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Cronache del passato > 1880-1884
Si continua a sfogliare il "Tiroler Volksblatt", giornale cattolico che esce a Bolzano due volte in settimana.
4/1/1882 Il primo gennaio nel teatro della casa dell'apprendista si è recitato un lavoro teatrale ("vaterlandisches Schauspiel") su Andreas Hofer. Quattro atti, gran successo, si ripeterà i giorni 6 ed 8.
Scontro tra treni merci a Fortezza, 13 carri distrutti, nessuna vittima, causa dello scontro l'errata posizione di uno scambio.
A Maia Alta si vive in buona salute. Negli ultimi 4 mesi tra i 2.500 abitanti si è verificato un solo decesso, e quasi nessun malato. "Nessun miracolo, se di conseguenza palazzi e ville crescono (a Maia Alta) come funghi e se quest'anno si sono aperti una mezza dozzina di cantieri".
11/1/1882 Gli avvocati sono 10 a Bolzano, due a Bressanone, tre a Brunico, due a Caldaro, uno a Lienz, uno a Malles, cinque a Merano, uno ad Egna, due a Silandro, uno a Vipiteno, uno a Monguelfo.
Nel 1881sono morte a Bolzano 340 persone. Ben 113 sono stati i bambini morti con meno di dieci anni, di questi 53 sono deceduti senza giungere all'anno di vita. I nati morti sono stati 14. Le maggiori causa di morte per bambini sono state le infezioni alle vie respiratorie e bronchite.
Ci sono persone che avvicinano privati e chiedono denaro sostenendo di essere stati mandati da sacerdoti: sono dei truffatori.
28/1/1882 Sala piena alla casa dell'apprendista per il secondo concerto del Musikverein. Sinfonie e assolo da opere.
La produzione di marmo in val Venosta soffre molto per le concorrenza delle cave di Carrara. Si dice che si voglia utilizzare marmo italiano perfino per decorare il parlamento di Vienna. E' il colmo!
1/2/1882 Lungo articolo contro la vendita porta a porta di bibbie protestanti.
4/2/1882 Si racconta la storia dell'istituto medio-superiore dei PP.Francescani, che è stato istituito nel 1781.
11/2/1882 Quattro figli di mendicanti hanno acceso un fuoco (per riscaldarsi?) nei pressi di Ora. Il maggiore, di 12 anni, è stato raggiunto dalle fiamme ed è morto.
15/2/1882 Le autorità bolzanine si recano ad Innsbruck per sollecitare la costruzione d un palazzo di giustizia.
18/2/1882 Il giorno 16 s'è avvertita in val d'Ultimo una scossa di terremoto, accompagnata da un boato sotterraneo.
25/2/1882 In duomo il 79enne feldmaresciallo von Gebler ha sposato la signorina Guglielmina, di 23 anni, figlia dell'imperialregio capitano Wilhelm Wenmaring.
1/3/1882 Fatto di sangue nell'aula giudiziaria di Caldaro. Fratello e sorella litigano per cento fiorini. L'uomo estrae un coltello, si avventa sulla donna "per tagliarle la testa" e la ferisce. La gente fugge. L'assalitore viene fermato. La sorella viene ricoverata. E' grave.
8/3/1882 Ci sono individui che s'aggirano vendendo cattivi libri. Oltretutto ci sono anche straccioni, imbroglioni, ladri, alcolizzati, mendicanti, senza tetto, accattoni, disoccupati e mascalzoni che disturbano e frequentano itinerari isolati. Disponiamo della pubblica sicurezza, ma dov'è la sicurezza?
Una meteora di rara luminosità ha solcato il cielo da est a sudovest alle 21 di domenica; la sua luce ha superato in intensità l'illuminazione elettrica.
11/3/1882 Corte d'Assise. Sul banco degli imputati il merciaio Josef Vieider, accusato di uxoricidio per aver maltrattato la moglie per anni, tanto che alla fine ha cessato di divere. E' stato condannato a 12 anni di carcere.
18/3/1882 Si chiude al palazzo Mercantile la mostra dsel pittore Moser. Venduto un centinaio di quadri; mille visitatori. Moser è definito "artista geniale".
In via della Mostra si vendono i primi asparagi.
22/3/1882 In iniziano le lezioni di bella scrittura tenute dal prof. Hofer di Augusta. Con 8-9 lezioni si otterrà una calligrafia invidiabile.
24/3/1882 Al mercato bestiame di mezza quaresima sono convenuti a Bolzano 1.493 capi di grossa taglia e 1.030 di taglia piccola.
29/3/1882 Esce il primo numero della "Curliste von Gries", una pubblicazione che riporta tra l'altro i nomi di tutti i villeggianti presenti a Gries.
Causa una forte nevicata il Brennero è rimasto chiuso per tre giorni. Fermi i treni. La posta è stata trasportata con slitte.
1/4/1882 A Trento si è costituita una "Associazione dei medici trentini". Gli aderenti si avvicinano all'ottantina.
5/4/1882 Dal primo aprile, con la chiusura della stagione, il teatro chiude i battenti. Bisogna intervenire per lavori antincendio.
Un treno partito da Monaco e diretto ad Innsbruck s'è dimenticato di agganciare alcuni vagoni passeggeri, E' dovuto tornare indietro per riprenderli.
8/4/1882 Folla al terzo concerto del Musikverein, nella sala del palazzo mercantile. Si annuncia per il giorno 16 l'esecuzione della prima parte dell'oratorio "Paolo"" di Mendelssohn.
22/4/1882 Si costituisce a Bolzano il Museumverein.
Nel mese di marzo la ferrovia Bolzano-Merano ha trasportato 12.715 persone.
A Maia Alta si trovano in villeggiatura il principe e la principessa ereditaria di Germania: Hohenzollern.
26/4/1882 "Sul torrione del castello di Trento sventola da ieri sera la bandiera austriaca, un segno che nella nostra città soggiorna un principe imperiale". Si tratta dell'arciduca Wilhelm, ispettore del genio-artiglieria, che è sceso all'hotel Trento.
A Laces una gran folla ha seguito il feretro di Anna Jung, uccisa la domenica in albis con otto coltellate sull'uscio di casa. L'assassino è stato arrestato.
S'è aperta la stagione turistica estiva a all'hotel Badl di Gries. Si trovava pressappoco dove oggi s'apre piazza IV novembre.
3/5/1882 La banca Schwarz annuncia l'apertura di un suo recapito nella Johannsplatz (oggi piazza Walther).
6/5/1882 Muore dopo lunga malattia il sindaco di Bressanone Leopold Staub.
10/5/1882 In città circolano banconote false.
13/5/1882 Folla al concerto della signorina Clementine David's e del cantante d'opera Carl Deluggi.
Per il giorno 17 è prevista un'eclissi totale di sole.
17/5/1882 "Merano. La baronessa Lina Hausmann e la baronessa Ungern-Sternberg erano impegnate ieri in un'escursione lungo la Vintschgauerstraße, quando i cavalli s'imbizzarrirono e si diedero al galoppo finendo con lo sbattere contro un palo del telegrafo. La carrozza si rovesciò e la baronessa Hausmann ne uscì con la frattura dell'avambraccio sinistro, la baronessa Ungern-Sternberg con la frattura di quello destro".
24/5/1882 "Merano. Giorni fa, subito dopo il rito mariano, al quale avevano assistito devotamente, sua altezza imperiale l'arciduca Carl Ludwig in compagnia della consorte e di un famiglio, nel loro uscire dalla chiesa s'imbatterono in un sacerdote che recava il Santissimo ad un malato. I tre si sono subito inginocchiati in mezzo alla strada chinando profondamente il capo".
27/5/1882 Dopo che è stata costituita l'associazione del museo civico, si fa ora appello perché la popolazione collabori mettendo a disposizione oggetti da esporre. Questi debbono essere portati alla sede in piazza delle Erbe 15.
Il Turnverein Bozen ha festeggiato il 20ennale della sua costituzione. Sono convenuti per l'occasione ginnasti da Innsbruck, Merano, Bressanone e Trento. Hanno suonato alcune bande, ha cantato un coro; gli atleti hanno fatto il loro ingresso nel salone dell'hotel Kräutner dopo un saggio eseguito nella palestra, presente al tutto l'arciduca Enrico. Centinaia i convenuti. La festa è proseguita in Agruzzo e su fino a castel Flavon. Insomma, qualcosa di grandioso, mai visto in precedenza a Bolzano.
31/5/1882 Lo scrivano di un avvocato è scomparso con 4.375 fiorini dello studio, abbandonando tra l'altro moglie e prole.
10/6/1882 Il numero precedente del giornale (7/6) è stato sequestrato. Non si sa perché.
Due anni e mezzo di carcere per il servo agricolo Simon Gruber, che nel corso di una lite aveva colpito su volto un'altra persona con la sua pipa, rendendolo cieco da un occhio.
Cinque anni di carcere alla 28enne Maria Auckenthaler, accusata d'aver ucciso e sepolto un suo nato: alla lettura della sentenza la "sfortunata si è messa a piangere al punto da commuovere i sassi".
Di omicidio ha dovuto rispondere il bracciante Aloi Pseier, 36enne, che con una coltellata aveva ucciso il suo datore di lavoro, Hans Heiß, che l'aveva licenziato. Otto anni di carcere.
14/6/82 Il giornale annuncia la morte di Giuseppe Garibaldi, avvenuta il precedente 2 giugno.
La sua scomparsa fu salutata con toni anche elegiaci dalla stampa internazionale dell'epoca, ma con unanime sollievo dalla stampa tirolese. Garibaldi era ritenuto il nemico più pericoloso del Tirolo: ben due volte si era presentato ai suoi confini con i suoi armati, inquadrati dai Savoia come Cacciatori delle Alpi. La prima volta nel 1959, quando raggiunse lo Stelvio (v. "Garibaldi sullo Stelvio" di E.Frangipane), la seconda volta nel 1966, quando penetrò nelle valli trentine fino a Bezzecca. In entrambi i casi la sua avanzata fu fermata dalla cessazione della ostilità, impostagli da Vittorio Emanuele II. E' interessante leggere in merito la cronaca del "Tiroler Volksblatt", giornale cattolico con redazione nella Wolkensteinerstrasse 2 di Bolzano, uffici in piazza delle Erbe 8. Ecco il primo annuncio apparso sul giornale bolzanino, ben 12 giorni dopo il decesso.
"Giuseppe Garibaldi, l'eroico rivoluzionario, il rabbioso nemico della (nostra) Casa regnante, il fanatico avversario del Papato, è morto nella solitaria isola delle Capre (Caprera, ndr). Nato il 4 luglio 1807 a Nizza, s'era arruolato nella marina sarda, poi in quella del Bey di Tunisi; nel 1836 si era trasferito in Sudamerica dove s'impegnò come comandante di bande armate. Tornato in Italia nel 1848, ottenne dall'allora governo rivoluzionario lombardo il comando delle sue bande, a dicembre entrò al servizio del governo rivoluzionario di Roma, difese la città contro francesi e napoletani e tornò nel 1851 in America. Rientrato in Italia acquistò l'isola di Caprera. Nel 1859, nominato 'generale' sardo, condusse le operazioni dei Cacciatori delle Alpi contro gli austriaci. Dopo l'inizio delle sommosse in Sicilia approdò l'11 maggio 1860 a Marsala e si proclamò dittatore. Dopo l'ascesa al trono di Vittorio Emanuele come "re d'Italia", rinunciò alla dittatura e tornò a Caprera. Nel 1867 organizzò una spedizione banditesca contro Roma ma il 3 dicembre la sua banda fu sconfitta dai francesi nei pressi di Mentana. Nella guerra franco-prussiana fu respinto dal generale von Werder e combattè senza successo a Digione. Non riscuotendo la fiducia del governo rivoluzionario rientrò a Caprera, ed ebbe così termine la sua carriera politica. Dalla sua solitudine non si sì risparmiato la soddisfazione di inviare lettere aperte contro la monarchia e i papato (…). Il nuovo regno d'Italia non è riuscito ad assicurarsi il suo favore, la bandiera della repubblica era il suo ideale, tuttavia non disdegnava di incassare annualmente la piccola sovvenzione statale di mezzo milione di lire, dopo che aveva finto di rifiutarla. Con Garibaldi è scomparso dal palcoscenico di questo mondo un nemico della Chiesa, dell'Austria e di tutte le legittime monarchie, un furioso repubblicano, un bandito. E perciò non abbiamo alcun motivo di rattristarci (…). Perciò, dal punto di vista patriottico, dobbiamo amareggiarci profondamente che ci siano giornali austriaci, o che vorrebbero essere austriaci (citiamo il 'Fremdenblatt', la 'Neue Freie Presse', il 'Neuer Wiener Blatt'), che scrivono della morte di Garibaldi come fosse quella di uno dei migliori amici d'Austria e celebrano questo bandito con lunghi articoli".
A parte, il "Tiroler Volksblatt" getta discredito anche sull'impresa dei Mille: "Il ruolo infame che navi inglesi hanno reclutato a Marsala, il malvagio tradimento della casa reale sarda, le macchinazioni dei governi francese ed inglese, soprattutto l'influsso delle associazioni segrete e l'estesa corruzione sono cose note a tutti coloro che non si fanno informare dalla stampa ebrea, ma dalla realtà dei fatti. Napoli e la Sicilia non sono state conquistate, ma comprate". Eroe dei due Mondi, insomma, ma non per i cattolici tirolesi.
Garibaldi nella divisa dei Cacciatori delle Alpi
Ultimi processi alla Corte d'Assise. Viene giudicato un 19enne "giovane ma già del tutto corrotto", accusato di reati contro la morale: condanna a 8 anni con un giorno di digiuno ogni due settimane. Per reati contro la morale è stato condannata la famiglia Rainer di Lana. Si tratterebbe di incesto. Il padre 74enne dovrà scontare un anno di carcere duro, 10 mesi per la figlia e tre settimane per la madre.
28/6/1882 Esami di maturità al ginnasio statale. Su 19 studenti, 17 sono stati promossi.
Arrestati a Fortezza due disertori italiani che hanno rapinato e ucciso tale Franz Winkler. Sono Pasquale Sagnato da Diano Marina e Giovanni Battista Doero da Genova.
1/7/1882 Si apre in via Francescani 15 una mostra d'arte dell'Associazione del museo. Biglietto per non soci: 10 kr. Viene precisato l'orario di apertura, ma i forestieri hanno accesso anche negli altri giorni.
5/7/1882 Il ginnasio dei Francescani è stato frequentato da 183 studenti. Il ginnasio statale ha avuto invece 167 allievi. Il ginnasio di Merano è stato frequentato a sua volta da 299 studenti.
26/7/1882 Il principe arcivescovo di Trento Dalla Bona vuole salire da Chiusa al sovrastante convento di Sabiona, ma uno dei portantini perde la presa. Il vescovo finisce a terra, ma fortunatamente non si ferisce.
29/7/1882 Nuovo telefono nell'Oltradige. Collegherà la stazione ferroviaria di Castel Firmiano con Cornaiano e sarà realizzato per le necessità relative al trasporto del vino e dell'uva nell'autunno prossimo. L'installazione, dovuta a privati, costerà 480 fiorini. Il primo telefono del Sudtirolo è stato quello realizzato precedentemente tra Vilpiano e Bolzano ad iniziativa dei fratelli Schwarz.
2/8/1882 Nel convento di Sabiona ha avuto luogo dopo 70 anni l'elezione della nuova abatessa, nella persona di Ida Urthaler. La benedizione è avvenuta da parte del principe arcivescovo di Trento Della Bona. L'abatessa è la prima che - dal'1814 - ha il diritto di servirsi di un pastorale.
Dopo due anni dal fatto si sono identificati s Trento i ladri che avevano saccheggiato la cassa del comune di Laives, contenente 250 fiorini.
12/8/1882 Violenze antitaliane ed antisemite a Trieste.
19/8/1882 Proseguendo le sue visite pastorali l'arcivescovo di Trento è salito a San Genesio, raggiungibile a cavallo.
26/8/1882 Tra giorni presso l'albergo Grifone sarà aperto uno stabilimento bagni. Vi sono allocate 12 cabine con vasche e docce.
2/9/1882 Il giornale espone la cronistoria dei ginnasi a Bolzano.
Nella zona di Malles sono stati messi in fuga dieci contrabbandieri che tentavano di importare dalla Svizzera caffè e sigari.
6/9/1882 Muore in tribunale durante un'udienza che avrebbe dovuto riconoscergli un credito. E' accaduto al possidente e commerciante Georg Pattis, di 78 anni.
Con un'inserzione a pagamento si informa che è fuggito un pappagallo verde. Ricompensa a chi lo riporta.
13/9/1882 Il sette settembre 29 pazze saranno trasferite dal manicomio di Hall a quello di Pergine.
16/9/1882 La compagnia nazionale dei cantanti tirolesi "Schöpfer" darà concerto a Bolzano. "A quanto ci risulta i componenti di questa associazione sono tutti veri tirolesi, e non artefatti, come nella compagnia "Rainer", che lo scorso anno in un concerto a Monaco ha presentato addirittura un ebreo viennese, un cittadino di Francoforte ed un amburghese, e se non mi sbaglio anche uno straniero".
Dal 20 settembre i giornali, compreso il "Tiroler Tagblatt" dedicano molto spazio ad un'estesa inondazione che ha devastato Tirolo, Carinzia, Veneto (e non solo) per giorni e giorni. Le notizie appaiono sui giornali in forma disordinata e frammentaria. Questo un compendio:
A metà settembre del 1882 il Tirolo fu investito da una tremenda ondata di maltempo che distrusse ponti, argini, case, strade, provocò lutti e devastò vaste zone. Bolzano restò isolata per giorni, perché le strade e la ferrovia furono interrotte. Aveva piovuto per lunghi giorni, i corsi d'acqua s'erano ingrossati lungo i bacini dell'Adige, dell'Isarco, della Rienza. Scrisse il "Tiroler Volksblatt" (20/9/1882): "Se si sale sul Calvario (e cioè sul Virgolo, ndr) e ci si affaccia alla sottostante pianura, verso Terlano e Settequerce, da Castel Firmiano a San Mauizio, si scorge solo un grande lago, dal quale emergono gli alberi da frutto. I vigneti di Castel Firmiano si trovano sotto tre metri d'acqua". La città di Bolzano fu fortunata, perché l'argine sinistro del Talvera resistette (ma ruppe verso Gries all'altezza di San Quirino) e l'Isarco si limitò a raggiungere via Cappuccini ed a coprire di fanghiglia la "Neustadt", ossia il quartiere oggi corrispondente alle vie Dante e Carducci. A ponte Loreto, come riportò il "Tiroler Volksblatt" (20/9/1882) s'assiepò "una grande quantità di gente, richiamata dallo spettacolo dei flutti che trasportano assi e travi, parti di segherie e ponti, infissi e pezzi d'arredamento in grande quantità, tanto che si dà sempre maggiore credito alle voci che Cardano sia in pericolo (…). Trasportati dalla corrente si sono visti un vitello, molti carri, due o tre cavalli e una salma". Dallo stesso giornale : "La massicciata della ferrovia per Merano è stata interrotta in più punti. A sinistra l'argine dell'Isarco è stato travolto e l'acqua copre la pianura di Laives, San Giacomo e Bronzolo". Venendo a Cardano, dove termina il suo corso il torrente Ega (la strada era stata distrutta), la situazione il giorno 18 viene descritta così: "Per tutto il giorno l'acqua ha trasportato masse di legname, assi e tronchi, che è stato possibile recuperare con stanghe ed arpioni solo in minima parte. I flutti portano con sé anche ogni genere di pezzi d'arredamento e fonti attendibili dicono che s'è visto in acqua anche un carro con aggiogati due cavalli (…). Incredibili quantità di giganteschi tronchi, assi e radici sono state trasportate dalle onde anche oggi e si dice che siano state travolte anche le segherie che si trovano tra Prato Isarco e Cardano". Le notizie in più giorni consecutivi si rincorrono disordinatamente via via che giungono nelle redazioni e vengono stampate. Ad Egna l'acqua arriva ai primi piani, a Prato è straripato il rio Solda, l'Adige allaga Naturno, frane tra Lasa e Silandro, a Brunico sono crollate 32 case, 50 sono semicoperte da frane, stesso discorso per Monguelfo.
La ferrovia nei pressi di Villabassa
Si contano sei morti in val Gardena, tre in val d'Ega, uno a Nova Ponente, due a Vadena, un altro a Ora, quattro a castel Firmiano. A Lana nove persone che s'erano fermate sull'argine dell'Adige per assistere al turbinio delle onde, vi sono scomparse quando l'argine è crollato. L'Isarco (lo si apprende da un telegramma inviato al Governatorato ad Innsbruck) dopo aver devastato la massicciata del treno nella zona di Campodazzo, ha cambiato il suo letto infilandosi in una … galleria ferroviaria.
Il 27 l'orizzonte del disastro si allarga e si apprende di case distrutte a Rovereto, danni nell'Ampezzano, danni in Valsugana, 30 case abbattute a Villabassa, rovine a Tires, Dobbiaco sarebbe in buona parte distrutta, sono distrutti pressoché tutti i ponti in val Passiria, ci sono cinque morti a San Candido. "In tutta la Ladinia la gran parte dei ponti è stata travolta". Si riferisce l'avventura della famiglia del capostazione di Castel Firmiano (oggi Ponte Adige), salvata "per poco dall'annegamento" mentre l'acqua cresceva sommergendo la stazione. Da Innsbruck il governatore lancia un appello: "In val Pusteria, nel bacino dell'Adige e dell'Isarco il raccolto, che si annunciava promettente, è distrutto, e per anni il terreno sarà improduttivo". Si rivolge pertanto alla generosità della cittadinanza. A proposito dei danni nella Bassa Atesina il giornale (27 settembre) informa che si sono costituiti comitati di soccorso che provvedono a distribuire aiuti. Tuttavia "nei giornali si fa eccessivo riferimento alla tedeschità delle persone da soccorrere, mentre i tirolesi di lingua italiana non hanno necessità minori di aiuto rispetto agli alluvionati di lingua tedesca, dal momento che la povertà nel Tirolo italiano è più diffusa rispetto a noi; oltretutto essi con questa catastrofe hanno perso tutto questo raccolto che è l'unica loro risorsa per un anno intero. Comunque sia, in un caso angoscioso come questo, lingua e nazionalità debbono essere accantonate (…). Dal Brennero al Garda dobbiamo mettere da parte ogni differenza etnica". Dopo essere passata per il Tirolo, l'onda di piena sfociò nella pianura veneta: Verona fu allagata ad altezza d'uomo per i due terzi. Vi furono 51 morti.
I danni dell'Adige a Verona nel 1882
Tornando al Tirolo, l'impegno della popolazione nell'opera di soccorso fu plebiscitario. Il clero fece la sua parte indicendo a Bolzano e Gries processioni alle quali presero parte migliaia di fedeli salmodianti. Ma dieci giorni più tardi l'alluvione si ripeté, con altre distruzioni. All'altezza di Castel Firmiano si era formato intanto un gran lago (Sigmundskrone-See): per traghettarlo ed accedere ad Appiano furono organizzati regolari servizi di battelli, pubblici e privati.
7/10/1882 Tra Prato Isarco e Campodazzo, per riattivare ferrovia e strada, stanno lavorando duemila italiani.
Un operaio è stato ferito da una frana che gli ha spezzato un braccio. E' stato portato in una vicina osteria, dove l'ostessa s'è rifiutata di accoglierlo trattandosi di un italiano. Vi è stata obbligata.
18/10/1882 Inserzione: "Una famiglia tedesca residente a Roma cerca un servitore di fede cattolica che sappia anche accudire un cavallo".
25/10/1882 Il Tribunale militare di Trieste condanna a morte Guglielmo Oberdan, patriota italiano arruolato nella marina austroungarica. Progettava un attentato contro il Kaiser.
4/10/1882 Dopo l'alluvione la situazione non appare ancora risolta. A Ponte Adige, ancora totalmente allagata, fa servizio per il trasporto di persone attraverso il lago che si è formato ("Sigmundskrone-See") una battello gratuito che effettua la traversata quattro volte al giorno. E' attivo anche, ma a pagamento, anche un battello privato. Tornano lentamente in funzione anche altri collegamenti, con carrozze a cavalli. Ma piove ancora e i torrenti provocano altri danni.
15/11/1882 Si legge nel Tiroler Volksblatt: "Merano è una città turistica che non offre molto. Niente teatro, niente pista per il pattinaggio, niente appuntamenti serali. Ma il comitato per l'intrattenimento dei turisti in compenso organizza rappresentazioni di 'quadri viventi' ('lebende Bilder') che piacciono agli ospiti e che sono ispirati alla vita nel Tirolo o a miti tirolesi.. Così Ave Maria sui monti, Festa della parrocchia in Tirolo, Immagini delle battaglie per la libertà, Sul Berg Isel, Il giuramento alla bandiera, Andreas Hofer prigioniero attraverso le vie di Merano. I forestieri apprezzano in particolare questi ultimi quadri; Hofer è amato infatti più all'estero che nella nostra terra e non di rado accade - cosa vergognosa - che uno straniero si trovi a spiegare ad un borghesuccio nostrano la grandezza dell'eroe tirolese. Quadri viventi relativi al nostro Andreas Hofer vengono allestiti in grandi città straniere con ampia partecipazione di pubblico. Così qui da noi i turisti si rallegrano particolarmente nel vedere i figli ed i nipoti dei coraggiosi tirolesi di quel tempo, rappresentare autentici episodi del passato. E veramente non mancano tuttora volti vigorosi: lo dimostrano i quadri di Defregger, lo si vede ogni domenica sui sagrati delle chiese. Ma il regista, peraltro dotato, di questi quadri viventi, ha rinunciato ad impiegare questi caratteristi dai tratti spiccatamente tirolesi ed è ricorso a ben cinque ebrei. Io non nutro nessuna personale animosità nei confr9onti dei signori che appaiono in questi quadri, ma debbo riconoscere che l'assenza di caratterizzazione in questi personaggi è irritante. Cinque ebrei alzano le mani insieme ad Andreas Hofer promettendo di combattere e morire per Dio e il santo credo cattolico; il padre cappuccino Haspinger infiamma degli ebrei perché combattano per la fede cattolica ed il Kaiser; ebrei piangono mentre Hofer viene tradotto in catene per le strade di Merano. In verità, chi ha letto la storia di quel tempo deve indignarsi per una visione così frivola di quegli accadimenti ed io deploro che l'interprete del personaggio di Andreas Hofer si sia adattato a questa compagnia contribuendo così a screditare il ricordo dell'Eroe. Se i signori israeliti fossero entrati in altri quadri, come quello della festa della parrocchia (Kirchtag, ndr) non avremmo sprecato parole. Ma per la rappresentazione di tali sacri momenti della storia del Tirolo, non si sarebbero dovuti fare avanti. Cosa debbono pensare gli stranieri dei principi morali di meranesi come questi?"
Rappresentazione hoferiana a Merano (1907)
22/11/1882 Il giornale elenca le alluvioni che nei secoli hanno devastato Bolzano e dintorni.
E' ripreso il traffico ferroviario tra Bolzano e Merano.
25/11/1882 Durante lavori per la chiusura dell'argine dell'Adige abbattuto dal fiume sono morti tre operai. Poco dopo, altro incidente ed altri tre morti.
Primo concerto del Musikverein nella Casa dell'apprendista. Sala affollata. Successo.
Quasi 2.400 operai sono impegnati nella riparazione dei danni alluvionali alla ferrovia tra Prato Isarco e Ponte Gardena.
A Magrè le acque dell'Adige hanno restituito la salma di Franz Stiegl, annegato a Campodazzo in seguito all'alluvione.
2/12/1882 Dopo essersi intrattenuto a Merano per sei settimane, l'arciduca Karl Ludwig è rientrato a Vienna. L'arciduca Ernesto è invece giunto a Bolzano per trascorrervi l'inverno.
Quattro morti a Laives, tra gli operai che lavorano sugli argini dell'Adige. Tutti italiani (ossia trentini).
9/12/1882 Ergastolo per rapina nei confronti di Johann Pescolderung, che a S.Lorenzo di Sebato aveva aggredito e derubato Paul Steinkasserer.
16/12/1882 Ancora corte d'Assise. Il 25 giugno nei pressi di Fortezza il 23enne Pasquale Saguato e il 19enne Giovanni Doero, disertori dell'esercito italiano e provenienti da Genova, avrebbero ucciso a coltellate per rapinarlo il servo agricolo Anton Winkler. I due negano, ma sono giudicati ugualmente colpevoli. Vengono condannati: il Doero a 18 anni e il Saguato a morte.
20/12/1882 Tornano i treni sulla tratta Ponte Gardena - Prato Isarco. Il primo convoglio proveniente da Innsbruck è stato accolto a Bolzano dal suono di una banda. Folla festante.
23/12/1882 Riprende il traffico sull'intera tratta ferroviaria tra Kufstein ed Ala. I treni in discesa da Bolzano a Trento sono quattro. Il primo parte da Bolzano alle 7.13 e arriva Trento alle 9.13.
Da Bolzano il primo treno parte alle 6,59 ed arriva a Merano alle 8,34.
"L'attentatore Wilhelm Oberdank (Guglielmo Oberdan, ndr) è stato giustiziato il 20 dicembre al mattino in una caserma di Trieste".
30/12/1882 Si discute sul dove erigere la colonna con la Madonna realizzata in ricordo della peste a Bolzano. Il prevosto si recherà in comune per proporre la Johannsplatz (oggi piazza Walther) o lo spazio antistante l'ingresso del duomo. Dopo lunghe diatribe finirà con l'essere eretta nei giardini antistanti il liceo dei padri Francescani.