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Cronache del passato > 1915-1919
DAL MONDO
A capo dell'esercito italiano, dopo il disastro di Caporetto e l'esautoramento di Luigi Cadorna, viene chiamato Armando Diaz. In gennaio sciopero generale di più giorni in Austria (der Tiroler 22/1: "Terminata la rivolta dei lavoratori in Austria"). Tra le varie richieste il riconoscimento alle donne del diritto di voto. A fine gennaio scioperano in Germania trecentomila lavoratori: chiedono tra l'altro una rapida pace, senza pretese di annessioni territoriali. A Berlino vi sono dei morti. Il 2 febbraio der Tiroler scrive: "Le perdite degli inglesi nel corso delle ultime due fallite offensive: oltre un milione di morti". In aprile viene consegnata alle ferrovie sassoni la più grande locomotiva d'Europa: è lunga 23 metri e raggiunge i 120 chilometri all'ora. Il vapore "Drina" affonda nel Danubio a sud di Budapest, vi annega un centinaio di persone. Da un articolo del Tiroler"(16/4) si apprende che ogni terzo abitante di Graz muore di tubercolosi. Muore in aprile di tubercolosi ossea nel carcere di Theresienstadt lo studente serbo Gavrilo Prinzip, che nel 1914 a Sarajevo aveva ucciso l'erede al trono austroungarico, scatenando così la guerra mondiale. Secondo Vienna (der Tiroler del 15 maggio) gli italiani hanno avuto finora, nelle undici battaglie dell'Isonzo, 270.000 morti, 230.000 invalidi, 134.000 prigionieri e 1.200.000 feriti. In aprile per un fenomeno di panico muoiono in un santuario a Subiaco (Roma) 14 persone. Il primo di giugno der Tiroler pubblica una prima notizia relativa ad un'epidemia che si sta propagando in Spagna, e che avrebbe contagiato il trenta per cento della popolazione tra cui il re e vari ministri. La malattia - si scrive - non è tale da impensierire. Invece si tratta della "febbre spagnola" che, dilagando, causerà nel mondo milioni di morti. In giugno un incendio distrugge ad Istanbul ottomila case. A luglio si apprende che la "misteriosa epidemia" partita dalla Spagna, è giunta in Germania. Sempre a luglio muore il sultano Maometto V e in luglio giungono a Bolzano le prime notizie sullo sterminio della famiglia dello Zar. In luglio inoltre muoiono in Germania 300 operai nell'esplosione di una fabbrica di munizioni. Il 9 agosto sei aerei italiani, su uno di questi si trova Gabriele D'Annunzio, sorvolano Vienna lasciandovi cadere manifestini. Der Tiroler dell'11 agosto ne riporta il testo. In settembre gli USA riconoscono la Cecoslovacchia, non ancora costituita, e la Bulgaria, alleata delle potenze centrali, crolla e firma la pace. I primi di ottobre giunge la notizia della caduta di Damasco: si conclude l'impresa di Lawrence d'Arabia. In ottobre ritirata germanica sul fronte occidentale, collassa l'esercito austroungarico, il 3 novembre gli italiani entrano in Trento, l'8 novembre giungono a Bolzano devastata dai saccheggi delle truppe austroungariche in ritirata. Il 9 novembre abdica Guglielmo, Kaiser di Germania. Poco dopo abdica anche Carlo, Kaiser austro-ungarico. Der Tiroler del 15/11: "quasi mezzo milione di austriaci prigionieri degli italiani". Der Tiroler del 24/11 scrive che per la guerra i soldati germanici morti sono stati 1.580.000, e 260.000 quelli dispersi. L'impero austro-ungarico si dissolve e dalle sue ceneri nascono altri Stati. In dicembre viene ucciso a revolverate il presidente del Portogallo.
A BOLZANO GIORNO PER GIORNO
Inizia il 1918, ultimo anno di guerra, e Der Tiroler prosegue nella pubblicazione della rubrica quotidiana con la quale si informa sulla vendita (giorni e luoghi) di alimentari ed altri beni di consumo, come legna, carbone e petrolio
(der T. 3/1/1918) A Gries, considerata Comune agricolo, i due terzi della popolazione non nutrendosi di prodotti alimentari di propria produzione, vive in ristrettezze. Ora però anche il restante terzo, costituito dagli agricoltori, si alimenta con difficoltà.
Riappare nuovamente il calendario delle distribuzioni di generi alimentari. Così, ad esempio, venerdì nel distretto n°1 delle carte annonarie per il pane si distribuiscono tre uova a persona; mercoledì cinque decagrammi di grasso di maiale a testa; il mercoledì successivo dieci decagrammi di formaggio:
(der T. 4/1/1918) "Scambi d'artiglieria nella zona di Asiago, del Monte Tomba e del basso Piave"
A Gries 280 bambini indigenti beneficiano di regali natalizi nel corso di una festa organizzata presso la "cucina di guerra".
(der T. 5/1/1918) A Bolzano si registrano 7 gradi sotto zero, il massimo freddo dell'inverno in corso. Dai giorni di Natale non è più nevicato in città.
(der T. 6/1/1918) Il consorzio dei fabbri di Bolzano ottiene solo mille chilogrammi di carbone al mese, "una quantità che corrisponde alla centesima parte delle loro necessità". E' una cosa grave, perché i fabbri provvedono tra l'altro anche alla riparazione degli attrezzi agricoli.
(der T. 8/1/1918) A Bolzano ed a Gries si rendono note le statistiche demografiche dell'anno precedente: nati e morti sono in leggero calo.
A Bolzano nel 1917: nati 468 (nel 1916: 475)
matrimoni 147 ( 120)
morti 520 ( 540)
A Gries nel 1917 : nati 65 (67)
matrimoni 32 (11)
morti 68 (75)
Il 5 gennaio si è fatta brillare nel greto del Talvera una bomba inesplosa, lanciata da un aereo nemico il giorno precedente. Questo è l’unico accenno finora ad un bombardamento su Bolzano.
Bolzano: bomba d’aereo italiana inesplosa.
(der T. 9/1/1918) A Bolzano il termometro scende a 10° sotto lo zero.
(der T. 11/1/1918) Viene ripristinato il traffico telefonico in Bolzano e Gries, ancora esclusi invece i collegamenti con l'esterno dei due Comuni. Del blocco generale delle comunicazioni telefoniche, risalibile all'inizio della guerra, non era stata data dai giornali in precedenza alcuna notizia.
(der T. 13/1/1918) A Bolzano si verificano allagamenti, anche di notevole portata. Vengono allagate via della Roggia, via Museo, via Gilm, via Goethe. In via Museo l'acqua è penetrata in numerosi negozi, causando danni. La causa di tutto è la scarsa portata delle rogge, conseguente al freddo. Nella poca acqua i cittadini scaricano cenere, neve spalata ed altro, causando così impedimenti al suo regolare deflusso.
A Vanga un bambino di cinque anni, definito difficile, dopo una lite dà fuoco alla sorellina di quattro con una lampada a petrolio. La piccola muore. La tragedia, nella Stube del loro maso.
In dicembre sono decedute a Bolzano 34 persone (sei con cognome italiano). Sette i minori di 5 anni.
(der T. 15/1/1918) Le autorità militari consentono nuovamente la vendita e l'uso di cartoline illustrate raffiguranti il circondario di Bolzano.
(der T. 17/1/1918) "Poderoso attacco italiano al monte Pertica - le trincee conquistate dal nemico, nuovamente in nostre mani"
Il tambureggiamento dell'artiglieria italiana è stato udito anche sulle alture circostanti Bolzano. Non in città, causa il traffico urbano.
I lavori per il nuovo teatro volgono al termine e si ritiene di concluderli entro febbraio. Un lettore scrive: dove si troverà il carbone necessario al suo riscaldamento? Con un'altra lettera si propone di trasformare castel Roncolo in un museo della guerra, dove esporre armi sottratte al nemico italiano.
(der T. 18/1/1918) "Respinti attacchi italiani sull'altopiano di Asiago, a Monte Pertica e Monte Fontanasecca"
Problemi di alimentazione. A Bolzano non è arrivato il burro annunciato. A Gries per più giorni non si è panificato, ed ora il pane è immangiabile.
(der T. 19/1/1918) Nel 1917 sono state irrogate ammende per un totale di 13.290 corone a produttori di Bolzano e dintorni che s'erano sottratti al conferimento di latte e burro.
(der T. 20/1/1918) Il giornale non esce. I motivi non vengono resi noti, ma probabilmente sono riconducibili ad uno sciopero generale partito da Vienna ed estesosi nel giorni successivi a gran parte dell'impero.
(der T. 22/1/1918) La giunta per l'alimentazione di Gries decide che bisognerà tra l'altro ridurre ulteriormente le quote di farina a 300 grammi a testa per settimana. Lo stesso per il pane. I quantitativi spettanti sarebbero superiori, ma l'afflusso dei rifornimenti non è tale da soddisfarli.
"L'impresa di pompe funebri "Pietät" è stata nuovamente collegata alla rete telefonica con il numero 192".
Folla alla mostra fotografica di "Kaiserpanorama" su "Primavera in Riviera". Molte persone non sono riuscite ad accedere alle sale.
Una "grossa ditta" rende noto che vi sono sottufficiali che nell'effettuare acquisti per i propri reparti pretendono fatture per un importo superiore a quello effettivamente pagato, per lucrare la differenza. Cita il caso di un militare che in occasione di un acquisto non s'è accontentato di una "regalìa" di 60 corone, pari a due mesi del suo soldo.
(der T. 24/1/1918) "Per motivi di ordine pubblico" viene espulsa da Bolzano la 25enne Kreszenz Zadra, da Magrè. Ennesima prostituta in trasferta nel capoluogo.
(der T. 27/1/1918) Il ferroviere 30enne Josef Neumair viene investito e ucciso da una locomotiva alla stazione di Bolzano.
A Gries vengono revocati i quantitativi di latte concessi in più ad adulti (un quarto di latte al giorno), bambini con meno di due anni (mezzo litro al giorno) e madri che allattano (mezzo litro).
(der T. 30/1/1918) "Grande attività dell'artiglieria sull'altopiano dei Sette Comuni"
(der T. 31/1/1918) "Dopo tre giorni di martellamento da parte dell'artiglieria la fanteria italiana assalta il Col del Rosso e Monte di Valbella (Sette Comuni) che restano tuttavia in nostre mani"
A Gries il diritto a carne a basso prezzo viene riconosciuto a tanta gente (un quarto della popolazione), che non è più possibile soddisfarlo. Crescono del 20% le tariffe dell'energia elettrica.
(der T. 2/2/1918) Per impetrare una "sollecita onorevole pace" si celebra in duomo una Messa con comunione generale. A sera predica, canti, litanie, preghiera per la pace e benedizione.
(der T. 5/2/1918) Alla mostra fotografica permanente Kaiserpanorama tutto esaurito per l'esposizione delle foto della "giovane flotta germanica", nonostante la giornata di sole.
Il convento dei benedettini di Gries non può più distribuire pane ai poveri, dato che non gliene viene più consegnato da parte dell'ufficio per l'approvvigionamento di generi alimentari.
A Berlino vi sono tumulti con morti e la stampa austriaca, anche ad Innsbruck, ne scrive. A Bolzano invece la censura non lo consente. Der Tiroler esprime a proposito il suo malcontento, e rivela anche che a Bolzano non è consentito nemmeno di riferire incidenti ferroviari.
(der T. 6/2/1918) "Vivace fuoco d'artiglieria tra l'Adige ed il Piave"
(der T. 7/2/1918) L'insegnante di educazione fisica Lorenz Zessinger, allenatore del Turnverein Bozen (società bolzanina di ginnastica) svolge attività anticattolica e filoprotestante. Il giornale esprime il suo sdegno.
Scompare da casa sua, a Gries, una bambina di tre anni. Nessuna notizia più in merito.
Viene arrestata Antonia Sanin da Cortina all'Adige, prostituta. Vengono arrestati anche due prigionieri russi in fuga, che s'erano sistemati da tempo in una baita nella zona di Aslago.
Una viaggiatrice viene derubata di un borsello contenente mille corone da parte di un ferroviere, salito a Bolzano sul treno diretto verso sud. La donna affronta successivamente il ferroviere, che si trovava con altri colleghi, e riesce a rientrare in possesso del maltolto.
Non si trovano più ciucci (tettarelle). Quelli "di guerra" che duravano poco tempo perché in materiale pessimo, non compaiono ormai più da mesi.
(der T. 8/2/1918) Iniziano in piazza Walther a Bolzano i concerti di una banda militare. Avranno luogo ogni secondo giorno, dalle 10 alle 12.
Una lettrice scrive: "il Comune annuncia che distribuirà dall'8 febbraio le carte per il caffè, relative ai mesi di febbraio e marzo. E' uno scherzo? Io non ne ho ricevuto un chicco nemmeno per il periodo da dicembre a gennaio".
Il Tribunale di Bolzano condanna a cinque mesi Anna Maria Perathoner, da Ortisei, che prostituiva le sue due figlie.
(der T. 10/2/1918) "Pace con l'Ucraina"- "Grande offensiva sul fronte carsico"
Nel mese di gennaio i decessi a Bolzano sono stati 41, in dodici casi i defunti avevano un cognome italiano. Sette dei defunti avevano meno di cinque anni.
(der T. 12/2/1918) "Pace con la Russia". Ma la notizia è prematura.
Nell'elenco quotidiano dei beni in vendita nei negozi autorizzati, appaiono anche "sapone di guerra" e marmellata.
(der T. 13/2/1918) Per le buone notizie che vengono da Brest-Litowsk, dove s'è firmata la pace con l'Ucraina e si sta trattando con la Russia, la banda cittadina ha percorso suonando le principali strade, seguita da una gran folla.
(der T. 14/2/1918) I lavori per il nuovo teatro si sono conclusi. Si pensa di inaugurarlo il 3 marzo, domenica.
Il nuovo Teatro Civico prossimo alla sua conclusione.
(der T. 15/2/1918) Una negoziante viene denunciata per aver venduto a prezzo eccessivo del filo per cucire.
(der T. 17/2/1918) Si costituisce a Bolzano un ufficio per gli affitti ("Mietamt"). E' competente a decidere sull'ammissibilità degli aumenti di affitti, su istanza sia dell'inquilino che del proprietario.
Si auspicano controlli sul peso del pane. I filoni pesano sempre meno dei 40 grammi prescritti.
Il 60enne Valentin Gassmann da Montagna (Egna), 59 volte pregiudicato per reati contro il patrimonio, viene condannato dal Tribunale di Bolzano per furto a nove mesi di carcere. Udita la sentenza l'imputato ringrazia i giudici, affermando però che avrebbe preferito una pena maggiore.
(der T 19/2/1918) "Armistizio con la Russia"
(der T. 20/2/1918) Donne in gravidanza o che allattano otterranno a Bolzano latte al prezzo politico di 16 heller il litro.
"Contro il 'professor' Ettore Tolomei, in servizio nell'esercito italiano e proprietario terriero a Gleno (Egna), editore dell'irredentistico 'Archivio per l'Alto Adige', è stata presentata dall'imperialregio erario, rappresentato dall'intendente di finanza di Innsbruck, alla Corte d'Assise di Bolzano un'azione giudiziaria per centomila corone".
(der T. 21/2/1918) "Vivace fuoco d'artiglieria dal Piave al Monte Asolone"
La giunta bolzanina per l'alimentazione fa un quadro molto preoccupante della situazione. La farina in arrivo diminuisce ulteriormente. A partire da oggi - giovedì - e per tutta la settimana non ci sarà più pane. In sostituzione, solo 400 grammi di mais per persona. Si spera che tra una decina di giorni possano arrivare dalla Baviera delle patate. Si ricorda che lo scorso anno nei dintorni di Bolzano si produssero grandi quantità di verdura, che però furono destinate in quantità "gigantesca" all'esercito.
(der T. 22/2/1918) "Attacco aereo ad Innsbruck". Si tratta del primo episodio del genere del quale si abbia notizia attraverso la stampa. Quattro aerei provenienti da sud (un bombardiere e tre caccia) scaricano bombe che causano qualche danno. Muore una donna-ferroviere alla stazione. Sono state lanciate da un'altezza di 300 metri otto bombe ed è stato mitragliato un treno.
Si progetta di aprire a Bolzano una "cucina di guerra". E' una proposta del consiglio per l'economia (Wirtschaftsrat) al Comune. Esiste però già una "cucina popolare".
(der T. 23/2/1918) Una fruttivendola ha venduto cinque chilogrammi di insalata a 70 corone, adducendo che l'aveva pagata 55. L'insalata le è stata sequestrata. La donna è stata denunciata.
(der T. 24/2/1918) In via indiretta si apprende che il 4 gennaio erano state lanciate bombe su Bolzano (nel contesto di un'altra notizia il giornale critica il fatto che l'allarme fosse stato dato in ritardo). Tuttavia non se ne era data notizia. Censura?
Attraverso una cronaca del consiglio comunale si apprende che a Bolzano vi sono stati scioperi indetti dai socialdemocratici, che in occasione delle trattative di pace a Brest-Litowsk i socialdemocratici avevano espresso il loro appoggio all'ebreo Trotzky, che c'è stata un'amnistia che ha consentito il ritorno di pericolosi irredentisti.
(der T. 26/2/1918) "Fallito ad est del Brenta un improvviso attacco italiano"
Ad Innsbruck si è sparsa la voce che Bolzano sia in fiamme per un attacco aereo. La notizia è falsa.
Due sorelle originarie di Trento, Domenica e Luisa Mor, sono giudicate e condannate per aver imposto prezzi eccessivi nei loro negozi sotto i Portici ed in via Defregger, imboscando anche merce, in attesa che i prezzi salissero. Un esempio: dentifricio che costava loro corone 1,15 veniva rivenduto a 2,80. Ma si chiedevano solo corone 1,80 a persone di riguardo, ufficiali, e a clienti di lingua italiana.
(der T.28/2/1918) "La vigilia della firma del trattato di pace di Brest-Litowsk"
Bolzano viene bombardata il 26 febbraio. Tra le 20 e le 24, dopo un primo attacco, ne seguono altri tre o quattro, nel corso dei quali vengono sganciate 15 bombe. Colpite tra l'altro strutture nelle quali si trovavano prigionieri italiani: ne vengono uccisi otto, venti i feriti. Ci si è stupiti che non sia stata interrotta subito l'energia elettrica e le strade siano rimaste illuminate. Pare che così abbia disposto l'autorità militare.
Una bomba inesplosa in piazza Walther.
La Corte d'Assise giudica il 54enne Johann Plaikner da Mules, colpevole di reati sessuali nei confronti di quattro suoi figli e di incendio doloso, per aver appiccato il fuoco ad un suo edificio, onde incassarne l'assicurazione. Viene condannato complessivamente a cinque anni.
(der T. 1/3/1918) "Ripresa dell'attività dell'artiglieria italiana. Bombe su Cles, Mezzolombardo e Bolzano"
"L'imperialregio ufficio per l'assistenza in guerra di Bolzano-Gries ha offerto doni al personale di batterie antiaeree, in riconoscimento del loro crescente impegno".
La Corte d'Assise commina tre anni di carcere alla 27enne Anna Schlefer, coniugata, da San Martino in Passiria, per infanticidio. Aveva ucciso un bimbo natole da una relazione con un prigioniero russo (il marito si trovava evidentemente sotto le armi). Prima di ucciderlo, lo aveva battezzato.
(der T. 6/3/1918) Si precisa che in caso di allarme aereo notturno l'Azienda elettrica oscurerà subito strade e piazze. Per l'interno delle case saranno gli inquilini stessi a dover provvedere ad oscurare.
(der T. 7/3/1918) Le patate bavaresi che si attendevano a Bolzano, sono state dirottate invece a Salisburgo. A Bolzano, considerata zona d'operazioni, si manifesta vivo scontento, perché la città, oltre che ai propri cittadini, deve provvedere anche al sostentamento dei numerosi militari.
Non vi sono sufficienti spazzacamini, perché parte di quegli esistenti sono stati richiamati alle armi. V'è pertanto pericolo di incendi.
Come già per stoffe e vestiti, ora anche per le scarpe l'acquisto è possibile solo dietro presentazione di apposite carte.
In previsione della stagione turistica estiva si fa presente che in nessun caso i villeggianti con la loro presenza potranno incidere negativamente sull'alimentazione della popolazione residente.
Anche la "Allgemeine Unfall-Versicherung-Gesellschaft" (società di assicurazioni) con ufficio in via Museo 50, assicura contro i danni derivanti da attacchi aerei.
(der T. 8/3/1918) Alle tre di notte, incidente alla stazione ferroviaria di Bolzano. Vi perde la vita un macchinista; grave un soldato. Il resto della notizia è censurato.
"Numerose prostitute sono incorse negli adempimenti dell'autorità di polizia".
Viene asportata dal campanile dei Francescani l'ultima campana (resta solo la campanella funebre). Sarà fusa per farne cannoni.
Quattro studenti dell'ultima classe del liceo dei Francescani sostengono e superano in anticipo gli esami di maturità, perché richiamati alle armi. Sono Lechthaler, von Walther, Bombieri e Mascheroni. Subito dopo sono rientrati dal fronte i cadetti Blaas e Steck, cui si dà un mese di tempo per prepararsi a loro volta alla maturità . "Esami di questo genere vengono sostenuti numerosi tutti i mesi".
Nell'ultimo numero del bollettino per il clero cattolico è stato del tutto censurato un articolo sul valore delle campane requisite dalla "Kriegsmetall-Einkaufstelle" (ufficio per l'acquisto di metallo destinato a scopi bellici). "Cosa non si deve sapere di quel che accade nella israelitica "Metallzentrale"?"
(der T. 9/3/1918) Un poliziotto a Longomoso sequestra un carico di alimentari ad una accaparratrice bolzanina che sta tornando in città con la cremagliera Bolzano-Collalbo. I cittadini pagano ai contadini ogni importo. Per un chilogrammo di burro 30/40 corone. Per un uovo una corona. Non sorprende che persone senza mezzi soffrano la fame.
(der T. 10/3/1918) Nel corso del mese di febbraio sono morte 34 persone, undici con cognome italiano. Cinque dei defunti non avevano compiuto i cinque anni.
(der T. 12/3/1918) Il giorno nove è stata fatta esplodere una bomba d'aereo caduta nel greto dell'Isarco durante il bombardamento del 26 febbraio.
(der T. 16/3/1918) "Postazioni in roccia sul Pasubio sono state fatte saltare in aria. L'efficace delle nostre mine è stata devastante"
Dall'abbazia di Gries viene asportata la seconda campana in ordine di grandezza. Di undici campane ne restano ora solo la maggiore e la più piccola.
(der T. 17/3/1918) Tra le inserzioni pubblicitarie ne appare una della ditta "Patria" di Vienna, che consegna "scarpe di guerra" di solida pelle bovina, ingrassate, dotate di una suola di legno chiodata. Si tratta, da come si vede in un'immagine, di scarponcelli leggeri. Sono disponibili anche sandali con suole di legno articolate a cerniera.
(der T. 19/3/1918) Il Comune di Bolzano assicura le sue proprietà, del valore di 7 milioni di corone, contro i danni di attacchi aerei. Per mezzo anno il premio è di 22.000 corone. L'ammontare massimo delle rifusioni è di 750.000 corone.
Da Innsbruck si annuncia a Bolzano la spedizione di nove vagoni di patate, ma in realtà sono due.
Il 12 marzo si ammira in cielo verso le 21.45 il rapido passaggio di una meteora, che ha illuminato per pochi secondi monti e valli.
(der T. 21/3/1918) Si asportano dal duomo altre tre campane. Ne restano ora solo due: la maggiore, che serve anche per dare l'allarme (per esempio in caso d'incendio) e la più piccola, ritenuta storicamente significativa. Risale infatti al 1489.
"Martedì 19 alle 11.30 c'è stato a Bolzano nuovamente un allarme aereo". Le batterie antiaeree hanno fatto un fuoco di tale intensità, che gli aerei (4 o 5), si sono dovuti mantenere molto in quota. Sono poi scomparsi, senza sganciare bombe.
A Bolzano, arresti per vari reati. Numerose le prostitute, rivelatesi infette, che sono state ricoverate.
Mina Schenk, 20 anni, da Ortisei, viene arrestata alla stazione ferroviaria dopo che aveva alleggerito di 7.800 corone un militare che soggiornava in un albergo di Bolzano, e che era stato incaricato di effettuare acquisti.
(der T. 23/3/1918) "Inizio di una grande battaglia ad occidente"
(der T. 24/3/1918) Un incendio distrugge ad Oltrisarco il tetto della casa del signor Tomasini.
(der T. 27/3/1918) "Vittoriosa avanzata germanica - oltre 45.000 prigionieri"
Un carro militare percorrerà il 27 e il 28 le vie di Bolzano, ed il 29 quelle di Gries, allo scopo di raccogliere doni pasquali per i militari feriti o ammalati, degenti a Bolzano.
Un lettore scrive che in occasione del concerto di una banda militare a Castel Roncolo, aveva ordinato 10 decagrammi di speck, per i quali aveva dovuto pagare ben 6 corone. E le autorità non intervengono? Nei giorni seguenti i gestori risponderanno al giornale: sono prezzi alti, ma correnti. Intanto pressoché quotidianamente la cronaca registra furti di generi alimentari.
Genitori, non portatevi appresso i vostri figli in caso di assembramenti o code. I discorsi che si sentono in caso di code sono deplorevoli. Sono scostumati, irreligiosi, antipatriottici. Naturalmente sono discorsi di socialdemocratici che se la prendono con i preti, che sarebbero la causa della guerra, con le suore e con la Chiesa.
Sul treno Bolzano-Merano vengono riconosciuti e arrestati quattro ufficiali italiani fuggiti dalla prigionia. Uno di questi era vestito con un'uniforme austroungarica. Altri episodi del genere s'erano verificati nei giorni precedenti nella valle dell'Inn e in val Venosta. Il militare in uniforme finge di essere un austroungarico addetto al trasferimento degli altri, prigionieri.
(der T. 28/3/1918) Due morti per una rissa a Bolzano. Non si precisa in quale esercizio pubblico il fatto sia avvenuto. Serbo-croati (militari?) erano venuti alle mani con altri clienti. Nel giro di pochi minuti s'impugnano i coltelli, due muoiono sul posto, altri quattro o cinque restano gravemente feriti. Il giornale non precisa altro, nemmeno nei giorni successivi.
(der T. 29/3/1918) "Francesi e inglesi si ritirano difendendosi disperatamente"
A Oltrisarco va in fiamme la casa n° 466, di proprietà di Tavernini. L'incendio ha distrutto il tetto e in parte anche il secondo piano. La causa: ha preso fuoco il camino, la cui pulizia era stata trascurata per l'impossibilità di trovare spazzacamini. La maggior parte di questi lavoratori sono sotto le armi.
A Campodazzo è andata distrutta la proprietà della vedova Maria Föller, i cui due figli sono in guerra. E' stata bruciata da un tizzone acceso perso da una locomotiva in transito. Ora che viene utilizzato carbone di cattiva qualità, abitare vicino ad una strada ferrata è pericoloso.
Torna agli onori della cronaca la prostituta Josefa Zublasing. Tornata per l'ennesima volta a Bolzano, ne è stata per l'ennesima volta espulsa.
(der T. 30/3/1918) "Gli italiani temono una nuova offensiva austriaca"
Per lunedì è annunciato un nuovo concerto della banda militare a Castel Roncolo. Col ricavato si finanzierà il fondo per doni ai soldati in transito alla stazione ferroviaria di Bolzano.
(der T. 31/3/1918 Pasqua) Per carenza di carri ferroviari si sospende il ritorno delle salme dei caduti in guerra. Il servizio riprenderà a guerra conclusa.
(der T. 5/4/1918) In un esercizio pubblico di Bolzano s'attarda una compagnia di militari serbo-croati. Improvvisamente uno di questi sembra impazzire, rompe tutto ed anche le quattro lampadine che illuminano il locale. Ne approfitta un suo camerata che ruba dalla cassa 500 corone. Poi il gruppetto scompare. La stessa scena s'era verificata sere prima in un altro locale.
(der T. 6/4/1918) "Prosegue l'offensiva germanica - nuovi successi a sud della Somme - duelli d'artiglierie davanti a Verdun"
(der T. 7/4/1918) Il giorno 14 s'inaugurerà il nuovo teatro civico di Bolzano. Vi sarà una cerimonia che prevede il discorso ufficiale del sindaco Perathoner, l'esecuzione di brani musicali di Beethoven, Brahms e Wagner, la dizione di versi. I biglietti per la serata inaugurale sono in vendita dall'8 al 10 per coloro che hanno contribuito alla costruzione dell'opera, dal giorno 11 per tutti gli altri. Architetto e costruttore è stato il germanico Max Littmann, consigliere segreto e docente a Monaco di Baviera.
L’architetto Max Littmann, progettista del Teatro civico
Il giornale rievoca la storia recente del teatro bolzanino. In precedenza la funzione era assolta dalla vasta sala del Kaiserkron, con ingresso dall'attuale piazzetta della Mostra: nella sala successivamente si sarebbe aperto il cinema Centrale, attualmente vi ha sede l'Upim. Al Kaiserkron potevano trovare posto 600 persone: 120 posti a sedere, altrettanti in piedi, 100 distribuiti in 25 palchi e almeno 250 posti in piedi nella galleria. I sistemi di sicurezza però erano scarsi per cui si rese necessario costruire una nuova struttura, e il consiglio comunale prese una decisione in questo senso nel 1908. Nella primavera del 1912 un architetto di Vienna e Littmann ottengono l'incarico per la redazione di un progetto di massima, finché il 13 giugno del 1913 quest'ultimo ottiene l'incarico ufficiale, direttore dei lavori l'ingegnere comunale Nolte. Nella nuova struttura si entra attraverso cinque porte, l'atrio ha un'estensione di 140 m2, in sala vi sono due ordini di palchi e una platea con il dieci per cento di dislivello. Il primo ordine di palchi veri e propri offre 88 posti a sedere. Quelli di proscenio danno all'interno su salette illuminate, tutti gli altri dispongono di anticamere-guardaroba. Il redattore dell'articolo sottolinea che la presenza di questi palchi viene meno al principio di democrazia radicato nei bolzanini, ma rinnova la tradizione dei palchi di famiglia, risalenti al vecchio Kaiserkron, che erano destinati ai finanziatori e sostenitori del teatro. Il secondo ordine è in pratica un loggione che dispone di 190 posti a sedere. In platea vi sono 370 posti a sedere e 120 in piedi. Nell'insieme, pertanto, il teatro poteva accogliere 750 persone. Il palcoscenico era largo 10 metri ed alto 6,27. Il golfo mistico, per l'orchestra, aveva una superficie di 65 metri quadrati. Il teatro civico fu intitolato a Giuseppe Verdi negli anni Trenta e distrutto dai bombardamenti nella guerra successiva.
L’interno.
(der T. 9/4/1918) Torna a Bolzano, fuggito dalla prigionia in Siberia, Friedrich Mandl. E' riuscito a sottrarsi "ai bolscevichi, all'Armata rossa ed anche ai cechi, che uccidono tutti i prigionieri, cosa che è accaduto a tre compagni di fuga del Mandl".
(der T. 11/4/1918) Alla "Volksbekleidigungsausgabestelle" (rivendita di abbigliamento popolare) in via Portici 68, i giorni 15 e 16 si vende filo da cucire per persone di modeste possibilità. Vi hanno diritto gruppi familiari di almeno sei persone
Un contadino di Terlano, vittima di una lunga serie di furti di generi alimentari, sorprende in una grotta - dalla quale usciva del fumo - quattro russi che si stavano preparando da mangiare. Armato di fucile ne ferma tre, che consegna alla gendarmeria.
(der T. 12/4/1918) C'è la guerra, ma la vita culturale a Bolzano è attiva, benché ovviamente su toni modesti. Il giorno 10 al Museo tutto esaurito per un concerto di musica da camera nel corso del quale sono stati eseguiti brani di Schuman, Schubert e Ciaikowski..
"La ressa per l'acquisto di carne. Tanto maggiore è la massa di gente che si accalca per l'acquisto di carne, tanto più nervosi diventano i singoli acquirenti nel timore che, nonostante l'attesa di ore, alla fine questa si riveli inutile". Al macello persone di costituzione debole e bambini corrono il rischio di essere schiacciati. Accade soprattutto il sabato. E' opportuna la presenza della polizia.
Dal giorno 15 è vietato il riscaldamento di abitazioni ed uffici.
(der T. 14/4/1918) "Cade Armentieres - 20.000 prigionieri - presi 200 pezzi d'artiglieria"
Alla mostra fotografia permanente Kaiserpanorama si mostrano immagini di truppe germaniche in trincea.
La 32enne Luisa Troy, nata Stoppa, viene condannata a tre giorni di arresto per aver venduto a sette corone caramelle che aveva acquistato a quattro corone.
Nel mese di marzo i defunti nel Comune di Bolzano sono stati 39, otto con cognome italiano. Quattro avevano meno di cinque anni.
(der T. 16/4/1918) Si terrà a Bolzano una relazione sul capo di prigionia russo di Krasnojarsk, nel quale si trovano numerosi bolzanini. La terrà il tenente Pichl, per conto della Croce Rossa femminile, e sarà illustrata da 120 dispositive. Incasso a favore dei bolzanini reclusi nel campo.
(der T. 17/4/1918) Alla Ca' de' Bezzi vengono rubati nottetempo non meno di tre ettolitri d'acquavite. Furti di carne al macello civico. Furto di speck (70 kg), 20 uova, salami, grasso e marmellata ai mulino Rössler. La gente ha fame.
(der T. 18/4/1918) Nel nuovo Teatro si reciterà il 20 "Minna von Barnhelm" di Lessing.
Mancano farina; giovedì e venerdì non si avrà pane. Se le promesse fatte dal Comune saranno mantenute, saranno distribuiti alla popolazione sostitutivamente per ogni carta di pane, due chili di patate.
Il 15 aprile è tornata in vigore l'ora legale.
(der T. 19/4/1918) Rientra in patria dopo quaranta giorni di marcia (?) dalla Siberia Rodolfo Andreatta, del 2° reggimento Kaiserjäger, originario di Levico e impiegato a Bolzano. In Galizia nel 1914 era riuscito a sfuggire ai russi, mettendosi alla testa di un gruppo di una ventina di fuggitivi armati che s'impegnavano in operazioni da guerriglia dietro le linee russe. Alla fine, nel marzo del 1915, era stato preso prigioniero con i compagni sopravvissuti. Sottoposto a giudizio, fu assolto da un tribunale di guerra perché si riconobbe che aveva agito da soldato regolare. Condotto in prigionia negli Urali a lavorarvi come taglialegna, nell'ottobre dello stesso anno era fuggito con 17 camerati avviandosi verso il confine persiano, ma il gruppo fu intercettato dai cosacchi. Andreatta fu bastonato crudelmente, in quanto organizzatore della fuga, tanto da dover trascorrere in branda 2/3 settimane. Ma riuscì successivamente a far rimuovere il comandante del campo, colpevole delle sevizie nei suoi confronti. A conclusione della guerra aveva trovato abiti civili ed era riuscito a rientrare in patria passando attraverso le maglie dell'Armata rossa e dei cechi.
Troppo spesso ci si saluta con un lezioso e forse un po' ebraico, "Küß die Hand" ("bacio le mani"). E' preferibile ricorrere al tedesco "Grüß Gott" (letteralmente "vi saluti Iddio").
(der T. 20/4/1918) "Intensa attività di artiglieria tra il lago di Garda ed il Piave"
Le patate promesse al Comune di Bolzano per questa settimana non sono giunte, e probabilmente non giungeranno in assoluto. Si prevede che la prossima settimana per vari giorni Bolzano resterà senza pane e senza carne.
(der T. 21/4/1918) "Nei Sette Comuni respinti attacchi italiani"
(der T. 23/4/1918) Per domenica 5 maggio si annuncia a Bolzano una serie di manifestazioni volta a propagandare l'organizzazione dei boys-scout. Al cinema Eden saranno proiettati film sull'attività di questo movimento giovanile. Poi sul greto del Talvera i giovani esploratori di Trento effettueranno alcune esercitazioni e costruiranno una passerella. Si invita la gioventù ad assistere. Lo scopo è quello di propagandare il movimento al fine di istituire anche a Bolzano una sezione di boys-scout. L'appuntamento sarà prima rinviato, poi annullato. Come si apprenderà indirettamente da una relazione in consiglio comunale dal sindaco Perathoner (11/6), la presenza dei giovani esploratori trentini aveva trovato l'opposizione dei nazionalisti germanofili.
"Come viene trattata Bolzano". Invece dei 25.000 chilogrammi di mais promessi per questa settimana, ne sono arrivati solo 14.000. "Come si può a questo punto evitare alla popolazione la fame più crudele?" Per oggi era prevista la distribuzione di patate. Quando di primo mattino la gente si è recata alla Dogana, in via Bottai, per ritirare le relative carte, venne informata che queste andavano ritirate invece in via Isarco. Qui si disse loro che dovevano recarsi in via Vintola, da dove il corteo fu nuovamente rispedito in via Isarco. E da qui ancora una volta indirizzato in via Vintola, per essere dirottato ancora una volta e definitivamente in via Isarco. Il giornale commenta amaramente questi disservizi.
(der T. 24/4/1918) La prevista distribuzione di patate alla popolazione di Gries non potrà aver luogo, perché queste sono state rubate.
Nel nuovo Teatro civico sono previste rappresentazioni nei giorni 25, 26 e 27.
(der T. 1/5/1918) Il 27 aprile si è tenuta una giornata dell'invalido di guerra. Vi sono convenuti 108 invalidi ai quali sono state date informazioni sulle provvidenze relative al loro stato.
(der T. 2/5/1918) Alla mostra fotografica permanente Kaiserpanorama si espongono immagini della guerra sul fronte tirolese.
Lungo le rive dell'Adige, a Oltrisarco, si rinviene la salma di un neonato di sesso maschile.
(der T. 3/5/1918) Non appare la consueta rubrica con il calendario della distribuzione di generi di prima necessità: alla redazione non è pervenuto alcun comunicato al riguardo.
(der T. 4/5/1918) Bolzano è assai trascurata negli approvvigionamenti alimentari. Invece dei 105 capi di bestiame che Bolzano avrebbe dovuto ricevere in settimana per la macellazione, ne sono arrivati solo 77, dei quali 30 sono andati ai militari. Nel sono rimasti 47, oltretutto magrissimi, in pratica - ossa e tutto - 4.200 chilogrammi per una popolazione di 25.000 abitanti.
(der T. 5/5/1918) "Ripresa dell'attività sul fronte italiano, tra le Giudicarie e l'Adriatico"
La situazione alimentare è catastrofica. In una lettera alla redazione si fa presente che una persona non può vivere con pane in calando, pochi decagrammi di carne alla settimana e 25 decagrammi alla settimana di mais. Da giorni non ci sono più patate, burro, formaggio ecc. Intanto si annuncia a Bolzano l'arrivo di due vagoni di fagiolini provenienti dall'Ucraina.
(der T. 7/4/1918) La banda dei Kaiserjäger dà concerto nel nuovo Teatro civico, a favore dell'assistenza ai ciechi di guerra.
"Sempre peggio". Sotto questo titolo appaiono nuove lamentele per l'approvvigionamento di Bolzano, che è assai trascurata rispetto ad Innsbruck. Dei 105 capi di bestiame previsti nella settimana, alla cittadinanza ne sono spettati solo 21.
Un militare viene investito e ucciso dal tram ad Oltrisarco. Si chiama Oswald Zupantsch, ha 40 anni e viene dalla Stiria.
"Culto dei cani in tempi di fame". Il giornale narra di due signore di Gries che pranzano in un ristorante bolzanino in attesa del treno per Karlsbad. Una delle due ha con sé un cane, per il quale ha ordinato ed ottenuto un arrosto di vitello. "Si vede che ci sono ancora signore per le quali è ininfluente che ci siano centinaia e migliaia di persone che fanno la fame, purché non abbia a soffrirne il loro cagnolino".
(der T. 8/5/1918) "Sul fronte italiano continua vivace l'attività dell'artiglieria"
"Chi paga ottiene tutto". Ad un negozio di delicatezze di Bolzano sono arrivati di recente 5.000 chilogrammi di farina. 10.000 chilogrammi di salami, caffè uova in grandissima quantità. Si capisce che i prodotti alimentari ci sono, ma sono in mano agli speculatori.
(der T. 9/5/1918) "Trattato di pace con la Romania"
Il giornale riporta una notizia del quartier generale italiano, in data 5 maggio, secondo la quale aerei italiani hanno bombardato con successo strutture ferroviarie a Bolzano. Nessun cenno invece di un bombardamento a Bolzano in cronaca.
Viene condannata una prostituta 17enne che nella notte del 4 aprile aveva derubato a Bolzano un militare di 430 corone.
(der T. 11/5/1918) Il giorno 9 è stato festeggiato il genetliaco dell'imperatrice. Messe in duomo, nella chiesa del Sacro Cuore (per la guarnigione), a Gries.
Schiacciato tra i respingenti di due vagoni, muore alla stazione di Bolzano un ferroviere.
Il feldmaresciallo Conrad von Hetzendorf fa da padrino di battesimo all'ultimo nato, il dodicesimo, dell'imprenditore Dibiasi, nella chiesa abbaziale di Gries. Il neonato assume il nome del suo padrino, Franz Xavier. Il padre del piccolo è in servizio militare e due fratelli del neonato si trovano al fronte.
(der T.12/5/1918) In aprile sono decedute a Bolzano 41 persone, dieci con cognome italiano. I defunti che non hanno raggiunto i cinque anni sono sette.
(der T. 14/5/1918) "Attacco italiano sul Pasubio - Il nemico, penetrato sul Corno nel caposaldo, ne è stato ricacciato"
Uno sconosciuto in divisa con fucile e baionetta inastata si fa dare a Oltrisarco, "per ordini superiori", 3.200 corone dal proprietario immobiliare Augusto Pintarelli. Si tratta di un disertore che sarà arrestato una settimana dopo. Il giornale riferisce che esistono altri casi di delinquenti in divisa che si fanno consegnare oggetti o denaro.
(der T. 15/5/1918) Lamentele da Gries. Troppi ladri s'aggirano nottetempo per i campi, rubando spinaci, asparagi ed insalata. Nei locali pubblici si fa rumore fino ad ore impossibili. Le strade, polverose, non vengono innaffiate e così si levano nuvole di polvere, specie lungo le strade per Castel Firmiano e Merano: la polvere copre gli alberi da frutto danneggiandoli.
(der T. 15/5/1918) Nuove lamentele per l'insufficiente arrivo di bestiame da macello a Bolzano. Dei 105 capi previsti l'ultima settimana, ne sono giunti solo 73, in pessime condizioni, e perciò in parte già rifiutati dai militari.
(der T. 17/5/1918) Viene introdotta la carta annonaria per il tabacco. Spetta però solo agli uomini, non alle donne.
(der T. 19/5/1918) Tutta la prima pagina è dedicata, con foto, al principe arcivescovo Franz Egger della diocesi di Bressanone, deceduto ad 82 anni. Bolzano è però sotto la diocesi di Trento.
Proseguono le esposizioni della mostra permanente Kaiserpanorama, nelle sale civiche. Vi si presentano immagini dallo Stato di San Paolo, in Brasile, un paese nemico.
Nuove requisizioni di vino, e gli agricoltori si lamentano. Oltretutto l'acqua del fondovalle non è buona ed il vino come bevanda è pertanto necessario. Poi, un imprenditore agricolo che non abbia vino a disposizione, trova difficilmente lavoranti.
In vicolo delle Erbe Giuseppina Costadedoi cade dal quarto piano mentre stendeva la biancheria, ma resta pressoché illesa. Le sue vesti hanno trattenuto la caduta impigliandosi a tre lampioni.
Vengono aperte anche al traffico civile le ferrovie della val di Fiemme (Ora-Predazzo) e della val Gardena (Chiusa-Plan) costruite a scopi militari.
(der T. 22/5/1918) "Gli italiani in attesa della nostra offensiva"
Prigionieri italiani se ne vanno a spasso per la città. Se ne sono visti al cinema, e ve ne sono anche che s'intrattengono in compagnia femminile. "Una cosa del genere in Italia, nei confronti dei nostri, sarebbe del tutto impensabile!"
(der T. 24/5/1918) Proseguono a Bolzano i problemi nell'approvvigionamento della carne. Si è giunti ad otto decagrammi settimanali a persona.
Rubano ciliegie dagli alberi e vengono denunciati. Sono cinque ragazzini, poco oltre l'età scolare. Espulsa la 28enne Anna Fulterer. Prostituzione?
La ditta Rottensteiner di Bolzano cerca un uomo giovane e forte in grado di guidare un autocarro elettrico.
(der T. 26/5/1918) "Gravi sconfitte italiane nel terzo anniversario della loro entrata in guerra - respinti gli attacchi sul Monte Zugna, sul monte Asolone e in val d'Adige"
"Prigionieri di guerra italiani e serbi non debbono aggirarsi liberi". L'autorità militare, non disponendo di prigionieri russi, mette a disposizione dei privati per piccoli lavori prigionieri italiani e serbi. A costoro però non deve essere concesso di andarsene liberamente a spasso. Nostri familiari prigionieri in terre nemiche vengono trattati spesso in modo barbaro. In futuro prigionieri a spasso saranno arrestati e non sostituiti presso i privati cui sono stati assegnati.
Viene denunciato un prigioniero italiano che vendeva ad Oltrisarco uccellini morti. Ne aveva con sé una ventina.
(der T. 28/5/1918) Proteste per un panificatore che produce filoni pesanti meno di 40 decagrammi, addirittura 37, quando dovrebbero essere 42. "Oggigiorno la popolazione può pretendere che la misera quantità di pane cui ha diritto, le venga consegnata completa".
Il gran consumo di acqua di Bolzano fa sì che questa non raggiunga facilmente Gries.
(der T. 29/5/1918) "Pesante attacco nemico al passo del Tonale"
Si ripetono i casi di soldati che vendono indebitamente del filo da cucire. Si diffidano i privati dall'acquistarlo. Ci sono anche casi di soldati che si presentano con le insegne della polizia militare e si fanno consegnare denaro, alimentari ed altro. Si ricorda che la polizia militare nell'esercizio delle sue funzioni dev'essere legittimata da un documento scritto, che è tenuta ad esibire.
(der T. 30/5/1918) La vaccinazione pubblica dei bambini avrà luogo il primo giugno, nella stanza numero 20 del Municipio. La vaccinazione scolastica seguirà il giorno tre nelle singole classi.
(der T. 1/6/1918) "Prosegue l'offensiva italiana al Tonale" - "I germanici combattendo vittoriosamente si avvicinano alla Marna"
Non v'è tabacco a sufficienza, ma è proibito coltivarselo. Il giornale esprime il suo dissenso in merito. Per la mancanza di generi alimentari si fa divieto agli albergatori di ospitare per più di tre giorni clienti che siano residenti fuori dal Tirolo-Vorarlberg.
(der T. 2/6/1918) "Dilaga la marcia vittoriosa dei germanici"
La mostra fotografica Kaiserpanorama espone foto delle trincee nelle Fiandre ed attorno a Ypres.
(der T. 4/6/1918) Un carico di 2.000 chilogrammi di formaggio, giunto a Bolzano, è stato distrutto perché marcio.
(der T. 5/6/1918) "Sventato un tentativo italiano di attraversare il corso inferiore del Piave"
Vengono arrestati due disertori cui si addebita una lunga serie di furti. I due operavano in divisa e rivendevano poi la refurtiva affermando che si trattava di bottino di guerra reperito in Italia. Si arresta inoltre il ferroviere Luigi Zanotti che in un sacco da montagna portava 12 paia di scarpe militari. Domenico Mazurana, ad Oltrisarco, viene trovato in possesso di materiale militare (uniformi, biancheria ecc.) che deteneva in casa.
(der T. 6/6/1918) Il 7 e il 10 in Teatro si terrà uno spettacolo di varietà itinerante di classe, il cui ricavato andrà al fondo per l'assistenza ai militari.
Le fruttivendole Teresa Braito e M. Abolis vengono denunciate per aver preteso prezzi eccessivi.
Josef Eisath, da Terlano, aveva disertato all'inizio del 1915 nascondendosi a casa. Il 17 novembre 1917 nottetempo la gendarmeria militare lo aveva sorpreso in casa, nascosto in un baule. Il disertore viene condannato dall'autorità militare a sei anni; i suoi familiari a un anno di carcere ed al pagamento di duecento corone.
Il soldato Giovanni Santin s'era presentato il 10 marzo in una casa di Castelrotto chiedendo da mangiare, ma ne era stato allontanato. Tornato minaccioso sui suoi passi era stato affrontato dal servo 18enne Jakob Praxmarer, che gli aveva sparato alla testa col fucile, uccidendolo. Lo sparatore viene condannato ad una settimana di carcere.
(der T. 8/6/1918) E' scomparsa Anna Unterholzer, contabile 25enne. Si teme si sia uccisa.
(der T. 9/6/1918) Si aggirano nei dintorni di Bolzano tre pericolosi disertori in divisa ed armati, che con la scusa di perquisizioni entrano in case private ove rubano e rapinano.
Nel mese di maggio sono decedute a Bolzano 33 persone, nove con cognome italiano. I defunti sotto i cinque anni sono sei.
(der T. 11/6/1918) Ragazzi d'età scolare e anche giovani di 16/18 anni, non bastando loro la piscina pubblica Gugler di San Quirino, ne escono e in costume adamitico (!?) nuotano nel Talvera, sotto gli occhi di tutti. Sono eccessi che non possono essere tollerati.
"Un conflitto tra il Governatorato ed il Comune di Bolzano". Perathoner, sindaco di Bolzano da ormai 24 anni, viene invitato ad Innsbruck dal governatore che esprime le sue doglianze sul fatto che Bolzano non avrebbe risposto adeguatamente al prestito di guerra. Il sindaco ne riferisce successivamente al consiglio comunale; la sua appassionata relazione appare però abbondantemente censurata. Appare comunque che egli abbia affermato come il governatore abbia esposto cifre errate, e Bolzano abbia risposto invece generosamente. E' vero invece che la città è trascurata dal governo quanto ad approvvigionamenti alimentari. I bolzanini sono tirolesi fedeli, combattono eroicamente centinaia di battaglie, mentre tutt'attorno serpeggia il tradimento dei cechi, degli slovacchi, degli italiani (e cioè dei trentini). Il sindaco s'è detto indignato nel constatare d'essere soggetto alle attenzioni della polizia segreta, lui che da 24 anni serve fedelmente la corona come sindaco. Avrebbe voluto dimettersi, ma non l'ha fatto rendendosi conto che nessun altro componente del consiglio comunale avrebbe voluto prendere il suo posto. E' inoltre indignato per il fatto - è sempre il sindaco che narra - che questi presti orecchio a dicerie. Pensi piuttosto a procurare latte per i lattanti, e patate e carne per la popolazione. Segue una discussione che vede il consiglio comunale schierarsi compatto con il sindaco. Viene approvato un ordine del giorno nel quale si esprime appoggio a Perathoner, indignazione per i controlli della polizia e di riflesso per l'attenzione rivolta dal governatore al sindaco. Si consiglia al governatore di dedicarsi a temi più seri. Si invita infine la giunta comunale ad esporre il caso al governo.
(der T. 12/6/1918) "Pane mal cotto". In un panificio di Bolzano si produce pane che sembra formaggio. "Adesso che non si può rinunciare a nessun boccone di pane, bisogna stare severamente attenti che il pane sia cotto in maniera almeno accettabile".
Un soldato saltando da un vagone in movimento alla stazione di Bolzano finisce sotto le ruote e muore.
Viene arrestato un disertore - Michael Stranner - che, scambiata una coperta dell'esercito con un vestito civile, aveva abbandonato l'uniforme militare nel greto del Talvera e rubato due conigli. Nel tentativo di venderli è stato acciuffato. Un altro soldato viene sorpreso a Oltrisarco mentre ruba ciliegie: ne aveva raccolti 5 chili. Viene arrestato il caporale Reiner, del 36° reggimento Schützen, indicato quale autore dell'omicidio della 28enne Rosa Demattio, nata a Cavalese e residente a Bolzano. I due avevano una relazione; lei era incinta. Il militare l'aveva invitata a Vienna, lì uccisa, ed era poi rientrato a Bolzano.
(der T. 13/6/1918) La Morgenzeitung di Innsbruck scrive che Perathoner, sindaco di Bolzano, dopo il diverbio avuto con il governatore del Tirolo lo ha sfidato a duello. La notizia è inventata.
In molti negozi di Bolzano non c'è più aceto.
(der T. 14/6/1918) . "Respinti attacchi nemici al passo Stelvio e vicino Asiago".
Silurata da due MAS italiani la corazzata austriaca Santo Stefano nell'Adriatico. Un centinaio i morti. Stazzava 21.370 tonnellate ed aveva mille uomini d'equipaggio
Giovinastri usano imbrattare i muri delle case con gesso o matite. Strappano inoltre i manifesti.
(der T. 15/6/1918) Il prigioniero italiano Bonaventura Pescalana, accusato di tentato omicidio, è riuscito a fuggire durante la sua traduzione alla stazione di Bolzano.
"La salma di un bambino come pacco postale". La 23enne Theres Amplatz, da Pinzone, è sospettata di aver soppresso un suo nato. La salma viene portata ad Egna, dove il medico la impacchetta in carta da giornali e la spedisce per posta a Bolzano, per l'autopsia. Vi giunge in condizioni tali, da non consentire di accertare se il piccolo sia stato strangolato o meno. I giurati pertanto assolvono la donna, ma l'opportunità dell'invio della piccola salma per posta apre non pochi interrogativi.
(der T. 16/6/1918) Il governatore rivolte un appello al clero perché si adoperi affinché per le vacanze estive bambini e ragazzi malnutriti della città possano essere ospitati presso contadini. Oltretutto i giovanissimi si sono già dimostrati in grado di prestare aiuto nelle conduzione delle attività agricole.
(der T. 18/6/1918) "Inizio dell'offensiva contro l'Italia" (il titolo appare a tutta prima pagina)
"Attacco sul Piave, sul Brenta, presso Riva e nell'Adamello - 16.000 prigionieri e 50 pezzi d'artiglieria come bottino nel primi giorni - feroci scontri con il nemico che contrattacca"
Sei ferrovieri vengono sorpresi alla stazione di Bolzano mentre rubano caffè e caramelle.
La vagabonda Anna Lintner, accusata di aver rapito una ragazzina per costringerla a chiedere l'elemosina, viene condannata a 15 mesi.
(der T. 19/6/1918) "Nuovo caso di trasporto d'animali malriuscito". All'apertura di un vagone alla stazione di Bolzano si constata che i bovini che vi si trovavano e che erano destinati alla popolazione di Bolzano per la macellazione, erano tutti morti di fame e di sete. Le carogne vengono bruciate.
Troppi prigionieri italiani a spasso. Domenica 16 ne è stato incontrato uno, originario di Brescia, addetto ad una segheria, che faceva una gita al Colle.
Ha iniziato la sua attività una "cucina di guerra" per impiegati.
(der T. 20/6/1918) "Ulteriore avanzata sul basso Piave e sul Montello"
(der T. 21/6(1918) La festa del solstizio prevista all'hotel "Stiegl" (Scala) non avrà luogo, perché il relatore principale, prof. Edgar Meyer, non può prendere la parola. Gli è stato vietato per motivi politici.
(der T. 23/6/1918) "Duri attacchi italiani ad occidente del Piave respinti nel sangue"
(der T. 25/6/1918) "I combattimenti lungo il Piave si sono alquanto placati"
I legionari cecoslovacchi che combattono a fianco degli italiani, se presi prigionieri vengono fucilati sul posto in quanto traditori.
Viene trovata nei pressi di castel Roncolo la salma di un sarentinese col collo squarciato. L'ucciso, sicuramente per rapina, è il 36enne Josef Ebnicher. Rientrava a sera, nel buio, per salire al paese, portandosi appresso del denaro che non è stato rinvenuto.
(der T. 26/6/1918) Luce nel delitto di castel Roncolo. Lo Ebnicher aveva giocato grosse somme ai birilli e ai dadi, e prima di congedarsi aveva contato al cospetto di altri il suo gruzzolo: diecimila corone. Tra i presenti c'era un pregiudicato che è stato arrestato.
Per le prossime due settimane Bolzano riceverà 26.000 chilogrammi di farina, invece dei 51.000 previsti. La situazione peggiora. "Già da lungo tempo soffriamo di carenza di generi alimentari, ma adesso il disagio crescerà ancora, perché ora non riceviamo più nemmeno il poco pane".
(der T. 28/6/1918) "Respinti attacchi italiani sul Monte Zugna"
(der T. 29/6/1918) La mostra fotografica permanente Kaiserpanorama espone immagini dell'incontro a Gorizia tra gli imperatori di Germania ed Austria-Ungheria, dopo la sconfitta italiana di Caporetto.
(der T. 2/7/1918) "Falliti violenti attacchi italiani nei Sette Comuni"
(der T. 3/7/1918) L'ordine del giorno del Quartier Generale italiano - che ogni tanto riappare sulle pagine del giornale - annuncia invece in zona dilaganti successi.
(der T. 4/7/1918) In stazione c'è ressa per la folta presenza di militari, e spesso non basta un quarto d'ora per acquistare un biglietto. Perché non si apre un secondo sportello? Perché il treno parte anche se c'è ancora gente in coda?
(der T. 5/7/1918) "Pesanti attacchi italiani sul basso Piave e sulle montagne del Veneto" - "Si apprende che ad abbattere il noto pilota da caccia italiano maggiore Baracca il 16 giugno è stato il tenente Barwig, col pilota Kauer".
S'è chiuso l'anno alla Scuola superiore femminile comunale, frequentata da 76 allieve. La scuola consta di quattro classi e di un corso di preparazione alla maturità, da assolvere altrove (prevalentemente Graz o Innsbruck).
Nella "cucina popolare" si mangia veramente male. Una minestra è stata portata in redazione, ma - sentitone l'odore - i giornalisti si sono rifiutati di assaggiarla. E dire che un pranzo costa ben 50 heller.
Tre pescatori di frodo vengono colti sul fatto a Vadena, lungo l'Isarco. Uno dei tre, Giovanni Sartori, raggiunto da un colpo di fucile muore.
(der T. 6/7/1918) Ad Oltrisarco per quattro chili di mele si sono chieste ad un soldato quattro corone. E' un furto.
(der T. 9/7/1918) "Ritirate le nostre truppe dalla riva orientale del Piave"
Il macchinista 42enne Valentino Ossanna muore fulminato mentre lavora alle apparecchiature elettriche della Bolzano-Caldaro, all'altezza dell'innesto con la ferrovia Bolzano-Merano.
(der T. 10/7/1918) "Il comunicato del Quartier generale italiano": si riportano i comunicati del 5 e 7 luglio, nei quali si informa che gli italiani hanno ripassato il Piave in alcuni punti.
Dodici bambini di città sono stati accompagnati nel suo paese, a San Felice in val di Non e a Nostra Signora, dal catechista dottor Aufderklamm. Essi potranno così cibarsi di latte ed altro. Si fa un appello a quanti, tra i contadini più abbienti, possano ospitare piccoli cittadini affamati.
(der T. 13/7/1918) Viene insignito di titolo nobiliare il maggiore Viktor Goglia, che diventa pertanto von Goglia, direttore dell'ufficio della censura militare a Bolzano. Nello stesso giorno il giornale appare ampiamente censurato: risalta un grande spazio bianco a sostituzione di un articolo.
(der T. 14/7/1918) Nel giro di tre giorni di verificano a Bolzano altri due casi di feriti per lo scoppio di bombe a mano. Un ragazzo ha perso la vista.
Nel mese di giugno sono decedute a Bolzano 35 persone, sei delle quali con cognome italiano. Quattro defunti non avevano raggiunto il quinto anno di vita.
(der T. 16/7/1918) Piccioni viaggiatori rinvenuti non più in grado di proseguire il loro volo, vanno consegnati al più vicino comando, che li inoltrerà alla voliera militare di Gries, nel convento.
Vengono arrestate una ladra (Maria Berlanda), una donna totalmente ubriaca e alcune prostitute, che sono state tradotte all'ospedale per gli accertamenti sanitari necessari.
Una contadina si presenta in piazza del Grano e mette in vendita una gallina con undici pulcini al prezzo incredibile di 300 corone. Le si fa presente l'assurdo delle sue pretese e il rischio di una denuncia, e lei abbassa allora il prezzo a 200 corone, comunque esagerato. Non riuscendo ugualmente a vendere la sua mercanzia se la riporta a casa.
Per il prossimo anno si rende disponibile in posto alla "Töchterschule", la scuola femminile.
(der T. 17/7/1918) "Si sviluppa una nuova battaglia sul fronte occidentale"
(der T. 18/7/1918) "La cantante bolzanina Teresina Tomasi-Tamara dopo aver completato i suoi studi a Vienna è stata legata con contratto all'opera di Brünn". Si tratta dell'odierna Brno.
(der T. 19/7/1918) "Gravi perdite del nemico sul Monte Solarolo - si sono contate 500 salme di italiani su un breve tratto di fronte"
Alla "cucina popolare", folla e ressa. I primi riescono a fare più di un pasto, gli altri spesso non ricevono nulla. Perché non si distribuiscono le pietanze sulla base delle carte annonarie?
Tre prostitute arrestate a Merano, riscontrate ammalate, e dirette sotto scorta a Schwaz per esservi curate, sono riuscite a fuggire ai loro custodi alla stazione di Bolzano.
Cinque ufficiali italiani prigionieri e in fuga, in divise austroungariche, sono stati arrestati sul treno Bolzano-Merano.
(der T. 21/7/1918) Proseguono le esposizioni alla mostra fotografica permanente Kaiserpanorama. E' di turno l'Egitto. Si vedono immagini del Cairo "che con mezzo milione di abitanti e la più grande città dell'Africa".
Torna la banda militare in piazza Walther. Suonerà ogni mercoledì e sabato dalle 20 alle 22.
Tre contadine vendevano mirtilli a 5 e 6 corone e fragole a 7 corone il chilo. La merce è stata loro sequestrata e sono state denunciate per speculazione.
Vengono arrestati altri sette ufficiali italiani in divise austroungariche: due di questi erano saliti sul treno a Bolzano.
(der T. 23/7/1918) "Respinti attacchi nemici a Monte Zugna e nei pressi di Asiago - sul monte Cavento si è dovuta cedere al nemico una postazione avanzata"
Piazza Walther fotografata da un ricognitore italiano (foto Museo Guerra Rovereto)
(der T. 26/7/18) Si autorizza la cattura e uccisione dei passeri: la fame dev'essere veramente tanta!
Si assumono telefoniste per l'esercito.
(der T. 2/7/1918) "La popolazione di Bolzano ha in prospettiva giornate molto dure". Oggi si distribuisce l'ultimo pane. Fino a giovedì si prevede che non ci sarà più né pane, né farina. E manca anche la carne. "Di cosa dobbiamo vivere?" Intanto crescono i furti, soprattutto di generi alimentari.
(der 28/7/1918) Quattro tabaccherie di Bolzano sono autorizzate a vendere tabacco solo a militari.
Tre prigionieri russi vengono arrestati nell'Agruzzo. Arrestato anche un disertore.
Viene infisso l'ultimo chiodo nella croce di legno dietro la Madonna della Guerra, a Gries, davanti alla chiesa abbaziale. Per ogni chiodo si doveva pagare una certa somma. Le offerte così raccolte sono ammontate a corone 4.053,80, che sono state devolute a favore di vedove ed orfani di guerra.
La croce di Gries, oggi.
(der T. 30/7/1918) "Viaggiare in Italia è bello, ma la guerra rende la cosa impossibile". La mostra fotografia Kaiserpanorama consente invece di visitare Milano, Pavia e Torino grazie a cinquanta fotografie stereoscopiche.
Viene chiuso d'autorità il negozio della fruttivendola Maria Doberer, che vendeva pere a 4-6 corone, invece del prezzo consentito di 1,26. Il negozio si trova in via Vintola 7.
(der T. 31/7/1918) "Respinti numerosi attacchi italiani in Albania"
I militari hanno messo a disposizione dei bolzanini 1.500 chilogrammi di mais, alleviandone così in parte la fame. Però la distribuzione non è avvenuta con le solite modalità: questa cosa ha portato ad equivoci sul luogo della distribuzione ed a code di ore.
Ad un vitello (vivente) presso l'albergo Lewald di Oltrisarco uno sconosciuto ha tagliato via la lingua.
(der T. 1/8/1918) Nella pubblicità: "1.000 corone a chi dà indicazioni per l'acquisto di un maso di grandi dimensioni. "L'acquirente è un tirolese tedesco e cristiano".
Quotidianamente si danno notizie di ex-prigionieri che tornano dalla Russia. Il giornale pubblica quotidianamente anche appelli di familiari di dispersi, che chiedono informazioni ai rientranti.
(der T. 2/8/1918) Si arrestano tre prostitute che si aggirano per Bolzano. Tra queste viene citata Antonia Stenek, da Gries.
"Corruzione dovunque. Non dobbiamo gettare sassi contro gli ebrei ungheresi e delle grandi città. I vampiri risiedono anche tra di noi". C'è chi acquista vino tirolese a poco prezzo e lo rivende altrove guadagnandoci enormemente, mentre i tirolesi sono costretti a bere il pessimo vino ungherese e dalmata.
(der T. 4/8/1918) "Lo stato di necessità della popolazione di Bolzano". Nell'articolo si riferisce su una riunione del consiglio dell'economia che ha esaminato la grave situazione di Bolzano in materia di approvvigionamento di pane, farina ("da settimane è costretta alla razione da fame di 630 grammi di pane e 200 di farina settimanali; da quattro giorni non ci sono più rifornimenti), patate, carne, grassi, burro (la città dovrebbe ricevere 3.000 chilogrammi in due settimane, in pratica ne sono arrivati solo 700), latte, formaggio, uova (non ne arrivano più, e quelle giunte mesi fa dalla Polonia erano marce). Le 'cucine di guerra' sono a loro volta prive di rifornimenti.
(der T. 8/8/1918) Si ristabiliscono i collegamenti telefonici privati di Bolzano con Sarentino, Collalbo e Campodazzo; il collegamento di Merano con Lana, ma non quello tra Bolzano e Merano.
(der T. 9/8/1918) Per il giorno 10 si annuncia in Teatro un concerto di "artisti in uniforme", che hanno avuto l'onore di esibirsi al cospetto del Kaiser sul fronte del Piave. Ma il concerto sarà poi annullato perché la presenza dei concertisti è richiesta al fronte.
A Cornedo alcuni contadini sorprendono un russo ed un serbo, presunti autori di furti. Fuggono entrambi, ma il russo, raggiunto da una fucilata, muore.
(der T. 10/8/1918) Vengono arrestati a Bolzano tre prigionieri italiani in fuga.
(der T. 11/8/1918) Nel mese di luglio sono decedute 44 persone, undici con cognome italiano. Sette dei defunti avevano meno di cinque anni.
(der T. 13/8/1918) Il 16, vigilia del genetliaco dell'imperatore, si terrà a Bolzano un concerto di musica classica. La scrittrice Luhde-Ilg leggerà una sua poesia dal titolo "Austria mia".
(der T. 15/8/1918) Tutta la prima pagina e parte della seconda appaiono bianche: censurate!
Alla mostra fotografica permanente "Kaiserpanorama" appaiono immagini relative alla visita del Kaiser germanico a Costantinopoli. Numerosissimi i visitatori.
Si proibisce di acquistare o mangiare carne di mercoledì e venerdì.
(der T. 17/8/1918) "Attacchi italiani nella zona del Tonale - completo insuccesso italiano". Tre aerei italiani sorvolano Bolzano, Bressanone e Innsbruck prima di rientrare in Italia attraverso lo Stelvio. Non hanno lanciato bombe.
"A proposito del prolungamento delle ferie". Si argomenta che la gioventù è sottoalimentata e perciò non più in grado di apprendere soddisfacentemente. E' opportuno prolungare le ferie estive.
(der T. 18/8/1918) La lettera di una lettrice dopo gli ultimi limiti al consumo di carne: "Farina ce n'è di molto scura e per mezzo chilo alla settimana, polenta per niente, grano nulla da molto tempo, riso niente del tutto, uova e latte niente; cosa resta alla popolazione di Bolzano? Verdura, come fagioli, spinaci, cavoli, cavolfiori, se si riesce ad ottenerli dopo code di ore, non rappresentano di per sé un nutrimento, se non c'è dell'altro, e in particolare del grasso. Adesso c'è qualche patata. E' troppo per morire, ma poco per vivere".
(der T. 20/8/1918) Oggi, lunedì mattina, la popolazione di Bolzano è stata messa in allarme da alcune violente esplosioni. Si trattava di bombe d'aereo inesplose, che sono state fatte brillare.
Per il compleanno del Kaiser, Messe nella chiesa del Sacro Cuore (la chiesa della guarnigione) e in quella evangelica. I Kaiserjäger danno concerto in piazza Walther, ove signorine volontarie offrono fiori, caramelle, carte, distintivi ed altro per raccogliere denaro a favore dei militari.
Si vende pane dal cui interno emana un odore acre. Accadde anche lo scorso anno, nella stagione calda, e se ne dette la colpa ad un fungo. Dal momento però che non tutte le panetterie vendono di questo pane disgustoso, c'è a chiedersi cosa ci sia sotto.
Il 19enne Franz Pitlik, da Bolzano, annega dopo una nuotata a tre metri dalla riva del lago di Monticolo. Inspiegabilmente nessuno è intervenuto alle sue invocazioni d'aiuto.
Viene arrestata a Bolzano una banda di saccheggiatori di treni. La ricettatrice è tale Melania Decarli da Cognola (Trento) nella cui casa si è trovata una incredibile quantità di refurtiva, compresi generi alimentari.
(der T. 21/8/1918) Viene arrestata per accattonaggio Albina Bonvicin.
(der T. 23/8/1918) Si ruba sempre di più. In pieno giorno è stata rubata nel duomo di Bolzano la tovaglia per la comunione, lunga otto metri.
(der T. 24/8/1918) "Respinto un attacco italiano sul Monte Cimone"
Verso la mezzanotte crolla a Bolzano parte del tetto della casa al 134 della "Zollstange", rione Dodiciville. Tre inquilini vi perdono la vita. Una quarta persona, Johann Peslatz, gestore della "Wanzers Weinstube" che si trova nell'edificio, resta gravemente ferito. (Per le vere cause, leggi più avanti).
Grosso incendio di bosco sulle pendici del Guncina, sopra Gries, favorito dalla siccità.
Reduci dal fronte.
(der T. 25/8/1918) Viene arrestato il disertore 28enne Ferdinand Brunner, da vari mesi a piede libero, che assieme al complice Josef Gallmetzer aveva perpetrato numerosi furti. Si parla di più migliaia di corone in generi alimentari.
Una fruttivendola che vendeva pesche a 10 corone viene denunciata. Le pesche sono sequestrate.
Due interessanti inserzioni pubblicitarie:
"Gries, a 'Villa Clara', caffè-ristorante, oggi domenica concerto del quartetto Eichborn, dalle 16 alle 19 e dalle 20 alle 23. Bel giardino all'ombra, birilli, biliardo, ingresso 80 heller".
"Per circoscrivere incendi dovuti a bombardamenti aerei consigliamo bombole antincendio 'Minimax' e 'Primissima'. Jens Jensen Bolzano".
(der T. 27/8/1918) Tra le notizie del quartier generale austro-ungarico: "Attacco aereo italiano su Bolzano-Gries. Nella notte del 23 agosto il nemico ha gettato oltre trenta bombe uccidendo numerosi abitanti e danneggiando l'ospedale".
E' singolare la circostanza che dell'attacco in precedenza non si sia scritta in cronaca neanche una riga, a meno che non sia addebitabile a bombe il crollo del tetto (tre morti) descritto nella cronaca del giorno 24.
Le patate che vengono distribuite alla popolazione sono in gran parte marce. Un terzo non è commestibile.
(der T. 28/8/1918) Dal quartier generale: "Un nuovo attacco aereo su Bolzano: Il giorno 26 Bolzano-Gries è stata nuovamente l'obiettivo di attacchi aerei, che non hanno però provocato danni"
Alla mostra fotografica permanente Kaiserpanorama si propongono 50 visioni stereoscopiche della città di Norimberga.
Arrestati due disertori e "più donne per prostituzione".
(der T. 31/8/1918) Sotto le armi dal 1915, il 20enne Johann Lobis torna esausto in patria per una licenza. Scende col treno a Bolzano, ma non ce le fa a raggiungere a piedi casa sua, ad Auna di Sotto (due ore di cammino). Pernotta all'adiaccio a Bolzano, prende l'indomani la ferrovia Bolzano-Renon, si trascina fino a casa e si mette a letto. Dopo pochi giorni muore. Lo piangono oltre alla madre, otto tra sorelle e fratelli. Uno è ricoverato ad Innsbruck, gravemente ferito.
(der T. 1/9/1918) Responsabili di insolite rapine, cinque persone sono state condannate a Bolzano. Le rapinate erano cittadine italiane che nottetempo passavano il fronte nei pressi di San Candido per vendere generi alimentari alla popolazione affamata. Saputo del traffico, due militari austroungarici con la complicità di altre tre persone per tre volte le hanno attese nel buio, rapinandole della loro mercanzia. Saputa la cosa, i due militari sono stati deferiti al Tribunale militare, mentre gli altri tre (tra cui due donne) sono stati condannati dal Tribunale di Bolzano per complicità a pene di 4 mesi le donne, due mesi per l'uomo.
(der T. 3/9/1918) La mostra fotografica permanente Kaiserpanorama propone immagini relative alla firma del trattato di pace di Brest-Litowsk, tra le potenze centrali e la Russia.
(der T. 4/9/1918) A seguito di una convenzione si stabilisce che le studentesse della "Töchterschule" (scuola media superiore femminile) di Bolzano, che volessero proseguire negli studi accedendo all'università, dovranno dopo ogni anno scolastico sostenere da privatiste l'esame all'Istituto tecnico (Reform-Realgymnasium") che è peraltro solo maschile. Dopo le quattro regolari classi della "Töchterschule" potranno così accedere alla quinta dell'Istituto tecnico, per poter conseguire più tardi la maturità (ma non a Bolzano).
Il macellaio 46enne Paul Welponer si ferisce accidentalmente con un coltello alle 6,30 del mattino, mentre prepara la carne per la vendita, e muore dissanguato. Era padre di sei bambini.
Si continua a rubare, soprattutto nei campi, negli orti, nei frutteti: sono disertori, russi, sconosciuti. La gente ha fame.
(der T. 5/9/1918) "Attacco aereo a Fortezza"
Il giornale riporta un comunicato del quartier generale italiano, nel quale si informa che aerei italiani hanno bombardato con precisione da bassa quota installazioni ferroviarie a Fortezza, ottenendo effetti positivi.
(der T. 6/9/1918) "Brillante impresa delle nostre truppe d'assalto - strappate agli italiani molte importanti postazioni a nord del Tonale"
Un rocchetto di filo viene venduto a ben 50 corone, mentre poche settimane prima ne costava 24. La polizia ha sequestrato al negoziante tutto il filo del suo magazzino.
(der T. 7/9/1918) La farina che è giunta a Bolzano è infestata dai vermi. Di quattro chili di patate, oltre un quarto è da buttare via.
(der T. 8/9/1918) "Respinti attacchi italiani a sud del Tonale e nei pressi di Asiago"
Inizieranno il 16 le lezioni alla Scuola musicale. Si pagano otto corone all'iscrizione, poi mensilmente somme differenziate a seconda dei corsi. Si va da un massimo di 16 corone per l'organo, ad un minimo di tre per il canto corale.
(der T. 10/9/1918) Tra il 15 e il 16 torna in vigore l'ora solare.
Nuova denuncia per una fruttivendola di Bolzano che aveva preteso da un soldato tre corone per mezzo chilo di pere; poteva pretenderne al massimo 1,28 per il doppio delle pere di quella qualità. La donna afferma che il produttore aveva preteso a sua volta 5,60 corone al chilo, per le stesse pere.
Dal 16 settembre al 29 ottobre si annuncia un ciclo di sei concerti.
(der T. 11/9/1918) "Respinti attacchi italiani a Monte Pertica"
"Kaiserpanorama" espone fotografie sulle Filippine.
(der T. 12/9/1918) Proseguono i furti di frutta ad opera soprattutto di disertori. Si sono scoperti però tra i ladri anche prigionieri italiani. In due notti ne sono stati arrestati quattro.
(der T. 13/9/1918) Sabato si distribuiscono agli scolari che ne hanno diritto gli attestati di povertà, che li liberano tra l'altro dall'obbligo di pagare le tasse scolastiche.
La popolazione povera non viene informata tempestivamente dell'arrivo di scarpe a prezzi accessibili.
Due ostetriche (Brandt e Plattner) vengono arrestate per "operazioni non consentite". Aborti?
(der T. 14/9/1918) "Respinto un altro attacco italiano sull'Asolone"
S'inizia il restauro del grande affresco di San Cristoforo che orna l'esterno del museo civico, lato ovest, e che vi era stato trasferito vari anni prima da Vadena. Il restauratore è il "signor Da Poz".
(der T. 15/9/1918) "Respinta un'offensiva italiana sul Piave"
Il giorno 17 si aprono le scuole: s'inizia con una Messa.
Si rinnovano le prescrizioni da seguire nel caso di attacco aereo. Si aggiunge in più che nei sottotetti debbono essere sempre pronti secchi d'acqua ed altro, per spegnere eventuali incendi.
I fiammiferi costano sempre di più. Una scatola di 65/67 fiammiferi costava dai 4 ai 6 heller. Ora costa 10 heller, e di fiammiferi ve ne sono solo 50, dei quali - vista la cattiva qualità - solo una quarantina sono utilizzabili.
In agosto si sono registrati 37 decessi (in dieci casi i defunti portavano nomi italiani). Otto dei defunti non avevano raggiunto i 5 anni (sempre elevate insomma la mortalità infantile).
Tra le inserzioni pubblicitarie: "i bagni pubblici presso l'hotel Greif saranno aperti tre giorni alla settimana. Sono previste possibilità di abbonamento".
(der T. 17/9/1918) "Prezzi folli per la frutta a Bolzano".
Due signore abitanti in via Talvera, per paura dei bombardamenti aerei si sono trasferite con le loro camere in cantina. Qui però sono penetrati i ladri che le hanno derubate di ori, denaro e del costoso filo per cucire.
(der T. 18/9/1918) Alla "Töchterschule" si rinnovano i corsi domenicali di calligrafia, calcolo, tenuta libri contabili ed altro per giovani donne che durante la settimana sono impegnate in attività lavorative. Il corso costa 25 corone all'anno.
La mostra permanente Kaiserpanorama presenta fotografie dalla Bolivia.
Si chiude la passeggiata Sant'Osvaldo per evitare che vengano saccheggiati i frutteti e i vigneti che l'affiancano.
(der T. 19/9/1918) "Sconfitta italiana - sventato un consistente attacco ad oriente del Brenta"
(der T. 20/9/1918) "Attacchi aerei nemici sul fronte del Piave e nella valle dell'Adige"
(der T. 22/9/1918) E' proibito da tempo il viaggiare portando con sé patate ("Rücksackverkehr mit Kartoffeln"). Le voci che questo divieto sia stato annullato, non hanno fondamento.
(der T. 24/9/1918) "Nella zona del Tonale respinto attacco nemico"
Al Dosso Alto gli austriaci s'impadroniscono di un trinceramento difeso da legionari cecoslovacchi, che vengono in gran parte fucilati sul posto ("viene loro inflitta la meritata fine").
Chiunque venga a sapere di atterraggi di aerei nemici, costrettivi dalla necessità di effettuare riparazioni, per poi riprendere il volo, è tenuto ad informarne immediatamente la gendarmeria.
Arrestati nei boschi di Castel Roncolo e di San Pietro tre russi fuggiti dal Trentino.
La Corte d'Assise di Bolzano giudica il pregiudicato 44enne Antonio Marchio, nato a Termeno, accusato di omicidio. Il Marchio lavorava come bracciante a Cermes nel maso della 72enne Katharina Terzer che, a suo dire, lesinava sul salario. Il 26 marzo la donna viene trovata agonizzante in cucina e muore poco dopo. L'autopsia accerterà fratture costali e strangolamento. Il Marchio viene condannato all'impiccagione.
(der T. 25/9/1918) Si rivolge un appello alla cittadinanza per aprire a Oltrisarco una refezione per bambini indigenti. In precedenza 24 bambini venivano rifocillati alle scuole "Francesco Giuseppe" (oggi "Goethe"). Tuttavia il tragitto è lungo, faticoso, penoso specialmente d'inverno, quando c'è freddo ed i bambini hanno pochi indumenti per coprirsi. E' necessario aprire una refezione in loco, affidandosi alla carità dei più generosi.
Alla stazione ferroviaria di Bolzano viene rubata una piccola cassaforte metallica contenente 6.000 corone. Il furto è stato perpetrato da un falso caporale che - allontanata nottetempo la sentinella con una scusa - s'è impadronito del pesante malloppo allontanandosi. La cassaforte vuota è stata poi trovata nel letto dell'Isarco.
Arrestato il pluridisertore Johann Egger, autore di furti e truffe.
(der T. 27/9/1918) "Respinti attacchi italiani e cecoslovacchi nei 7 Comuni"
Viene liberalizzata la vendita delle patate. I produttori ne possono vendere fino a 100 chilogrammi per acquirente.
Le studentesse Maria von Murmann e Hedwig Ober, allieve della Scuola superiore femminile "Töchterschule", hanno superato l'esame di maturità ad Innsbruck.
In Corte d'Assise si celebra il processo a carico di Luigi Moschini, 22enne da Ala, pregiudicato, che il 23 giugno aveva ucciso nei pressi di Castel Roncolo il sarentinese Josef Ebnicher, il quale a notte inoltrata s'era incamminato per tornare a casa dopo aver trascorso la serata giocando ai birilli e ai dadi, da ultimo nella "cantina municipale". Aveva con sé oltre 8.000 corone, in buona parte frutto delle sue vincite. Il Moschini lo aveva ucciso e derubato: viene condannato all'impiccagione.
(der T. 28/9/1918) La funivia del Colle viene venduta dal proprietario Staffler ad un consorzio di persone che hanno sul Colle i loro interessi. "Apprendiamo che anche la Banca industriale di Trento s'era interessata alla funivia".
La funivia del Colle in un manifesto di Albert Stolz.
Muore il 46enne Roman Brenn, che s'era gravemente ustionato quattro settimane prima mentre effettuava pulizie in una cabina dell'Azienda elettrica. Aveva otto figli, due dei quali sono sotto le armi.
Al macello un impiegato recupera giornalmente 30 litri di sangue, che dà alle autorità militari in cambio di 2-3 litri di latte per l'allevamento di maiali. La restante parte del sangue viene data ugualmente a maiali. Il giornale si chiede perché quel sangue non venga invece concesso a povera gente.
(der T. 29/9/1918) La Bulgaria, alleata degli imperi centrali, dopo una disastrosa sconfitta chiede un armistizio e trattative di pace.
La mostra fotografica permanente Kaiserpanorama espone immagini del "gigantesco transatlantico ("Riesendampfer") Imperator" germanico. Esterni ed interni.
Alla scuola "Webel" iniziano le lezioni di lingua italiana.
(der T. 1/10/1918) Tutti i proprietari di slitte d'ogni genere sono tenuti a denunciarle in Comune.
Al cinema "Eden" avrà luogo la proiezione d'immagini propagandistiche di guerra delle potenze dell'Intesa. La proiezione sarà commentata da un ufficiale dell'ufficio stampa e propaganda austroungarico.
(der T. 2/10/1918) "Nuovi e numerosi successi parziali del nemico (in Francia)".
Le sorti della guerra stanno volgendo al peggio per le potenze centrali. Il fronte italiano resta ancora fermo.
Complicato furto di un maiale a Gries. Nottetempo sconosciuti sono penetrati nella stalla del maso Tutzer, hanno macellato un maiale, lo hanno fatto a pezzi che hanno trasportato al di là del muro, eclissandosi. Il valore dell'animale: 1.500 corone.
(der T. 3/10/1918) "In ottemperanza ad un'ordinanza del governatorato viene sequestrato tutto il raccolto 1918 di crauti, cavoli, rape e barbabietole, eccezion fatta per i quantitativi necessari al sostentamento dei produttori, per il rifornimento della popolazione del Tirolo e del Vorarlberg e dell'amministrazione militare".
Si arrestano le prostitute Hilda Hafer e Maria Harasser, nonché due disertori.
Il sottotenente pilota bolzanino Max Valier sfugge alla morte in un incidente aviatorio. Insieme ad un altro aviatore era decollato alle 7 del 27 settembre dal campo di Aspern. Raggiunge i 4.000 metri di quota, poi l'aereo iniziava a rientrare. Per un guasto tecnico il motore inizia a bruciare e l'aereo a precipitare. I piloti hanno allora fermato il motore e scaricato olio e benzina, per evitare che l'incendio si alimentasse. A 2.500 di quota l'incendio si è così spento, il pilota è riuscito a rimettere in linea l'aereo che, a motore spento, è atterrato su un campo, distruggendosi. Max Valier è uscito illeso dai rottami. Vivo anche l'altro aviatore. Max Valier sarà uno dei precursori del volo interplanetario e morirà a Berlino nel maggio 1930 alla guida di un'autovettura sperimentale con propulsione a razzo.
Max Valier su un’auto spinta da razzi di sua progettazione.
(der T. 5/10/1918) “Si ritirano le nostre divisioni in Albania”
Il commerciante Emil Amonn morendo aveva lasciato al Comune 30.000 corone, perché si costruisse un parco per la gioventù di Bolzano. Dopo cinque anni, non essendo stata realizzata l’opera, si decide di destinare la somma alla costruzione di un bagno pubblico ed alla realizzazione di altre strutture a favore dei giovani.
(der T. 6/10/1918) “Nelle Giudicarie è stato respinto un’offensiva di truppe d’assalto nemiche”.
Da un articolo in prima pagina: “L’Intesa vuole ‘liberare’ il Tirolo italiano e l’Italia si darà molto da fare per raggiungere quello che è il confine naturale alpino di questa penisola disegnata dagli Appennini, oltre il confine nazionale, dopo che non le è riuscito di raggiungere questo limite combattendo. Rivolgerà le sue avide dita anche sulle valli dell’Adige e dell’Isarco, e sulle valli collaterali”.
(der T. 8/10/1918) “Bombardamento aereo a Egna”
Le bombe sono cadute in un campo di prigionieri provocando otto morti e 24 feriti, in gran parte prigionieri. Il giorno 11 der Tiroler scriverà che sulla via del ritorno tre aerei sono stati abbattuti sopra Mattarello.
(der T. 10/10/1918) “Intensa attività d’artiglieria sul fronte tirolese”
Un altro titolo:“Tedeschi del Tirolo italiano, ora scocca l’ora del nostro destino”
Si consente il riscaldamento di case e uffici, con la raccomandazione del risparmio.
(der T. 11/10/1918) “Il fuoco d’artiglieria italiano è considerevolmente aumentato lungo il fronte montano”
L’influenza spagnola. L’epidemia dilaga anche a Bolzano, ove si registrano numerosi casi mortali. Si chiudono quasi tutte le scuole.
(der T. 12/10/1918) Numerosi bolzanini per ovviare alla mancanza di carne allevano conigli, che foraggiano come possono. La fabbrica bolzanina di conserve vende i suoi scarti, ma solo per quantitativi superiori ai 100 chilogrammi. Sarebbe opportuno che questo limite venisse abbassato, per venire loro incontro.
(der T. 13/10/1918) “I deputati Conci e Degasperi a favore dell’abbandono del Tirolo italiano”
Viene rinvenuta la salma di un neonato a Gries, nei pressi della “torre di Druso”.
Nel rione Dodiciville è stato aperto un calzaturificio per bisognosi, sotto la direzione del mastro calzolaio Hans Münster. Vi si producono scarpe a basso prezzo, per il cui acquisto è necessario disporre di un’autorizzazione. Dal momento tuttavia che per mancanza di pellame si producono solo zoccoli, per questi non è necessaria alcuna autorizzazione.
Il petrolio in vendita è insufficiente e di pessima qualità.
In settembre il numero dei defunti è stato superiore al solito, per via della “spagnola”. I morti sono stati 41 (nove con cognome italiano), sei non avevano compiuto i cinque anni.
(der T. 15/10/1918) “L’altipiano dei 7 Comuni è stato teatro di accaniti combattimenti, a noi favorevoli”
Uno dei panifici autorizzati alla produzione è stato denunciato per la cattiva qualità del suo pane. Un altro panificio è stato denunciato per aver prodotto pane pesante 35 grammi, anziché 42.
(der T. 17/10/1918) Si rendono noti i prezzi massimi per ombrelli da sole e da pioggia, precisandone tipo e qualità.
Anche nel prossimo inverno, per mancanza di carbone, nei vagoni ferroviari il riscaldamento sarà carente. Si raccomandano pertanto i viaggiatori perché si coprano sufficientemente; per quattro settimane inoltre la circolazione dei treni sarà ridotta per mancanza di carbone e carenza di personale (probabilmente, è una conseguenza, oltre che della guerra, anche della febbre spagnola).
(der T. 18/10/2004) “Ulteriore avanzata nemica nelle Fiandre - Respinto un attacco italiano al Sasso Rosso”
Un manifesto dell’associazione dei ladini (“Ladinerverein”) di Gardena, Badia, Fassa, Ampezzo, Livinallongo e Marebbe proclama la fedeltà dei ladini al Kaiser e all’Austria. “Noi non siamo italiani e non vogliamo esserlo”.
(der T. 19/10/1918) “Ulteriori progressi del nemico sul fronte occidentale”
La “spagnola” dilaga a Bolzano. Si sono avuti già una ventina di decessi.
(der T. 20/10/1918) La Scuola tecnica resta chiusa per la febbre spagnola fino al 26 ottobre.
(der T. 22/10/1918) “Continua la ritirata in Serbia ed Albania”.
Appare una recensione dell’operetta “Il pipistrello” di Johann Strauss. E’ la prima rappresentazione operettistica nel nuovo Teatro. Tutto esaurito in sala.
(der T. 25/10/1918) “Rivolta militare a Fiume”Si ammutinano soldati croati inquadrati nell’esercito austroungarico. ‘Fiume’ appare scritto in italiano (non Rijeka, pertanto).
Dal 24 ottobre al 5 novembre per il dilagare della febbre spagnola si chiudono le sale cinematografiche.
Terminata la vendemmia, e venuto meno il pericolo di saccheggi dei circostanti frutteti e vigneti, viene riaperta la passeggiata Sant’Osvaldo.
Non ci sono più fiammiferi, e bisogna passare di negozio in negozio – anche oltre dieci – per trovarne.
(der T. 26/10/1918) “Il fuoco d’artiglieria nemico tra il Brenta e il Piave e nella zona del Montello è cresciuto ieri notevolmente”
L’Istituto tecnico prolunga le “Grippenferien”, e cioè la chiusura per l’epidemia di febbre spagnola, fino al 3 novenbre.
Al Teatro si recita la tragedia “Der Retter” (“il Salvatore”) di Hans Sassmann.
(der T. 27/10/1918) “Nuova massiccia offensiva italiana”
Il comunicato del quartier generale austroungarico descrive la situazione nelle varie località del fronte, ammette che gli italiani hanno guadagnato posizioni che però poi – dice – sono state riconquistate.
Quasi tutte le scuole chiudono per l’influenza spagnola fino al 3 novembre.
Manca lo zucchero. Gli zuccherifici non possono produrre adeguatamente per la carenza di carbone.
Un disertore viene arrestato mentre tenta di introdursi nell’ufficio postale militare. In tutto il Tirolo del Sud, ossia il Trentino, crescono le notizie delle malefatte dei disertori, che sembrano aumentare.
(der T. 29/10/1918) “Feroci combattimenti lungo il Piave – Il nemico ha guadagnato parte della sponda sinistra”
Il giornale afferma che nei Sette Comuni gli italiani, ovunque all’attacco, hanno guadagnato posizioni che poi sono state riconquistate dagli austriaci.
“Abdicherà il Kaiser germanico?”
(der T. 30/10/1918) “Prosegue l’offensiva nemica sul fronte italiano – grande battaglia ad est del Brenta e lungo il Piave”
A Signato nella proprietà di Josef Wenter un militare addetto ad una postazione antiaerea, di nome Michael Achimc, viene sorpreso mentre ruba alcune castagne ed abbattuto da una fucilata esplosa dal servo agricolo sedicenne Josef Seebacher. Il militare muore, lo sparatore viene arrestato insieme con il figlio del proprietario.
(der T. 31/10/1918) “Lungo il Piave abbandonato un settore difensivo dopo eroici contrattacchi”
Riappaiono sul Tiroler i comunicati del quartier generale italiano, che annunciano successi italiani.
Consumo del gas: si prescrive che gli utenti di Innsbruck, Bolzano, Merano e Trento che consumano mensilmente oltre 20 metri cubi di gas sono autorizzati a consumarne non più dell’80% di quanto utilizzato dall’1/4/1916 al 31/3/1917.
Al Teatro di Bolzano prosegue la stagione di prosa ed operette (“La bella Galatea”).
(der T. 1/11/1918) “Allargata la testa di ponte nemica lungo il Piave – le nostre truppe abbandonano il territorio italiano in previsione dell’armistizio”
Prigionieri di guerra fuggiti al controllo austriaco trovano vitto e alloggio ed anche compenso presso posti di lavoro occasionali. La cosa non è sopportabile: chi è a conoscenza di casi del genere, deve avvisare le autorità.
Bambini offrono a “militari affamati” in transito alla stazione di Bolzano fragole e pane a prezzi indecenti. La polizia è stata messa sull’avviso.
Le ostetriche Anna Brand e Maria Plattner vengono condannate per aver procurato aborti a 12 e 9 mesi. Condannata a 4 mesi la cameriera Maria Fischer, che s’era loro affidata per abortire.
Un caso esemplare, al palazzo di giustizia di Bolzano. Nella primavera del ’17 la contadina Regina Kassal di Termeno aveva affittato alla vedova Ida Thaler un’abitazione sita al primo piano della sua casa. La Thaler, che aveva tre figli dai tre ai cinque anni, aveva posto come condizione che la padrona di casa provvedesse a erigere – per motivi di sicurezza - una ringhiera sul balcone che portava dalla sua abitazione al gabinetto. Questa però non venne mai costruita ed un giorno, mentre i figli della Thaler giocavano sul balcone senza ringhiera, il più piccolo dei tre cadde e morì. In giudizio appaiono entrambe le donne, per omicidio colposo. La padrona di casa viene assolta, con la motivazione che s’era rivolta per la costruzione della ringhiera ad un falegname, che era però dovuto partire per il fronte. La madre, che aveva lasciato giocare i tre bambini in una situazione di pericolo, viene condannata a due settimane.
(der T. 3/11/1918) Comunicato del quartier generale italiano, riportato dal Tiroler: “Il successo delle nostre armate diventa sempre più grandioso - il nemico a est del Piave si sta ritirando - i prigionieri sono oltre 50.000”
Al Teatro comunale viene recitata l’operetta “Sua Altezza balla il valzer” di Leo Asche. La febbre spagnola dilaga in tutto l’Alto Adige.
(der T. 4/11/1918) Il giornale appare di un solo foglio, scritto su una sola pagina. Caratteri cubitali: “Concordato l’armistizio”. Seguono le dieci condizioni, nelle quali si legge tra l’altro che l’esercito austroungarico deve ritirarsi a nord delle Alpi.
Militari austro-ungarici in fuga alla stazione di Bolzano.
(der T. 5/11/1918) “Gravi pericoli causa i soldati che rincasano disordinatamente”. Sotto il titolo “Rapine e saccheggi” (“Raub und Plünderung”) il giornale scrive: “Lo scioglimento dell’esercito produce conseguenze tristissime. Da quando è cominciata la grande ritirata dei soldati che abbandonano il fronte e numerosi gruppi hanno perso ogni collegamento e così anche ogni forma di approvvigionamento, si moltiplicano i casi di rapine alla luce del sole e di violenti saccheggi. (…) A Bolzano è stata asportata una grande quantità di articoli per l’approvvigionamento dei militari dall’apposito magazzino. Alla stazione ferroviaria il primo e il due novembre numerosi vagoni sono stati forzati dai militari che li hanno spogliati di quanto vi erano contenuto. (…) Per tutte le due giornate, ed anche oggi, dove le colonne in movimento sostano si costituiscono autentici mercati, ove i militari vendono scarpe, coperte, zucchero, tabacco, sigarette, sapone, patate, in breve di tutto. Uno spettacolo che più triste e vergognoso non ci si potrebbe immaginare (…)”
Il 3 novembre nella palestra della scuola media maschile si è tenuta una riunione di soldati avente come scopo quello di costituire una forza di sicurezza (“Wehrausschuss”) che contrasti i pericoli derivanti dallo scioglimento dell’esercito e dal suo defluire attraverso Bolzano. Si è deciso di costituire una forza di un migliaio di militari, di lingua tedesca, comandati da otto ufficiali, riconoscibili tutti per una fascia rossa attorno ad un braccio. Impegno primario è quello di rifornire di generi alimentari gli sbandati, per evitare ruberie e saccheggi anche nei confronti della popolazione. La giunta per cominciare sequestra tutti i beni militari. L’iniziativa però non andrà a buon fine, perché saranno pochissimi i volontari che si presenteranno.
Militari in fuga alla stazione di Bolzano.
“Falsi allarmi”. S’è sparsa la voce che durante i saccheggi alla stazione si siano fucilate sei persone, tra cui una donna. Non è esatto. E’ vero invece che alla stazione si trovano sei cadaveri di soldati, ma si tratta di due militari investiti da veicoli e di altri quattro deceduti per malattia: le salme sono lì da giorni, si stanno decomponendo, e rappresentano un pericolo per la salute.
Vista la situazione viene prolungata la chiusura delle scuole.
(der T. 6/11/1918) Si costituisce un consiglio provvisorio per il Sudtirolo tedesco, alla cui presidenza viene designato il sindaco di Bolzano Julius Perathoner.
A Gries si è costituito un organismo “a difesa della proprietà e per il mantenimento dell’ordine”. I membri di queste squadre indossano bracciali rosso-bianco-rossi. Si annuncia che da sud sta arrivando l’11 armata, composta da austriaci di lingua tedesca, perfettamente inquadrati e sulla quale c’è da fare affidamento per il ripristino della disciplina. Ma le speranze si riveleranno vane.
Non funzionano più i collegamenti telegrafici e telefonici con Innsbruck, giornali non ne arrivano, per cui non si è in grado di informare la popolazione su quanto sta accadendo oltre Bolzano. Non si eroga più gas, perché i militari addetti alla sua produzione hanno abbandonato il posto. Si dispone che dopo le 19 bambini e ragazzini in età scolare non possano più uscire di casa, se non accompagnati. Nelle strade gli sbandati rapinano i civili e i loro stessi commilitoni. Ogni tanto si sentono esplodere colpi d’arma da fuoco. I magazzini militari, requisiti dal Comune, sono stati saccheggiati dai soldati e dalla stessa popolazione.
Militari che si sfamano in piazza Walther.
Soldati ungheresi dopo aver saccheggiato il deposito pacchi della stazione gli hanno dato fuoco, impedendo poi – armi alla mano – che si spegnesse l’incendio. Saccheggiato dagli ungheresi anche il ristorante della stazione: ne hanno approfittato numerose bolzanine che si sono rifornite di pentolame e stoviglie. E’ stato appiccato il fuoco a due automobili nei pressi della ferrovia per il Renon. In fiamme anche – ad opera forse nuovamente di sbandati ungheresi – il fienile comunale. L’annunciata recita teatrale del giorno 6 sarà ugualmente tenuta, ma sulla sua opportunità vi sono dissensi, perché il Teatro si trova in prossimità della stazione ferroviaria. Si consiglia di nascondere ori e gioielli, possibilmente sotterrandoli.
Il Comune s’impegna a chiedere ai militari dell’Intesa (non si precisa che si tratterebbe di militari italiani) di affrettare il loro arrivo, per ristabilire l’ordine. Alle 14.45, poco prima della chiusura redazionale, un aereo italiano atterra a San Quirino (sul campo di calcio del Talvera): un ufficiale pilota rende noto che le truppe italiane arriveranno in serata.
(der T. 7/11/1918) “Entrati a Bolzano i primi italiani. Dopo che ieri sera, martedì, era giunta una commissione italiana per annunciare l’arrivo delle truppe, oggi a mezzogiorno una pattuglia di ufficiali italiani ha raggiunto Bolzano. La popolazione è apparsa tranquilla e non si è lasciata andare a manifestazioni ostili. In precedenza una rappresentativa bolzanina era andata incontro alle truppe italiane alla Mendola. Nel pomeriggio al comando dell’esercito (austroungarico) a Gries, alla presenza del sindaco Perathoner, c’è stato un incontro tra ufficiali italiani ed i militari del comando stesso, per concordare l’entrata in Bolzano delle truppe italiane ed il passaggio delle consegne”.
La città è invasa di materiale militare e non abbandonato ovunque, frutto dei saccheggi. Enorme lavoro per i netturbini, cui però spesso gli sbandati sottraggono i carretti delle immondizie, per caricarci sopra le cose che hanno razziato. Soldati e popolazione hanno saccheggiato anche il magazzino militare di attrezzature invernali sito nella palestra del Turnverein (società ginnastica) di via Vintola.
Saccheggiata la dogana. Durante un tentativo di saccheggio del deposito della ditta Facchin s’è fatto fuoco; sono morti uno o due soldati ed una donna. All’ospedale infettivi, a Bolzano Villa, giunge un elevato numero di salme, ma si tratta di militari morti per malattia, infortuni, o per gli strapazzi della lunga marcia. I saccheggi hanno avuto una conseguenza incredibile: il crollo dei prezzi in molti negozi.
(der T. 8/11/1918) “Oggi, giovedì, sono giunte a Bolzano truppe italiane nella misura di alcuni battaglioni di fanteria e squadroni di cavalleria”. Hanno occupato la stazione e si sono disposti lungo le strade statali, per evitare che gli sbandati dilagassero saccheggiando. Si ha notizia di sbandati che in val d’Isarco hanno dato alle fiamme case: si tratterebbe di “hooligans” (così nel testo) ungheresi e slavi.
“L’entrata degli italiani (in Bolzano) è avvenuta in assoluta tranquillità. Si sono visti per le strade molti curiosi, ma nessuno si è lasciato andare a manifestazioni di alcun genere”.
Militari italiani in piazza Walther.
In un comunicato, il comando austriaco a Bolzano riconosce la propria inadeguatezza, per carenza di personale, ad intervenire nel mantenimento dell’ordine, fa sapere d’aver sollecitato il comandante italiano generale Caviglia ad affrettare l’ingresso delle sue truppe in città, Caviglia ha dichiarato che le truppe italiane hanno il solo compito – si dice nel comunicato austriaco – di assicurare l’ordine pubblico, e che esse si reputano ospiti in casa altrui. Perathoner ha fatto presente al generale l’essenza tedesca della città. Caviglia ha risposto che i sentimenti nazionali della popolazione saranno rispettati e che la libertà sarà assicurata.
Riprende il collegamento postale di Bolzano con Gries ed i quartieri di Rencio e Oltrisarco. Riaprono i cinematografi. Il Teatro resta chiuso fino all’indomani. La scuola del “Musikverein” riaprirà il giorno 11.
Si apprende che a Gries i saccheggi erano iniziati quando il primo di novembre “gli alti ufficiali dello stato maggiore con le loro signore” hanno abbandonato il comando prendendo il treno per Vienna. La “Soldateska”(così nel testo) si è allora scatenata.
(der T. 9/11/1918) Alla stazione ferroviaria di Bolzano è tornato l’ordine. Tutti i treni carichi di soldati vengono convogliati verso nord (Brennero e Pusteria), non verso Merano e la Venosta. Truppe ungheresi provenienti a Gries e Bolzano dalla Venosta, sono state incanalate a loro volta verso nord per ferrovia. La statale tra Salorno e Bolzano è nuovamente libera.
Il 59° reggimento austroungarico, che s’è impegnato agli ordini degli italiani per riportare l’ordine a Bolzano, è partito a piedi alla volta del Brennero; la popolazione bolzanina lo ha festeggiato esprimendogli il suo grazie per aver salvato la città dalle “orde ungheresi”. L’ordine ora è garantito in città dal “Wehrausschuss”, l’organismo composto da ex soldati tirolesi di lingua tedesca costituito a Bolzano, e che agisce evidentemente d’intesa con le forze italiane. I suoi componenti sono riconoscibili per una fascia con il timbro del Comune, che portano su un braccio.
Al Liceo dei Padri Francescani e nella Scuola professionale le lezioni riprenderanno il giorno 11.
I militari italiani sono disposti a pagare per un quarto di vino da 60 a 24 centesimi, per un litro una lira, pressappoco quanto il vino costa in Italia, e non di più. Sono a conti fatti i prezzi del vino in Austria nel 1914.
S’è sparsa la voce che tra le truppe italiane che stazionano a Gries c’è un reparto di “disertori” cecoslovacchi (così venivano definiti i boemi e moravi, già appartenenti alla Monarchia danubiana, che avevano costituito la “legione cecoslovacca” per combattere contro gli austroungarici). I cecoslovacchi sono odiati, in quanto ritenuti traditori. Il generale Caviglia precisa che si tratta di cittadini italiani del Friuli, che parlano il loro dialetto.
Il Comune di Bolzano stampa banconote.
(der T. 10/11/1918) Si fa presente che le “lire italiane”stampate dagli austriaci per le zone del Veneto occupate dopo Caporetto, non sono riconosciute né dalle autorità austriache, né da quelle italiane.
A Teatro si presente “Il diavolo”, di Molnar. Domani si recita l’operetta “Il conte del Lussemburgo”, di Lehar.
In scena a Bolzano.
Una novantina di prostitute al seguito dell’esercito austroungarico e che si erano date convegno in un unico albergo bolzanino, lasciano la città in treno, con un trasporto di ufficiali, dirette a nord.
La censura postale viene tolta. Inizialmente vi erano impegnati 150 bolzanini di classe sociale elevata. Poi 48 militari che hanno esaminato quotidianamente 35/40.000 lettere o cartoline. Le missive non recapitate sono state solo 1.400.
Tre ragazzi debbono essere rimasti feriti, ed uno mortalmente, dallo scoppio di un ordigno nella zona di Castelfirmiano-Gries. La notizia, data in forma dubitativa, non avrà seguito che il giorno 24, quando si apprenderà che tutti tre i ragazzi sono morti.
(der T. 14/11/1918) Si stabilisce che al cambio una lira vale due corone. Prima della guerra una corona valeva due lire.
La mortalità per la febbre spagnola a Bolzano cresce. Senza contare i militari e “i bambini che sono stati sepolti vicini ad altre salme”, nel mese di ottobre i decessi sono stati 104, una volta e mezzo in più rispetto alla media. Trenta i defunti con cognome italiano; 12 dei bambini morti non avevano compiuto i cinque anni di vita.
Proseguono l’attività della mostra fotografica permanente Kaiserpanorama: è la volta del Siam.
(der T. 16/11/1918) Al Teatro si giunge alla nona replica de “Il diavolo” di Ferenc Molnar. Si annuncia intanto l’operetta “La casa delle tre ragazze”, di Schubert.
(der T. 21/11/1918) Il giorno 16, sabato, der Tiroler e le Bozner Nachrichten sono state sequestrate dal comando militare italiano e da allora quei giornali non sono potuti apparire. Ora il provvedimento è stato revocato.
Si precisano i termini del cambio lira-corona. Una corona vale lire 0,40, e una lira vale corone 2,50.
Il comando militare mette a disposizione della popolazione affamata 2.500 porzioni di carne in scatola, riso e speck.
(der T. 22/11/1918) Una notizia nella cronaca locale appare censurata: nella pagina risalta uno spazio bianco. Gli spazi bianchi si faranno più frequenti nei giorni successivi. Più tardi lo spazio sarà interrotto da una parola esplicativa: “Zensuriert!”
E’ cresciuta la penuria di burro e grasso per cucinare. Un negozio che disponeva di olio, lo ha esaurito nel giro di un’ora.
Riprende lentamente il servizio postale.
(der T. 23/11/1918) Viene sciolto il “Wehrausschuss”. Il comando italiano ritiene infatti di essere in grado di mantenere l’ordine senza avvalersi di collaboratori.
(der T. 24/11/1918) La Croce Rossa americana allestisce a Bolzano una stazione di transito per gli internati ed i prigionieri che tornano in Italia.
Nella vicina val Sarentino per la “spagnola” si hanno da tre a cinque funerali al giorno. In due settimane sono morte tante persone, quante totalmente in sei mesi.
Il giorno 21 tre bambini di 14, 7 e 5 anni muoiono a Frangarto, alle porte di Bolzano, per lo scoppio di una bomba a mano che stavano incautamente maneggiando.
(der T. 26/11/1918) Numerose le notizie censurate. Gli italiani arrivano ad Innsbruck. Secondo l’armistizio debbono presidiare i nodi ferroviari importanti.
Le autorità italiane sciolgono la “Bürgerwehr”, il comitato cittadino di autodifesa di Gries, costituitosi durante i saccheggi.
Si vendono vecchie scarpe a 20 corone per ogni sacco di 25 chilogrammi. Possono essere utilizzate per farne degli zoccoli. Nei negozi riappaiono articoli che non si vedevano da tempo, ed a prezzi relativamente modesti. Come mai? Il redattore suggerisce il sospetto che si tratti di merce a suo tempo imboscata, in attesa che i prezzi salissero ancora.
(der T. 27/11/1918) Ancora numerose notizie censurate. Dal 3 al 20 novembre sono deceduti per la “spagnola” negli ospedali militari di Bolzano-Gries 96 degenti. Un’inserzione pubblicitaria: “giovane impartisce lezioni d’italiano”.
(der T. 28/11/1918) Truppe italiane raggiungono Landeck, nel Tirolo occidentale. Sempre vivace l’attività teatrale a Bolzano. Va in scena l’operetta “Attorno all’amore”, poi “I masnadieri” di Schiller, quindi l’operetta “Sua altezza balla il valzer”.
Un ladro, Alexander Skalitsch, viene scoperto e ucciso con una revolverata da un agente di polizia nell’albergo “Tirol” di Bolzano. Aveva in precedenza rubato un’ingente somma ( 4.190 corone) ad una cameriera. Reintrodottosi nell’esercizio, ha fatto resistenza al poliziotto che lo aveva bloccato e che alla fine gli ha sparato.
(der T. 29/11/1918) Il giornale continua a pubblicare il bollettino quotidiano delle vendite dei generi di prima necessità (con negozi e prezzi). Valgono ancora le carte annonarie stampate dal Comune.
(der T. 1/12/1918) Nuovamente ampi spazi censurati. Il comandante della 29 armata ha invitato nella sede dell’alto comando a Gries una rappresentativa del “consiglio nazionale per il Sudtirolo tedesco”, per far loro presente che questo organismo è illegittimo e va disciolto. Le incombenze politiche e amministrative rientrano esclusivamente nelle competenze del comando militare italiano.
(der T. 3/12/1918) Dalla stazione ferroviaria di Bolzano è partito alla volta di Perugia un treno di militari austroungarici feriti, ammalati e convalescenti. Transitano anche treni provenienti dall’Austria e che riportano nel Trentino numerosi profughi. Il 30 novembre ne è passato uno con 220 ammalati. Ogni treno trasporta 500/600 profughi trentini.
Viene arrestata la prostituta Stefania Seppi da Caldaro, tornata a Bolzano pur essendone stata espulsa per sempre.
(der T. 5/12/1918) La banda musicale della 26 divisione dà concerto in piazza Walther dalle 16 alle 17. Musiche di Carosio, Verdi, Waldteufel, Satta e Riversa. I concerti si ripeteranno più volte in settimana. A Oeatro in scena “Pigmalione” di Bernard Shaw, logicamente in tedesco.
(der T. 7/12/1918) Due prostitute “militari” di 18 e 16 anni si sono allontanate senza pagare il conto da un hotel di Bolzano. La polizia riesce ad acciuffarle
(der T. 8/12/1918) Si rinnovano le lamentele per la cattiva qualità del pane.
Riprende la sua attività la pista di ghiaccio ai Piani di Bolzano, ma il prezzo per l’ingresso è eccessivo: dai 60 heller dell’anno precedente è salito ad una corona. Troppo, se si pensa che i pattinatori non hanno a disposizione nessuna infrastruttura, tolto il ghiaccio.
(der T. 10/12/1918) Prima pagina in gran parte censurata. A commissario civile del circondario di Bolzano viene nominato Giovanni Peterlongo, già membro della giunta tirolese.
(der T. 11/12/1918) “Il comando della regia 26 divisione italiana, facendo seguito ad una richiesta della commissione turistica di Bolzano, ha proibito che le promenade siano utilizzate, come di recente avviene anche da parte di civili, per il traffico di auto, carrozze, biciclette nonché cavalli”.
Cerimonia sotto al monumento a Walther
(der T. 12/12/1918) La censura imperversa.
Gli orologi dei campanili di Bolzano battono le ore con differenze fino a 10 minuti. La gente non sa come regolarsi.
(der T. 13/12/1918) Sulla linea ferroviaria Fortezza-Trento si istituisce una seconda coppia di treni.
(der T. 15/12/1918) Il consiglio comunale è convocato per discutere il comportamento dell’amministrazione dopo l’entrata in vigore dell’armistizio. Saranno anche eletti sindaco, vicesindaco e giunta. Ennesima conferma per il dottor Julius Perathoner, che dovrà lasciare l’ufficio solo nel 1922, esautorato dai fascisti.
In novembre i decessi sono stati 67, ben oltre la consueta media mensile (dodici i defunti con cognome italiano). Nove defunti sotto i cinque anni, e ben 17 tra i 20 e i 30 anni: è l’arco d’età nel quale miete più vittime la “spagnola”.
La fabbrica di loden “Anton Nagele” riprende la sua attività. Il negozio è in via Bottai 31.
(der T. 18/12/1918) I prigionieri austroungarici in Italia rappresentano un problema. Sono ben 750,000, di varie nazionalità. Le autorità militari italiane li stanno raggruppando per nazionalità. I sudtirolesi saranno ospitati in un campo di concentramento a Gardolo, nei pressi di Trento. Le condizioni sanitarie sono buone: grazie al loro isolamento, i casi di “spagnola” sono inferiori a quelli che si registrano tra i civili. A Bolzano ci sono ancora “alcune centinaia” di militari austroungarici feriti o ammalati. Si lancia un appello perché siano raccolti per loro dei giornali.
(der T. 19/12/1918) Lo scolaro dodicenne Emerich Oberrauch rischia la vista per l’esplosione di un ordigno lanciatogli da due altri scolari, poco più anziani, in via imperatrice Elisabetta (oggi via Cassa di Risparmio). Per monellerie di quel genere il giornale, indignato, invoca punizioni corporali.
Al Teatro comunale il pianista Alexander Myon esegue la “Patetica” e l’”Appassionata”. Il giornale saluta con piacere questa parentesi beethoveniana, tra tante operette e spettacoli d’evasione.
(der T. 20/12/1918) Il traffico postale nel Sudtirolo tedesco è tornato normale, Le tariffe sono in lire, ma si accettano anche corone, al cambio di una lira per 2,50 corone.
Torna l’evasione a teatro, con altre due operette: “Il pipistrello” e “La principessa della czarda”.
Il presidente della Repubblica cecoslovacca Masaryk, viaggiando alla volta di Roma, s’è fermato con il suo seguito alla stazione ferroviaria di Bolzano, dove ha passeggiato alquanto lungo la pensilina.
Era accompagnato da funzionari cecoslovacchi e italiani e scortato da militari cecoslovacchi.
(der T. 21/12/1918) Vengono arrestati Ferdinand Brunner, ladro di un bue, e “la sua concubina”.
Ad Appiano il contadino Johann Folie e il cognato Schrentwein vengono uccisi da una bomba a mano che il figlio 12enne del Folie aveva trovato sotto della paglia e irresponsabilmente lanciato. Ferito anche l’imprudente ragazzo.
(der T. 24/12/1918) Il giorno 22 è rientrato a Bolzano con un treno speciale un gran numero di prigionieri sudtirolesi. Sono in tutto 600 e provengono da un campo di concentramento sito nei pressi di Brescia.
(der T. 25/12/1918) Si parla di un “Los von Wien” (“via da Vienna”). Numerosi Comuni tirolesi vogliono l’indipendenza da socialdemocratici ed ebrei viennesi, e invocano un Tirolo, stato autonomo.
Una notizia tardiva relativa al sacco di Bolzano da parte dei militari austroungarici racconta che nel magazzino “Facchin” alla stazione di Bolzano si trovavano “enormi quantitativi” di generi alimentari, ed anche 25 ettolitri di rum. Prima che venissero raggiunti dalla soldataglia, che si sarebbe ubriacata, il dirigente del deposito aveva dato l’ordine di aprire le botti e disperdere il rum in terra.
(der T. 28/12/1918) I prezzi degli alimentari a Bolzano sono esageratamente alti. Il giornale paragona i prezzi nel capoluogo a quelli in città italiane. In taluni casi sono addirittura il doppio.
(der T. 31/12/1918) La prima pagina appare ampiamente censurata. Probabilmente il lungo articolo, essendo l’ultimo dell’anno, si soffermava sul futuro del Tirolo.
Per rientrare nel Sudtirolo tedesco, ossia nell’odierno Alto Adige, gli interessati debbono rivolgere richiesta al regio governatore di Trento, su modulo scritto in italiano, presentandolo al comando della 6 divisione in Innsbruck. Il permesso viene concesso nei giro di alcuni giorni.