di Schwaz possa indossare le insegne dell'Ordine reale Sassone della Croce di Albrecht".
28/5/1890 Le operaie della seteria Tambosi di Lavis ottengono una riduzione dell'orario di lavoro da 13 a 12 ore al giorno.
31/5/1890 Lungo articolo in occasione dell'inaugurazione del cimitero militare a San Giacomo. "Un grande numero di soldati feriti, amici e nemici, furono accolti nell'ospedale di Bolzano negli orribili anni delle guerre del 1859 e 1966" (gli anni della seconda e della terza guerra d'indipendenza italiana, quando - tra l'altro - i volontari di Garibaldi raggiunsero lo Stelvio e, successivamente, penetrarono nel Tirolo fino a Bezzecca). Molti feriti decedettero e il cimitero di Bolzano si rivelò insufficiente ad accogliere le loro salme. Il comando militare di zona si appellò allora alla disponibilità dei bolzanini e così il signor Karl von Zallinger-Stillendorf mise a disposizione un suo terreno nella frazione di San Giacomo. Vi furono così inumati circa 700 militari. Il terreno rimase nella proprietà dei von Zallinger, finché l'Associazione dei Veterani "Arciduca Enrico" non intervenne per acquistarlo. Ora però sono necessari ulteriori interventi, in particolare per costruire la cappella.
11/6/1890 Gli avvocati di Bolzano sono 11.
A Gomagoi è stato ucciso un orso.
Nel Trentino ("italienisches Tirol") oltre alla scuola tedesca di Trento (ginnasio superiore) frequentata da 327 studenti, esistono altre 12 scuole tedesche.
28/6/1890 Nelle sale civiche hanno avuto luogo i saggi degli allievi del "Musikverein". Si citano i nomi degli insegnanti Anzoletti, Zipperlke e Schöpf.
Il governatore del Tirolo - barone Widmann - è giunto in treno a Bolzano per prendere commiato dalle autorità allo scadere del suo mandato. Lungo elenco di personalità e cerimonie. La presenza del governatore a Bolzano è durata 4 ore.
Si sono tenuti gli esami di maturità al ginnasio dei Padri Francescani (che conta 300 allievi). Hanno superato la prova 29 studenti. Uno solo non ci è riuscito.
2/7/1890 Valerie, figlia d9i m§Francesco Giuseppe, si è fidanzata. Il Comune di Bolzano devolve 400 fiorini a scopi benefici. S'è deciso anche che il borgomastro von Braitenberg andrà personalmente ad Innsbruck per ringraziare il Governatore della sua trascorsa attività per Bolzano. Nuovo Governatore del Tirolo-Vorarlberg è il conte Franz Merkvelat.
Il 6 luglio sarà effettuato l'annunciato pellegrinaggio degli apprendisti bolzanini al santuario di Pietralba.
Un professore di Graz, il dott. Schönbach - avrebbe individuato nell'Austria inferiore il vero luogo di nascita di Walther von der Vogelweide.
5/7/1890 La banda musicale degli Schützen ha dato vita ad un affollato concerto al "Bozner Hof". Si trovava ai Piani. Subito dopo è partita per Monaco, da dove proseguirà per Berlino, per presenziare al grande raduno delle bande musicali.
9/7/1890 L'istituto delle dame i9nglesi di Merano ha accolto nell'anno scolast5ico trascorso 121 studentesse, delle quali 100 erano tedesche e 21 italiane. Sono state insegnate tre ingtue straniere: inglese, francese ed italiano. Inoltre, corsi di cucito e rammendo.
La scuola media professionale (Unterrealschule ?) di Bolzano è stata frequentata da 84 studenti: 73 di lingue tedesca e 11 di lingua italiana.
12/7/1890 Grande successo di pubblico (2000 biglietti venduti) a Berlino per la banda degli Schützen tirolesi, forte di 35 elementi.
16/7/1890 Alluvione. Dopo due settimane di maltempo i corsi d'acqua in tutto il nostro bel territorio si sono ingrossati. Nella Bassa Atesina l'Adige s'è gonfiato, e nonostante la posa di 2000 sacchetti di sabbia ha rotto l'argine sinistro tra Ora e Bronzolo. Sotto Cortina il fiume ha travalicato l'argine per un centinaio di metri La strada tra Cortina e Laghetti è sommersa sotto due metri e mezzo d'acqua. Da Bolzano verso sud la posta giunge a Trento attraverso la Mendola e Mezzolombardo. In val d'Isarco un torrente ha travolto un ponte ferroviario tra Ponte Cardena e Campodazzo. L'Isarco ha allagato la zona dei Piani e di ponte Loreto. Il Talvera trascina con sé alberi ed altro ed ha distrutto l'acquedotto di Gries. Non si hanno notizie dalla val Sarentino . Corre voce che la strada di Castelrotto e quella della val d'Ega siano interrotte in più punti. Quasi tutto il Tirolo del nord s'è trasformato in un paesaggio invernale. Neve ad Innsbruck.
30/7/1890 L'arciduchessa Valerie, figlia di Francesco Giuseppe, si fidanza ad Ischl. La prima pagina del giornale riproduce - elegantemente incorniciata - una poesia. Parallelamente la "Bozner Zeitung" pubblica a proposito la giubilante lettera del sindaco von Braitenberg.
Un intero bosco per una lunghezza di 300 metri e una larghezza di 100 è scivolato a valle distruggendo un lungo tratto di strada nella zona della dogana di Castelrotto.
Un contadino, proprietario del maso Spazoler, e suo figlio sono stati giudicati per incesto nei confronti di una loro - rispettivamente - figlia e sorella. Sei mesi di carcere.
9/8/1890 Gli addetti agli uffici postali di Bolzano si trasferiscono dal vecchio edificio di via Bottai, in quello nuovo di piazza del Duomo. "Il nuovo edificio è una costruzione che risponde a tutte le esigenze dei tempi moderni e viene inoltre incontro alle comodità del pubblico".
Il nuovo edificio postale antistante il duomo
(Articolo apparso sul giornale "Alto Adige" il 2/12/2018, rubrica "Bolzano da scoprire"):
Il palazzo delle Poste e Telegrafi che oggi sorge in piazza Parrocchia, di fronte al duomo, è nato nel 1890, ma il suo aspetto odierno è ben diverso da quello d'allora: gli manca la grande cupola in vetro, che è stata abbattuta negli anni Trenta del secolo scorso per poter elevare l'edificio di un ulteriore piano: il quarto. In precedenza l'ufficio postale centrale era ubicato in via Bottai, sacrificato entro spazi insufficienti, in ambienti scuri, umidi e insalubri. La nuova spaziosa struttura era stata costruita dall'impresa Canal&Gruber sul posto dove in precedenza si trovava - dal 1271 - l'antico ospedale, comprendente la chiesetta di Santo Spirito. Nel 1859 l'ospedale era stato trasferito nell'edificio costruito in quella che poi venne chiamata via Raffaello Sernesi (garibaldino ferito a Bezzecca nel 1866 e ricoverato quindi a Bolzano dove morì). E nei primi giorni dell'agosto 1890 gli impiegati delle poste si trasferirono nella nuova struttura. Scrisse il "Tiroler Volksblatt" che "per l'occasione sono venuti da Vienna numerose personalità, tra le quali l'ispettore centrale e consigliere di corte Koch von Langentreu, dirigenti da Merano (Hoch), Trento (barone Graff) e Innsbruck ( barone von Niederer). L'ispezione dei nuovi locali durò due ore e ne scrisse approfonditamente la "Bozner Zeitung" il giorno 7 in un articolo titolato "In giro attraverso il nuovo edificio postale".
L'unicità di questo nuovo, grande edificio fu la presenza di una ampia cupola di vetro, che dava luce ai tre piani sottostanti (negli anni Trenta del secolo scorso la cupola fu abbattuta, per consentire la costruzione di un quarto piano). Scrisse la "Bozner Zeitung": "Si entra in un grande atrio, illuminato di giorno grazie ad una cupola di vetri bianchi e gialli; nelle ore del buio è invece illuminato da lampade a gas tipo Siemens. Poi gli sportelli per le raccomandate, i telegrammi (che vengono inviati subito attraverso tubi al piano superiore, dove si trovano 17 telegrafi)". Ci sono sportelli per la posta, per giornali in fermo-posta, poi 84 caselle postali per gli abbonati (12 fiorini all'anno) che consentono di ritirare la sera stessa la corrispondenza appena giunta col treno rapido proveniente da nord, senza dover attendere la distribuzione casa per casa dell'indomani". Si descrivono ulteriori grandi spazi al piano superiore, con comodi divani che girano tutt'attorno, tavolini, sedie ecc. Locali per il pubblico nonché uffici. Al secondo piano il telegrafo e l'appartamento del direttore. Nelle cantina si riscalda l'aria che viene poi incanalata nei vari locali. Nell'arco del portone d'ingresso una targa informa che "Il bell'edificio è stato costruito nell'anno 1890 regnando Francesco Giuseppe I". Non mancò il solenne e festoso banchetto, tenuto al "Bozner Hof" ai Piani, nel quale si susseguirono i rituali e numerosi discorsi. Applausi per tutti. E poi l'allegra brigata (Fröhliche Gesellschaft) si sciolse.
Segue 9/8/1890: Il "Tiroler Alpenfreund" prende posizione contro la costruzione della ferrovia della val Venosta: "Si teme che l'aumento del turismo porti ad una crescita dei protestanti e degli ebrei nonché ad un decadimento dei costumi".
13/8/1890 Nubifragio a Bolzano. Un fulmine ha prodotto un principio d'incendio sul tetto della chiesa dei Cappuccini, ma è stato spento dagli stessi frati.
Sono giunte a Merano l'arciduchessa Valerie (figlia del Kaiser) con l'arciduca Francesco Salvatore. I due coniugi sono scesi all'hotel "Arciduca Giovanni", pressoché in incognito, "e solo pochi hanno potuto vedere l'elegante coppia passare in carrozza". Sono ripartiti l'indomani per la Svizzera, insieme alla guida tirolese di Buchenstein (Livinallongo), che è salita a cassetta con il conducente della carrozza arciducale. Questa guida ebbe già l'onore di accompagnare l'imperatrice Elisabetta ed altre personalità, ed è pertanto persona di fiducia.
16/8/1890 Val di Non. "Se i nostri conterranei di lingua italiana fossero in grado di moderare il loro fanatismo a favore dell'Italia ed a rinunciare al loro rifiuto nei confronti del nostro Impero!" Inizia così un articolo nel quale si narra che "il 30 luglio il farmacista di Fondo, accompagnato da cinque studenti universitari si presentò nel paese "tedesco" di San Felice in Senale e bussarono alla porta della trattorias italiana ("Wälsches Wirthaus") del signor Bertagnolli. Ma non rispondeva nessuno. Il signor curato sentì il frastuono che facevano, sebbene distante 150 passi, e si avvicinò alla trattoria per vedere cosa accadesse. Appena questo gruppo di galantuomini vide il sacerdote, cominciarono a gridare "corvo, corvo, kra-kra" Infine la porta della trattoria fu aperta da due ragazze che si trovavano all'interno, e così i nuovi avventori entrarono e scorsero su una parete un ritratto del nostro amatissimo Kaiser, che diede loro fastidio. Xi misero allora ad urlare "viva l'Italia" e girarono il quadro contro la parete. La gendarmeria venne a saperlo e presentò una denuncia all'imperialregio giudice di Fondo. Il 5 agosto la masnada fu associata al carcere e quindi tradotta a Trento sotto scorta. "Si renderanno così conto che il governo austriaco non dorme e non si fa prendere per il naso". A Fondo il giorno 15 si è generato dello scontento e si è formato un assembramento di persone convenute da varie località della valle come "società alpine" e che sono state controllate da un elevato numero di gendarmi. Le autorità hanno deciso di sciogliere la società "Pro Patria", cosa che ha provocato nella gente grande costernazione. Ora la si vuole ricostituire sotto altro nome. Ma il giornale afferma che "la gente non si lascia coinvolgere in questi intrighi ed imbrogli, e chiede che l'autorità imperialregia, presa in giro già più volte, tenga gli occhi aperti e non consenta a questi "signori italiani" (wälsche Signori") di accedere all'assemblea consigliare del Land Tirolo".
20/8/1890 Il "Manuale di storia italiana" di Cesare Cantù è stato vietato per le scuole italiane in Austria, dal ministero per l'istruzione.
27/8/1890 Una festosa e variopinta processione ha raggiunto il rudere di Castelvecchio, sull'Alpe di Siusi, per sistemarvi una targa che ricorda il suo illustre proprietario, il trovatore Oswald von Wolkenstein (1376/1445), ritenuto uno dei padri della lingua tedesca letteraria. L'iniziativa è stata dell'Alpenverein austro-tedesco.
30/8/1890 In prima pagina: "Il nostro principe vescovo dott. Eugenio Carlo Valussi è stato nominato assistente al trono papale, prelato della Casa e conte romano da SS Leone XIII".
Il giornale dichiara di interessarsi poco alle istanze autonomiste del Titolo italiano. Informa tuttavia brevemente che i rappresentanti italiani hanno presentato a Lana un'istanza in questo senso. E' certo che, se sarà approvata, lo sarà in misura molto ridotta.
3/9/1890 Inizieranno tra breve i lavori per la costruzione di un nuovo prestigioso hotel, il Bristol, in via della Rena. Sarà alto quattro piano e disporrà di 70 camere. Entro un anno sarà completato.
Un grosso orso è stato abbattuto nella zona del Brenta dal principe Molfetta.
6/9/1890 Il pubblico che si muove nei rin novati ambienti delle Poste e Telegrafi si esprime contro iscrizioni in lingue straniere. Non si precisa quali siano queste lingue; l'italiano?
17/9/1890 Un orso è piombato in un gregge di 800 pecore a San Lorenzo in Banale. Dozzine di ovini, fuggendo, sono caduti in un precipizio decedendovi.
Lo scrivano Hochhauser, impiegato presso l'avvocato, von Zallinger, è scomparso dopo aver sottratto allo studio una considerevole somma di denaro. Si è costituito dopo qualche giorno.
21/9/1890 "Pubblico scandalo a Vilpiano". Dieci-quindici operai italiani hanno lavorato di domenica alla costruzione di un locale frigorifero alla birreria di proprietà dell'ebreo Schwarz. La popolazione è indignata: non si lavora nel giorno del Signore.
Uona stagione turistica per la Zufallhütte (rifugio Nino Corsi ndr) al Cevedale. I visitatori sono stati 360, novanatasei più dell'estate 1889. Un turista ha scritto sul registro del rifugio una proposta pepata, perché la guida alpina che aveva ingaggiato l'aveva fatto attendere, pretendendo la assistere prima alla messa domenicale.
27/9/1890 I fratelli Schwarz fanno presente che a Vilpiano lavora di domenica un'impresa che non dipende dalla birreria. "Oltretutto non ci può essere stata indignazione, perché prima della pubblicazione dell'articolo sul giornale nessuno a Vilpiano aveva saputo della trasgressione religiosa".
1/10/1890 Secondo la "Neue Tiroler Stimmen" si è costituita ad Innsbruck una nuova comunità israelitica.
4/10/1890 "Una signora che si è trattenuta per lungo tempo in Francia e in Scozia e che ha insegnato a lungo in entrambe le lingue, si offre come dama di compagnia in ambienti di elevato livello. Indirizzo: vicolo Parrocchia n°9, terzo piano".
11/10/1890 A Trento si introduce l'illuminazione pubblica elettrica. Sarebbe opportuno introdurla anche a Bolzano.
15/11/1890 Tutto il personale del castello di Gmund (Baviera), di proprietà dell'arciduca Sigismondo, compreso lo stesso arciduca, si è ammalato. Si scopre che il colpevole è stato l'aiuto-cuoco, che ha versato nelle pietanze dell'arsenico.
18/10/1890 Ciclisti in val d'Isarco. "L'ultima domenica la messa festiva era appena terminata, la gente affollava il piazzale della chiesa, quand'ecco arrivare un turbine di ciclisti. Gli si poté sfuggire appena. I cani a rincorrerli, mentre gli schiocchi delle fruste li eccitavano ancor di più. Sarebbe stato bene che i ciclisti fossero stati preceduti da una staffetta che avesse informato i passanti del prossimo arrivo dei ciclisti. Peggio ancora sulla via del ritorno, quando la strada era invasa da una mandria che tornava dal pascolo. Gli animali si imbizzarrirono e si misero a correre in tutte le direzioni, mentre alcuni capi si misero in posizione per caricarli con le corna. Uno di questi signori ciclisti espresse la convinzione che le mucche debbano abituarsi a situazioni del genere, ma non ci riusciranno: non è facile".
La principessa Gabriele zu Windischgrätz con figlie e seguito è scesa a castel Rametz (Merano). E' atteso anche il suo consorte, principe Windischgrätz. Le poste e telegrafi di Innsbruck hanno collegato telefonicamente il castello alla rete.
23/10/1890 Passano le processioni e i turisti si tengono il cappello in testa, fumano i loro sigari e chiacchierano. E' un comportamento incivile.
8/11/1890 In una povera baracca dietro al castello Planta, a Maia Alta, si è trovata molta refurtiva, con chiavi, calchi di chiavi, biancheria, offerte per chiese e missioni, ed altro ancora. Il ladro sarebbe un ex gendarme, che è stato arrestato con la sua concubina.
Dal 15 al 31 ottobre si sono registrati a Bolzano e Gries 906 turisti.
15/11/1890 Da gennaio ad agosto la ferrovia Bolzano-Merano ha trasportato 138.00 persone.
Rapina a Bressanone. A tarda sera lungo il viale della stazione il 60enne Johann Kircher che rientrava dal mercato di Egna col denaro che vi aveva guadagnato è stato ucciso e depredato da uno sconosciuto.
22/11/1890 A Ponte Nova è morta la moglie del proprietario del maso Unterschelter, vittima delle violenze. L'uomo è stato arrestato.
29/11/1890 Il tradizionale "Cafè Kusseth", il più prestigioso di Bolzano, è stato ampiamente ammodernato dal proprietario Oswald Gasteiger. Ed arredato nello stile della Reinassance francese. All'inaugurazione era presente l'arciduca Enrico. Oggi il locale è stato trasformato in un negozio di abbigliamento.
Il "Café Kusseth" agli inizi del Novecento
Articolo apparso sul giornale ALTO ADIGE il giorno 30/12/2018:
Si chiamava Erzherzog-Rainer-Strasse, poi via Principe di Piemonte, oggi si chiama via della Mostra.. Qui, all'angolo tra la strada e piazza della Mostra, si trovava il Café Kusseth: era aperto ancora qualche decina d'anni fa, con il suo aspetto vintage, tipo vecchia Vienna, un passato di vecchi signori che leggono attentamente i giornali. Troppo "old stile" per sopravvivere, e in effetti lo hanno trasformato in un negozio di abbigliamento, come tanti altri. Eppure il vecchio Kusseth aveva un lungo passato che nessuno conosce ma merita di essere raccontato. Ve lo narriamo, dopo averlo ricostruito in parte attraverso la lettura dell'ottocentesco "Tiroler Volksblatt" (3/12/1890), in parte desumendolo dalle pagine de "I luoghi dell'arte" di Gioia Conta (vol.1). Bisogna sapere che al tempo della rivoluzione francese una famiglia transalpina in fuga - di nome Chussè - lasciò la Francia e si rifugiò a Roma. Il giornale li definì "emigranti", come tutti coloro che all'epoca fuggirono davanti alla furia della rivoluzione. Probabilmente si trattava di persone compromesse con il clero, oggetto della furia dei giacobini. A Roma un giovane elemento della famiglia Chussè trovò impiego come pittore specializzato in temi di contenuto sacro. Operò sotto la protezione di un cardinale, col quale entrò però in conflitto quando si rifiutò - pare - di restaurare un dipinto fiammingo molto danneggiato. Lasciò Roma, e nel suo peregrinare giunse infine a Bolzano. Qui dipinse fra l'altro un San Vigilio che si trova tuttora sull'altare a sinistra nella chiesetta del Santo Sepolcro, sul Virgolo: lo cita la studiosa Gioia Conta che in una pubblicazione della Provincia (per l'appunto "I luoghi dell'Arte") lo cita, col nome di Anton Cusetti. Un'evidente italianizzazione dell'originario Chussè. All'epoca in piazza della Mostra, sul lato est, si trovavano tre casette: una ospitava un armaiolo, le altre due altrettanti laboratori-negozi di falegnameria, operativi nel settore dei mobili. Con gli anni il figlio del pittore Cusetti acquistò questi due ultimi edifici e ne fece una mescita pubblica, che venne intitolata al suo nome, ma nella versione tedesca, ossia Kusseth. Poi inglobò anche il vicino laboratorio dell'armaiolo, e ristrutturò i tre edifici costruendone uno solo, tuttora esistente, al cui piano-terra ricavò quello che diventò poi il "Café Kusseth", e che fu pomposamente riarredato nel dicembre del 1890. Il giornale "Tiroler Volksblatt" (3/12/1890) nel descriverne la ristrutturazione precisò inoltre che il proprietario allora vivente del "Kusseth" aveva per madre una Riegler, sorella di un defunto professor Riegler, deceduto in odore di santità. Il "Café Kusseth" sopravvisse fino a pochi decenni fa, con il suo clima austero, tipo "vecchia-Vienna", un silenzio ovattato, anziani signori che sfogliavano giornali e sorbivano lentissimi caffè. In epoca asburgica in questi locali si formavano gruppi di lettura che si facevano pervenire in abbonamento, attraverso il proprietario del locale, giornali di città lontane, che leggevano poi a turno.
3/12/1890 Sono iniziati i corsi di calligrafia impartiti dal signor Hofer.
6/12/1890 Una fabbrica di riserve del signor Alois Tschurtschenthaler è stata introdotta l'energia elettrica.
Rissa ad Ortisei. Un giovane è morto per una coltellata.
E' annunciato un censimento che fotograferà la situazione demografica di Bolzano al 31/12/1890.
17/12/1890 A Bolzano si è suicidato il tesoriere del Comune Alois Karntaler. Aveva sottratto ingenti somme dalle casse comunali. Secondo la "Bozer Zeitung§" si tratterebbe di ben 12.000 fiorini.
All'hotel "Austria" di Gries è sceso un principe giapponese, parente dell'imperatore, con seguito. Sta imparando la lingua tedesca.
Oltre venti persone sono state arrestate sul Renon per reati contro la morale. "Un tristissimo segno dei tempi".
20/12/1890 Alla Corte d'Assise è stato processato Alois Hochkofler, da Pennes, che nel corso di una lite aveva ucciso a coltellate tale Alois Oberkofler. Entrambi lavoravano nella locale miniera d'argento. E' stato condannato a 2 anni. Invece a 5 anni di carcere per furto è stato condannato Alois Schmidt di Glorenza, "ladro abituale e bevitore di grappa, di 44 anni, pregiudicato 16 volte".
A porte chiuse il processo a carico del carpentiere Simon Obkircher, da Monte San Pietro, per reati contro la morale: cinque anni di carcere duro. Infine sei anni con un giorno di digiuno al mese per Benvenuto Pezzei (Badia) che aveva truffato per 21 fiorini un notevole numero di persone.
Sassaiola contro il principe vescovo di Bressanone e due suoi cappellani mentre leggevano il breviario verso sera nell'ufficio della curia. I sassi hanno infranto due finestre.
30/12/1890 A Merano è deceduto un commerciante prussiano, apparentemente in conseguenza di un trattamento antitubercolotico (vaccino?) secondo il metodo Koch. Secondo un "pratico" conosciuto come professor Griebel si sarebbe trattato di un trattamento truffadino (del quale si era scritto diffusamente nel numero precedente del giornale).