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Cronache del passato > 1940-1944
DAL MONDO
La guerra prosegue quasi esclusivamente sui mari, fuorché in Finlandia, ove i finlandesi resistono a lungo all'aggressione sovietica. A pochi giorni dal primo, un secondo terremoto devasta l'Anatolia: decine di migliaia di morti. A fine febbraio nasce a Napoli Maria Gabriella di Savoia, figlia dei principi Umberto e Maria Josè. Un'esplosione in una miniera di carbone in Sardegna, nel bacino dell'Arsa, causa una novantina di morti. Nella prima decade di marzo, dopo tre mesi, cessa la guerra tra Finlandia e Unione Sovietica; i sovietici non sono riusciti a sfondare, ma i finlandesi sono costretti a cedere loro l'istmo della Carelia: centinaia di migliaia i profughi abbandonano le loro case. In aprile la Germania invade la Danimarca, e successivamente la Norvegia che tenta invano di difendersi: i tedeschi si scontrano in Norvegia con truppe anglo-francesi. In maggio invadono Belgio, Olanda e Lussemburgo. A metà mese occupano Bruxelles. L'esercito belga si arrende senza condizioni. Inizia l'invasione della Francia. A Dunkerque gli inglesi in fuga si imbarcano e riattraversano la Manica. Il 10 giugno "L'Italia scende in campo contro le democrazie plutocratiche" (La Provincia di Bolzano dell'11 giugno). Pochi giorni dopo le truppe tedesche entrano in Parigi e l'esercito francese s'arrende. Dal 15 di giugno alle ore 13 quotidianamente l'trasmetterà il "bollettino di guerra", che inizierà ritualmente così: "Il quartier generale delle forze armate comunica...". L'Italia combatte soprattutto nel Mediterraneo e in Africa. Il 29 luglio il Re raggiunge i quarant'anni di regno: suo padre Umberto I era stato assassinato a Monza il 29 luglio 1900. Gli inglesi iniziano a bombardare le città italiane del nord, ma i giornali tendono a non parlarne. In agosto, esplosione in una fabbrica di proiettili a Piacenza: si hanno 41 morti e centinaia di feriti. L'Italia conquista la Somalia britannica. Lev Trotzky viene ucciso a città del Messico da un sicario del suo ex-compagno Stalin. A fine agosto s'inaugura in Albania italiana l'"autostrada" Tirana-Durazzo. Salta in aria un polverificio di Marano di Castenaso (Bologna): 38 morti, centinaia di feriti. I tedeschi depongono la dinastia norvegese. A fine ottobre l'Italia invade la Grecia. Ben preso la "Julia" si troverà in difficoltà, ma Mussolini affermerà: "Spezzeremo le reni alla Grecia". In dicembre, problemi anche sul fronte nordafricano: gli italiani abbandonano Sidi el Barrani
A BOLZANO DI GIORNO IN GIORNO
(Prov.BZ 2/1/1940) Alla mezzanotte del 31 dicembre è scaduto il termine per le opzioni. "Ieri sera, in Bolzano (al Circolo ufficiali), ha avuto luogo un pranzo seguito da un ricevimento, al quale hanno preso parte, oltre tutti i rappresentanti della Delegazione germanica, il Sottosegretario di Stato all'Interno, i Prefetti e i Federali di Bolzano e Trento, nonché le autorità civili e militari della Provincia (...). All'ingresso, nella sala dei trattenimenti (...) l'orchestrina ha intonato gli inni germanici e italiani, salutati romanamente. Indi hanno avuto inizio le danze, che si sono protratte animatissime fino alla mezzanotte".
Il vescovo di Bressanone, Johannes Baptist Geisler, ha fatto ampia propaganda alle opzioni, votando egli stesso per la cittadinanza germanica
(Prov.BZ 3/1/1940) "Un richiamo del Consiglio provinciale delle Corporazioni per reprimere ogni illegittimo aumento dei prezzi".
A Rencio un ubriaco rincasando di sera cade e non riesce più a rialzarsi. Lo ritroveranno il mattino successivo assiderato.
(Prov.BZ 4/1/1940) In prima pagina il resoconto del "numero complessivo delle opzioni per il trasferimento nel Reich". In provincia di Bolzano gli optanti sono stati 166.488, nelle province di Trento, Udine e Belluno 16.572, tra i residenti nelle altre province del Regno 2.305: complessivamente 185.365.
Iniziano le recite della compagnia "Celli-Betrone-Calabrese". S'inizia con "Come prima, più di prima" di Pirandello. Seguiranno altri cinque spettacoli.
(Prov.BZ 5/1/1940) "La questione del Lei, del Tu e del Voi non è futile, come opinano e lasciano intendere certi omeroni (sic) sfasati col nostro tempo. L'abolizione del Lei è viceversa un atto di dignità nazionale, oltre a costituire una semplificazione notevole nella grammatica e nella sintassi della lingua italiana".
(Prov.BZ 6/1/1940) Il giovane pittore Arcangelo Longo ha dipinto un quadro ad olio riproducente "la maschia figura del Duce", che ora adorna una parete del salone da ballo, al Circolo ufficiali.
(Prov.BZ 9/1/1940) Al cinema "Dante" si proietta "Ettore Fieramosca" di Alessandro Blasetti.
(Prov.BZ 10/1/1940) I militari di stanza a Bolzano affollano la sera i locali del Dopolavoro, il cui segretario provinciale decide di proporre loro di svolgere in poche parole il tema "perchè amo il Duce". Duecento le adesioni all'iniziativa. Una risposta tra le tante: "Perchè amo il Duce? Perché egli ama la Patria; perché mi ha fatto guerriero, degno di tutte le battaglie".
Avanspettacolo al "Roma".
Si distribuiscono le carte annonarie, che entreranno in vigore il primo febbraio.
"Lunedì sarà inaugurato un corso di preparazione della donna alla vita coloniale", organizzato in collaborazione con l'Istituto per l'Africa italiana.
(Prov.BZ 14/1/1940) "Migliaia di bimbi festeggiano la Befana fascista". La cerimonia al teatro "Verdi".
(Prov.BZ 16/1/1940) Teatro esaurito per la prima recita della compagnia Fineschi-Donati. Seguiranno altre due recite.
(Prov.BZ 17/1/1940) "Venticinque quintali di caffè tostato assegnati alla provincia".
(Prov.BZ 18/1/1940) Pubblicità: "L'apparecchio radio "Radio Balilla" realizzato dal Regime per il popolo lavoratore costa 430 lire, anche a rate. Tre valvole!".
(Prov.BZ 19/1/1940) Un operaio di venti anni muore investito da una frana ad Oltrisarco.
"Il divieto di accesso dei bambini lattanti nelle sale di pubblico spettacolo".
(Prov.BZ 20/1/1940) Prima recita della compagnia di Elsa Merlini e Renato Cialente. Folla, successo. In tutto tre spettacoli, con la Merlini osannata dal critico Gubar.
(Prov.BZ 23/1/1940) I "quozienti di natalità" nei capoluoghi di provincia: su 98 capoluoghi, Bolzano si trova al 43° posto.
"La immigrazione di lavoratori in Alto Adige. Giuseppe Lombrassa, Commissario per le migrazioni e la colonizzazione, ha presieduto domenica mattina una riunione nella quale sono stati esaminali i problemi relativi alla immigrazione dei lavoratori necessari per la sostituzione degli allogeni e tedeschi trasferentisi in Germania, a seguito dei noti accordi italo-tedeschi. Alla riunione, alla quale hanno presenziato S. E. il Prefetto ed il Segretario Federale, hanno partecipato i rappresentanti le organizzazioni sindacali della provincia ed i dirigenti gli "Uffici dell'Alto Adige" recentemente costituiti presso le varie Confederazioni, per la tempestiva azione confederale che l'applicazione degli accordi rende necessaria. Nella discussione sono stati illustrati tutti i vari aspetti delle questioni connesse alla immigrazione, allo scopo di esaminare i principi fondamentali ai quali la immigrazione deve conformarsi per il conseguimento di tutte le finalità da perseguire".
(Prov.BZ 24/1/1940) "Oggi si effettuano le prenotazioni per l'acquisto dello zucchero e del caffè".
(Prov.BZ 25/1/1940) "Entro il 31 gennaio debbono essere fatte le denuncie (sic) per il censimento del rame". Sono compresi gli utensili da cucina, bracieri, vassoi, alari ecc.
(Prov.BZ 26/1/1940) "Abbasso l'accaparratore! E' il nemico pubblico del momento. E' il piccolo serpe che esce dalla tana proprio nel momento in cui c'è bisogno di consapevolezza e disciplina (...). (Gli accaparratori) appartengono a quella classe borghese (...), la classe dei privilegiati per unzione divina, la classe degli eterni profittatori, dei pavidi per costituzione fisica ed abito mentale (...). Qualche esempio si va rilevando - ben s'intende nella nostra città - anche in questi giorni, e cioè dopo il razionamento del caffè e dello zucchero (...)".
"Diporti invernali - si sale in slittovia, si scende con gli sci". Si apprende dall'articolo che in Alto Adige esistono "slittovie modernissime, ardite e comode", a Colle Isarco, all'Alpe di Siusi, a Corvara e a Selva Gardena. Qui ve ne sono "addirittura due". Una porta al "Ciamp Pinoi", l'altra alla selletta di Costabella.
La slittovia dell’Alpe di Siusi nel 1953
(Prov.BZ 27/1/1940) "Il digiuno e l'astinenza durante la Quaresima - L'indulto per i cibi di grasso". Si riferisce della lettera pastorale del principe arcivescovo di Trento, competente per territorio, nella quale si espone la complessa casistica dei giorni votati al digiuno e all'astinenza nel corso dell'anno, con le relative numerose eccezioni".
"Cronache in pretura - Un grosso affare di cocaina - (ma non si trattava che di un miscuglio di farina bianca, zucchero e ... naftalina")
(Prov.BZ 28/1/1940) "Motivi di cronaca - Le maschere". Il questore proibisce di girare all'aperto in maschera. Un corsivo si scaglia contro il Carnevale:"(E') ormai venuta a schifo la finzione di scioperato divertimento con cui, a suon di coriandoli, di idiotissime grida e di balordi camuffamenti, una schiera purtroppo ancor numerosa di esseri vuoti si illudeva di rappresentare qualcosa nella carnevalesca baraonda. Volersi dar l'aria di divertirsi quando invece ci si annoia è americanamente baluardo ( balordo? ndr). Voler pretendere di far rivivere il carnevale è per lo meno stolto. Personalmente metto in discussione se sia o no da rimpiangere il vecchio carnevale, cosi come è rievocato dai nostri padri. Ma, anche se si vuoi far la massima concessione alla tendenza popolare di manifestare con una scipita parvenza di sfrenatezza la giocondità che vibra e pul-sa nel sangue mediterraneo, non si può né si deve arrivare a permettere che si esaurisca in una sagra di collettiva idiozia legittimamente permessa, il buonumore e la gioia di vivere che distingue ogni buon italiano".
(Prov.BZ 28/1/1940) "Al Duce è pervenuta da Predappio il seguente telegramma: Gli artisti atesini concludendo a Predappio il loro viaggio artistico, ringraziano Voi, Duce della nostra grande Patria, rinnovandoVi sentimenti di profonda devozione e dedizione all'Italia fascista. Casalini, Lenhart, Steiner, Piffrader, Gabloner, Regele, Gluschner, Smalzl, Cklaus, Moroder, Delago, Egoesi".
(Prov.BZ 31/1/1940) Un problema: i cappelli delle signore a teatro, che ostacolano la visione a chi ha la sventura di prendere posto dietro a loro. "Egli, per godere dello spettacolo, è costretto a piegarsi a destra o sinistra per abbracciare con lo sguardo due sezioni di palcoscenico, ostacolato nel campo mediano dal baluardo insormontabile dell'elegante cappello". Si invitano le signore a mettersi in testa "un grazioso cappellino dalle dimensioni oneste".
(Prov.BZ 1/2/1940) Nel XVII anniversario della fondazione della milizia volontaria il duca di Pistoia invia al Duce da Bolzano il seguente telegramma: "Nel XVII annuale della fondazione della magnifica Milizia sempre ed ovunque fulgido esempio di purissima fede, mi è particolarmente gradito ricordarmi a Voi con cuore di camicia nera della XXIII Marzo. Aff.mo Filiberto di Savoia-Genova". Ricordiamo che il duca aveva comandato la XXXV divisione camicie nere nella guerra d'Abissinia, distinguendosi nella battaglia dell'Endertà.
Il giornale pubblica "le norme per la stima del patrimonio degli allogeni e dei cittadini germanici che si trasferiscono dall'Italia in Germania". Interessano gli optanti.
Il Palazzo del Turismo ospitò l’”Alto Commissariato per gli Affari Italo-germanici” (opzioni). Fu danneggiato da una bomba, trasformato nel cinema “Corso”, infine abbattuto.
Dall'indomani inizia un ciclo di quattro recite della compagnia di Memo Benassi e Laura Carli. S'inizia con "Alleluia" di Marco Prada. Figura anche "Kean", regia di Tatiana Pavlova.
"Giovedì grasso in tono minore (...) Non verrebbe neppure in mente adesso alla gioventù nostra di perdersi in così ridicole carnevalate. Il carnevale è "agonizzante", per non dire molto e sepolto".
Si celebra l'annuale della milizia volontaria M.V.S.N. con omaggi al sacrario dei caduti (in via Leonardo da Vinci) e al monumento alla Vittoria.
(Prov.BZ 3/2/1940) "Alla lettura della sentenza che lo condanna a due anni scaglia una sedia contro i giudici". Era stato condannato offese a pubblico ufficiale.
(Prov.BZ 6/2/1940) Critiche entusiastiche per le recite di Memo Benassi.
(Prov.BZ 7/2/1940) Benassi in "Spettri" di Ibsen: "stupenda esecuzione".
Per la raccolta del rame la cittadinanza ha risposto con oltre duemila denunce, relative a 102 tonnellate di metallo.
(Prov.BZ 8/2/1940) Al "Verdi" prima recita di Nino Taranto e Titina De Filippo. I due "rinomatissimi comici" andranno in scena con due riviste.
(Prov.BZ 10/2/1940) "Dopo aver fatto la sua apparizione nei bar, il caffè sta per ritornare nelle case dei privati (...). Da oggi infatti, ogni cittadino, che si sia a suo tempo debitamente prenotato, potrà ritirare nelle rivendite la razione spettantegli per il mese in corso".
(Prov.BZ 16/2/1940) Quale nuovo prefetto di Bolzano viene nominato "S.E. il gr. uff. dott. Agostino Podestà, attuale prefetto di Perugia". Nella sua biografia si precisa che "è un figlio della Rivoluzione. Nato a Novi Ligure il 27 giugno 1905, appena sedicenne fondò con un gruppo di animosi, il 23 novembre 1930, il Fascio novese".
Da Roma si fa sapere che saranno ammessi alla carriera diplomatica due atesini. Costoro debbono appartenere alla razza ariana ed essere iscritti al P.N.F.
Il prefetto Agostino Podestà
(Prov.BZ 18/2/1940) "Ieri al Palazzo del Governo, di fronte a tutte le autorità politiche, amministrative ed economiche della provincia di Bolzano, il Sottosegretario, all'Interno ha presenziato il cambio della guardia fra il Prefetto Giuseppe Mastromattei, chiamato dalla fiducia del Duce ad altro incarico, e il Prefetto Agostino Podestà, trasferito da Perugia. Il Sottosegretario ha messo in evidenza le imponenti realizzazioni industriali raggiunte ed ha illustrato la efficace azione politica, svolta in questi ultimi anni in tutto l'Alto Adige. Nell'insediare il nuovo Prefetto, il Sottosegretario all'Interno ha confermato nella forma più esplicita che nell'Alto Adige l'indirizzo politico proseguirà immutato secondo la immutabile unitaria direttiva del Governo fascista. Il Sottosegretario Buffarini ha inviato al Duce il seguente telegramma: "Duce, ho oggi in Bolzano presenziato il cambio della guardia fra i Prefetti Mastromattei e Podestà. Nel porgervi il loro saluto fascista, profondamente devoto e riconoscente, Vi assicuro che il Regime continuerà a trovare negli organi periferici di questa provincia sollecita e precisa esecuzione della sua immutabile volontà"."
(Prov.BZ 20/2/1940) In un appartamento di via Dalmazia il 48enne Giovanni Beltrami spara una rivoltellata alla 42enne Maria Baroni ferendola gravemente. Mentre fugge l'uomo incespica e cadendo esplode un colpo che lo uccide.
(Prov.BZ 24/2/1940) Nasce a Napoli Maria Gabriella di Savoia, figlia dei principi Umberto e Maria Josè. "Viva esultanza in città per il lieto evento Sabaudo. II fausto evento che ha allietato per la terza volta la Reggia di Napoli con la nascita della reale Principessina Maria Gabriella, ha trovato nel cuore della cittadinanza bolzanese la più profonda eco di vivo compiacimento. L'annun-cio dato alla radio alle ore 8, si è rapidamente propagato in città e le prime bandiere sono apparse alle finestre delle case, sormontate dal "nastro bianco". Quando poi le tradizionali salve d'artiglieria hanno echeggiato nella piana di Agruzzo, a nessuno è sfuggito il significato di questa manifestazione d'esultanza per un avvenimento caro e cordialmente sentito. E' stato allora un fiorire di tricolori ad ogni finestra e ad ogni balcone. I fiocchi bianchi che le donne fasciste avevano confezionato per festeggiare in una forma gentile e significativa il lieto evento sabaudo, sono apparsi sul cancello di villa Roma, residenza delle Loro Altezze Reali i Duchi di Pistoia, al Palazzo del Governo, alla Casa Littoria, al Corpo d'Armata e su molti altri edifici pubblici e case private. A sera sono state accese le luminarie. Dei sentimenti d'esultanza della popolazione, si sono rese interpreti le autorità provinciali e cittadine, che hanno indirizzato agli augusti principi telegrammi di fervido augurio".
(Prov.BZ 28/2/1940) Una strisciante propaganda nazista insinua che i non-optanti per la Germania (i "Dableiber") saranno trasferiti dall'Alto Adige in altre terre. Il giornale pubblica un corsivo intitolato "Un motivo stucchevole". "Quattro bontemponi in vena di prodezze, in queste due ultime settimane hanno riscodellato a uso e consumo degli atesini creduloni, una vecchia bubbola che nello scorcio del passato anno ebbe qualche successo. Con una fantasia che depo-ne poco favorevolmente nei loro confronti, essi hanno ripreso il motivo del trasferimento in altre terre - terre lontane oltre i monti e oltre i mari - degli atesini che hanno optato per la cittadinanza italiana. Per corroborare la voce hanno parlato, con larghezza di particolari, di lettere giunte ad agricoltori dell'alta montagna; per ottenere maggior copia di credito hanno anche fatto dei nomi. L'altro ieri poi s'è sentito persino dire che una tipografia cittadina stava compilando moduli destinati allo scopo. Motivi di ovvia serietà ci impediscono di dare eccessivo peso a manovre di questo genere, anche se scaturiscono da evidente mala fede. Sono manifestazioni in ritardo del tramontato carnevale e come tali non possono, nemmeno per un momento, alterare i termini di un problema sul quale a suo tempo, solennemente e definitivamente, il Governo fa-scista ha detto la sua parola".
"Le benemerenze di un 'donatore di sangue' che si sottopone alla quattordicesima trasfusione". E' ancora Arturo Friso, "un modesto lavoratore della nostra città". E anche questa volta, lo si apprende dal breve articolo, è stato lo stesso Friso a presentarsi in redazione per annunciare la sua nuova impresa.
(Prov.BZ 29/2/1940) Per la nascita di Maria Gabriella di Savoia ventuno detenuti saranno rimessi in libertà. Tutti insieme dovevano scontare ancora 14 anni.
La compagnia di Guglielmo Giannini debutta con "Il delitto di Lord Arthur Saville", dello stesso Giannini. Seguiranno altri spettacoli. Successo.
(Prov.BZ 3/3/1940) Al teatro "Verdi", 750 spettatori, tutti "lavoratori autentici", per il "sabato teatrale": in scena "Gli eterni innamorati", una riduzione operata da Guglielmo Giannini sugli "Innamorati" di Carlo Goldoni. "Pubblico inconsueto, quello che gremiva ieri nel pomeriggio il teatro " Verdi "; pubblico di lavoratori delle officine e dei campi, di soldati, di fattorini, di modesti impiegati, di commessi, di apprendisti; un pubblico, insomma, d'eccezione, per una manifestazione eccezionale: il sabato teatrale. La disposizioni che regolano queste manifestazioni promosse dal Ministero della Cultura Popolare ed affidate per l'organizzazione al Dopolavoro, sono tassative: al sabato teatrale possono partecipare soltanto le categorie di lavoratori meno abbienti. E' infatti per i lavoratori che non formano l'abituale pubblico delle sale da spettacolo, che il sabato teatrale è stato istituito. Il costo del biglietto è naturalmente minimo ed alla portata di tutti; inoltre il dieci per cento dei posti disponibili vengono messi gratuitamente a disposizione degli assistiti dall'Ente Comunale d'Assistenza". La recita ha ottenuto "il migliore dei successi".
(Prov.BZ 5/3/1940) "L'esaltazione della fecondità della razza - L'Unione fascista famiglie numerose celebra il terzo annuale di fondazione alla presenza di S.E. il Prefetto e del Federale". La cerimonia al "Circolo Ufficiali", che sorgeva ove oggi si trova il teatro comunale. Tra le "madri prolifiche" presenti, una con 13 figli, una con 12, cinque con 11, dieci con 10, venticinque con 9, trentanove con 8 e cinquantanove con sette.
(Prov.BZ 7/3/1940) Al cinema "Roma": "Ultimo giorno del grande superspettacolo "Jazz Varietà" con 25 elementi in scena".
In una conferenza all'Istituto di cultura fascista "Dante Alighieri" il ten. col. Giuseppe Curreno sviluppa il tema "L'opera del Regime per la preparazione alla guerra totale".
(Prov.BZ 9/3/1940) Al teatro "Verdi" inizia una serie di rappresentazioni della compagnia di riviste di Nuto Navarrini.
Al "Roma" si proietta "Imputato alzatevi", con Macario, "un nome che garantisce divertimento, buon umore, gaiezza".
(Prov.BZ 12/3/1940) Al "Verdi" si presenta l'ultimo lavoro di Gioacchino Forzano, "Racconti di autunno, inverno, primavera", sulla guerra d'Africa. Pubblico foltissimo, "applausi calorosissimi".
(Prov.BZ 14/3/1940) La polizia arresta il pregiudicato 25enne Bruno Meraner, autore tra l'altro di una rapina che gli aveva fruttato 19.000 lire. Il Meraner tenta di sparare ma viene preceduto da una pistolettata di un brigadiere che lo raggiunge alla mano mentre stava impugnano l'arma.
(Prov.BZ 19/3/1940) A tutta prima pagina: "Oltre due ore di colloquio al Brennero tra Mussolini e Hitler". In cronaca: "Il passaggio del Duce alla stazione di Bolzano". "Il convoglio presidenziale sul quale viaggiava il Duce diretto al Brennero per lo storico incontro con il Führer, è giunto alla nostra stazione ferroviaria nella serata di domenica alle ore 22.37, ed ha proseguito senza sostare. Ieri poi sulla via del ritorno nell'Urbe, dopo il colloquio con il Capo della Germania nazionalsocialista, il Duce è transitato da Bolzano alle 14.30. Anche questa volta la stazione era tenuta completamente sgombra e solo il personale di servizio ha avuto il privilegio di assistere al passaggio del convoglio. Una numerosa folla, che aveva appreso dai comunicati i particolari dello storico avvenimento era affluita in piazza Costanze Ciano (oggi piazza della Stazione, ndr) nella speranza di poter salutare il Duce al suo ritorno dal valico di confine".
Hitler e Mussolini al Brennero (1940)
"L'eccezionale avvenimento politico, celebrato ieri mattina al Brennero con l'incontro fra Mussolini e Hitler ha posto a dura prova i servizi telefonici. Usi a denunciare senza perifrasi, manchevolezze, sentiamo il dovere di rilevare con la maggiore soddisfazione l'eccellente organizzazione dei servizi telefonici che hanno collegato per oltre 4 ore il confine del Brennero con le più lontane provincie (sic) d'Italia, attraverso le numerose comunicazioni degli "inviati speciali" dei quotidiani della penisola e delle agenzie di stampa. La rapidità dei collegamenti ha notevolmente facilitato il compito dei colleghi che hanno potuto dettare i loro "servizi" in tempo utile per i giornali pomeridiani e per la diramazione dei telegrammi delle agenzie".
Trecento giovani hanno preso parte a Bolzano alle selezioni federali dei "Ludi juveniles della cultura e dell'arte per giovani fascisti, avanguardisti, giovani fasciste e giovani italiane e alle finali provinciali dei ludi della cultura per i balilla e per le piccole italiane".
(Prov.BZ 20/3/1940) "Prenotare in tempo i generi razionati". Si tratta di caffè e zucchero, che debbono essere prenotati per tempo in municipio e poi acquistati negli "spacci autorizzati".
"Ferro alla Patria". E' in corso la raccolta del ferro, cui si prestano anche gli scolari.
(Prov.BZ 22/3/1940) Mentre gran parte della popolazione altoatesina ha optato per la Germania, quelli che hanno preferito mantenere la cittadinanza italiana e rimanere in Italia, i "Dableiber", sono tormentati da voci ricorrenti che li vogliono prossimi al trasferimento in altre province del sud, o in Africa. Mussolini pertanto ne invita a Roma un centinaio, per porre fine alle dicerie. "Una centuria di atesini ricevuta a palazzo Venezia - Le fondamentali parole del Duce". Il giornale pubblica con rilievo in cronaca le parole di Mussolini: "La vostra coscienza, vi ha dettato la decisione di rimanere cittadini italiani, decisione che mi è, naturalmente, molto gradita. Ora accade che qualche voce si faccia ancora clandestinamente circolare sulla sorte che attenderebbe coloro i quali hanno deciso di conservare la loro cittadinanza italiana. Ho voluto convocarvi qui per farvi nella maniera più esplicita e solenne questa dichiarazione. Voi rimarrete tranquillamente nelle vostre residenze abituali continuando nelle vostre occupazioni consuete e nessuno ha mai pensato o penserà di allontanarvi dalle vostre case, per mandarvi in altre parti del Regno o dell'Impero. Queste mie dichiarazioni sono dirette alla vostra intelligenza e al vostro cuore. Ad esse sarà data la necessaria diffusione nella vostra terra, poiché rappresentano una categorica affermazione che, come sempre accade nella politica del Governo fascista, i fatti pienamente confermeranno". II Duce ha quindi concluso assicurando che il "Governo fascista continuerà a fare tutto i! possibile per assicurare alle fedeli e leali popolazioni dell'Alto Adige, tranquillità, ordine e benessere".
(Prov.BZ 23/3/1940) Mussolini ha anche ricevuto "l'industriale Amonn di Bolzano, che gli ha fatto gradito omaggio di un apparecchio radio "UNDA"costruito in serie nei suoi stabilimenti".
Un bambino di 5 anni, Giancarlo Boni, viene investito e ucciso dal treno per Caldaro all'altezza del "rione Littorio".
(Prov.BZ 27/3/1940) "Ferro alla Patria". Si abbattono anche "tante inutili cancellate che sono piuttosto numerose nella nostra città".
(Prov.BZ 3/4/1940) Al teatro "Verdi" inizia una serie di recite la compagnia Maltagliati-Cimara-Ninchi.
Un operaio - Michele Domeneghini di 41 anni da Pisogne di Brescia, muore nello scoppio ritardato di una mina mentre si scava la galleria del Virgolo. Tre i feriti.
(Prov.BZ 6/4/1940) Secondo spettacolo ieri al "Verdi". Evi Maltagliati e Carlo Ninchi riscuotono molto successo: "Il pubblico si dimostrò favorevolissimo". La compagnia, essendo oggi sabato, va in scena alle 15 anche per il "sabato teatrale", rivolto a lavoratori e impiegati. Disponibili solo pochi posti in platea e in piedi.
(Prov.BZ 7/4/1940) Terza recita. "Molte chiamate salutano la fine di ogni atto". E' la volta di "Ombre cinesi" di G.Gherardi, che si presenta alla ribalta.
In città non c'è alcun servizio urbano d'autobus, quello tranviario è insufficiente, si limita a collegare il centro con Gries e Oltrisarco, lasciando fuori i quartieri nuovi. "(...) Non diremo più che i vecchi tram costituiscono un motivo di vergo-gna in una città moderna come Bolzano, non staremo a ripetere che il tracciato della linea tranviaria è quanto di più irrazionale sia stato mai concepito da mente d'uomo e nemmeno aggiungeremo che l'orrendo odore di ferraglia diffuso dalle vetture nel loro attraversamento delle vie del centro, contribuisce a formare nella cittadinanza una salda coscienza autarchica, in quanto fa pensare al più utile impiego di tanto metallo. (...) Ci limiteremo a dire che, fermo restando nella sua entità cospicua il problema, in attesa di una soluzione di là da venire, appare intanto urgente il collegamento fra la città nuova, quella che dilaga con le sue decine di strade, le sue molte centinaia di edifici, fra viale Druso e le lontane sponde dell'Adige. Qui abitano la bellezza di dodicimila persone (questa è la cifra ufficiale; quella ufficiosa, è un'incognita), che sono completamente tagliate fuori dal resto della città. Se le donne vogliono recarsi al mercato, se gli uomini debbono recarsi nei principali uffici (Prefettura, Municipio. Questura, Poste e Telegrafi, Banche, ecc.), debbono compiere qualche chilometro a piedi. (...) Poiché il problema sussiste sarà bene non lo si lasci invecchiare, ma lo si ponga subito allo studio. Fra i molti problemi cittadini, che attendono una soluzione, quello delle comunicazioni con la città nuova, è indubbiamente uno dei più urgenti".
(Prov.BZ 9/4/1940) Al cinema "Roma" "eccezionale spettacolo di Jazz Varietà".
(Prov.BZ 13/4/1940) "Dieci atesini partono per Roma per le finali dei Ludi Juvaniles".
(Prov.BZ 14/4/1940) In cronaca appaiono tre foto di cancellate in ferro che saranno rimosse, in via Castel Roncolo, via Ca' de' Bezzi e via Garibaldi. Commento: "Tonnellate di ferro male impiegate (...) Una staccionata in legno dipinto magari di verde, un muricciolo di travertino, di porfido o di semplici mattoni, si presterebbero benissimo a sostituire le cancellate in ferro".
(Prov.BZ 16/4/1940) Un'auto investe e uccide in via Claudia Augusta un passante, il 34enne Nicolò Insam, di Canazei.
(Prov.BZ 18/4/1940) "Andare verso il popolo - La previdenza sociale: Tutela del lavoro - 352 pensioni per un importo di 313.961 lire annuale liquidate nel 1939 nella nostra provincia - 47 lavoratori ammessi alle cure termali e 296 ricoverati nei sanatori".
Sono stati assegnati i "premi di operosità Benito Mussolini" agli insegnanti. Ne ha beneficiato (9.000 lire) anche l'insegnante Luigi Filippi di Bolzano.
(Prov.BZ 19/4/1940) "E' stato scoperto in questi giorni sulla facciata della nuova Chiesa dei Domenicani in viale Giulio Cesare, il bozzetto in gesso del grande alto-rilievo del Gabloner raffigurante la Regalità di Cristo. Il lavoro che susciterà indubbiamente il più vivo interesse, attinge alle classiche fonti della teologia cattolica. L'idea fondamentale è la Regalità di Cristo espressa non secondo le comuni interpretazioni degli artisti che si accontentano di dirci che Cristo è Re dal fatto che porta una corona in testa, ma secondo una interpretazione squisitamente teologica. Cristo siede alla destra del Padre come re e giudice universale: ecco il pensiero centrale del nuovo altorilievo che riproduce a meraviglia il "sede a dextris meis" della Santa Scrittura. Padre e Figlio nelle loro dimensioni che superano in altezza i tre metri sono perfettamente eguali, e nella posa monumentale, significano tutta l'identica maestà delle due persone nella loro divina sessione. Lo Spirito Santo, del pari aureolato, aleggia sulle loro teste in unione amorosa, formando vertice di simbolico triangolo".
La Trinità di Ignaz Gabloner sulla facciata di Cristo Re
Al cinema "Roma": "Oggi il più sensazionale e attuale documentario che mai sia apparso sullo schermo: "Sei mesi di guerra": la guerra tedesca polacca; la guerra russo finlandese; la guerra anglo tedesca; la guerra sui mari, nei cieli e sulla terra. Una documentazione straordinaria di interesse mondiale".
La federazione dei fasci femminili ha bandito un concorso volto a raccogliere suggerimenti sul risparmio nella gestione della casa. Ecco un esempio: "La donna fascista Clementina Chiesa di Castelrotto ci insegna a procurarci un ottimo surrogato del sapone per la pulizia dei pavimenti e degli oggetti in legno: prendete un sasso di calcare, riducetelo quasi in polvere, lavorate di brusca ed acqua. I pavimenti diverranno molto più candidi che adoperando dell'autentico sapone".
(Prov.BZ 21/4/1940) Folla strabocchevole al "Verdi" per la filodrammatica "Impero" del Dopolavoro "Galtarossa" di Verona andata in scena con "Romanticismo" di Rovetta.
Per la festa del lavoro i fascisti sono tenuti ad indossare per tutto il giorno la divisa, senza decorazioni.
(Prov.BZ 23/4/1940) Nella Coppa "Venezia Tridentina" di calcio, il G.U.F. di Bolzano batte l'A.C.Trento per 4 a 2. Nella compagine bolzanina alcuni nomi che diverranno noti, ma non nel mondo del calcio: Giraldi, Dalla Torre, Mitolo (Pietro); Lettieri (Cesare), Clementi, Morlacchi; Giaccone, Galas, Romano, Gnecchi, Aiassa.
Il calcio-G.U.F. di Bolzano. A sinistra Cesare Lettieri (terzo), al centro Nino Boscarolli (con il cappello), Pietro Mitolo (con la bandana), riconoscibili anche Enzo Morlacchi, Bruno Fattor, Ezio Giannelli. Semisdraiato Elio Ferrari.
"Nel fatidico Natale di Roma il popolo fascista celebra la concorde disciplina del lavoro". La manifestazione al "Verdi", dopo un prologo al sacrario dei caduti in via Leonardo da Vinci. E' presente il prefetto, con altre autorità. L'avv. Vittore Tattara, componente del direttivo federale, narra leggenda e storia della nascita di Roma.
(Prov.BZ 24/4/1940) A Campiglio un ladro di cavi di rame viene fulminato dalla corrente. Si tratta dell'elettricista 24enne Antonio Carpanè.
(Prov.BZ 25/4/1940) Continuano a transitare treni di "rurali" italiani diretti in Germania per prestare la loro opera in aziende agricole (rimpiazzano evidentemente i contadini tedeschi impiegati in guerra). Ieri ne sono transitati 1.500, provenienti dalle province di Bologna e Pescara.
(Prov.BZ 26/4/1940) Vista la carenza di benzina si torna all'uso della bicicletta. Il giornale sotto il titolo "Come è delizioso andar... sulla bicicletta" enumera i vantaggi che derivano dalle due ruote, non motorizzate.
(Prov.BZ 27/4/1940) Il G.U.F. altoatesino si è fatto onore ai Littoriali della cultura e dell'arte. "Andrea Mascagni e Carlo Maria Giulini sono risultati primi rispettivamente nelle gare prelittoriali di composizione e di direzione d'orchestra. Nel concorso per una monografia di carattere razziale Alberto Giulini ha meritato presso la R.Università di Milano il secondo posto". Tra gli altri bolzanini messisi in luce: Aladar Janes (che dirigerà l'orchestra del G.U.F. ai Littoriali) e il pianista Nunzio Montanari.
(Prov.BZ 30/4/1940) Milleduecento ciclisti danno vita alla gita collettiva che li porta da Merano a Bolzano. "Camicie nere, donne fasciste, massaie rurali, operaie e lavoranti a domicilio, folte schiere di giovani del Littorio e di dopolavoristi hanno raggiunto alle 10 del mattina la nostra città, dopo aver com-piuto una trentina di chilometri con il mezzo di locomozione più autarchico: la bicicletta. È ben vero che seguivano la imponente colonna numerosi autocarri, automobili e motocicli, in gran parte adibiti ad ospitare donne e ragazzi privi di bicicletta e gli indispensabili servizi, ma la maggior parte dei gitanti - circa 1.200 per essere esatti - viaggiavano con velocipedi di tutte le fogge (...). In viale Giulio Cesare [l'odierno corso Italia] i partecipanti alla manifestazione si sono schierati in ordine perfetto. Erano le 10,30 quando è giunto l'Eccellenza il Prefetto, con altre autorità, accolto con vibranti manifestazioni al Duce (...). Poco dopo la colonna riprendeva la marcia e sfilava in perfetto ordine dinanzi al Monumento della Vittoria ove prestavano servizio i ballila moschettieri e dinanzi al Sacrario dei Caduti, ove erano ad attenere i camerati meranesi, rappresentanze di camicie nere dei gruppi rionali (...)". Rancio e rientro a Merano, sempre in bicicletta.
Con l'"Andrea Chenier" di Giordano inizia al "Verdi" la stagione lirica. Dirige Giuseppe Podestà.
Al "Roma" la rivista di Lole Nagel, "celeberrima vedetta (sic)".
(Prov.BZ 1/5/1940) "L'inizio della stagione lirica al Verdi - con l'opera "Andrea Chénier" alla presenza della Duchessa di Pistoia". "Alla rappresentazione ha assistito un pubblico meraviglioso per numero e qualità, erano rappresentate tutte le autorità e si notava il miglior ambiente cittadino".
(Prov.BZ 2/5/1940) Il Liceo classico di Bolzano vince i "Ludi Juveniles" di atletica leggera, davanti all'Istituto tecnico e alle Magistrali.
Si riparla dell'opportunità di spostare da via Carducci il mercato ambulante settimanale del sabato.
(Prov.BZ 3/5/1940) "Il grande successo del "Don Pasquale" al teatro "Verdi" - La Duchessa di Pistoia assiste alla rappresentazione". "Il successo è stato calorosissimo.
Altri 1.500 "rurali" transitano per Bolzano diretti in Germania. Il giorno precedente ne erano transitati 700.
(Prov.BZ 4/5/1940) "Stasera: "Cavalleria" e "L'amante in trappola". La seconda opera è tratta da una novella di Boccaccio ed è musicata da Arrigo Pedrollo.
(Prov.BZ 8/5/1940) "Il Duce concede agli atesini optanti per l'Italia l'onore di essere ammessi nelle file del partito".
Il ministro degli esteri viene autorizzato a nominare due addetti consolari altoatesini, purché iscritti al P.N.F. e di razza ariana.
(Prov.BZ 9/5/1940) "Nell'anniversario glorioso - della proclamazione dell'Impero - si celebra oggi solennemente - la giornata dell'Esercito". Viene definita "la giornata in cui si esalta la potenza dell'Italia fascista in armi".
(Prov.BZ 10/5/1940) "La solenne esaltazione delle armi gloriose dinanzi al Monumento che celebra la Vittoria - La consegna delle ricompense ai reduci di Spagna, d'Africa e d'Albania".
(Prov.BZ 11/5/1940) In Corte d'Assise appare come imputato il 43enne Giovanni Bacher che nell'ottobre 1938 a Velturno aveva ucciso a bastonate la zia Anna Kerschbaumer. Sarà condannato a 17 anni.
"Il ministro dell'educazione nazionale conclude fra le vibranti manifestazioni al Duce degli alunni le ispezioni alla scuola fascista altoatesina". L'ultima cerimonia si svolge alla scuola di specializzazione militare di viale Trieste, dove Giuseppe Bottai, attorniato da tutte le autorità di Bolzano, assiste ad un saggio ginnico degli alunni e visita poi i locali. "Al termine della visita, Giuseppe Bottai è tornato sulla tribuna, trovando schierati nel piazzale gli allievi in perfetto equipaggiamento militare. Un crepitio di mitragliatrici ha annunciato l'inizio del rito della consegna delle fiamme offerte al collegio dagli alunni delle scuole medie cittadine per i corsi "Piave" e "Vittorio Veneto". Rito suggestivo e solenne, cui la folla di autorità ed invitati ha assistito. Dopo la benedizione delle fiamme, impartita dal capo manipolo don Perugini, cappellano della Scuola, due balilla hanno consegnato le insegne a due allievi del collegio, con reciproco scambio di vibranti parole, frutto di una fede radicata nel cuore della gioventù italiana. Gli allievi, quindi, in maniera veramente superba, hanno eseguito evoluzioni nel piazzale, sfilando poi al passo romano di parata dinanzi al Ministro".
Allievi della scuola di specializzazione dell’O.N.B. in piazza della Vittoria
Muore il generale austro-ungarico a riposo Felice (Felix?) Andrian. In un necrologio la vedova ringrazia "Duca di Pistoia, Prefetto e Podestà per essersi fatti rappresentare alle esequie; il Comandante del Corpo d'Armata (...) per le imponenti degne onoranze rese al vecchio soldato". Presenti anche esponenti del passato regime (von Jahl, von Savy, von Toggenburg, ma tutti i "von" appaiono italianizzati in "de").
(Prov.BZ 14/5/1940) "Spettacolo di grazie e di gentilezza sul rettangolo del campo Druso" in occasione del primo concorso ginnastico femminile. Nella classifica per scuole medie superiori vince il R.Istituto tecnico di Bolzano davanti alle Magistrali. In quella per scuole medie inferiori, il R.Ginnasio di Bressanone davanti alle Magistrali di Bolzano.
Esibizione al “Druso” di 300 alunne delle Magistrali
(Prov.BZ 15/5/1940) In prima pagina si pubblica la riproduzione fotografica delle cinque pagine autografe di Mussolini del suo discorso tenuto agli atesini in palazzo Venezia il 21 marzo. Nel titolo a tutta pagina si annuncia che "l'autografo del discorso del Duce agli atesini verrà custodito nella sala storia del Museo dell'Alto Adige".
L’ultima pagina del discorso con il quale il Duce rassicura gli “atesini” sul loro futuro
(Prov.BZ 16/5/1940) E' iniziata anche a Bolzano l'attività della S.O.L.D., la Sezione operaie e lavoranti a domicilio. Dalla metà di aprile funziona un corso di specializzazione di maglieria. Lo frequentano quaranta donne che imparano a produrre in casa maglieria con apposite macchine. L'attività "si ispira ed applica in pieno i principi autarchici al cento per cento: lotta contro gli sprechi, utilizzazione di cose usate ed uso di materie prime di nostra produzione".
"Il Prefetto ha preso in data di ieri il seguente provvedimento: ha assegnato al confino di polizia per cinque anni Luigi Ferrari fu Luigi, nato il 9 febbraio 1899 a Mezzocorona di Trento e domiciliato a Laives, per avere dimostrato di essere un cattivo italiano".
"Il genio di Paganini esaltato nella manifestazione commemorativa al "Verdi" - Il successo dell'iniziativa del R.Conservatorio musicale - L'arte paganiniana nella parola del prof. Barblan - La brillante esecuzione del violinista Carpi di musiche del mago del violino". Guglielmo Barblan è professore al Conservatorio ed inoltre critico musicale e teatrale del giornale, ma oggi la recensione è siglata A.M., probabilmente Andrea Mascagni.
(Prov.BZ 17/5/1940) Pubblico scarso alla recita della compagnia Baseggio, in scena con "Scandalo sotto la luna" di Eugenio Palmieri. "E' un vero peccato".
(Prov.BZ 18/5/1940) Successo di pubblico invece per "Zente alegra el ciel l'aiuta", di Lodovico Ceschi.
(Prov.BZ 19/5/1940) Pubblico discretamente numeroso per la "serata in onore di Baseggio".
Ruba centomila lire di gioielli dall'appartamento di una sua conoscente, la signora Maria Tullio, abitante in via Orazio, e li seppellisce nel greto del Talvera. Scoperto, confessa: si tratta del 37enne Arturo Vissutti.
Al "Roma" si proietta "Manon Lescaut" con Alida Valli e Vittorio De Sica. Cantano Beniamino Gigli e Maria Caniglia. Al "Luce" invece si proietta "La mummia", con Boris Karloff, l'attore dei film dell'orrore che interpretò anche "Frankenstein".
(Prov.BZ 21/5/1940) "Con un'imponente adunata delle forze fasciste Bolzano celebra la 'giornata degli italiani nel mondo' (...) sotto gli auspici della Dante Alighieri". Quindicimila persone in piazza della Vittoria: "lo schieramento delle forze fasciste era imponentissimo". "Dominava, proteso verso la marea di folla come la prora di una nave, il podio, adornato di tricolori, dinnanzi al quale, espressione della potenza militare dell'Italia guerriera, stavano due carri d'assalto. Sui carri, immobili, statuari, due balilla montavano la guardia".
Uno dei due balilla che “statuari” montano la guardia
Parla il consigliere nazionale Francesco Giunta: "Mai come in questo momento deve essere profondamente sentito il comandamento del Duce: credere, obbedire, combattere".
(Prov.BZ 22/5/1940) Iniziano i lavori per il prolungamento di via Cadorna verso la val Sarentino.
(Prov.BZ 25/5/1940) La celebrazione del 24 maggio. "Combattenti, soldati, legionari, giovani del Littorio, montano la guardia al Monumento della Vittoria ed al Sacrario dei Caduti".
Nella notte si effettuano prove antiaeree. La contraerea sparerà a salve contro velivoli che sorvoleranno la città. E' prescritto l'oscuramento. In cronaca appaiono anche prescrizioni nel case in cui cadessero bombe a gas.
(Prov.BZ 26/5/1940) Il mezzadro Mattia Platter di Terlano vince il concorso provinciale "fedeli alla terra" e riceve pertanto "l'ambito premio" dal Duce. La famiglia Platter lavora la terra presso il maso Sohler dal 1745.
Breve incorniciato in cronaca sul comportamento da assumere nel caso di caduta di bombe incendiarie.
(Prov.BZ 28/5/1940) "La festa ginnastica dell'anno XVIII". "Spettacolo di forza e di grazia delle schiere della GIL allo stadio Druso". Il tutto è descritto in un lungo articolo su tre colonne, con due foto."Ai balilla e alle piccole italiane sono seguiti gli atleti della Scuola di specializzazione militare della GIL. Una progressione di esercizi preparatori alla pre-atletica ha entusiasmato il pubblico attento ed ammirato della perfetta esecuzione. Quarto punto del programma gli esercizi delle organizzate delle scuole medie inferiori: un susseguirsi di movenze cadenzate, di posizioni e di passaggi pieni di grazia ed equilibrio, vera progressione indovinata per la sobria coreografia e per il rendimento fisiologico. Subito dopo si sono presentati nel campo i balilla moschettieri e gli avanguardisti delle scuole medie inferiori. Il loro collettivo rapido, preciso, agilissimo, ha richiamato spontaneo un confronto con quello delle camerate, e, possiamo dire, sicuri di interpretare il pensiero degli spettatori, che il giudizio fra i due non è possibile: tanto l'uno quanto l'altro meritano l'incondizionato elogio. Ecco le alunne delle scuole medie superiori di una compostezza e di una vaghezza particolare, ecco gli organizzati delle medie superiori: finte, assalti, difese e affondi col pugnale, preparazione alla lotta, difesa ed offesa e, per concludere, evoluzioni dei reparti armati della scuola della GIL. Lo stile di questi futuri sottufficiali delle nostre Forze Armate aveva e non aveva bisogno di essere dimostrato: la cittadinanza già conosce i piccoli allievi, con buffetterie e giberne bianche, che, soldati in miniatura, sfilano come tanti veterani, e sanno immobilizzarsi sull'attenti come statue di bronzo" (...)
(Prov.BZ 29/5/1940) Centotre anziani ospiti della case di riposo altoatesine, optanti per la Germania, vengono radunati a Bolzano e partono per il nord. Erano stati preceduti dagli optanti ricoverati nel manicomio di Pergine.
(Prov.BZ 30/5/1940) Millecinquecento "rurali" provenienti da Ancona e Treviso transitano da Bolzano diretti in Germania.
(Prov.BZ 1/6/1940) Il "giovane fascista Carlo Striker" di Bolzano batte il primato italiano di durata in volo a vela. Dopo essersi alzato dall'aeroporto di Sezze Littoria, vi rientra dopo 10 ore e 11 minuti.
"Austeri riti nelle scuole cittadine per la chiusura dell'anno scolastico". "In ogni edificio, dopo brevi parole del capo dell'istituto o della scuola, parole intonate oltre che all'occasione, al momento in cui la Patria vive, gli insegnanti hanno proceduto alla consegna delle pagelle, dei quaderni e dei lavori eseguiti durante l'anno, indi alunni ed alunne hanno reso omaggio al Tricolore ed hanno elevato il pensiero riconoscente alla Patria fascista, al Re e Imperatore ed al Duce. Così al R. Istituto Magistrale "G. Pascoli" dopo la celebrazione fatta dal preside dott. Quaresima, nel luminoso atrio davanti ai busti del Re e dei Capo del Governo, così al magnifico edificio del R. Istituto Tecnico "Cesare Battisti" dopo le appropriate parole del preside dott. Baiardi. così nel cortile interno della R. Scuola industriale agli ordini del direttore ing. Pignatari e così alla R. Scuola com-merciale "Duca di Pistoia" dove, col direttore prof. Lenzi, gli alunni e gli insegnanti hanno felicemente concluso il loro lavoro". Tra le elementari si cita la "Regina Elena" (direttore Baldini), la "San Filippo Neri" (direttore Mengarda), la "Nicolò Tommaseo" (direttore Cumer).
In via Torino un autocarro investe e uccide un bimbo di quattro anni, Francesco Brevedani. Il piccolo stava inseguendo un colombo.
(Prov.BZ 2/6/1940) "Le norme per la distribuzione del sapone da bucato - Nessun razionamento dei saponi da toeletta".
Appare in cronaca la cerimonia relativa alla chiusura dell'anno scolastico (che è stata anticipata viste le "circostanze particolari") al Liceo classico. Il preside Busato ha parlato alle classi attraverso gli altoparlanti installati nelle aule. Dalle sue parole è apparso evidente che l'Italia si accinge ad entrare in guerra: "intensa è la vigilia in armi e piena di fato". Ha aperto e chiuso il suo discorso invitando al saluto al Re e al Duce.
(Prov.BZ 5/6/1940) Sulla strada per Merano, nei pressi del bivio, un rimorchio, per un'improvvisa frenata, si ribalta ed uccide un ciclista, il 29enne Achille Perini.
Al cinema "Roma" prezzi estivi "popolarissimi": primi posti lire 3, secondi 2, terzi posti lire una.
Si decide il piano di finanziamento del nuovo ospedale, che sorgerà in zona S. Maurizio. Il progetto è dell'architetto Rossi. I lavori dovrebbero iniziare entro l'anno (in realtà ci vorranno decenni).
(Prov.BZ 6/6/1940) "Il suono delle sirene avrà da oggi il significato di allarme aereo". Ogni domenica alle 10 si faranno le prove d'efficienza.
(Prov.BZ 7/6/1940) Il 28° Giro d'Italia transita per Bolzano. La carovana parte da Ortisei, attraversa il capoluogo una prima volta (traguardo volante in via Marconi), sale ai passi della Mendola e delle Palade, ripassa per Bolzano (via Roma) e conclude a Trento. Al traguardo volante di via Marconi sono presenti il prefetto e il federale: primo premio lire 1.000 (lo vince Chiappini). Fausto Coppi transita in rosa.
Al cinema "Centrale" si proietta "Si avanza all'Est", un documentario tedesco sulla recente invasione della Polonia. Al cinema "Roma", invece, "Eravamo sette vedove", con Nino Taranto.
(Prov.BZ 9/6/1940) Alla casa della G.I.L. (ponte Druso) si consegnano i premi "ai vincitori dei "Ludi Juveniles" della cultura, dell'arte e dello sport".
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(Prov.BZ 11/6/1940) A tutta prima pagina: "L'Italia scende in campo contro le democrazie plutocratiche". "L'ardente adunata di camicie nere e popolo nell'ora delle decisioni irrevocabili". "Bolzano, come nel giorno ormai lontano, ma così vicino al nostro cuore, che segnò l'inizio dell'impresa africana, come nel giorno altrettanto caro ad ogni italiano, che ha visto risorgere l'impero sui colli fatali di Roma; Bolzano, come allora, era in linea ieri con tutte le sue forze schierate nella stessa piazza Vittorio Emanuele che aveva visto le imponenti adunate del 2 ottobre e del 9 maggio". Come è stata avvertita la gente? "Un rombo di motori in cielo. Un biplano della RUNA di Bolzano volteggiava basso sulla città a larghe spire e lasciava cadere nugoli di manifestini multicolori: Camicie nere! Cittadini! Accorrete subito in piazza Vittorio Emanuele. Sta per parlare il Duce. Quasi contemporaneamente grandi manifesti venivano affissi alle cantonate. E' stato un attimo, e tutta la città si è rivestita del tricolore, mentre per le strade incominciava ad echeggiare il ritmico passo delle colonne in marcia. Canti e musiche accompagnavano la folla. Gli altoparlanti della radio diffondevano gli inni della Patria e della Rivoluzione". L'articolo si estende su più colonne ed incornicia due fotografie che mostrano piazza Vittorio Emanuele nereggiante di folla. Assai interessante la lettura, che non riportiamo per esteso, per carenza di spazio.
Cade l'ultimo diaframma della galleria del Virgolo.
Folla in piazza Vittorio Emanuele per la dichiarazione di guerra (foto F.Miori)
(Prov.BZ 12/6/1940) "Le prescrizioni per la protezione antiaerea". Durante l'oscuramento dovranno essere adottate numerose prescrizioni relative a pedoni, ciclisti (luci azzurrate), autoveicoli (velocità massima 40 km/h fuori città, 20 in città, tutte le luci schermate), veicoli a trazione animale. Ulteriori norme per l'oscuramento totale e l'allarme. Nei giorni precedenti s'erano impartite norme per i proprietari di case: sgomberare i sottotetti, coprirne i pavimenti con sabbia, sistemarvi secchi pieni di sabbia e acqua.
"Obbedienza! Silenzio! Nel volgere di due giorni Bolzano ha vestito il suo austero abito di guerra: l'abito di una città che vive consapevolmente l' ora solenne, che si adegua con entusiasmo e con fede alle necessità di una ferrea disciplina. Per quanto riguarda l'oscuramento ad esempio le disposizioni impartite in linea generale dal Ministero della Guerra e in via particolare dal Prefetto hanno trovato immediata e generale applicazione. Poche in verità e per lo più dovute a errori di interpretazione sono state le elusioni alle severe norme adottate: a richiamare i tardigradi e gli ottusi alla realtà hanno servito le sanzioni erogate prontamente e senza distinzione dall'autorità competente; misure culminate in alcuni arresti. Da ieri sera ad ogni modo Bolzano offriva un panorama notturno ineccepibile. Altro dovere dell'ora sul quale riteniamo ancora una volta utile richiamare l'attenzione dei lettori è quello del silenzio più ermetico. La mania della piccola vociferazione deve scomparire, il vezzo di propalare notizie anche in senso ottimistico deve lasciare il posto a una maggiore misurata riservatezza. E' il momento nel quale "i bene informati" devono dichiarare fallimento e rifugiarsi nel più assoluto ermetismo. Mille orecchie ascoltano, molti occhi infidi guatano. Quando l'esercito si batte la lingua deve tacere. Questo richiamo serva non solo per coloro che hanno la lingua inguaribilmente lunga, ma anche per coloro che hanno le orecchie perennemente aperte a tutti i pettegolezzi".
Tutti gli esercizi pubblici chiuderanno alle 23.
(Prov.BZ 14/6/1940) Il giornale appare di sole quattro pagine, e così sarà anche per i giorni a venire, salvo le domeniche in cui ne avrà sei. Le notizie riguardano principalmente la nuova situazione dell'Italia belligerante: si legge dell'utilizzazione della carta annonaria, della protezione antiaerea, la vendita di maschere antigas, contravvenzioni per la mancata osservanza delle norme sull'oscuramento, si invitano ancora i proprietari di immobili a denunciare la presenza di cancellate in ferro. S'introduce l'ora legale.
In un articolo sul "volto della città in assetto di guerra" si legge che "la vita cittadina non ha subìto alcuna sosta ed è continuata nel modo normale, come era da prevedere, perché tutti si sentono animati dalla più grande fiducia nel genio del Duce e nel valore delle nostre armi invitte e un'unica volontà di vittoria accende tutti i cuori".
(Prov.BZ 15/6/1940) "La prenotazione dei generi razionati per il mese di luglio".
(Prov.BZ 16/6/1940) Parigi è occupata: al "Circolo delle Forze Armate" ha luogo una "cameratesca manifestazione italo-tedesca"- Fervide parole di esaltazione delle virtù guerriere degli eserciti dell'Asse pronunziate dal Prefetto Agostino Podestà e dal console Mueller". Podestà parla in italiano e tedesco, Müller in italiano.
Inizia l'attività delle colonie elioterapiche per i bambini "poveri" della città.
(Prov.BZ 18/6/1940) "I parafanghi ed il cofano degli autoveicoli debbono essere verniciati di bianco", per rendere le vetture maggiormente visibili durante le ore dell'oscuramento.
(Prov.BZ 20/6/1940) Nella "Rassegna cinematografica" si fa la recensione di "due filmi (sic) italiani".
(Prov.BZ 21/6/1940) "La protezione antiaerea - L'apprestamento dei rifugi - Ad ogni angolo di strada delle frecce indicano il ricovero sicuro nell'eventualità di incursioni nemiche - Un trincerone scavato nei giardini della stazione". L'articolo è accompagnato da una foto dell'ingresso della "Taverna municipale", oggi sede del "Circolo Cittadino", con le scritte: "Concerto - Danze - Rifugio".
Al cinema "Roma" si proietta "La battaglia nelle Fiandre", "un documentario sensazionale autentico della formidabile lotta nelle Fiandre".
(Prov.BZ 25/6/1940) "Oggi scade il termine per la prenotazione dello zucchero e del sapone".
(Prov.BZ 27/6/1940) L'erogazione dei sussidi alle famiglie dei richiamati - (...) - Un migliaio di persone beneficiano in città della provvidenza".
(Prov.BZ 30/6/1940) "Sono stati condotti a termine in questi giorni nel rione di Oltrisarco i lavori di allestimento del gruppo di case popolarissime costruite per eliminare lo sconcio di alcune baracche erette abusivamente ai margini del rione e principalmente lungo le pendici del Virgolo".
(Prov.BZ 2/7/1940) Il giornale elargisce suggerimenti sull'"alimentazione di guerra, per il consumo popolare dei prodotti ortofrutticoli". Si hanno restrizioni nel consumo della carne.
Si scrive della "gloriosa morte del Quadrumviro della Rivoluzione" Italo Balbo, morto in combattimento nel cielo di Tobruk, e si ricordano "episodi del soggiorno atesino del Maresciallo dell'Aria". Nel dopoguerra si saprà che Balbo era stato abbattuto per errore dalla contraerea di una nave italiana.
Alla zona industriale un getto d'acciaio fuso uccide l'operaio 18enne Bruno Girardi.
(Prov.BZ 4/1/1940) Via Museo prenderà il nome del maresciallo Italo Balbo.
Nel caldo estivo il cinema "Centrale" si pubblicizza come "il locale più fresco di Bolzano". Si proietta il film "Doppia briglia", con William Powell.
Per le esigenze della guerra (gli uomini partono per il fronte) il lavoro settimanale viene portato a 48 ore, viene sospeso il "sabato fascista", vengono sospese "le limitazioni circa l'assunzione del personale impiegatizio femminile".
(Prov.BZ 5/7/1940) Nubifragio nella notte in val Passiria: otto morti.
(Prov.BZ 7/7/1940) Transitano per Bolzano i ciclisti dilettanti impegnati nella Monaco-Milano, in tre tappe. La tappa Innsbruck-Trento viene vinta da Igdoro (?) Morigi.
(Prov.BZ 9/7/1940) Sui tram di Bolzano iniziano ad entrare in servizio le donne.
(Prov.BZ 16/7/1940) Al cinema "Roma": "Josefine Baker, la celebre Venere nera, a fianco di Jean Gabin nel grandioso film di riviste 'Zou Zou'".
(Prov.BZ 20/7/1940) Nel giornale, ridotto a sole quattro pagine non mancano notizie di incredibile irrilevanza come questa: "Furto di una dinamo - Tale Maria Menapace di Riccardo nata a Termeno e residente nella nostra città in Viale Trento ha denunciato di avere patito il furto di una dinamo. La Menapace che è impiegata presso gli uffici dell'Aspa (l'azienda di asporto dei rifiuti urbani, ndr) in Viale Trento aveva lasciato la bicicletta incustodita nel cortile dell'edificio nel quale lavorava e la sera uscendo ve l'aveva ritrovata senza la dinamo valutata al prezzo di 50 lire".
Al cinema "Roma" si proiettano documentari sulla guerra in corso, su Italo Balbo, sulla rinascita di Addis Abeba. A proposito della guerra nelle Fiandre: "l'epica leggendaria impresa rivive nella sua travolgente, indimenticabile potenza, nella vittoriosa marcia verso la terra di Francia".
"Le prenotazioni dello zucchero e del sapone per il mese di agosto".
(Prov.BZ 21/7/1940) Le automobili private non potranno più circolare nei giorni festivi, e inoltre dalle 22 alle 6. Dal provvedimento sono esentati i medici e qualche altra categoria di persone. Il giorno 25 inizierà la distribuzione dei buoni-benzina per l'agosto.
A Bolzano ha iniziato l'attività dell'"Ufficio notizie per famiglie di richiamati alle armi", affidato alle donne fasciste, che ha il compito di "dare alle famiglie che le richiedono, informazioni sui combattenti, ed ai combattenti che lo desiderano, notizie sulle loro famiglie".
(Prov.BZ 23/7/1940) In un cantiere edile di via Druso l'operaio Riccardo Zanella di 16 anni (!) sprofonda nella calce viva e muore.
"Andare verso il popolo - Oltre cinquemila bimbi alle colonie elioterapiche della GIL (Gioventù Italiana del Littorio, ndr) - Ventotto colonie funzionanti a Bolzano e provincia - La precedenza ai figli di richiamati, di famiglie numerose e di rimpatriati". Dal testo dell'articolo: "L'assistenza che il Regime attraverso la G.I.L. promuove, s'inizia regolarmente ogni anno con il primo giorno dell'anno fascista. S'incomincia con la fornitura di libri e requisiti scolastici, per passare alla somministrazione di medicinali e alle cure sanitarie, alla distribuzione di effetti di vestiario e divise, in un secondo tempo le refezioni invernali danno ai piccoli vitto e alle famiglie tranquillità. Nascono, poi, a completamento della scuola, i vari doposcuola e, aprendosi la stagione, i ricreatori tendenti a togliere alle famiglie, per qualche ora al giorno, la sorveglianza dei figli e ad approfittarne per completare, fra un gioco ed un esercizio, l'educazione dei futuri cittadini".
(Prov.BZ 25/7/1940) Avendo venduto del fegato in ore non consentite, deve chiudere per due giorni la macelleria di Enrico Knoll in piazza 2 Ottobre (oggi piazza Municipio). "Ma è anche dovere del pubblico coadiuvare le autorità; ognuno quindi dev'essere alfiere dell' ordine e reprimere o segnalare a chi di competenza ogni infrazione e ogni manchevolezza. Oltre ai provvedimenti che disciplinano la confezione del pane, il quale pane sia detto francamente è ora squisito e saporoso, e la vendita della carne, che d'estate non è del resto nemmeno igienico farne molto uso, e la scomparsa del caffè, scomparsa che non ha afflitto, invero, nessuno, perché molti ne fanno benissimo a meno o lo sostituiscono con altre bevande, vi è anche il provvedimento che disciplina la vendita dei dolci e dei gelati, che, del resto, è permessa per tre giorni la settimana e quindi sufficiente per soddisfare gli impenitenti ghiottoni".
(Prov.BZ 26/7/1940) S'invita a "valorizzare la frutta, alimento squisitamente italiano". Intanto giunge il divieto di vendita della carne anche per il martedì.
(Prov.BZ 27/7/1940) La Cassa di Risparmio stanzia 36.000 lire per onorare la memoria di Italo Balbo: si erigerà un suo busto nella "casa Littoria", sede del fascio in via Leonardo da Vinci.
Al cinema "Centrale" si proietta una nuova serie di documentari sull'avanzata delle truppe germaniche verso Parigi.
Trecento "vecchietti" ospiti delle case di riposo dell'Alto Adige e delle altre zone di confine in cui si parla il tedesco, e che hanno optato per la Germania, vengono concentrati a Bolzano da dove partiranno per il Brennero. Li omaggiano autorità bolzanine e nazionalsocialiste.
(Prov.BZ 30/7/1940) Trascriviamo una notizia in sé irrilevante, ma interessante come testimonianza dell'accentuato "culto della personalità" vigente in quegli anni. Costituisce inoltre un compendio dei nomi allora ricorrenti tra le autorità bolzanine: "Il Ministro germanico dottor Otto Bene, tornato dall'Olanda, prima di ripartire, ha offerto una colazione, alla quale hanno preso parte il Prefetto di Bolzano, Ecc. dottor Agostino Podestà, il Prefetto di Trento Ecc. Italo Foschi, il Presidente della Delegazione economico-finanziaria italiana, Ecc. cav. gr. cr. dott. Bruno Fornaciari, il Preside dell'Amministrazione provinciale cons. naz. comm. ing. Carlo Carretto, l'ispettore generale di P.S. comm. dott. Edoardo Amati, il Questore comm. dott. Alberto conte Belli, il Podestà comm. marchese Alfredo Clavarino, il Segretario Federale dì Trento Primo Fumei, il vice-Federale di Bolzano cav. uff. dott. Giuseppe Frediani, il comandante la Legione dei CC. RR. cav. uff. col. Silvio Rotino, il capo della delegazione del Commissariato per le Migrazioni cav. uff. dott. Antonio Castellani, il Console della Milizia Comandante Ivan Scalchi, il Ministro germanico dott. Otto Bene, il Console generale germanico Rodolfo Müller, il capo delle ADEuRSt. (sic) Obersturmbannführer dott. Guglielmo Luig, il Console di Germania a Milano dott. Horst Weber, il Presidente della Commissione germanica per la stima dott. Roberto Helm, il Console di Germania a Bolzano dottor Eriberto Nöhring, il Console di Milano barone de Neurath, il capo della N.S.D.A.P. a Bolzano Guglielmo Weise, il capo della N.S.D.A.P. a Merano Otto Vonier, l'addetto commerciale di Milano Tomicich, il vice-capo della ADEuRSt. Stabsfiihrer Enrico Winkler, Sturmbannführer dott. W. Sievers, dott. Enrico Schmitt. Il Ministro Bene ha pronunziato un vibrante discorso, col quale ha esaltato l'amicizia dei due grandi Condottieri e dei loro popoli".
(Prov.BZ 31/7/940) Al cinema "Luce": Clark Gable e Loretta Young in "Il richiamo della foresta".
(Prov.BZ 1/8/1940) "Invito alla frutta". Si è autorizzata la vendita di frutta nei caffè e nei bar "in compenso della limitazione della produzione dei gelati e delle paste".
"Il Prefetto ha voluto compiere nel pomeriggio di ieri una visita allo stabilimento 'Lancia' ove centinaia di operai, con il quotidiano lavoro, recano il loro contributo di disciplina, di tenacia, di operosità al trionfo delle armi d'Italia nella lotta contro le plutocrazie (...). La visita si è protratta a lungo. Quando l'Eccellenza il Prefetto con le altre autorità ha lasciato i reparti per raggiungere il vasto piazzale interno dello stabilimento, tutti gli operai in tuta da lavoro gli si sono fatti attorno improvvisando una ardente manifestazione al Duce. Agli operai dello stabilimento si sono aggiunte le quattro centurie di lavoratori che attendono all'ampliamento degli impianti. Erano così oltre mille gli operai che si sono ammassati nel vasto piazzale attorno alle autorità. Il Prefetto, cessate le entusiastiche manifestazioni con cui la massa imponente dei lavoratori ha voluto esprimere la propria fede incrollabile nei destini della Patria imperiale e la propria devozione infinita al Duce, ha parlato (...)".
Il commerciante Dall'Oca sotto i Portici vende del tonno "tarantella" a prezzo esagerato. Gli si impone la chiusura del negozio per tre giorni.
(Prov.BZ 3/8/1940) La 30enne Francesca Braito mentre procede in bicicletta, giunta al sottopassaggio ferroviario di Oltrisarco, finisce con la ruota anteriore nei binari del tram e cade. Un autocarro la uccide.
(Prov.BZ 4/8/1940) "Invito al Lido". Nell'articolo ci si sofferma sull'esemplare situazione igienica, che contraddice "preconcetti assolutamente errati".
Tra i temi del giorno la schermatura dei fari dei veicoli. In particolare "ai fanali delle biciclette si dovrà applicare uno schermo nero munito di una fessura orizzontale azzurrata di 3 centimetri di lunghezza per uno di larghezza".
L'albergo Miralago di Costalovara è distrutto da un incendio.
(Prov.BZ 6/8/1940) A Stoccarda nel confronto con la Germania il bolzanino Eritale gareggia sui 110 ostacoli classificandosi terzo (su quattro) col tempo di 15"7/10.
Al teatro "Verdi" affollata manifestazione dovuta all'Istituto di cultura fascista ed alla Dante Alighieri a sostegno dell'italianità di Malta.
(Prov.BZ 9/8/1940) Il prefetto visita le Acciaierie, in cui lavorano 650 operai e un centinaio di tecnici ed impiegati.
(Prov.BZ 11/8/1940) "Per il Ferragosto è concessa la vendita delle carni, delle paste e dei gelati".
(Prov.BZ 15/8/1940) All'hotel "Carezza" un ladro ruba gioielli per un valore di mezzo milione "alla principessa Beatrice Torlonia nata Borbone Spagna".
(Prov.BZ 18/8/1940) Al cinema "Centrale" si proietta un lungo documentario dal titolo "Le armate del cielo", sulle gesta della Luftwaffe.
(Prov.BZ 20/8/1940) "Automobili fuori legge - Sono le automobili che circolano nelle ore e nei giorni proibiti. Domenica ve ne era più d'una in giro. Turisti in gita spensierata; snobboni sciagurati che vivono fuori e lontani dagli avvenimenti che impegnano in una lotta senza quartiere tutte le forze del Paese. Sarà bene ricordare qui, che in proposito sono state emanate norme tassative: dopo le 22 sino alle 6 dei giorno successivo e nelle giornate di domenica l'uso degli autoveicoli privati è limitato a coloro che ne usufruiscono per ragioni di servizio e che hanno conseguito una speciale autorizzazione. Tutti gli altri, o a casa, o a piedi. Questo nostro richiamo alle deplorevoli eccezioni, vale anche ammonimento. Nessuna scusante per i recidivi ostinati che verranno nelle prossime sere e domenica pizzicati a dovere".
(Prov.BZ 21/8/1940) Frequenti gli articoli sulla difesa antiaerea: "La trincea nel giardino - Il fossato stretto e profondo corre a zig-zag fra le aiuole fiorite: una vera trincea, anzi un camminamento, dalle brave armature di sostegno, fatte di pali saldamente piantati. Sullo scavo - poiché si tratta di un camminamento coperto - un bel tetto di assi d'abete e, sopra, sacchetti di grossa carta colmi di terra, sacchetti che offrono un aspetto munito e guerriero. C' è una tecnica dello scavo di una trincea e dell'apertura d'un camminamento? Sicuro che c'è in ogni trattatello di fortificazione e di organizzazione a difesa; e gli uomini armati di pale e di badili, di picconi e di mazze, che hanno costruito lo scavo fra le aiuole dei giardini che si aprono davanti la stazione ferroviaria, hanno aperto il solco profondo, l'hanno "armato" contro ogni pericolo di crollo, lo han reso quasi confortevole e civettuolo, ma soprattutto l'hanno organizzato a regola d'arte. In caso di necessità, decine di persone sorprese nel giardino e sul viale, se ne discenderebbero tranquillamente nel camminamento coperto, al sicuro da ogni pericolo. Intanto le popolane sedute all' ombra sulle panchine verdi, le mamme che vigilano sulla carrozzina in cui dorme il neonato, le bambinaie circondate da frotte di fanciulli, i pensionati che vanno lì ogni mattina a prendere il sole, osservano la trincea, ma non appaiono sorpresi, né turbati dalla novità che ha sconvolto il breve panorama delle aiuole, dei vialetti inghiaiati, degli alberi formanti una oasi di tranquillità e di verde: sanno che anche il loro giardino si è munito a difesa contro eventuali attacchi dal cielo. (...) Così il giardino in veste di guerra continua la sua vita d'ogni giorno fra il cinguettio dei passeri e quello dei fanciulli".
Un titolo significativo (che a Bolzano ricorreva anche in epoca asburgica, durante la prima guerra mondiale): "Via i vezzeggiativi e i diminutivi stranieri". "Ancora troppe Betty, Ketty, Desy, Margot, Mary, Maud, troppe Marìe, Lucìe, Annìe, Jeanne, ecc. girano leziose ed imperturbabili sotto il bel cielo d'Italia ignorando, o fingendo di ignorare, che i loro nomi potrebbero avere un ben più dolce suono se tradotti in lingua italiana. Sarebbe pur desiderabile che i cari animali, fedeli compagni dell'uomo, che rispondono ai nomi di Bob, Blek, Clerk, Rirì, Purry, Flikj e via dicendo, fossero battezzati pur essi italianamente".
Alla notizia che le truppe italiane hanno conquistato la Somalia britannica, 2.000 lavoratori della zona industriale raggiungono il palazzo degli alti comandi militari, poi la federazione dei fasci e il palazzo del Governo, dove prende la parola "l'eccellenza il Prefetto". Il giornale descrive così i momenti precedenti: "Già da vari giorni la popolazione, con l'intuito che contraddistingue i popoli protesi verso i loro immancabili destini di gloria e con la semplicità propria dell'italiano di Mussolini avvezzo ormai a considerare "sub specie fatalitatis" ogni annunzio di un nuovo passo in avanti verso le luminose mète segnate dal Capo, sentiva che il crollo della resistenza britannica in Africa Orientale doveva essere". La notizia finalmente giunta "ha sollevato, irrefrenabilmente, il cuore della folla", che si è incamminata.
(Prov.BZ 22/8/1940) Quando fu costruita la zona industriale molti temettero che i fumi sarebbero dilagati su Bolzano, ma furono rassicurati. "A recare un fiero colpo all'ottimismo in materia ha proceduto negli ultimi anni la Società del Magnesio: un fumo pestilenziale, opprimente grava in certe giornate sciroccali come una cappa di piombo sulla zona industriale e quando il vento spira da sud, penetra con sgradevoli effetti sino in città".
"Frutta al mercato". Proseguono gli articoli con i quali si invita la cittadinanza a consumare più frutta. Evidentemente c'è scarsità di altri prodotti alimentari. "L'uva è una benedizione del Cielo per la futura mamma e per la madre che allatta, contenendo zucchero e fosfati di ferro di alto valore nutritivo"
(Prov.BZ 23/8/1940) Il mercato del bestiame, ubicato dall'Ottocento (e prima) in piazza del Mercato (l'odierna piazza Verdi) viene spostato ai Piani.
(Prov.BZ 28/8/1940) La duchessa di Pistoia fa visita alla colonia elioterapica "Guido Presel" di Oltrisarco. Duecento piccole "a uno squillo della direttrice prof. Pesaro (...) si immobilizzano sull'attenti e accortesi della gradita ospite improvvisarono una fervente manifestazione di entusiasmo all'indirizzo di Casa Savoia".
(Prov.BZ 30/8/1940) Si ritirano le monete da 1 e 2 lire di nichel, che entro il 31 usciranno di corso.
Al "Centrale" si proiettano nuovi documentari tedeschi sulla guerra in corso. Tra l'altro vi si vedono "quattro milioni di berlinesi (che) salutano Hitler con manifestazioni di entusiasmo indescrivibili".
(Prov.BZ 31/8/1940) Scade il termine per le prenotazioni del carbone da destinare al riscaldamento privato.
La nuova sede de “La Provincia di Bolzano” ospitò dopo la guerra il giornale “Alto Adige”.
(Prov.BZ 5/9/1940) S'inaugura la nuova sede del giornale "La Provincia di Bolzano" sul lungotalvera Beatrice di Savoia, ossia negli immediati pressi di Ponte Druso. Lo ha progettato l'architetto Ronca. Tra le autorità, il prefetto Agostino Podestà in rappresentanza del ministro della cultura popolare. All'esterno del nuovo edificio viene officiata una messa, dopo la quale i balilla moschettieri che ne sbarravano l'ingresso si fanno da parte ed inizia la visita. All'interno appaiono tre plastici: Roma alla sua nascita, piccolissima nella vasta geografia del Mediterraneo, l'impero romano alla sua massima estensione sotto Traiano, l'impero oggi (questo plastico, viste le vicende belliche in corso, ha "carattere di assoluta provvisorietà"). Nell'atrio inoltre "un maschio busto del Duce, opera dello scultore atesino Ignazio Gabloner". Il prefetto si complimenta con l'artista per aver saputo così ben raffigurare "il più grande Genio del nostro tempo". Sulla scala domina un detto di Mussolini: "Il giornalismo è una scuola di vita". Le autorità procedono e nella sala di attesa incontrano "un busto in bronzo del Re Imperatore", opera dello scultore Scarpabella, direttore della scuola d'arte di Selva Gardena. Appare un secondo motto del Duce: "La funzione della stampa sia una funzione di combattimento per la quale le intelligenze devono essere preparate e guidate unicamente da una incrollabile fede che sola può vincere qualunque ostacolo e qualsiasi difficoltà". Si visitano i locali della redazione dell'Alpenzeitung, poi s'incontrano i busti di tre dipendenti del giornale "che donarono eroicamente la loro vita alla Patria: Guido Neri, stenografo, caduto a Trieste nel 1930 (fu ucciso in un attentato slavo al "Piccolo", ndr); Edoardo Enrico Morabito, redattore, caduto in terra d'Africa nel 1935, medaglia d'argento al valor militare; Guido Presel, linotipista, caduto nel giugno 1936 nel cielo di Bilbao, pilota audacissimo, medaglia d'oro al valore. I tre busti sono opera di un valente scultore tridentino: Fozzer, che dei nostri indimenticabili camerati ha tratto immagini di vigore e nobiltà". Parla il presidente dell'ente cooperativo per la stampa fascista, Pietro Terenzio Chiesa. Ricorda che "nei primissimi anni la 'Provincia' superò a malapena e solo in virtù di accorgimenti le 2.000 copie giornaliere". C'è stata poi una crescita imponente, ma Chiesa non ne precisa i numeri. Risponde il prefetto, poi le autorità se ne vanno salutando impiegati ed operai che, schierati, "sottolineano il suo passaggio con una vibrante manifestazione al Duce".
(Prov.BZ 8/9/1940) "L'assistenza ai figli del popolo - Il fruttuoso bilancio delle colonie estive del Comando federale della GIL - Trenta colonie diurne e due montane con 6.000 ospiti".
(Prov.BZ 10/9/1940) "Autarchia alimentare - Il coniglio da carne". Si consiglia di cibarsi di coniglio. Il Duce ha decretato "provvidenze a favore dell'Istituto Nazionale di Coniglicoltura, per il più ampio potenziamento di questo meraviglioso settore di produzione carnea".
(Prov.BZ 12/9/1940) A Roma il bolzanino Giacomini conclude al quarto posto il campionato italiano di tuffi dalla piattaforma. Era assente Carlo Dibiasi, ormai cittadino straniero, avendo optato per la Germania. Ma il giornale non vi fa cenno. Per i successivi mutamenti di cittadinanza Carlo Dibiasi, già campione italiano di tuffi, divenne anche campione germanico e quindi austriaco.
(Prov.BZ 19/9/1940) Chiuse le colonie elioterapiche, si aprono i "ricreatori". "Il Comando Generale della G.I.L in questi ultimi tempi ha rilevato la necessità di aumentare al massimo la assistenza ai bambini di età dai sei ai tredici anni, in special modo ai figli dei richiamati, dei rimpatriati ed a quelli appartenenti a famiglie numerose, ed ha perciò disposto la istituzione dei ricreatori (...) la cui attività è varia ed è espletata con il consueto spirito di solidarietà fascista, e con la più amorevole cura da parte del personale dirigente (...) Alla sorveglianza ed alla istruzione dei bimbi sono stati infatti preposti insegnanti elementari che svol-gono la loro opera con alto spirito di comprensione della loro nobile missione educativa".
(Prov.BZ 17/9/1940) Nel confronto Italia-Germania di atletica leggera a Torino il bolzanino Eritale si classifica terzo in 14"9.
Il bolzanino Edoardo Eritale terzo nei 110h in Italia-Germania
(Prov.BZ 18/9/1940) "Albo della gloria - L'eroica morte di un giovane marinaio". Si tratta del bolzanino sottocapo radiotelegrafista Ugo Cislaghi, deceduto "nell'agosto scorso in una azione nel 'mare nostro'".
(Prov.BZ 19/9/1940) Al cinema "Centrale" si proietta "Fermo con le mani", una "supercomica" con Totò.
(Prov.BZ 20/9/1940) Il giornale avalla per i giovani la moda dei pantaloni corti, "vera avanguardia di una eccellente abitudine che oltre a portare pretta sanità ed armonia di linee reca un fattivo contributo a quella battaglia dell'autarchia che reclama sempre più urgentemente una vera e propria mobilitazione generale. Stoffa nostra, prima di tutto: ma nello stesso tempo meno stoffa che sia possibile".
(Prov.BZ 21/9/1940) Il giornale continua a pubblicare i nomi degli "allogeni" (ossia sudtirolesi) che hanno ottenuto l'iscrizione al fascio. Il quarto elenco comprende oltre un centinaio di nominativi.
(Prov.BZ 22/9/1940) Inizia l'anno scolastico e si applicano le direttive della scuola media unica. Le prime classi della nuova scuola media sono in Bolzano quattordici.
(Prov.BZ 25/9/1940) "Un tabellone che illustrerà le operazioni belliche in piazza Vittorio Emanuele - La guerra che le nostre gloriose truppe combattono vittoriosamente viene seguita con passione ed orgoglio da tutto il popolo italiano. Il Ministero per la Cultura Popolare, d'intesa con la R. Prefettura, per permettere alla cittadinanza di rendersi conto giornalmente degli sviluppi delle azioni che le nostre Forze Armate conducono per terra, nel cielo e per mare, azioni con le quali si procede al sistematico inesorabile sgretolamento della potenza inglese, ha disposto per il collocamento in piazza Vittorio Emanuele di un grande cartellone illustrante l'attività militare italiana su tutte le fronti". Su una grande carta geografica, visibile da tutta la piazza, le azioni navali erano indicate con piccole navi che venivano via via spostate, i bombardamenti aerei della nostra aeronautica con piccoli aerei ecc. I bambini li ammirano, nasi all'insù (come chi scrive queste note). Quando le cose si misero al peggio, il cartellone fu rimosso.
Si lavora alla costruzione del nuovo palazzo di giustizia, della "casa Littoria" (oggi 'uffici finanziari'), della sede della FIAT (oggi abbattuta) in piazza Arnaldo Mussolini (oggi piazza Adriano).
(Prov.BZ 26/9/1940) Sta per avviarsi il campionato di calcio di prima divisione. L'A.C.Bolzano è stata cancellata dai ruoli federali.
(Prov.BZ 29/9/1940) "Il Duce ha ricevuto il Prefetto di Bolzano, il quale lo ha intrattenuto sopra problemi politici ed economici riguardanti quella provincia" (agenzia Stefani).
Cecilia Braito di 24 anni, abitante a Bolzano in via Isarco, madre di tre bambini, mette al mondo tre gemelli. Nei giorni a seguire il Duce farà pervenire alla puerpera mille lire.
Dal 1° ottobre i panifici dovranno usare un nuovo tipo di farina.
(Prov.BZ 1/10/1940) "La disposizione sul razionamento dell'olio, burro, lardo e strutto" (...) "Il prelievo dei 5 decilitri di olio (ovvero dei 500 grammi di burro o di lardo o di strutto) si dovrà fare in quattro riprese a periodi di otto giorni con ritiro ogni volta da parte dell'esercente del corrispondente buono di prelevamento n° 6. E' tuttavia consentito che la razione suddetta venga prelevata per metà (decilitri 2,5 ovvero grammi 250 di burro o lardo o strutto) dal 1 al 16 ottobre ecc.ecc."
(Prov.BZ 2/10/1940) Al teatro "Verdi" "entusiastiche accoglienze alla magistrale esecuzione dell'"Iris" di Mascagni". La duchessa di Pistoia assiste all'esecuzione.
(Prov.BZ 4/10/1940) Al teatro "Verdi" "vibrante successo della Traviata".
(Prov.BZ 5/10/1940) Il Duce e il Führer sì incontrano al Brennero: il colloquio dura tre ore.
(Prov.BZ 6/10/1940) Il ministro Renato Ricci inaugura la IX Sindacale d'Arte della Venezia Tridentina (Biennale) allestita "nel nuovo palazzo del turismo, in corso IX Maggio". Si tratta dell'edificio che nel dopoguerra ha ospitato il cinema "Corso", in corso Libertà. Poi abbattuto.
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(Prov.BZ 8/10/1940) Spettacolo di rivista al "Verdi".
(Prov.BZ 10/10/1940) "Le Camicie Nere della 45° Legione d'Assalto, che da una settimana si trovano accantonate in una località della provincia dove, con fascistissimo entusiasmo, partecipano ad un vasto ciclo di attività per perfezionare il loro addestramento, sono state visitate dal generale di divisione Taranto".
Al cinema "Roma" si proietta "Lo vedi come sei?" con Macario. Al cinema "Dante" invece "Il carnevale di Venezia" con Toti Dal Monte e Cesco Baseggio.
(Prov.BZ 11/10/1940) Il giornale dedica spazio, con foto, alla "Medaglia d'oro sottotenente Guerrino Iezza", caduto sul fronte francese nella conquista del Moncenisio.
Al "Verdi" si annuncia "il concerto della rassegna di Musica contemporanea delle Tre Venezie". In programma tra gli altri il compositore trentino del '700 Francesco Bonporti, riscoperto dal musicologo bolzanino Guglielmo Barblan, e i compositori regionali Andrea Mascagni, Aladar Janes e Renato Dionisi.
(Prov.BZ 12/10/1940) Nel "rione Dux" (semirurali) un autocarro uccide il ciclista 34enne Arturo Albertini.
Pubblicità: "Posteggio biciclette giorno e notte. Abbonamenti mensili. Autorimessa Mille Miglia".
(Prov.BZ 16/10/1940) La duchessa di Pistoia visita la "IX Biennale d'arte della Venezia Tridentina" accompagnata dalla "dama di corte contessa Della Croce".
(Prov.BZ 17/10/1940) "Il sorgere del nuovo anno scolastico è stato festosamente salutato nelle scuole alla presenza dei familiari degli alunni e delle maggiori autorità e gerarchie - L'omaggio al Monumento alla Vittoria ed al Sacrario dei Caduti". Discorsi anche nelle scuole elementari: "Hanno parlato alla scuola "Regina Elena" l'insegnante camerata Corsini, alla scuola "Rosmini" il direttore didattico Zorzi, alla scuola "San Filippo Neri" l'insegnante Tomasi, alla Scuola di Rencio il centurione Cumer, nella scuola di Oltrisarco il direttore didattico Mengarda, alle scuole "Maltoni-Mussolini" e "Adelaide Cairoli" la direttrice signora Gaetana Fratini".
(Prov.BZ 18/10/1940) L'impresa Miccone, per la quale lavora l'operaio Giovanni Fantini, cui sono nati tre gemelli (portando a sei il numero dei figli) ha deciso di aumentargli il salario del 10%.
Arrestati i ladro della duchessa Torlonia nel grand hotel "Carezza" (10 agosto): oltre mezzo milione il valore della refurtiva. Gli autori, confessi, sono due zingari, che hanno detto d'aver venduto una preziosa collana di perle per sole 350 lire. Sono autori anche di altri furti in alberghi e ville.
(Prov.BZ 19/10/1940) "Troppe ditte usano ancora formulari, etichette, intestazioni, indirizzai in lingue straniere, anzi nemiche; residui d'un'epoca in cui si dava gratuitamente una patente di imbecillità al popolo italiano, ammannendogli sotto paludamenti oltramontani merce che si vendeva negli stretti limiti di una città tutt'al più di una provincia. Che ci stanno a fare nei ristoranti i menù? Se si vuoi liquidare il liquidabile vi sono mille modi per adeguarsi ai tempi: cancellando, sovrapponendo, tirando almeno un simbolico frego".
Emilio Comici
(Prov.BZ 20/10/1940) Precipita e muore in Vallunga (val Gardena) la celebre guida alpina Emilio Comici.
(Prov.BZ 25/10/1940) "L'imponente complesso di opere pubbliche realizzate dal Comune nell'anno XVIII". Si ricorda l'Istituto tecnico industriale, le "case popolarissime costruite nel rione di Oltrisarco per ospitare i meno abbienti", cinque strade nel "rione Dux", l'acquedotto ed altro ancora.
(Prov.BZ 27/10/1940) "Per tutta la giornata di domani, annuale della Marcia su Roma, gli iscritti alle organizzazioni del Regime dovranno vestire l'uniforme fascista. Non sono consentite eccezioni di sorta".
Al cinema "Roma": Alida Valli e Amedeo Nazzari "due grandi attori beniamini del pubblico" recitano nel film "Assenza ingiustificata".
(Prov.BZ 29/10/1940) Si celebra l'annuale della marcia su Roma "nel clima della nostra guerra rivoluzionaria".
Muore il principe vescovo Celestino Endrici. Il giornale precisa i suoi titoli: Altezza Rev.ma Mons. Celestino Endrici, Principe Arcivescovo di Trento, privato domestico di Sua Santità, Assistente al Soglio Pontificio, Conte Romano, Gran Cordone dei SS. Maurizio e Lazzaro, Cavaliere dell'Ordine del Santo Sepolcro gerosolimitano.
Il giornale pubblica una foto dalla quale traspare il "superbo spettacolo di folla al Foro della Vittoria". L'articolo inizia così: "Bolzano fascista ha manifestato domenica in maniera superba la sua ardente fede e il suo proposito di proseguire nella lotta fino alla vittoria finale".
(Prov.BZ 30/10/1940) Per il riscaldamento si assicura che il carbone "in seguito al regolare afflusso dalla Germania" non verrà a mancare. Ma "occorre ridurre al minimo lo spreco delle calorie". Si suggeriscono pertanto vari espedienti.
(Prov.BZ 31/10/1940) Un lungo articolo sugli scultori presenti alla "IX Esposizione sindacale" (la Biennale) al palazzo del turismo. Foto di opere di Eraldo Fozzer, Giovanni Piffrader ed Ignazio Gabloner.
(Prov.BZ 1/11/1940) Avvengono abusi nel consumo di energia elettrica. "Gli impianti per ferri da stiro, cucine ecc., non possono essere usati per il riscaldamento".
(Prov.BZ 2/11/1940) Si protesta perché i tram sono pochi ed affollati. "Molta gente rimane a terra e magari si sente dire dal conduttore - "Attendere la seguente" - Bazzeccole! La seguente vuol dire un altro quarto d'ora d'attesa, perché, come è noto, a Bolzano i tram vanno ancora col metro della tartaruga".
(Prov.BZ 6/11/1940) A Bolzano e in una quarantina di centri della provincia sono riprese le refezioni scolastiche. Vi sono ammessi circa 2.000 bambini. Il primo giorno nella sola Bolzano sono stati oltre 900, ma il numero è destinato ad aumentare.
(Prov.BZ7/11/1940) "Quattordicimila visitatori alla sindacale dell'arte". Appare una fotografia del "bozzetto prescelto per la statua della musica che adornerà il palazzo del turismo" dello scultore Eraldo Fozzer. Si tratta di un nudo di donna che scomparve durante i lavori di demolizione del palazzo (ex cinema "Corso") sul finire del Novecento.
Al cinema "Roma" si proietta "L'assedio dell'Alcazar", con Fosco Giacchetti e Maria Denis.
(Prov.BZ 8/11/1940) "Il pane e la polenta". Il giornale consiglia: "perché non preferire un po' di più sano cibo dei nostri contadini?"
Al "Verdi" debutta per un breve ciclo di recite la compagnia di Enrico Viarisio, Isa Pola e Giuseppe Porelli.
(Prov.BZ 9/11/1940) Novità alla stazione ferroviaria: si installano gli altoparlanti.
(Prov.BZ 10/11/1940) "Mille domestiche bolzanesi al controllo sanitario - Tutte le persone addette ai servizi familiari dovranno essere in possesso della tessera sanitaria".
(Prov.BZ 12/11/1940) "Ricorreva ieri il settantunesimo genetliaco della Maestà del Re Imperatore. La città appariva festosamente imbandierata per la fausta ricorrenza, che trova questo anno la Nazione Guerriera in armi, protesa verso la vittoria per la maggior gloria della Dinastia Sabauda".
(Prov.BZ 13/11/1940) Alla "Sindacale d'Arte" (Biennale) i maggiori riconoscimenti ("premi del Duce") sono andati al pittore Francesco Lenhart e a Francesco Scarpabella (direttore della Scuola d'arte di Selva Gardena).
(Prov.BZ 14/11/1940) Pubblicità: "Il telefono è strumento di sicuro successo negli affari".
(Prov.BZ 15/11/1940) Al "Verdi" prima recita della compagnia di Anton Giulio Bragaglia. In scena "O Giovannino o la morte", di E. Murolo. "Il pubblico, anche se plaudente con entusiasmo, non si può dire che stipasse il teatro". Successo e sala piena invece per le altre due recite.
Al cinema "Dante": Jean Gabin e Michelle Morgan nell'"Isola dei coralli".
(Prov.BZ 17/11/1940) Lo zingaro Eugenio Carri, arrestato quale autore del furto di gioielli ai danni di una principessa Torlonia nel "Grand hotel Carezza", viene accusato anche dell'omicidio di Ignazio Wendlinger che quattro anni prima lo aveva sorpreso mentre rubava nottetempo nel buffet della stazione ferroviaria di Vilpiano. Inoltre tre anni prima lo stesso zingaro aveva ucciso in val d'Ega il contadino Carlo Longo che lo aveva sorpreso mentre rubava in un albergo.
(Prov.BZ 19/11/1940) La guerra in Grecia volge male. Gli alpini della "Julia" debbono "riposizionarsi", ma Mussolini annuncia in un discorso che "spezzeremo le reni alla Grecia". Il discorso viene radiodiffuso e "la voce possente del Condottiero" viene udita nelle sedi del Dopolavoro e dei gruppi rionali.
Si conclude la serie di recite al "Verdi" con uno "spettacolo di vera eccezione". Sul palcoscenico tra gli altri Diana Torrieri, Lina Volonghi, Salvo Randone.
(Prov.BZ 20/11/1940) "Carriera degli scampoli - I brevi avanzi dei tessuti multicolori alimentano un curioso commercio e trovano la loro riabilitazione nel buon gusto delle massaie intelligenti ed operose".
(Prov.BZ 24/11/1940) Il segretario nazionale del partito ha stabilito che "nei pubblici ritrovi, allorché viene trasmesso per radio il "Bollettino di guerra" i fascisti presenti lo ascoltino in piedi".
Il 18 ottobre era scomparso da Bolzano l'autotrasportatore Pietro Mamoli. La polizia ne ha trovato la salma seppellita nella cantina (al numero 20 di via Murari) di proprietà del 31enne Arturo Castellani, che è stato arrestato quale autore dell'omicidio.
(Prov.BZ 26/11/1940) "Il principe di Piemonte ispeziona i reggimenti di stanza nella nostra provincia". Visitate tra l'altro tutte le caserme di Bolzano e la chiesa di Cristo Re.
Si sono premiati i ferrovieri vincitori del 5° concorso provinciale per lo sfruttamento a fini agricoli di piccoli appezzamenti non utilizzati dalle FF.SS. (orticelli).
Transita per Bolzano, e vi viene rifocillato, un primo contingente di militari tedeschi feriti che vanno a svernare sulla riviera.
(Prov.BZ 27/11/1940) Il giornale insiste sui modi comportamentali da adottare in questo periodo di guerra. Questa volta si tratta dell'oscuramento: "Oscuramento e salute - Andare a letto presto - Benefici effetti individuali e sociali - Il nottambulismo produce gravi inconvenienti sul carattere"(...) "Un poco di noia conseguente alla nostra ridotta capacità di movimento e di divertimento dovuta all'oscuramento riconduce il nostro consumo di energia nervosa entro limiti più ristretti ed onesti con un vantaggio individuale e sociale del quale risente lo stesso spirito pubblico che diventa più pacato e sobrio, meno avido di emozioni e più adatto alla sopportazione: più virile quindi e per ciò stesso meglio adatto al clima duro del tempo di guerra. Alcune circostanze di carattere accessorio ma sempre legate all'oscuramento hanno un valore sanitario. Poiché il restare in casa, di sera è tanto più facile quando le condizioni climatiche non sono favorevoli, molti malanni di stagione sono evitati da questa più facile clausura: primi fra tutti quelli di carattere più o meno blando, ma sicuramente legati al doppio fattore climatico ed infettivo, come sono i raffreddori, le malattie reumatiche e le cosiddette influenze".
Il 29 ottobre 1939 il contadino Giovanni Ploner che tornava a Villandro "dopo la fruttuosa vendita di una mucca al mercato" veniva derubato e ucciso da uno sconosciuto. "Ora sembra assodato che l'autore di quel truce delitto sia quel Massimo Gabrielli fu Ludovico (uno zingaro, ndr) ora detenuto per una lunga serie di furti compiuti nella nostra regione".
(Prov.BZ 1/12/1940) Medaglia d'oro alla memoria al sottotenente Giovanni Ruazzi, della val Badia, morto in Africa Orientale.
Al "Verdi" gran successo di una rivista. Citata "l'ottima orchestrina diretta molto abilmente dal Cramer (sic), che si guadagnò anche molti applausi con gli assolo di fisarmonica". Si trattava di Gorni Kramer.
(Prov.BZ 3/12/1940) "Pasta, farina e riso sottoposti a razionamento".
(Prov.BZ 4/12/1940) Per i carretti a mano viene prescritta una targa sulla quale figuri l'identità del proprietario.
Le due coppie prolifiche altoatesine che si recheranno a Roma per essere premiate nella Giornata della Madre e del Fanciullo sono: per la città di Bolzano Mario e Gianna Guidi, 15 figli dei quali 10 viventi, più uno in arrivo; per la provincia i coniugi Piazza di S.Martino in Badia, con 12 figli.
(Prov.BZ 6/12/1940) "I doveri dell'ora - Aggiornare la tradizione dei regali di Natale". Si consiglia il risparmio "con vantaggio per l'economia, per lo "stile" della Nazione in guerra e per la nostra coscienza di Italiani e di Fascisti".
(Prov.BZ 10/12/1940) S'è inaugurato in via Cadorna il regio Istituto tecnico industriale. Erano presenti i genitori della medaglia d'oro Guido Presel, cui la scuola è intitolata.
L’inaugurazione del Regio Istituto tecnico industriale
(Prov.BZ 11/12/1940) Undici intere colonne del giornale sono dedicate all'elenco dei nomi degli "eroici Caduti dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica sui fronti della nostra guerra nel mese di novembre".
(Prov.BZ 13/12/1940) "Offrire un libro ai soldati che combattono". Inizia la raccolta.
La compagnia Ferrari-Carini debutta al "Verdi" con la prima di quattro recite. "La recita della compagnia fu ottima, accurata, e sotto certi aspetti amorevole".
Medaglia d'argento al valore al sottotenente Enrico Perfler di Caldaro, combattente in Africa Orientale.
(Prov.BZ 14/12/1940) S'avvicina Natale. Le vetrine potranno essere illuminate fino alle 18,30.
(Prov.BZ 17/12/1940) Lo stabilimento che costruisce apparecchi radiofonici "Unda-Radio" si trasferisce da Dobbiaco a Como. "Lo stabilimento 'Unda-radio', aperto nel nome del Duce a Como - Al Duce è pervenuto da Como il seguente telegramma: "Nel vostro nome Duce, è stato oggi nella città di Volta ufficialmente aperto lo stabilimento Unda-Radio, che allinea già nella trincea del lavoro oltre 200 operai. Il cuore dei dirigenti, dei tecnici, degli impiegati e delle maestranze ha vibrato intensamente di un'unica certezza: la certezza che le migliaia di apparecchi che usciranno mensilmente dall'opifìcio faranno udire presto al popolo italiano e alle genti dell'Impero da Voi fondato, la voce possente del Duce annunciante la vittoria. - Presidente "Unda Radio": Amonn. Prefetto: Trincherò. Federale: Ferrario".
(Prov.BZ 18/12/1940) "E' vietata la vendita di frittelle confezionate con farina e riso".
(Prov.BZ 19/12/1940) Come già nei giorni precedenti, il giornale dà notizie di "imboscatori" di merci (olio, strutto, burro ecc.). L'indomani la notizia di un primo processo: irrogato un anno di carcere ad una commerciante di Laces che aveva "imboscato" 60 chili di olio e 10 di strutto
(Prov.BZ 24/12/1940) Al "Roma" si proietta il film: "La figlia del Corsaro Verde", con Fosco Giacchetti, Doris Duranti e Primo Carnera. Al "Centrale" invece "Fuoco e fiamme sull'Inghilterra", un documentario sui bombardamenti aerei dell'Asse.
Pubblicità: "Il telefono rende utilissimi servigi alla moderna donna di casa".
(Prov.BZ 25/12/1940) Si celebra la Giornata della Madre e del Fanciullo. "Questa gentile manifestazione che, per volontà del Duce, si è ripetuta per l'ottava volta, costituisce la più viva esaltazione della nobiltà della maternità e delle promesse dell'infanzia anche nel quadro storico e politico della Nazione". La celebrazione principale si è svolta nella casa dell'O.N.M.I. in viale Venezia. Nel 1940 il patronato di Bolzano ha assistito 244 gestanti e madri che allattano, 227 bimbi nell'asilo-nido, 70 gestanti nubili, 289 bambini sono stati assistiti con latte, famiglie con bambini legittimi assistite con sussidi 220. Si sono distribuiti numerosi premi a diverso titolo. Per la natalità: 103 premi da Lire 100 ciascuno.
(Prov.BZ 29/12/1940) Emerge la figura di un giovane che diventerà uno dei maggiori direttori d'orchestra del Novecento, Carlo Maria Giulini: "Negli ambienti artistici cittadini già da tempo si è conquistata meritevole e larga notorietà il giovane maestro Carlo Maria Giulini, che da anni va svolgendo in Roma e in altre città festeggiatissima attività di direttore d'orchestra. Recentemente al Giulini è stato affidato dalle gerarchie romane il lusinghiero e non lieve incarico di dirigere il concerto inaugurale della stagione indetta dal G.U.F. ( Gioventù Universitaria Fascista, ndr) dell'Urbe, e la manifestazione ha avuto luogo nella magnifica sala del Collegio Romano. Sulla composizione dell' orchestra così dice il critico del Giornale d'Italia: L'orchestra è numerosa e ricca di bravi elementi, .... disciplinata e compatta. Falange di giovani i quali danno subito la confortante sensazione di essere animati da ardore giovanile e da sincera passione artistica ". Dell'arte del direttore cosi scrive lo stesso giornale: "Un giovane che dimostra una bella conoscenza della partitura... un notevole temperamento, ed autorità: che possiede un preciso ed eloquente gesto al servizio di un'attenta sensibilità". E il Popolo di Roma: " Vivaldi, Schubert, Beethoven non sono autori per dilettanti: imporli ad un pubblico, vuol dire aver già nel braccio forza di direttore. Di tale forza il Giulini si dimostra fornito". E il Tevere: "II giovane direttore... ha affrontato un difficile compito che ha benissimo assolto dimostrando larghe capacità". Ed il Piccolo: " ...un giovane che di passione e di intelligenza ne ha da vendere..."; e il Lavoro Fascista: "... giovane ricco di talento". Al camerata Giulini, che nelle prossime settimane dirigerà un importante concerto a Milano, le più fervide felicitazioni e 1'augurio per l'im-mancabile luminosa carriera".
E' domenica, le sale cinematografiche aperte sono sei: "Roma" (in via Cappuccini), "Centrale" (in via della Posta), "Luce" (in via Leonardo da Vinci), "Dante" (in via Dante), "GIL" (a ponte Druso), "Vittoria" (ad Oltrisarco).